L'altroieri siamo andati di nuovo
ad asparagi con Mastro Nino. E fin qui, tutto bene: prendiamo il
triplo (o il quadruplo) degli asparagi rispetto all'altra volta. Ma
succede anche un fattaccio...
Me ne accorgo ieri sotto la
doccia: tre minuscole zecche attaccate alla mia gamba sinistra. So
esattamente dove le ho prese: ho fatto le svolte ai pantaloni troppo
alte mentre correvo fra i cespugli di pungitopo, al punto tale che a
volte mi graffiavano le caviglie! Ah, incauta me! Le zecche stanno
lì, nel sottobosco, fra i cespugli bassi, e si attaccano ai
mammiferi che passano. E chi passava di lì, con le caviglie
scoperte, pronte pronte per essere risalite da brutti acari
succhiasangue? Io. Ovviamente.
Comunque, senza andare nel
panico, prima le bagno con del dentifricio, anche per ammorbidire la
pelle intorno, poi le afferrò con la pinzetta proprio rase alla mia
pelle, dalla testa, e trac! Le levo via. Fin qui tutto ok.
Poi, però, mi chiedo quali siano
i rischi e cerco su internet... oddio, i rischi non sono
altissimissimi, ma ci sono. All'inizio tutto ok, dice di andare dal
medico solo se la zona si arrossa e si mostrano segni di
un'infezione. Poi parlo così, casualmente, delle zecche a mio padre
e lui mi dice che ne è terrorizzato, che suo zio è andato in
ospedale per un morso, eccetera eccetera... vado in paranoia. Non
riesco a finire il panino tanta è l'ansia di aver preso un morbo,
non tanto per il morbo in sé quanto per la terapia antibiotica che
mi rovinerebbe la flora intestinale (la mia paura delle paure, perchè
ho passato il peggior periodo della mia vita con la flora intestinale
che non funzionava, ad avere allucinazioni la notte e non riuscire a
mangiare niente).
Per fortuna riesco a dormire
tranquillamente quasi tutta la notte, così poi sono riposata.
L'indomani (cioè oggi) andiamo
ad una mostra canina a varapodio (oh, yes, e mio padre sembra anche
molto ben disposto a prendere un rottweiler al canile, ma per
sicurezza parliamo del temperamento di ogni razza di cane presente
con i proprietari). Torniamo a casa, pasta col sugo, riesco a
mangiare abbastanza tranquillamente tutto, ma... ma ho ancora un po'
di paura.
Un toccolino minuscolo di paura.
Ogni secondo mi dico che dovrei
dirlo a mio padre, ma poi ci ripenso perchè so che lui farebbe così
tante storie da mettermi su un'ansia terribile e se divento ansiosa è
lo stomaco a rimetterci.
Voglio solo andare tranquilla...
più il tempo passa, meno penso a quelle cosettine con le gambettine
attaccate al mio polpaccio (anche grazie alla mia cura immediata a
base di menta, che è abbastanza calmante, e io ne ho bisogno).
Comunque le ho levate in fretta ed erano anche molto piccole,
speriamo che non fossero infette o che comunque il mio sistema
immunitario sia robusto abbastanza... perchè non ho proprio voglia
di passare un solo altro periodo di malattia ansiogeno nella mia
vita. Un raffreddore lo posso sopportare, il morbo di Lyme no.
Auguratemi buona fortuna, allora,
e speriamo che quelle zecchettine (oh, come possono animali così
piccoli essere così schifosamente distruttivi?) non abbiamo fatto
nessun danno. Nel frattempo, io, le ho affogate. Così imparano,
ecco.
Intanto, se sopravvivo a questa
cosa (e sopravviverò, questa è certo) avrò un'esperienza in più
da raccontare: una volta fui morsa non da una, ma da tre zecche dei
boschi!
Ah, e mancano solo diciotto
giorni alla terza stagione di Hannibal. Questo andava detto, come
bella notizia, no?
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