sabato 18 luglio 2015

I due gatti rossi

I micini sono finalmente stati portati giù in campagna, dove hanno guardato la cuccia che gli abbiamo costruito per quanto? Cinquanta secondi? E poi hanno eletto a loro dimora un buco in un albero... ed è meglio così, perchè è davvero ben riparato e il cane dei vicini, il mastodontico maremmano Bobby, non potrà prenderli (se mai gli venisse in mente di dare la caccia a due micini, ma ne dubito, manca di istinto venatorio e convive con i conigli).
Insomma, sembra che tutto vada bene, i micetti non si allontanano dal loro territorio e ad ogni segnale di pericolo si rifugiano nel cavo del tronco di ulivo che hanno eletto a dimora, ma per il resto sono dei gran giocherelloni, pulitissimi (stanotte non hanno fatto neanche un bisognino in terrazza, mi veniva da applaudire) e accettano anche di buon grado le coccole.
Iniziano a piacermi davvero, i gatti.
Comunque è stato stranissimo entrare in un supermercato e per la prima volta nella mia vita comprare un sacco di croccantini per gatti, è stata un'esperienza che, come uno schiaffo in faccia, mi ha aperto gli occhi su quello che stava succedendo: avevo due micini e indietro non si torna.
I gatti, poi, non sono affatto come si dice: sono degli eleganti, giocherelloni, stupendi predatori, per niente diffidenti, per niente difficili, hanno giocato con me e fra loro tutto il giorno, sono stati ubbidienti, puliti, per nulla capricciosi e assolutamente batuffolini adorabili e pucciosi, con movenze da tigre e occhioni da... da... beh, gli occhioni di un gattino somigliano solo agli occhioni di un gattino, non ho nulla con cui paragonarli.
A proposito, ora anche Annarita ne vuole uno! Quindi, se tutto va bene, tutti avremo almeno un gatto.
Ah, e mio padre li adora, gli piacciono gli animali e ha un debole per questi micini micuzzi.
Oddio, inizio davvero ad amare i gatti.
Basta conoscerli per innamorarsene (tranne che non abbiate incontrato il gatto più bastardo rompiscatole del circondario, in tal caso basta conoscerlo per volerlo prendere a calci, ma siamo civili e non lo facciamo).
E va bene, e ora vado a giocare alla Wii e mi godo la vita. Dico grazie, ma non so bene a chi. E a domani per una puntata (probabilmente ancora più corta) tutta nuova di questo micioso diario!


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