sabato 2 dicembre 2023

Personaggi - Liuneddu

Nome completo: Carturan "Liuneddu" Bagheria
Specie:  Grotesque
Genere: Maschio.
Pronomi preferiti: Lui/Egli.
Occupazione: Paggio/creatura da compagnia/guardiano
Orientamento sessuale: sconosciuto
Colore degli occhi: Iride e pupilla neri, sclera rossa

Peso: 12 kg
Altezza: 156 cm
Struttura fisica: Compatto e muscoloso.
Odora di: Ricotta calda, muschio, polvere, cuoio

Aspetto

Liuneddu è un grotesque dall'aspetto prettamente inumano, alto 156 cm, con un corpo muscoloso e compatto.

Alcuni lo descrivono come "un incrocio fra un bulldog, un leone e una capra, ma con gli occhi da cartone animato", ma ovviamente si tratta di un'approssimazione imprecisa, che non tiene conto di molti dettagli.

La sua pelle è marrone scura (color tronco, #79443B nel codice hex), con zone più scure sulle giunture, e tutti i suoi peli corporei sono biondi. Intorno alla testa ha una criniera folta, che si unisce alla corta barba, la quale ricopre il mento e le guance. Non ha baffi. Ha una testa molto grande per la sua stazza, che gli da l'aspetto di un individuo giovane o addirittura di un cucciolo, il muso corto, con un naturale prognatismo che lascia sporgere i canini inferiori. Gli occhi, rotondeggianti, sono relativamente grossi, molto espressivi, con iride e pupilla neri che sembrano un tutt'uno, e sclera rossa visibile.

Sulla fronte ha un paio di corna robuste, carenate e leggermente irregolari, lunghe circa trenta centimetri. Le orecchie, poste ai lati della testa robusta, sono appuntite, e l'orecchio sinistro ha una piccola frastagliatura, ricordo di un incidente d'infanzia.

È un grotesque a sei arti: due ali, due braccia che terminano con mani prensili e due gambe. Le ali sono membranose, ciascuna delle quali dotata di tre dita allungate e connesse dalla membrana alare (patagio) e di due dita libere in cima, con le quali può aggrapparsi alle pareti e persino afferrare piccoli oggetti. Nonostante sia alato, non è in grado di volo attivo, ma è bravissimo a planare, inoltre battendo le ali può aiutarsi nel compiere salti notevolmente più alti e più lunghi.

Possiede una coda muscolosa e asciutta, con alcuni peli che spuntano a partire dai tre quarti di lunghezza, e che termina in un ciuffo simile a quello dei leoni.

Può avere sia un'andatura bipede che quadrupede, ma preferisce correre a quattro zampe quando deve spostarsi rapidamente.

Come tutti i grotesque, durante il riposo il suo corpo si indurisce e diviene indistinguibile da una statua di pietra. Nel suo caso, il colore dalla sua pelle di pietra è quello della calcarenite, un grigio non del tutto uniforme, con particelle gialle o nerastre.

Storia

Nato nel 1991 a Bagheria, dentro le mura di Villa Palagonia, il piccolo viene chiamato dai suoi genitori "Carturan", come un viandante di passaggio che aveva fatto loro un favore, e il cui nome era considerato orecchiabile e in qualche modo fortunato. Tuttavia, nonostante il nome scelto dai genitori, presto il giovane inizia ad essere chiamato dai fratelli, dagli amici e persino dai proprietari della villa con il soprannome di "Liuneddu", ossia piccolo leone nel dialetto locale.

Amante della compagnia e del buon cibo, Liuneddu viene considerato in poco tempo una mascotte, accompagnando e proteggendo i bambini che giocano nelle strade o che vanno a fare piccole commissioni per le famiglie.

Crescendo diventa uno dei guardiani di Villa Palagonia, proprio come il suo clan, i "mostri" di Bagheria.

Nel 1998, per colpa di uno scontro con un folletto nemico, rimane ferito ed è costretto a dormire nella sua forma di pietra per quasi quindici giorni, ma emerge dalla breve ibernazione guarito e pronto a raccontare a chiunque che cosa gli è successo... non senza, però, buttare qui e lì frasi criptiche e misteriose, lasciando che sia l'ascoltatore a ricostruire il quadro completo di cosa è accaduto.

Carattere

Liuneddu è un giovane gioviale, amante della buona cucina e degli indovinelli, ma anche molto pragmatico: non è un sognatore e conosce i propri limiti.

Detesta essere vestito e agghindato, è molto sensibile alla pressione cutanea e in particolar modo non ama le scarpe, che trova brutte esteticamente oltre che scomode.

Ama fare compagnia alle persone, essere accarezzato sulla criniera e sulle ali, e i complimenti alla sua intelligenza o alla sua capacità di rendersi utile. Naturalmente servizievole, quando decide di aiutare qualcuno va fino in fondo e di solito riesce sempre in quello che si prefigge.

Conosce una grande quantità di proverbi Siciliani, che spesso dispensa come frasi di incoraggiamento, di ammonimento o di ispirazione, e uno dei suoi preferiti è "Cosi cuntati, criditini mità, si menu criditi, megghiu faciti" (Credete la metà di quanto vi raccontano, e se ci credete di meno è ancora meglio).

Per via del suo passato, detesta folletti, fate e chiunque faccia parte del popolo dei fae, mentre non ha alcun pregiudizio, ma anzi ha una predilezione, per licantropi, lupi mannari (anche se sotto sotto gli fanno un po' di paura) e mutaforma.

 

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