sabato 3 febbraio 2024

Keratopiani

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I keratopiani sono creature aliene chiamate anche "galletti di vetro". Sono famosi per la loro dieta, costituita principalmente di fiamme.

Aspetto

I keratopiani sono i più piccoli alieni senzienti conosciuti, con un peso minimo di 500 gr e massimo di 7 kg. Hanno un corpo che sembra fatto di vetro leggermente opaco, attraverso cui sono visibili solo alcuni organi: la maggior parte delle loro interiora è infatti semi-trasparente, come la loro pelle. Sembrano essere ricoperti di penne e piume, ma esse sono in realtà pieghe della pelle e non vere penne; tali pliche cutanee hanno perciò lo stesso colore e consistenza delle zone che sembrano scoperte.

Le braccia, simili alle ali di un gallo, terminano in quattro lunghissime dita "nascoste" all'interno di pliche cutanee che le fanno sembrare penne remiganti. Queste dita, dotate ciascuna di cinque giunture, possiedono una grande desterità e permettono ai keratopiani di lavorare gli oggetti e praticare il disegno e la scrittura.

Il colore dei loro piccoli occhi, in un numero variabile da due a sei a seconda delle sottospecie. è sempre opaco e varia dal nero al rosso, passando per tutte le sfumature del marrone.

Le sottospecie (e principali etnie) di keratopiani sono tre:

  • Fuocogialli: keratopiani di piccola taglia, con corpi eleganti e slanciati, piedi con tre dita e becco allungato. Hanno sei occhi, due sulla faccia, due sulla nuca e due sulla cima della testa. La loro pelle è di colore giallo limone, a volte con riflessi rosa o arancio. Normalmente pesano tra i 300 e i 600 grammi.
  • Verdigris: keratopiani di taglia grande, con corpi rotondi nonostante le zampe slanciate, quattro dita ai piedi e becco corto e robusto. Hanno quattro occhi, due sulla faccia e due sulla nuca. La loro pelle è di colore verde/verdebruno, a volte più giallastra. Sono considerati in generale come keratopiani di grande bellezza, anche grazie alle loro creste particolarmente sviluppate e alle loro code multicolore. Pesano tra i 4 e i 7 chilogrammi.
  • Brunoni: keratopiani di taglia medio-grande, con corpi possenti e squadrati, hanno gambe ricoperte di penne fino alle caviglie, lasciando sporgere dal loro fitto e rigido piumaggio solo le dita dei piedi. Hanno due occhi solamente, ma più grandi della media. La loro pelle è di colore bruno chiaro, a volte ambrato, con la coda rossa. Pesano tra 2 e 6,5 chilogrammi.

Comportamento

I keratopiani sono gregari, vivono in villaggi che ospitano comunità/famiglie che alcuni studiosi chiamano "clan", anche se la parola in keratopiano per descrivere queste comunità è la stessa che viene utilizzata per descrivere un villaggio. Esiste un vago ordine gerarchico; gli individui dominanti hanno la priorità per l'accesso al cibo e ai siti di nidificazione migliori, anche se tali individui tenderanno comunque a condividere una parte delle loro risorse con i "sottoposti" e li proteggeranno. Nonostante la piccola taglia, i keratopiani sono capaci di assalire e uccidere i loro predatori, lavorando in gruppo, grazie anche alle loro armi di vetro temperato.

I keratopiani sono eccezionali artigiani del vetro e con esso costruiscono di tutto: dalle proprie case ai gioielli, dagli utensili ai mezzi di trasporto, ed è grazie a questo che sono riusciti, prima di molte altre popolazioni nell'universo, a scoprire i segreti del cosmo. Il vetro è un materiale onnipresente nell'ottica in virtù della sua capacità di rifrangere, riflettere e trasmettere la luce. Le numerose applicazioni del vetro nell'ottica includono ovviamente occhiali per la correzione della vista e ottica per immagini (ad esempio lenti e specchi in telescopi, microscopi e fotocamere); i keratopiani hanno costruito telescopi fin dall'alba della loro civiltà, osservando le stelle e orientandosi attraverso di esse.

Riproduzione

Anche la riproduzione dei keratopiani, come tutto il resto del loro ciclo vitale, è strettamente correlata al fuoco. Il loro è un corteggiamento pirofilo. La pirofilia (dal greco πῦρ (pyr, fuoco) e filia φιλία = "amore", "affinità") è infatti un'espressione d'amore per i keratopiani, mentre per altre specie (come quella umana) si tratta dell'espressione più violenta di un'attrazione profonda per il senso di pericolo e distruzione.

Per attrarsi reciprocamente, i keratopiani creano e mantengono fuochi: più alto, caldo e distruttivo il fuoco, maggiore sarà l'attrazione fisica esercitata dal suo creatore.

I keratopiani hanno un unico sesso e genere, e si scambiano il materiale genetico attraverso la fusione parziale delle parti posteriori dei loro corpi, quelle che molto spesso vengono chiamate "code" da chi è poco familiare con l'anatomia di questa specie. Dopo circa quattro settimane dall'accoppiamento, entrambi i partner deporranno le uova, in un numero variabile da una a quattro a seconda della taglia e dell'età dell'esemplare. Le uova, proprio come gli adulti, sono semi-trasparenti, e il cuore del pulcino è visibile dall'esterno.

In seguito, le uova vengono poste all'interno delle "pire di incubazione", fuochi su cui i genitori vegliano continuamente per mantenerli alla temperatura di circa 800 gradi. I keratopiani possono vedere molte più sfumature di rosso rispetto a quelle percepite da un essere umano, ed è grazie a questo potere, unito al loro istinto naturale, che riescono a capire l'esatta temperatura di una fiamma semplicemente osservandola.

Le uova dei keratopiani hanno speciali adattamenti fisiologici che si traducono in un tasso di schiusa più elevato in ambienti a basso contenuto di ossigeno. Quando le uova vengono poste in un ambiente ipossico, gli embrioni esprimono molta più emoglobina rispetto agli embrioni di altre popolazioni ovipare presenti sullo stesso pianeta. Questa emoglobina ha una maggiore affinità per l'ossigeno, legandolo più facilmente. Le uova rimangono all'interno delle pire di incubazione per circa tre settimane (tempo terrestre) prima di schiudersi.

il pulcino usa il dente dell'uovo, una speciale struttura che si riassorbirà a qualche giorno dalla nascita, per uscire dal guscio. I keratopiani neonati rimangono nei dintorni della pira, per circa due giorni dopo la schiusa del primo pulcino; durante questo periodo i pulcini appena nati si nutrono assorbendo il sacco vitellino interno.

I keratopiani sono gregari, vivono in villaggi/clan, incubano le uova e allevano i piccoli in comunità. Una volta posate le uova all'interno delle pire di incubazione, esse appartengono a tutto il villaggio, ed il pulcino che ne nascerà considererà suoi genitori tutti i keratopiani che vedrà entro i suoi primi tre giorni di vita. Ogni genitore si prenderà cura dei pulcini, insegnando loro a mangiare, parlare, costruire piccoli oggetti ed ogni altra cosa di cui un keratopiano necessiti per vivere bene.

Dieta

I keratopiani possono utilizzare l'energia del fuoco per produrre glucosio e ossigeno, in un modo simili a quello con cui le piante, attraverso la fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce solare. Questo processo è conosciuto come pyrosintesi keratopiana. Contrariamente a quello che molti credono, i keratopiani non si nutrono unicamente di fuoco, ma possiedono una dieta estremamente variegata, di cui il fuoco rappresenta una componente essenziale e abbondante, ma non unica.

Interessante notare come anche la qualità dell'aria sia fondamentale al nutrimento di questa specie, che assorbe ed in seguito elabora una parte dei nutrienti necessari proprio dall'aria. Al contrario di come avviene per le creature terrestri, per i keratopiani respirare il fumo è una pratica che apporta innumerevoli benefici, fra cui un apporto maggiore di anidride carbonica, uno degli elementi base della loro dieta. A seconda del fumo che viene inspirato (o addirittura "bevuto", aspirandolo dal becco come se sorbissero una zuppa), i keratopiani possono assorbire anche idrocarburi policiclici aromatici (velenosi e cancerogeni per i terrestri) e ossidi di zolfo, entrambi molto importanti per uno sviluppo armonioso di questa specie.

È abitudine dei keratopiani beccare anche piccoli sassi, sabbia e granelli di minerali; questo comportamento istintivo è dovuto in parte al fatto che ingerendo piccole quantità di minerale il guscio delle uova prodotte risulterà migliore e in parte al fatto che è da questi materiali che, grazie alla pyrosintesi keratopiana, gli esemplari ottengono nutrienti essenziali.

La maggior parte della dieta dei keratopiani è costuita da minerali e fuoco, rendendo questi "galletti di vetro" la specie senziente considerata più "etica" nell'universo, in quanto non necessitano della morte di altre creature per nutrirsi; tuttavia, pur non necessitandolo, alcune comunità di keratopiani bruciano intere foreste per nutrirsi, uccidendo nel processo innumerevoli piante e animali, solo perché questa è una procedura tradizionale per la loro gente. I keratopiani più "moderni" e ambientalisti preferiscono la coltivazione etica delle piante da ardere e non bruciano interi alberi, né tantomeno interi boschi, avendo in questo modo un impatto ambientale bassissimo.

Religione

La loro principale divinità è Kertoppok, prottetrice dei piromani.

Curiosità

  • Nel libro "la Grammatica di Dio", dello scrittore italiano Stefano Benni, è presente una creatura chiamata "fiammorgallo". Coincidentalmente, questo è il nome che i terrestri davano, in tempi più remoti e prima della scoperta delle popolazioni aliene, ai keratopiani.
  • Il gallo è l'animale simbolo di Murano, un centro abitato della Laguna Veneta, situato a nord-est di Venezia. Il centro è noto in tutto il mondo per la plurisecolare attività artigianale di produzione di oggetti di vetro ornamentali.

 

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