mercoledì 10 luglio 2019

Recensione - Il Sacrilegio

I Cactus di Fuoco sono qui con una nuova recensione! Fino ad ora ci siamo dilettati con la letteratura per l'infanzia, con il fantasy, le storie d'amore e un po' di distopici... ma tutti voi probabilmente state aspettando il genere del libro che analizzeremo oggi (scherziamo. Un sacco di gente lo odia.) ovvero il thriller.
Anzi, come strilla la copertina con caratteri gialli tutti maiuscoli e in rilievo (se ci passate sopra il ditino lo sentirete! Che bella sensazione!) si tratta di "UN GRANDE THRILLER".
La recensione di oggi è dedicata a Il Sacrilegio, di Francesca Bertuzzi.


1. La Trama: Tutto parte con la nostra protagonista, Giuditta detta "Giud" (si chiama Giud da sola, eh) che fa a gara a chi riesce a farsi venire per prima una cirrosi epatica con una completa sconosciuta in un bar. Insomma, se 'mbriaca come una spugna. Ma la sconosciuta alla fine le paga tutte le consumazioni (e Giuditta si stupisce pure, chiedendosi "oddio, ma la gara c'era davvero, non era solo nella mia testa?". E meno male, perché sei ciucca da fare schifo) arrendendosi pochi istanti prima che il bar chiuda.
Giuditta e la sconosciuta, soprannominata Quella che Beve Forte, escono dal bar barcollando male. Giuditta decide di buttarsi da un ponte perché la sua vita fa schifo (la cosa è seria, ma non possiamo farvi spoilers), ma un attimo prima che si lanci nel fiume sottostante, vede Quella che Beve Forte correre verso di lei con una mano tesa, forse alla ricerca d'aiuto, e cadere faccia a terra. Rimandando la propria dipartita, Giud va a soccorrerla, ma qualcuno le da una botta in testa e lei sviene.
Si ritroverà più tardi legata in un capanno oscuro e puzzolente, imbavagliata e incapace di muoversi o di gridare. Di fronte a lei c'è Quella che Beve Forte nelle stesse condizioni.
E qui inizia l'incubo.
Quella che Beve Forte viene torturata dai loro misteriosi assalitori (o forse l'assalitore è uno solo?), poi riportata nella camera, e di nuovo prelevata e torturata in maniera atroce. Giud e la povera ragazza formano un legame senza parole, fatto di una sorellanza di dolore, di una comprensione di sguardi, finché le percosse, le ossa spezzate, la perdita di sangue non hanno la meglio sulla Ragazza che Beve Forte.
Prima di morire, la donna sconosciuta riesce però a dire qualcosa, sussurrandolo nell'orecchio di Giuditta.
"Via Exilles 12. Emma. Promettilo. Emma."
Giuditta riesce a fuggire: apparentemente, chiunque ha ucciso in modo atroce la povera Ragazza che Beve Forte non ha intenzione di far fuori neanche lei.
Esausta, al limite dell'esaurimento, sviene e viene portata in salvo da un quasi-anziano maestro di arti marziali, Giò (Giovanni? Probabile. Ma non ce lo ricordiamo, lo chiamano sempre Giò per il resto del libro), che la aiuta anche a raggiungere Via Exilles 12, dove scopriranno che il segreto è...
Una bambina. C'è una bambina nell'appartamento di Via Exilles 12, una cinquenne di nome Emma. La figlia della Ragazza che Beve Forte.
Riuscirà Giuditta a proteggerla, salvarle la vita ed evitare che finisca in un orfanotrofio? La sua paura è forte. Ma la sua determinazione è di più.
Fra club notturni con spogliarelliste che fregano i giocatori di poker sprovveduti, nonni malvagi con qualcosa da nascondere, padri misteriosi, tartarughine d'acqua rubate e colpi di karate (no, non è vero, sono colpi di ju-jitsu), si srotola un thriller pieno di scene di dolcezza, ma anche di brividi e di tensione.
Chi ha ucciso la Ragazza che Beveva Forte? C'entra niente il padre della bambina? E cosa sa "Il Rabbino"?

2. La Copertina

Tipica copertina de "Gli Insuperabili Newton Compton Editori", con un sacco di scritte e un disegno ad alto contrasto dietro. La versione che vedete qui ha ancora meno scritte della nostra, che invece ha pure un bollino (con scritto "Gli insuperabili" e il prezzo) e il trafiletto con le informazioni della biblioteca comunale. Ah, e anche la fascetta arancione con scritto "Un'autrice da 100.000 copie". C'è più testo che immagine, ma siccome l'immagine è coerente (le mani di una donna legate, che rimandando chiaramente alla scena terribile della protagonista e della Ragazza che Beve Forte legate nel capanno) ce la sentiamo di dichiarare che è una buona copertina. Anche se strilla un po' troppo.
Lasciatelo decidere a noi se è un grande thriller oppure no, non scrivetelo in copertina, che sembra un annuncio pubblicitario!
(Spoiler: è un grande thriller davvero).

3. Cosa ci è piaciuto
I personaggi sono intelligenti. Ben scritti. Non ti fanno cringiare male perché nella realtà nessuno parlerebbe così, eppure sono tutti diversi fra loro.
Forse la cosa che ci è piaciuta di più è il veterinaria che fa una lavata di capo alla protagonista perché stanno tenendo una tartaruga nella maniera sbagliata (questi messaggi sono importantissimi, ma non li vediamo mai scritti nei romanzi!) mettendo a repentaglio la sua vita di rettilino cucciolo.
Oppure la cosa che ci è piaciuta di più è il rapporto che si viene a formare fra Emma e Giuditta, così puro e sincero... di solito, nei libri come nei telefilm, capita che i bambini siano usati come semplice scusa, come motore degli eventi, ma in realtà ignorati per la maggior parte del tempo. Qui invece Emma è una grande protagonista ed è anche una bambina dolcissima.
Un'altra cosa che ci è piaciuta è il modo rispettoso con cui vengono trattate (almeno da Giu e Giò) le sex workers. Cavoli, quanti begli esempi in questo libro!
E poi la trama è bella, scorrevole, te la gusti che è una meraviglia.

4. Cosa non ci è piaciuto
Cavoli. E non lo sappiamo cosa non ci è piaciuto. Questo libro è una bomba.
Ma qualche difetto lo dobbiamo trovare per forza, sennò poi dite che ci pagano (e noi un centesimo non lo vediamo. Pagateci!) per scrivere recensioni belle (se avete visto le nostre "schede" passate sapete che siamo in realtà schifosamente impietosi).
Hmmm...
Hmm...
Un difetto, un difetto, un difetto... ah, sì! Abbiamo visto per due volte utilizzare più di un punto esclamativo alla fine di una frase! Ben tre punti esclamativi!!!
Ora, probabilmente non è 'sto granché di difetto. Ma non ci è piaciuto molto, qualcosa dovevamo trovarla, no?
Ecco. 

5. A chi lo consigliamo: se non vi fa schifo il sangue e amate i misteri questo è il libro per voi. Maschi, femmine, teenagers o adulti, cinquantenni o ventenni, chiunque può godersi un bel thriller thrilloso. Ma in particolar modo lo consigliamo a chi di voi si batte (o ha semplicemente a cuore) il tema delle adozioni semplificate e l'idea che ogni bimbo meriti una famiglia. Anche gli amanti degli animali non saranno delusi da questa chicca letteraria. Poco "rosa" (per fortuna, visto che non siamo grandi appassionati di quel tipo di romanzi) ma mostra altri e più interessanti tipi di amore, con particolare riguardo all'amicizia e alla solidarietà femminile. Un'altra cosa che potrebbe frenarvi dal leggere questo libro sono alcuni temi piuttosto "forti", fra cui l'incesto e la violenza psicologica (oltre che quella fisica), ma cosa vi aspettavate da un thriller?

Voto complessivo: 87 su 100. Complimenti, hai passato il test, libro bello! *suono di fanfare di giuoia*


6. Dove potete trovare il libro: noi lo abbiamo pescato in una biblioteca comunale poco fornita (a proposito, il nostro bibliotecario di fiducia ha creato un sito per la biblioteca, viaggiculturali.altervista.org, che dovrebbe avere anche il catalogo dei libri presenti!), quindi la vostra biblioteca (che si spera sia più fornita) dovrebbe avercelo! Ma in ogni caso è un libro così figo che consigliamo di comprarlo. Certo, magari il suo dorso giallo brillante con megacaratteri cubitali neri stonerà un poco nella vostra raffinata biblioteca di volumi rilegati in pelle con pietre preziose, ma il vero tesoro è dentro. E poi, se avete una raffinata biblioteca di volumi rilegati in pelle con pietre preziose, siamo certi che avete anche i soldi per farvi rilegare Il Sacrilegio con ecopelliccia sintetica di leopardo azzurro.
Potete acquistarlo persino su Il Libraccio. O su Amazon. Qui su Kobo potete trovare una versione e-book con la copertina tutta scolorita (almeno comparata con quella che abbiamo in mano).



Che cosa ne pensate del libro? Siete d'accordo con noi su tutto o siamo stati troppo indulgenti? Fateci sapere, e alla prossima recensione!

P.S. Suggeriteci libri da recensire che vi piacciono! (Meglio se sono gratis, che siamo senza soldi. Ma accettiamo di tutto).
La cosa migliore sarebbe suggerircene uno, magari che avete già letto o che volete leggere, da questa lista che è quella della nostra biblioteca comunale di fiducia! Così lo troveremo gratis di sicuro ;)

 

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