mercoledì 12 gennaio 2022

Un'Intervista Bizzarra: Laura Guindani, @laguindiz

La Guindiz! Questa intervista la dedichiamo a qualcuno che è quasi più popolare di noi su Wattpad (che emozione! Un'autrice forte che si fa intervistare da noi!), Laura Guindani. Uno dei suoi libri ha attualmente una cosa come 77.7K letture, che son sicuramente tanta roba (e noi ancora una storia con così tante letture non ce l'abbiamo, oh). I suoi libri li trovate pure qui su Amazon e a giudicare dalla positività delle recensioni abbiamo beccato qualcuno che sa scrivere (anche se, ormai lo saprete, delle recensioni degli altri non ci fidiamo più). Insomma, cosa si cela dietro tale star della scrittura? Dietro la facciata apparentemente perfetta di questa signora delle fanfiction?
 

 
 
D. Ciao! Noi siamo i Cactus di Fuoco. E tu sei Laura, giusto? Il tuo nome è connesso a quello latino dell'Alloro, albero sacro al dio Apollo e simbolo di sapienza. Quindi sia noi che tu abbiamo nomi di piante. Secondo te, potremmo essere cugini segreti?
R. Buonasera, è un vero piacere!! Sì, sono Laura e... beh, come si suol dire: mai dire mai ;p
 
D. Allora provaci, dài! Ogni Cactus di Fuoco conosce per istinto la parola segreta che lo designa come appartenente alla famiglia. Se tu dovessi dirne una così, su due piedi, quale diresti? Qual'è, secondo te, la "password" di famiglia?
R. spine infuocate? hahaha.

D. Ah, risposta sbagliata! Forse non siamo cugini. Forse. Cosa cucineresti per noi se ci incontrassimo ad un raduno di famiglia?
R. Pazienza, ci ho provato. Mh... visto che non sono una gran cuoca, direi un buon aperitivo con tanto di stuzzichini, una prima portata di pasta al pomodoro e una bistecca per secondo. Ah, e non dimentichiamo il dolce: una buonissima torta al latte caldo!
Vi piace il menu?
 
Una bella bottiglia di Rooh Afza!

D. Vai sul semplicissimo! Con la pasta al pomodoro e la bistecca si metton d'accordo tutti, grandi e piccini, e quindi non abbiamo nulla da obiettare, è proprio una cosa italiana italianissima. Solo una cosa manca: il caffè. Tu lo bevi? E se potessi scegliere, preferesti il caffé, simbolo dell'italianità che però viene da lontano, oppure
il Rooh Afza, una più misteriosa bevanda che viene dall'India a base di cedro, ananas, arancia, nocciola, spinaci, carote, menta, vetiver e rosa?
R. Oh giusto!! Come ho potuto dimenticare il caffè! Lo bevo ma con moderazione, solo alla mattina per svegliarmi meglio. Penso di andare su un classico buon caffè.

D. Saltiamo di palo in frasca: la tua storia su Wattpad "All I need is you || Thomas Bocchimpani" ha superato ampiamente le settantasettemila letture! La domanda fondamentale a riguardo è: qual'è il dinosauro preferito del protagonista? E perché?
R. Sii ed è anche diventata un libro cartaceo ♡_♡ Mh... domanda interessante... direi lo pterodattilo, ma perché a me più che alla protagonista ahahah.

Iena striata. Disegno di Frank Finn.
  

D.
Noi siamo degli opportunisti. Tipo le iene striate, che dove possiamo magnà, magniamo. Perciò cerchiamo sempre di ottenere qualcosa dai nostri dialoghi con gli altri e siccome la nostra "specializzazione" sono le storie e parliamo tanto di ispirazione, in una serie di interviste cerchiamo di beccarci quante più idee possibili. Stavolta saremo meno sottili del solito, e come dei veri faccia-di-muro ti chiederemo a brutto muso un'idea! Stiamo scrivendo una storia (Lo Spazioporto) in cui ci sono decine, ma che diciamo, centinaia di tipi di alieni diversi. Tu, personalmente, cosa inseriresti in una specie aliena che possa accattivare il pubblico? Dacci un dettaglio che ti accattiva nelle razze fantascientifiche!
R. A me personalmente piace assegnare dei tratti animali o umani, anche piccoli dettagli, ma che possano aiutare i lettori (e anche me) ad immaginare la specie aliena che sto descrivendo. Poi in realtà non sono molto pratica di alieni o di specie immaginarie, quindi non saprei dire con certezza quali tratti sono più accattivanti.
 
D. Secondo te, meglio una specie aliena con un occhio o con tre?
R. Tre, perché è più interessante in vista di un possibile scontro con un umano.

D. A questo proposito, quale numero ti sembra più magico, il tre o il sette? E preferisci le trilogie o le saghe (magari di sette libro... tipo Harry Potter!) letterarie?
R. Dico il tre cosi a pelle. Per le saghe e le trilogie, dipende: non ho letto molte saghe nella mia vita, però se mi affeziono ai personaggi e le loro storie e avventure sono avvincenti, leggo volentieri anche dieci libri!
 
D. Consigliaci! Qual'è una saga che ti è piaciuta tantissimo e che secondo te tutti dovrebbero leggere?
R. Sinceramente, al momento di saghe non me ne viene in mente una in particolare...

D. Una trilogia allora?
R. La trilogia di My Dilemma Is You è una delle mie preferite. Adesso invece mi sono appassionata moltissimo alla Alcott e sono a metà della sua quadrilogia delle piccole donne.
 
D. A proposito di dilemma... Per te la famosa frase Shakespeariana "Essere o non essere..." dovrebbe essere conclusa con la traduzione "questo è il problema" oppure "questo è il dilemma"?
R. questo è il dilemma suona meglio secondo me.

D. Mentre ti formuliamo questa domanda è il primo giorno dell'anno. Qual'è un animale che in nessun caso vorresti incontrare durante il 2022?
R. Innanzitutto, buon anno!! Visto che non posso rispondere gli esseri umani, perché è inevitabile che vi entrerò in contatto, dirò le meduse (sono il mio terrore più grande quando vado al mare).
 
D. Comunque gli esseri umani li potevi dire, eh, sono animali anche loro. Buon anno! Ma torniamo alle meduse, visto che hai scelto loro... uno dei tuoi personaggi è mai entrato in contatto con una medusa, all'interno di una delle tue storie?
R. No no! Cerco di evitarle nella vita reale e di certo non le metto nelle mie storie ahah.

D. Immagina questa scena: c'è una bambina spaventata di fronte a te. Sta tremando, vorrebbe dire qualcosa ma incespica, le parole le vengono stentate, tremanti. Le piccole mani, con quelle unghiette delicatamente perlacee, sono strette sugli orli della canottierina che indossa. Ha paura di qualcosa, ma siete solo te e lei, non c'è nessun altro nella stanza chiusa. Cosa fai? Cosa le dici? Continua la scena ;) 
R. All'improvviso mi ritrovo al centro di una stanza buia. In piedi di fronte a me, una bambina.
 Sposto lo sguardo prima a destra e poi a sinistra, senza mai incontrare i cardini di una porta o la cornice di una finestra. Analizzo anche pavimento e soffitto in cerca di una botola, di una griglia di ventilazione, un cunicolo, ma niente. Nessun punto di accesso significa nessuna via di fuga. 
Per finire, punto gli occhi sulla bambina e solo ora noto quanto i suoi lineamenti siano spaventosamente famigliari. Trema come se fosse preda di una crisi febbrile e strizza gli occhi come se cercasse in tutti i modi di risvegliarsi da un brutto sogno. Le manine candide sono avvinghiate all'orlo della maglietta, mentre sembra mormorare qualcosa tra i denti, qualcosa di incomprensibile a questa distanza.
"Ciao," cerco di approcciarmi a lei in modo alquanto impacciato, inclinando il busto verso destra e accompagnando la mia voce con un gesto della mano. "Come ti chiami?"
Non ottenendo risposta, provo allora ad avvicinarmi, ma ancora prima di riuscire a posare il piede a terra, la bambina compie un passo all'indietro. 
Sollevo le mani ai lati del mio viso. 
"Non voglio farti del male," riprovo, facendo un altro passo verso di lei. 
Questa volta non si muove. Procedo quindi con cautela nella sua direzione, fino ad inginocchiarmi di fronte a lei. Allungo l'orecchio nel tentativo di capire le parole che ha continuato a borbottare sottovoce, catturando la seguente frase: "non uccidermi, per favore." Un'enorme voragine si apre nel centro esatto del mio petto. Alzo gli occhi sul suo visino con la meccanicità degna di un robot. Poi piego la testa di lato. "Io non voglio ucciderti," mormoro con la gola secca, "non lo farei mai." 
"Ci ammazzerà entrambe," piagnucola lei.  
"Nessuno ti farà del male, te lo assicuro." 
Afferro le sue manine e con la delicatezza che si adopera nel maneggiare bambole di porcellana, le sfilo il tessuto dalle dita ghiacciate per poterle racchiudere e scaldare nelle mie. A seguito di quel contatto, i suoi occhietti si spalancano, rivelando una paura mai percepita prima, e il suo tremolio febbrile viene sostituito da uno spasmo di stupore. Questa reazione inaspettata mi spezza il cuore e mi insospettisce allo stesso tempo. "Se non mi uccidi, ci ucciderà tutte e due," ripete, questa volta con voce più calma. 
"Chi ci ucciderà?" Chiedo.
La bimba deglutisce una bocconata di terrore. "L'uomo cattivo che ci ha rapite da piccole," confessa poco prima di scoppiare a piangere. Rimango pietrificata dalle sue parole. 
Persino formulare la domanda successiva mi risulta difficile. "Mi ripeti il tuo nome?" Deglutisco, ma la saliva sembra aver abbandonato la mia bocca. La piccola si libera dalla mia presa, asciugando le guanciotte rosse. "Lorelai Reed," risponde tra un singhiozzo e l'altro, puntando i suoi occhi color miele nei miei.
Spalanco gli occhi. È il mio nome. Ma come... com'è possibile? "Siamo nel tuo subconscio," parla di nuovo quella che ora riconosco essere una versione di me di almeno quindici anni fa, come se mi avesse letto nel pensiero. "Lui ci sta guardando," continua, e con il pollice indica una telecamera alle sue spalle che giurerei di non aver mai visto prima d'ora. "Vuole che uccida una parte di me," ragiono ad alta voce. 
"La parte più debole," mi fa eco la bambina. Alzo gli occhi su di lei un'ultima volta. 
"A te la scelta."

D. Oh mamma, abbiamo i brividi! Bellissima prova, bellissimo saggio del tuo stile di scrittura, che sicuramente i nostri lettori adoreranno. In relativamente poco spazio hai tratteggiato una storia inquietante e intensa e noi siamo davvero contentissimi di averla potuta leggere. Scrivi spesso scene così inquietanti e introspettive?
R. Grazie mille!! È stata davvero una bellissima prova e sono abbastanza soddisfatta del risultato (per averlo scritto e pensato in mezza giornata ahaha). Di scene introspettive ne scrivo molte, mi piace riflettere e mi piace vedere i miei personaggi crescere tramite le loro riflessioni e i loro pensieri. Le scene inquietanti invece no, non sono un'amante del genere, ma qualche volta sfuggono al mio controllo.
 
D. Noi siamo dei maestri della perdita di controllo: i nostri personaggi se le scrivono praticamente da soli le avventure. Tu ce l'hai un personaggio "difficile", che non ne vuole sapere di rientrare nella trama che hai scelto?
R. Ce l'ho eccome! Inizialmente Mahogany Stark, la protagonista di Tomorrow Never Dies, sarebbe dovuta morire nella battaglia di New York contro Teschio Rosso... adesso mi ritrovo a scrivere addirittura il sequel di quella storia :)

D. Qual'è la tua cosa preferita nel personaggio di Mahogany Stark?
R. A parte che ha una storia d'amore con Steve Rogers? Direi la sua ingenuità, il suo modo di vedere il mondo con gli occhi di un bambino nonostante abbia ventuno anni, la sua intelligenza e la sua determinazione.
 
D. Cosa ne pensi dei pesci rossi ranchu?
R. Non sapevo della loro esistenza prima d'ora... non sono mai durati molto i pesci rossi in casa mia hahah.

I pesciolini diventano bellissimi pescioloni!

D.
Purtroppo molto spesso si parla scherzando del problema che è l'abuso su animali come i pesci rossi... che dovrebbero vivere una cosa come quarant'anni e in genere nelle case durano solo pochi mesi. I pesci rossi sono animali straordinari, sociali e intelligenti, che possono venire persino addestrati. Non si tratta di bestioline di second'ordine, non sono insetti, e Rui Oliveira, ricercatore presso ISPA, IGC e Champalimaud, ha dimostrato in uno studio che possono rispondere emotivamente agli stimoli esterni. Lungi da noi il volerti giudicare, si capisce, volevamo solo portare all'attenzione (anche e soprattutto di chi ci legge) che i pesci, solo perché non possono vocalizzare in maniera complessa o perché non hanno espressioni facciali da noi comprensibili, spesso sono incompresi e maltrattati. Abbiamo visto persone che li tengono in vaschette minuscole, che li torturano, che li maltrattano come se non si trattasse di esseri viventi. E non parliamo solo dei pesci rossi, ma in generale di tutto il mondo acquariofilo, che merita di essere conosciuto di più e nella quale si trovano esempi palesi di maltrattamenti che... nella maggior parte dei casi non sa che lo siano!
Per questo ci piacerebbe invitare i nostri lettori tutti a visitare il sito di Acquariofilia Consapevole (https://www.acquariofiliaconsapevole.it/ ), che non solo spiega quali sono i principali problemi nell'allevamento di "pesci ornamentali", ma dà anche splendidi consigli su come cominciare a diventare acquariofili consapevoli e scoprire tutto un fantastico mondo di cui non si parla quasi mai!
Ma mettiamo da parte l'attivismo per i pesci rossi (ormai la gente ci odia per 'sta cosa, ma i pesci rossi ci amano e ci basta questo) e torniamo a noi: hai animali domestici, a casa? E se non ce li hai, cosa ti piacerebbe tenere?
R. È molto bello che teniate a questo argomento e il messaggio che lasciate ai lettori è importante, una cosa su cui riflettere. Io adesso ho una cagnolina di 8 anni.

D. In teoria è quindi inutile se ti domandiamo il classico "cani o gatti?", però noi te lo domandiamo lo stesso! Preferisci i cani o i gatti?
R. E la mia risposta inaspettata è proprio cani ahah.
 
D. Sei pronta a smettere questa intervista oppure ti piacerebbero altre due domande? 
R. Vai con la prossima! Ormai ci ho preso gusto.
 
Parrucche a caso.
D. Hai mai indossato una parrucca? E se sì, di che colore?
R. Da piccola adoravo indossare le parrucche, soprattutto a Carnevale e ad Halloween (anche se me ne stavo a casa). Ne ho avuta una viola, una nera e una bionda. La tentazione di comprarne una rossa per fare il cosplay di Natasha Romanoff è molto alta!
 
D. La prossima domanda va da sé: personaggio preferito Marvel?
R. Captain America, Natasha Romanoff, Spider-Man e Iron Man.

D. Questo non è un personaggio preferito, sono quattro! Sei una persona molto indecisa?
R. Moltissimo! Diciamo pure che la Marvel non mi facilita la scelta... amo tutti i personaggi!!
 
Che dire, abbiamo conosciuto una nuova scrittrice, con hobby eclettici, una scrittura scorrevole e interessante e a cui piace anche la Marvel... siamo sicuri che alcuni dei nostri lettori saranno davvero interessati ;)
Ma con questa nota sentiamo di poter chiudere l'intervista. Grazie!



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