sabato 20 novembre 2021

Recensione: Vendetta Strisciante (R.L Stine)

Hello, germoglietti! Per ora stiamo lavorando alacremente alla recensione di un libro che ci avete consigliato e che noi reputiamo davvero fantastico, una riscrittura della mitologia greca con i fiocchi... forse avete capito di cosa parliamo. Ma ci servirà un po' di tempo per completarla, perché vogliamo sottolineare alcune cosettine, perciò nel frattempo abbiamo deciso di darvi in pasto la recensione buffa di un libro brevissimo.
Sì, esatto, uno dei Piccoli Brividi.
E non un Piccoli Brividi qualunque, ma uno dei più bizzarri, improbabili, non-brividosi, di tutta la collezione. Allora, facciamo un gioco, vediamo se siete bravi: quali animali reputate pericolosi e spaventosi? Hmm... forse i mamba neri, no? I mamba neri sono serpenti straordinari, possiedono un veleno letale, sono lunghi fino a quattro metri e come se non bastasse riescono a strisciare all'impressionante velocità di venti chilometri orari, essendo a tutti gli effetti i serpenti più veloci del mondo. Dite che non sono abbastanza? Va bene, allora magari potremmo considerare spaventosi e pericolosi gli ippopotami, bestioni assolutamente enormi che pesano tre tonnellate, corrono a quaranta chilometri orari, hanno zanne che raggiungono i cinquanta centimetri di lunghezza per tre chilogrammi di peso (ma vi rendete conto? Un dente che pesa tre chili!) e ammazzano una cosa come cinquecento persone all'anno.
E se serpenti letali e ippopotami arrabbiati sono forse un po' troppo per un libro per bambini, si potrebbe ripiegare su tigri, leoni, calabroni asiatici, meduse velenose, cani rabbiosi, puma affamati, coccodrilli nascosti nel fango e in generale su qualunque animale che abbia denti o artigli o che, semplicemente, sfoggi un pessimo carattere.
Ecco, avete pensato a quale animale potrebbe essere il protagonista di questo libro? Pensate di averlo indovinato?

E invece no. Perché l'animale che sta sulla copertina di questo libro, quello da cui il romanzo prende il titolo, non è un animale dotato di artigli o denti o veleno o anche solo di banali zampe. A dirla tutta, questo animale non ha il cervello e neanche gli occhi. O il sistema respiratorio (strano, vero?). A dirla tutta tutta tutta, questo cosino è probabilmente la creaturina più innocua dell'intero mondo animale, completamente incapace di fare del male persino ad una mosca claudicante o ad un pulcino con il raffreddore.
L'animale “cattivo” di questo romanzo sono... rullo di tamburi signore e signori e tutte le variazioni... i lombrichi.
E il romanzetto che recensiamo oggi è “Vendetta Strisciante” (“Go eat worms” nella versione originale), di R.L. Stine. Curiosi? Iniziamo subito.
 
1. La trama
Il nostro piccolo protagonista è Todd Barstow, un bambino munito di cappellino dei Raiders (ed è proprio la sua descrizione, lo indossa sempre), non particolarmente brillante (leggasi “scemo”), con una passione per i vermi. A detta sua, lui li “colleziona”. E come cavolo si fa a collezionarli, visto che sono praticamente tutti identici? Cioè, ha una collezione fatta solo di doppioni? Oppure davvero tiene diverse specie? E negli Stati Uniti d'America, quante specie di lombrichi esistono? Anche se ci siamo fatti queste domande, il libro non ci da risposta. Purtroppo.
Il genere Lumbricus è effettivamente molto ricco, con circa settecento specie, ma molti di loro sono così simili fra loro che solo un vero esperto potrebbe distinguerli. E comunque non crediamo che tutte e settecento le specie siano presenti nel montarozzo di terra da cui si serve il nostro protagonista con secchiello e paletta.
Ma vabbé, facciamo finta che il nostro Todd sia realmente un esperto di vermi. Facciamo finta che li sappia distinguere e che sappia allevarli, riprodurli, tenerli in condizioni ideali...
Seeee, come no! Praticamente Todd raccoglie i vermi da terra quando li trova dopo la pioggia, se li porta a casa dove li mette tutti assieme in un vascone, e li usa principalmente per fare scherzi a sua sorella Regina e alla sua amica Beth Baker. E che scherzoni direte voi... niente, le cose degli scemi: glieli lancia nei capelli, glieli infila nella maglietta e cose così. Un genio, proprio.
E poi poveri vermini! Vabbé che non hanno il cervello, però questo qui se li porta sempre in giro (davvero, se li porta a spasso) e gira che ti rigira prima o poi li farà disidratare. Insomma, esperto di vermi un corno.
Ma entriamo nel vivo della trama! Come in tutti i libri con gli animali strani ambientati in America che si rispettino, abbiamo un concorso di scienze organizzato dalla scuola. Voi l'avete mai fatto un concorso di scienze a scuola? NO? Ecco, neanche noi.
Todd pensa di avere la vittoria in pugno esponendo la sua “casa dei vermi”. Wow, che progetto di scienze ambizioso, complimenti, complimenti! Ora sappiamo pure noi cosa fare se entriamo in un concorso di scienze: buttiamo un animale a caso sul banco, magari, boh, degli insetti stecco, e abbiamo la vittoria in tasca! Come dite? Gli insetti stecco sono più complessi, interessanti e difficili da tenere rispetto ai lombrichi? E infatti, non ci veniva in mente una cosa più pietosa della “collezione” di Todd, abbiate pazienza.
Dicevamo, il nostro piccoletto scemo vuole esporre una casa dei vermi, ma scopre con indignazione che un nuovo compagno di Regina di nome Patrick McKay ha invece creato... che cosa direte voi, un dirigibile in miniatura? Una lampadina solare? Il classico plastico del vulcano che erutta lava finta? No, Patrick ha creato un grattacielo per vermi!
Ma R.L. Stine, almeno questo, non è scemo pure lui e il concorso lo fa vincere ad un altro ragazzino, Danny, il migliore amico di Todd, che ha realizzato un rudimentale modello del Sistema Solare, di quelli fatti con la cartapesta e lo sputo e che si tiene insieme per miracolo, anzi non si tiene insieme affatto perché si sfascia parzialmente durante l'esposizione. E vabbé, sicuramente è meglio di quelli che espongono grattacieli per vermi e case per vermi e vermi da tutte le parti. C'è persino una scena, durante 'sta fantomatica gara di scienze, in cui suddetti lombrichi escono dal becco di un gigantesco (e sproporzionato, con la testa grossa) pettirosso di cartapesta. Vabbé, ma che ve lo diciamo a fare...
Todd però è pieno di risentimento, oltre che stupido, e comincia a diventare persino più crudele con i suoi vermi... ad esempio ne taglia uno in due. Probabilmente l'ha irritato meno tagliandolo in due che lanciandolo in giro dalla mattina alla sera, ma questa sembra essere la causa scatenante della VENDETTA STRISCIANTE! Insomma, 'sti vermi iniziano a vendicarsi: si infilano nei suoi vestiti, sotto il suo cappellino, nel suo panino (e c'è pure una scena dove Todd gli da un morso, al panino con dentro il verme... ma insomma, che ci guadagnerà un lombrico a farsi mangiare così?) e persino nei suoi quaderni scolastici.
Todd è nel panico. Todd, il gran genio, pensa che i vermi lo osservino, anche se, come il suo amico Danny gli fa notare, questi poverini non ce li hanno neanche gli occhi.
Riuscirà il nostro cappellinato protagonista a riappacificarsi con i suoi vermi, oppure dovrà eliminarli tutti? Lo scoprirete soltanto leggendo questo libro! YAY!
 
2. La copertina
Todd ha cura delle sue cose...

Una e una sola è la copertina di questo sommo capolavoro dell'orrore, e anch'essa è orrida come si conviene a tal volume... ehm... più o meno. Un quaderno ad anelli con le pagine gialle e la copertina gialla (perché?), gli anelli che non entrano nei buchi della pagine ma sono separati, ed è tutto pieno di vermi. Un parco giochi per vermi, che fanno nuoto sincronizzato a tre a tre, si rotolano fra le pagine, si sollevano come colli di brontosauri e soprattutto sembrano caramelle gommose viola.
Forse il quaderno è giallo per stonare con il colore dei vermi viola. Forse è questa la vera cosa spaventosa del romanzo, gli accostamenti cromatici creati da quella mente malata di Todd.
Orribile.
Orribile.

3. Cosa ci è piaciuto
Che si tratti di una storia veramente strampalata, che ti fa chiedere “e adesso?”. Non riuscivamo proprio ad immaginarci il finale, considerato che gli antagonisti della storia erano i più innocui di cui avessimo mai letto e che non c'era neanche quella tensione psicologica dovuta al fatto che fanno schifo al protagonista, perché è proprio Todd che li “colleziona”. Qualsiasi cosa significhi.
Ah, e poi le risate che ci siamo fatti: quelle ci sono piaciute. Stiamo ridendo pure adesso, mentre scriviamo la recensione.
Ultima piccola nota, il finale inaspettato, che cambia completamente rispetto al “mood” trashone e caciarone del libro, un cliffangher sovrannaturale che in una frase sola, finalmente, vi da un brividino. Che però è l'unico e poi, boh, la storia è finita. Ma quella frase è figa, volevamo dirvelo.
 
4. Cosa non ci è piaciuto
Che sia un Piccoli Brividi senza brividi. Zero, nada, niente, orrore non pervenuto.
E a parte questo, i lombrichi possono effettivamente essere interessanti (non come antagonisti, purtroppo...), ma il libro non approfondisce mai la questione. Anche se in teoria ci dovrebbero essere di mezzo progetti di scienze e un forte interesse da parte del protagonista, dei nostri poveri lombrichini non sappiamo nulla, neanche le cose basilari come la specie a cui appartengono. Anzi, vengono distinti solamente in due categorie: i vermi marroni e i vermi viola. Non viene mai detto cosa mangiano, né quanto sia grande la vasca in cui vivono, né perché siano considerati così fighi da Todd. Niente.
Solo scherzi scemi dalla prima all'ultima pagina. O quasi. Niente spoilers, shh.
Ah, e poi questa è una cosa molto, ma molto personale: abbiamo preso in biblioteca questo libro, ma purtroppo avevano rubato tutti gli adesivi. Ora, volevamo capire che tipo di stickers potessero trovarsi in appendice: vermi viola o vermi marroni? Ma purtroppo, ahinoi, non lo scopriremo mai.
(Se voi avete questo libro, fatecelo sapere).
 
Voto complessivo: 61 su 100. Complimenti, hai passato il test, libro bello! Anche se di poco, ti classifichi fra i gradevoli. Good!
 
Dove potete trovare il libro?
I Piccoli Brividi sono tornati alla ribalta, ahhh! Noi l'abbiamo letto nel formato originale, quello piccolino degli anni novanta, prendendolo in prestito dalla biblioteca (dove quasi certamente lo potreste trovare anche voi), ma lo beccate pure su Amazon! Caso vuole che abbiamo anche un’affiliazione con questo fantomatico Amazon, perciò se vi salta il ghiribizzo di volere in casa un libro da leggere ai vostri cugini a cui fanno schifo i vermi per far provare loro della nausea,  oppure desiderate solo i fantomatici adesivi dei piccoli brividi, potreste dare un’occhiata all’inserzione dal link che vi lasciamo qui! Voi pagate proprio gnente in più, quindi a voi non cambia nulla tranne che è più comodo perché vi basta far click dal link che vi lasciamo, mentre noi ci guadagniamo un paio di centesimi. Consideratelo. Ecco il link!
 
A chi lo consigliamo:
A chi ha un senso dell'umorismo un po' strano e ride per i bambini cretini che fanno cose cretine, si offendono facilmente e cercano di sabotare gli altri. Todd è un protagonista spregevole, sappiamo che ad alcuni di voi piacciono così.

P.S.: Suggeriteci libri da recensire! (Meglio se sono gratis, che siamo senza soldi. Ma accettiamo di tutto). Nota: un sacco di gente si limita a dirci il titolo del libro da recensire, o addirittura a scrivere un sacco di titoli in fila, e non abbiamo davvero il tempo di andare a controllare una ad una tutte le trame per decidere se ci interessano o no, perciò per favore potete scrivere un piccolo abbozzo di cosa parla il libro? Così possiamo decidere se controllare la trama ed eventualmente leggerlo.

Per fare un esempio: "Hey, Cactus! Vi consiglio La Magia del Lupo di Michelle Paver perché è un fantasy diverso dal solito, ambientato nella preistoria, ed è molto avventuroso!" oppure "Ciao, vi consiglio Nina, La Bambina della Sesta Luna, perché è un libro per bambini davvero brutto e mi piacerebbe leggere una recensione scritta da voi per spanciarmi dalle risate".

Vi aspettiamo ;)



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