venerdì 29 aprile 2022

Characters - Lily

(Hai perso la strada, viandante? Se stai cercando questa pagina in italiano, potrai trovarla QUI appena sarà pronta!)


 
Species: Domestic cat (Felis catus)
Gender: Female
Weight: 2.5 kg
Body Type: Lithe and cute, with a round head and short tail
Birth date: 15/05/2013
Zodiac sign: Libra
Age at first appearance: Two months and a half
Occupation: Hunter, graveyard guardian, model, webstar
Nicknames: Lilletta, Picily, Picia, La Fòllia
Smells like: Bread, mint, lavender, and stuffed toy
Comes from: Italy
Appears in: Two Red Cats (webcomic) 
 


  • Brave
  • Determined
  • Smart
  • Independent
  • Combative
  • Affectionate
 
  


Chaotic Neutral | Chill Queen | Hunter n' fighter
Lily is the protagonist of the webcomic Two Red Cats along with her co-star, Stelvio.
She was adopted by a duo of artistic sisters and their (and her) beloved mister Dad when she was just a few months old, along with her sweet twin brother Vitali, and now she lives happily in the countryside, where she bravely faces new challenges and adventures!
She's a skilled hunter and fighter, and a cuddly sassy queen. Her ability to see spirits, her brave heart and her skill in taking care of her territory and protecting it fom undesired trespassers made of her a perfect graveyard guardian, considering half of her territory is, indeed, a cemetery in the countryside!
Notes of style:

Lily always wears her red checkered collar.
The skin on her nose and lips is littered with little black specks, and she has lots of very long whiskers that are both white and black in color.
She gained a scar on her nose bridge when she was seven months old, in a fight with the older cat Disgrazia, that started to became less and less visible every year that passed by.
She has the middle claws of both her hind legs so long that they are visible even when retracted.

Trivia
  • Lily is a pretty quiet cat. Despite her strong character, her meaows are sweet and almost inaudibile, and she tends to avoid making sounds even when she's hostile or downright fighting. Silent and lethal. The only loud sound she makes is her purring!
  • Incredibly territorial, she'll try to maim any creature of reasonable size that comes too close, regardless of their species, be it spirits or animals.
  • Lily is pretty clever and got trained, so, other than being used to walkies on a leash, she can perform a variety of tricks.
  • She had three kittens with a feral cat named Adone before getting spayed (and before he found a forever home of his own): LeChiffre, Firenze, and Marvel.
  • Her parents were Neve, a sorian cat with a long, cream colored coat, and Romeo, a ginger European Shorthair.
  • Her siblings from the same kitty litter are Vitali (which also stars in Two Red Cats) and Isidoro, which spontaneously got a rex gene at birth (he's a curly boy!). Later, her mother adopted a calico kitten named Chloe, which grew up with them as a sister in all effects.
  • Despite her fierce temper, she managed to become friends first with Bobby, a Silan Sheepdog, and then with Lucha, a Maremma-Abruzzi Sheepdog.
Moodboard

Likes Dislikes
❤ Leaves
❤ Meat in gravy
❤ Hunting and chasing her preys
❤ Rough cuddling
❤ Laurel and olive trees
❤ Exploring (alone, or on leash with her family
❤ Herself
❤ Play fighting
❤ Napping in the sun, running in the snow, or standing against the wind
💔 Being touched by strangers
💔 Barking dogs
💔 Sudden loud noises 
💔 Great heights
💔 Broccoli
💔 Being touched while she's in a little, closed space
💔 Creatures invading her territory



 
 
Skills
[Possible levels: disaster | beginner | mediocre | good | very good | excellent | master] 



Physical- Sight in low light conditions (excellent)
-
Hearing (excellent)
-
Smell (excellent)
-
Fighting (very good)
-
Pain resistance (good)
-
Running (very good/excellent)
- Balance (very good)
- Climbing (mediocre/good)
- Resistance to side effects of medicines (beginner/mediocre)
Language
- Italian (disaster in speaking and writing, beginner in understanding)
-
Cat language (excellent)
 
Music

- None

Magic- Interacting and perceiving supernatural presences (very good/excellent)
- Banishing spirits (very good)
 
Misc.

- Performing tricks on command (very good)
- Caring for her kittens (beginner)
- Dealing with car trips (excellent/master)
- Making friends (mediocre)
- Leash training (excellent)
- Hunting (very good)
- Ability to orient herself (very good)
- Resistance to the effects of valerian and catnip (excellent/master)



Galleria di immagini (Clicca per ingrandire!)
 
 
 
Colonna 1Colonna 2colonna 3
Colonna 1Colonna 2colonna 3
 
 
🌵🎨 All the drawings in this page (and probably in all the other pages, if not differently specified) were realized by our artists, Furiarossa e Mimma. You can see more of their works and support them on their Patreon page. Become patrons of the arts! 🎨🌵

domenica 24 aprile 2022

Mastini incendiari (demoni)

(Did you get lost, wanderer? If you're looking for this page in English, you can find it HERE!)
 


Mastini incendiari
(Daemonium Incendiarius)


ORIGINI
I mastini incendiari sono i più importanti fra i galb, ovvero il gruppo degli spiriti collerici, e sono un derivato infernale della caduta dei cherubini, dalla quale hanno ereditato l’abilità di apparire con più volti o più teste, fino ad un massimo di quattro.
Così come i cherubini furono posti a oriente del Giardino dell’Eden, per custodirlo con la spada di fuoco, così anche i mastini incendiari sono formidabili guerrieri, reattivi e feroci.
Si tratta di demoni antichi, la cui genesi si perde nella notte dei tempi, e fra essi vi sono individui estremamente noti, come Asmodeo, uno dei diciotto re infernali che comanda 72 legioni di demoni, patrono della cupidigia, dell’ira e della vendetta.


ASPETTO

I mastini incendiari sono demoni mutaforma estremamente instabili, con trasformazioni fluide, ma tutte comprese nello spettro fra due forme: quella umanoide e quella canina.
In forma umanoide, i mastini incendiari sembrano esseri umani con la pelle di colore rossastro, a volte maculati di bianco o di nero, e un paio di corna che possono essere più o meno voluminose e di differenti fogge, da ricurve a dritte, spiralate o a sciabola. Hanno sempre una coda, che esibisce sovente la tipica “freccia” terminale che tanto spesso viene disegnata nelle rappresentazioni dei demoni.
La loro struttura muscolare e quella ossea sono tipicamente robuste, ben formate e scolpite sia negli esemplari maschi che nelle femmine, e le estremità (mani e piedi) sono grandi e forti, dando loro un aspetto da atleti o da lavoratori pesanti.
In forma canina, i mastini incendiari si muovono su quattro arti e somigliano a canidi, ma sono immediatamente riconoscibili per le dimensioni maggiori rispetto a quelle di qualunque cane o lupo non-demoniaco e per la presenza della tipica coda che termina a freccia. Anche in questa forma, i mastini incendiari sono in grado di parlare, grazie ad un mix di lingua spessa, e non piatta come quella dei cani, laringe particolarmente sensibile e controllata e, ovviamente, un cervello con un’area del linguaggio ben sviluppata.
La testa, in base alla sottospecie, può essere brachicefala, mesaticefala o dolicocefala, dandogli una grande varietà di aspetti e, cosa quest’ultima molto curiosa, di somiglianze con razze di cani comuni.
Una particolarità unica della specie è che quando un’esemplare è colto da una rabbia incontrollabile, dal suo collo spuntano delle teste supplementari, fino ad un massimo di tre, prive di cervello e incapaci di pensare, ma controllate dalla testa vera (o testa principale) e utili per dilaniare l’avversario grazie ai denti grandi e affilati; una volta calmatosi, l’esemplare riassorbe rapidamente le teste supplementari.
In ogni caso e forma, i mastini incendiari possono esalare fuoco dalla bocca e dalle narici. Alcuni esemplari, più versati nella magia elementale, possono esibire una criniera di fiamme perenne.



Sottospecie/razze
- Incendi (Daemonium incendiarius Rex)
La razza a cui appartiene la famiglia reale, fra cui il potente Asmodeo. Sono demoni massicci, non sempre altissimi ma molto muscolosi, con corna imponenti e ricurve. In forma canina somigliano a molossoidi del gruppo “dogue” (come lo sono il cane corso italiano, il rottweiler e il dogue de Bordeaux), con teste robuste e “quadrate”, corpi massicci, costole arcuate, spalle e collo muscolosissimi e zampe spesse. La percezione d’insieme è quella di un animale con la massa corporea, e in particolare quella muscolare, sbilanciata in favore del petto e della testa.

- Guardiani del cancello (Daemonium incendiarius cerberus)
Mastini incendiari dal pelo scurissimo, con occhi neri e cuscinetti neri, esibiscono in qualunque forma anche corna di colore nero, anche se la pelle rimane rossa.
La famiglia reale dei galb impiega da sempre solo questa razza di mastini infernali ad uso di guardie personali. Si dice che i guardiani del cancello siano affidabili, fedeli, meno inclini di altri mastini a compiere massacri ma non di meno capaci di uccidere a sangue freddo, potrebbe però trattarsi di una diceria, ormai indissolubilmente legata a quella che è la razza di protettori preferita non solo dai galb, ma da tutti i demoni infernali.
Kérberos, il leggendario Cerbero della mitologia greca, era uno di loro, così come il meno noto Orthros, il cane bicefalo ucciso da Ercole durante la sua decima fatica.
Alcuni confondono i guardiani del cancello con i cerberini, nonostante siano creature completamente diverse.
 
- Levrieri incendiari (Daemonium incendiarius leporarius)
Sono i mastini incendiari con la struttura fisica più esile e leggera, fatta per correre a grande velocità. In forma canina hanno zampe lunghe, petto profondo che contiene grandi polmoni e cuore, vita stretta e coda lunga e sottile che funge da timone durante la corsa.
Vengono utilizzati in guerra per appiccare il fuoco al campo nemico, correndo ad una tale velocità da essere impossibili da abbattere con i proiettili e lasciando dietro di sé una scia di fiamme.



COMPORTAMENTO


Socialità, temperamento e caccia

I mastini incendiari sono demoni sociali che vivono in branchi gerarchicamente organizzati e in una nazione anch’essa gerarchicamente organizzata. A governare le famiglie, o branchi, non è l’esemplare più anziano del gruppo, ma quello che ha dimostrato di essere il più forte e intelligente, e non è raro che avvengano sfide per i posti gerarchicamente più alti fra genitori e figli, fra cugini o addirittura fra nonni e nipoti.
Il temperamento già di per sé focoso della specie, rinfocolato dall’educazione che mette particolare enfasi sul coraggio e sull’apertura comunicativa, rende la specie dei mastini incendiari una delle più esuberanti e conosciute dell’Inferno, temuta da molti e rispettata praticamente da tutti. I mastini incendiari, come si suol dire, non hanno peli sulla lingua: è nella loro natura dire quello che pensano e difendere le proprie convinzioni apertamente, reagendo anche in modo violento se qualcuno li contraddice poco educatamente.
Diverso è il comportamento che tengono con le loro prede: tipicamente, i mastini incendiari si procurano i contratti con le loro vittime attraverso manipolazioni e menzogne che puntano a farle infuriare, per poi promettergli di risolvere l’intollerabile situazione se firmeranno un contratto con loro.
Chiamati scherzosamente anche “demoni delle fake news”, spesso seminano bugie e le alimentano quando i creduloni vi abboccano, facendo credere loro di essere in trappola, sotto il giogo del governo/un gruppo sociale/una particolare etnia.
I mastini incendiari sono infatti degli esperti della rabbia e dell’ira e conoscono istintivamente come fare infuriare i propri interlocutori, grazie anche ad un naso specializzatissimo nel distinguere l’odore dello sdegno nel sudore umano, che li guida con sicurezza nel dire cose via via più irritanti, fino a far perdere la testa alle proprie vittime.
Per i mastini incendiari è fondamentale essere in grado di conquistare un’anima dopo l’altra, poiché hanno metabolismi rapidissimi: se, in addizione alla loro dieta prevalentemente carnivora, non consumassero anche una gran quantità di anime, la loro durata vitale sarebbe molto più corta di quella di un essere umano.


Comunicazione
I mastini incendiari comunicano attraverso la voce, parlando come gli esseri umani, ma possono anche emettere abbaiati, ringhi e ululati che compongono la loro lingua, il galbiano, la stessa parlata da tutti gli altri spiriti collerici.
Il galbiano è del tutto incomprensibile agli esseri umani, nonché a molti demoni, e permette ai mastini incendiari di comunicare e coordinarsi tra loro anche se si trovano a distanza di chilometri.



Corteggiamento e riproduzione
Il corteggiamento dei mastini incendiari è influenzato dalle gerarchie della loro nazione. Per un mastino o una mastina incendiari di alto rango è inammissibile (con una sola eccezione, che vedremo tra poco) accettare le attenzioni di un demone di basso lignaggio; perché rientri tra i possibili partner, il/la pretendente deve essere altrettanto nobile o tutt’al più di uno o due gradi inferiore: ad esempio, un conte può valutare le avances di contesse, viscontesse o baronesse, o ambire alla scalata corteggiando una marchesa o una duchessa.
I mastini incendiari possono accogliere il corteggiamento anche di demoni maggiori di altre specie, purché siano di alto rango nelle rispettive gerarchie.
Come già detto, persino in queste rigide disposizioni c’è una piccola scappatoia: una vecchia tradizione vuole che un pretendente di basso grado possa provare a sfidare l’amato/a di rango superiore ad un duello arbitrato di lotta; in caso di vittoria, potrebbe essere scelto senza che l’onore del partner nobile ne venga intaccato. Le regole e le tecniche di questi scontri si sono raffinate negli anni abbastanza da creare uno sport a parte, tipico e quasi unico ai mastini incendiari, definito “lutta nuziale”, purtroppo divenuta un’arte ormai rara.
L’etichetta impone che la sfida venga accettata e che si lotti sportivamente e con vero impegno, anche se far vincere l’avversario (in maniera non troppo palese, s’intende) è stato un escamotage già usato (anche se raramente) in passato per permettere a mastini di ranghi distanti di unirsi in matrimonio. Sfidare a duello un nobile, però, può essere una mossa molto azzardata, poiché potrebbero essere offesi anziché lusingati dalle attenzioni e l’aspirante partner potrebbe trovarsi a fronteggiare in combattimento la furia di qualcuno che ha, molto spesso, ricevuto un’educazione e allenamento superiori alla propria.
Gli sposalizi servono a designare chi continuerà una data linea di sangue, perciò non sono ammessi matrimoni omosessuali o di uno o due partner sterili.
Questo non vuol dire che tali atteggiamenti o condizioni siano condannati in generale. La differenza nel comportamento pre e post matrimonio dei mastini incendiari è notevole: se da single è loro concesso di avere avventure con la frequenza e i partner che preferiscono, una volta sposati subire l’infedeltà dal/la consorte è un bel colpo alla propria dignità.
Anche per questo, molti mastini e mastine incendiari preferiscono non sposarsi per tutta la vita, anche se nel farlo rinunciano alla corsa al titolo per succedere ai genitori.
La gravidanza di una mastina incendiaria dura dai quattro ai sei mesi, alla fine dei quali danno alla luce un solo cucciolo; se i cuccioli sono due, spesso uno dei due è molto debole e non sopravvive a lungo.
I piccoli si sviluppano nell’ambiente estremo del grembo materno: quando sono incinte, la temperatura corporea delle femmine si innalza repentinamente e all’interno del loro grembo si accende una fiamma magica che protegge e tempra al tempo stesso il feto. Durante i mesi di gestazione, il cucciolo si sviluppa assorbendo dalla madre la magia insieme al nutrimento, che saranno i “mattoncini” per la costruzione del proprio corpo fisico e spirituale, magia annessa; è un periodo delicato per le femmine, che devono consumare una gran quantità di anime e cibo per rigenerare i nutrienti assorbiti dal piccolo nell’utero.
Le mastine incendiarie partoriscono sempre in luoghi molto caldi, per evitare sbalzi termici traumatici per sé e per il piccolo, che solo poco prima era stato avvolto dalle fiamme materne.
I cuccioli crescono molto rapidamente, raggiungendo la maturità fisica e sessuale già a soli tre-quattro anni d’età: allora sono già considerati adulti a tutti gli effetti.



Curiosità

  • La successione al trono del regnante dei mastini incendiari non è, come in molti altri casi, un lineare padre-figlio primogenito, ma avviene dall’attuale reggente (che può essere indipendentemente di qualsiasi genere) al figlio che riesce per primo a sposarsi e ad avere degli eredi, assicurando la continuità della stirpe e dimostrando, come da tradizione, di essere stato più furbo degli altri fratelli e sorelle.
  • I demoni maggiori vengono talvolta suddivisi dagli studiosi in tre macrogruppi, basandosi sulle loro capacità magiche: demoni neri, rossi e bianchi. I mastini incendiari rientrano nel gruppo dei “demoni rossi”, una classe considerata intermedia, che ha il vantaggio di avere sia interessanti adattamenti evolutivi che ne rafforzano il fisico (meno dei demoni bianchi ma più di quelli neri) sia accesso ad abilità magiche importanti (inferiori a quelle dei demoni neri, ma superiori a quelle dei demoni bianchi).
  • Tra i mastini infernali, analogo al modo di dire umano “sangue del mio sangue”, vi è il modo di dire “fiamma della mia fiamma”, riferendosi al fuoco magico da cui il piccolo attinge la prima scintilla della propria magia nel grembo materno. Per ovvi motivi, è usato nel rapporto madri-prole o nonne-nipoti, ma non avrebbe senso in un contesto padre-figli.


  
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🌵🎨Tutti i disegni in questa pagina (e molto probabilmente anche in tutte le altre pagine, se non diversamente specificato) sono stati realizzati dalle nostre artiste, Furiarossa e Mimma. Potete vedere altri loro lavori e/o supportarle (e supportare così anche tutti i Cactus di Fuoco ;)) sulla loro pagina Patreon. Diventate patroni delle arti!🌵🎨

 

sabato 23 aprile 2022

Carnalis (demons)

(Hai perso la strada, viandante? Se stai cercando questa pagina in italiano, puoi trovarla QUI!)
 
WARNING: The following page contains violence, disgusting reproductive modes, and images of a bit ugly disturbing creatues. In the end, we're talking about a demon! And about one of the most, ehm, peculiar ones. Readers warned!
 
Carnalis Demons
(Daemonium Carnalis)

Cannibalism. The hunger that makes us devour the lives of others, that causes us pleasure in sinking our teeth (or spoons) in someone else's pain. And greed, with six octopus tentacles. A ghostly figure, tall, long, almost-human (but not quite... how could he be, with that mouth? With those eyes? The tapetum lucidum is a prerogative of predators ...) and his prey.

 

ORIGINS

Carnalis are relatively recent demons, when compared to other major species, and it's esteemed they were born between the third and fourth infernal era. Evolutionarily, they're an extreme degeneration of seraphim angels, which have lost almost all of their magic and underwent a remarkable physical adaptation, transforming the six wings that used to emerge from their back into six tentacles.
The word “seraphim” comes from the Hebrew seraph, fire, and thus their element is indeed fire; but since carnalis have only bland magical skills, this is concretized just in them being quite chilly, in their high body temperature, and their searching for heat sources.
This is how Saint Cyril defined seraphim angels: "Living flames of love for God and all that God loves, ever burning hearths of holy jealousy and zeal". It's thought that from this peculiar attitude for love typical of seraphims, enhanced and mutated from hellish energy, stems the hunger for food, life, sex and physical contact in general that is typical of carnalis demons, other than their character prone to the appreciation of all pleasures, both carnal (from which they borrow their species name) and spiritual, like poetry or singing.
Despite being major demons derived from the seraphim's fall, carnalis are considered to be lower in hierarchy than mutatis and luciferians, even if all the three of them derive from the same angels.
 

APPEARANCE

Carnalis are non-shapeshifting, anthropomorphic demons, unable to hide their true looks due to their scarce magic skills. They're usually bigger than human beings, with an height measuring between 1,89 m (6.2 ft) and 3 m (9.8 ft), more commonly around 2,20 m (7.2 ft); they look thing and slender, sometimes emaciated, with a particularly elongated bust.
One of the characteristics that make their head immediately recognizable both from humans and other demons is the mouth, which can open so wide that it goes from one ear to the other; teeth are almost always indifferenciated, all incisors, and the canines, in the rare cases they're present, are pretty small. Horns are absent.
 A carnalis in defensive mode
 
Hair are hollow, full of pressurized liquid when they're in good health, and stand up like quills when the carnalis feels threatened; otherwise, they have the aspect of an hairstyle well combed back, shiny, medium-short.
They can't actually be combed, indeed due to the interal pressure of the liquid that makes them readily go back to their original position, but when a carnalis is in bad health it may happen that the hydraulic pressure lowers and  the hair could partially sag, becoming messy and falling on the specimen's forehead.
A particularly striking feature that makes carnalis demons immediately recognizable is the presence of six tentacles that branch off from the upper back, and have a double row of suckers each (except in the horribilis, which have three rows). The tentacles are particularly flexible and sensitive, extensible and compressible, and can reach a maximum length of six meters each (even if this characteristic is very variable from specimen to specimen); generally, the lower pair of tentacles is also the longest. The skin covering the tentacles is slightly wrinkled, but extremely soft and silky, and is covered with small pigment pockets called chromatophores, which allow the tentacles to change color; this ability is used for both mimetic and communicative purposes: very dark colors indicate anger and sadness, very bright ones excitement, while in a state of rest they are almost always purple or burgundy.
Appearance of an adult royal carnalis (Sir Mikhail Esuriens)

Another characteristic of the species are the feet nails, much thicker than those of the hands, pointy and claw-like, sometimes dark in color.



Subspecies/races
 
- Royal carnalis (Daemonium carnalis rex)
The subspecies that look more similar to human beings, it's named after the King of carnalis, which indeed belongs to this race. They have scarcely pigmented skin, and they can be independently light or dark haired.


- Ornate carnalis (Daemonium carnalis horribilis)
The most show of the carnalis subspecies, it owns three rows of suckers upon its tentacles, which usally have a very wrinkly skin, and the hair present alternate black and white rings, usually between four and five, which end in a white tip, similar to porcupine quills. The skin can be mottled, with pale colors bands alternated to darker ones, never reaching brown. Sometimes they have reddish nose and present canines. The irises may sport heterochromia or have differenty colored rings that are difficult to see in humans, like red or purple.
 
A nightmare carnalis

- Nightmare carnalis (Daemonium Carnalis formidulosus)
Very pale skin, completely lacking in melanin, perfectly round eyes and hair very short or absent, always black, make this subspecies immediately recognizable. Their scarce expressive ability and the smooth features make of them the subspecies less similiar to humans, and forces them to often wear masks when interacting with them or with other demons. Some people find their face so repellent that they can't look at them.
They're usually taller than other carnalis, with an average of 2,60 m (8.5 ft).
 

BEHAVIOR


Communication

Carnalis are capable of speaking, just like humans and most other anthropomorphic creatures, using their voices to make a wide range of sounds. They generally have very pleasant low and full timbres, sometimes silky voices, never shrill. 
Among them abound writers, poets in particular, devoted to erotic poetry or songwriting, extolling the pleasures of the flesh,. 
In addition to the voice, a rudimentary means of communication for them is represented by the tentacles, which are able as we have already seen of changing color, like those of octopuses, to externalize a state of mind. Contrary to what happens with cephalopods, however, carnalis are also able to lie with the color of the tentacles, changing it voluntarily.

The most common color codes they use, both when communicating among themselves and with other species, are: 
- Lighter and darker bands, changing and pulsating: a threat signal, it means that the specimen is about to lose its patience and resort to a physical attack.
- Full white: indicates total compliance, willingness to submit, sometimes even pleasure in being dominated.
- Full black: indicates a bad mood, a desire not to be approached. Sometimes the nightmare carnalis show completely black tentacles without wanting to communicate anything in particular, but only because of the strong pigmentation of their tentacles that makes them look dark even while resting. 
- Red and yellow, striped: indicates excitement, happiness, good mood. 
- Red and yellow, in patches with sharp edges, with brown or black points: indicates the active search for a prey, implies that the other carnalis must keep their distance.
- Full blue: indicates the desire to not be touched, not so much because of anger, but because they're in a state of calm that is too easily interrupted.
- Red, purple and mottled blue: indicates the desire to be the center of attention, to speak and be heard, to be particularly showy. It's generally a color scheme used by high-ranking carnalis.
 
Diet and hunting
 
Carnalis are direct soul hunters, that seduce their victim to sign contracts with them and legally acquire the soul before devouring it.

They have two ways to convince their victims:

1. Through food. When evoked by people that are in economic difficulty, or by edonists in search of unique dishes, carnalis offer them foods that are more and more rare and delicious, enough to 

exalt and confuse the senses of their victims, who become addicted to the food the demons provide them. The carnalis are virtually the only ones to use this hunting technique, and in order to do so they help themselves with a substance, called carnaline, secreted by particular glands that are found inside their mouth -- at the bottom, above the last molars -- and which, if ingested, has the ability to sharpen the sensations experienced by human beings in an almost violent way.
By mixing their saliva with food ingredients, the carnalis (who are often also excellent cooks) prepare irresistible, sweet dishes that are highly addictive to the consumer. After serving the dishes for a period of time (ranging from a few days to a few weeks) to the human-prey, the carnalis stop feeding him and leave him in the throes of a withdrawal crisis not unlike that caused by cocaine addiction. When the human is in the most acute phase of his suffering, the carnalis offers one last dish, better than all the others, in exchange for the signing of the contract for the sale of soul and body, and thus ensures the meal.

2. Through sex. Summoned by thrill seekers, outcasts, loners, or simply by those who don't understand the scope of such an evocation, carnalis are available for almost any sexual practice, including the most violent and hardcore: thanks to their extremely efficient regenerative abilities, these demons can be hurt, vivisected, violated in many ways and still be able to get back into shape within hours (or days) from the event. The carnalis thus offer any kind of sexual performance in exchange for the human soul, sometimes seducing the victims slowly through weeks of frequentation, as well as administering  them carnaline (for example through kisses) which creates states of altered perception and addiction in the prey.
 
Courting and reproduction  
Carnalis have two reproductive modes. The first is the interspecific one (that is between a carnalis and a specimen of another demon species), which gives birth to hybrids that will tend to resemble the other parent more; the second is the intraspecific one (namely, between two carnalis), from which small, pureblooded carnalis demons will be born. But let's see these two modes in detail:
 
1. In interspecific reproduction, the courtship mimics that of the species with which the carnalis reproduces, and the mating is not too dissimilar to the one happening between two mammals.  
However, hybridization is extremely rare, as carnalis have difficulty in reaching orgasm - and therefore inseminating - species other than their own; although, as we have already seen, these demons assiduously practice recreational coupling and also use it as an hunting mode, it's rare that it fully satisfies them. If the mating is successful and the mother is impregnated, the gestation will be as long as it normally would be for the species of the female, and the young that will be born will tend to closely resemble the mother, although they can sometimes inherit some carnalis traits: the most common ones are the height and an abnormal number of teeth, the rarer the tentacles.


2. As for intraspecific reproduction, courtship does not exist, as one of the two specimens must be dead. Carnalis demons are, in fact, sequential hermaphrodites: they are all born male and become female only after death, and in particular after the detachment of the head.
When a carnalis dies, their body begins to emit a cocktail of pheromones that make their body irresistible to any other of their kind. The living carnalis detaches, and very often devours, the head of the dead one, and at the moment of the detachment of the vagus nerve (or pneumogastric nerve), a metamorphosis occurs in the body of the dead that will lead to the digestive system transforming into a reproductive one.
The stomach of the dead and decapitated carnalis becomes a mother's womb, a sort of uterus, in which the babies will develop, in numbers ranging from one to four.
Mating therefore takes place between a living carnalis, always male, and a dead carnalis, always female.
Pregnancy completely drains the substances of the female's body, ultimately reducing it to little more than a skeleton covered with skin, and the young emerge from it by tearing it or with the help of the father. Gestation lasts from four to eight weeks, during which the father feels the instinctive need to protect the "incubator", or rather the decapitated body of the mother.
 
Trivia and facts
  • Many believe carnalis males to own an ectocotyl, namely a modified tentacle used for mating, not unlike those that cephalopods like octopuses have. It's clearly just a rumor, born from the fact that few are aware how this demons actually reproduce, other than the curiosity around their tentacles.
  • Nightmare carnalis are often called by young demons “smileys” or “emoji”.
  • A carnalis criminal is especially popular in the human world; it's wrongly believed that he has no face, but it's actually just a white sock wore on his head and used as a mask. This shady individual usually kidnaps and devours (or uses as a bargaining chip) babies.
  
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carnalis + fallen angel by sunrise.fangirl.4.life
alien + carnalis by sunrise.fangirl.4.life
by sunrise.fangirl.4.life

by LovelyWingsArt


By Sunrise.fangirl.4.life

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