giovedì 19 gennaio 2023

Mutatis (Demoni)

(Did you get lost, wanderer? If you're looking for this page in English, you'll find it HERE!)

 
Demoni Mutatis
(Daemonium mutatis)
 
 
 
In una stanza piena di schermi e radio siede l'ingioiellata rappresentazione del caos, né uomo né donna, né umano né divino. Un coltello sul tavolo (per cosa sarà stato usato?) e un libro che brucia in mano. Ovviamente i libri, retaggio di un mondo più lento, non sono amati dal caos... informazioni a cascata: una vita che ha paura del silenzio e della noia. Questo è il terreno di caccia di un mutatis.


ORIGINI
I mutatis sono la più giovane delle sette specie di demoni maggiori, originatisi dall’unione di luciferiani e fae.
Pur essendo la specie più giovane tra le sette, la loro potenza magica e l'affinità ai luciferiani (considerati per la maggioranza delle ere infernali come specie principe dell'Inferno) li colloca piuttosto in alto nelle gerarchie demoniache; anche sopra i carnalis, nonostante questi derivino dalla caduta degli stessi angeli e siano più antichi.
Nonostante le influenze di una specie "esterna", i mutatis sono considerati a tutte gli effetti delle creature infernali.

ASPETTO
Quando si parla di nascondersi tra le loro prede, i mutatis sono avvantaggiati come pochi altri demoni: hanno due forme principali che padroneggiano sin da poco più che neonati, ma il sangue fatato e l'abilità trasformista dei luciferiani gli consente di modificare il proprio aspetto o ingannare gli occhi altrui.
In effetti, insieme ai luciferiani, non c'è dubbio che i mutatis siano i demoni dal potenziale magico più devastante di tutto l'Inferno.
Hanno un rapporto particolare col proprio corpo, che percepiscono come un'estensione fluida e malleabile della propria coscienza; hanno un'altissima resistenza psicologica ai cambiamenti e si trovano a proprio agio in forme molto diverse tra loro: fenomeni come disforia, dismorfofobia e disturbi dell'immagine sono praticamente assenti tra gli esponenti di questa specie (i quali, a diversi livelli, potrebbero comunque cambiare qualcosa di sé se non fosse di loro gradimento).
Quindi, come si riconosce un demone mutatis?
Abbiamo parlato di "forme principali" in precedenza; i mutatis le assumono quando sono rilassati o desiderano farsi conoscere o riconoscere (vedi comportamento), e mostrano una serie di caratteristiche che li rendono immediatamente identificabili come demoni mutatis:
∙ Sono bipedi
∙ Hanno solo cinque arti: braccia, gambe e coda
∙ Le loro mani hanno cinque abili dita, di cui uno è un pollice opponibile. Sia mani che piedi hanno gli artigli.
∙ Hanno denti differenziati da onnivoro, ma i canini e i denti adiacenti tendono ad essere discretamente appuntiti.
∙ Hanno la pelle scurissima, quasi nera, che spesso tende più al blu che al rosa.
∙ Mostrano grandi corna scure di foggia variabile, simili a corna ovine o caprine.
∙ Hanno iridi rosse o blu, di colori intensi, mentre la sclera è nera.
∙ La punta della loro coda è simile ad una punta di freccia.
 
Una volta che si è compreso di essere di fronte ad un demone mutatis, si può discernere anche in quale delle sue forme base si trova.
Queste prendono nome di agnus diaboli e puer diaboli.
La forma puer diaboli è quella che i mutatis assumono più spesso per interagire con gli esseri umani o altre creature antropomorfe: pur mantenendo le caratteristiche fondamentali che abbiamo visto sopra, hanno un aspetto tutto sommato umanoide, con testa ed arti simili a quelli di un Homo sapiens.
L'agnus diaboli, invece, è spesso coperto di pelliccia scura in maniera più estesa, e baratta capo e piedi umani con una loro versione più animalesca, come zampe artigliate o zoccoli, mentre il muso è spesso più o meno simile a quello di un ovino. 
Sono in grado di parlare, se lo desiderano, in tutte le loro forme.
L'altezza media di un demone mutatis è di un metro ed ottanta, ed una volta raggiunta l'età adulta smettono di mostrare segni di crescita o invecchiamento, motivo per cui è molto difficile stabilire il numero di anni di un mutatis solo dal suo aspetto fisico. Quello che può sembrare un grosso mutatis esperiente e consumato potrebbe essere un demonietto appena uscito dall'adolescenza, mentre un mutatis che appare come un fanciullo o una fanciulla appena fuori dalle soglie della pubertà potrebbe essere in realtà un demone pluricentenario.
Tra i mutatis sono frequenti fenomeni di intersessualità ed ermafroditismo.
Sembrano avere una certa affinità con l'oro, e non è raro che si adornino di gioielli fatti di questo metallo.
 
Sottospecie/razze
Essendo la più giovane e caotica tra le specie di demoni maggiori, quella dei mutatis non ha ancora fissato alcuna sottospecie particolare.
Tuttavia, alcune caratteristiche in loro possono essere spia delle ascendenze nella loro linea di sangue e della loro percentuale del sangue di fata: quando, per un motivo o per un altro, la "varietà" di fae a cui sono legati è individuabile con abbastanza chiarezza, si usa il termine "mutatis da [inserire nome della fata]" (come in mutatis da janas, mutatis da ninfa, mutatis da leprecauno ecc...).

COMPORTAMENTO

Socialità e comunicazione
I mutatis possono essere visti in compagnia di creature di altre specie di frequente, che siano demoni, umani, licantropi, o qualcosa di differente, anche al di fuori di comportamenti predatori.
Quando vogliono interagire in maniera amichevole, spesso lasciano cadere eventuali travestimenti ed illusioni ed assumono una delle loro forme di base; la scelta ricade di solito sulla forma che tra le due più assomiglia a quella del loro interlocutore (potrebbero decidere di apparire come agnus diaboli, ad esempio, se stanno parlando con un mastino incendiario, che ha spesso caratteristiche che si scostano da una forma umanoide).
Sono tendenzialmente capricciosi, arguti, giocosi, ma le sottigliezze delle loro interazioni sociali non sono sempre facili da cogliere a causa delle loro personalità complesse ed un noto amore per il caos.
Al contrario, i mutatis tendono ad evitarsi a vicenda. Sono particolarmente gelosi dei propri territori, ruoli e prede, percependo gli altri mutatis come elementi di disturbo nei propri piani di caccia e di vita, rendendo quasi inevitabili conflitti e tensioni tra due daemonium mutatis costretti a condividere il territorio.
Le uniche eccezioni sono le alleanze di caccia che possono essere strette tra consanguinei, che formano un branco che mette a disposizione le proprie capacità per conquistare il maggior numero di prede possibili da condividere. Questi branchi sono composti generalmente da un minimo di due ad un massimo di tredici individui, guidati da una figura genitoriale (come una madre, un padre, una sorella o un fratello maggiore) che coordina i più giovani.
I legami che si creano all'interno delle famiglie/branco di mutatis sono strettissimi, mentre i legami di sangue che rimangono fuori dalle alleanze di caccia non hanno praticamente nessun valore per i mutatis.
Altri legami di caccia molto importanti possono essere creati con i mastini incendiari (vedi Alimentazione e caccia).
Sono in grado di comunicare verbalmente e hanno naturalmente voci gentili, androgine, ma sono capaci di mutare abbastanza facilmente timbro e qualità della propria voce per adattarsi alle proprie necessità; i mutatis più estroversi ed eccentrici aggiungono talvolta degli effetti sonori alla propria parlata, specie se sono molto presi dal raccontare una storia.
La coda dei mutatis è in parte utile a fornire loro un maggiore equilibrio, ed in parte, se necessario, come difesa secondaria grazie alla punta a freccia, ma il suo uso principale è senza dubbio comunicativo e funge da rafforzativo per il resto del loro linguaggio corporeo. I mutatis non si prodigano in espressioni facciali esagerate, ma il significato del loro linguaggio corporeo cambia a seconda del movimento di questa appendice: solo per fare qualche esempio, se un mutatis sorride e la sua coda è ferma è sereno, se si muove a scatti è un sorriso di minaccia, se si arriccia è divertito (persino a discapito del suo interlocutore, a volte), e se "scodinzola" è assolutamente deliziato, nonostante in tutti questi casi probabilmente l'espressione del solo viso sarà invariata da un sorriso cortese.
Questo è uno degli elementi più sfuggenti nella loro comunicazione, che se ignorato genera importanti fraintendimenti.
Più sono arrabbiati o turbati, più il loro aspetto si fa mutevole, confuso: questo fenomeno ha modernamente ottenuto il nomignolo di "glitch".
Sebbene non sia comune, un'eccezione che vale la pena di citare sono alcuni esemplari la cui attitudine al caos è tale da rendere difficile anche solo guardarli senza sentire un certo senso di disagio o confusione; l'esempio più eclatante di questa "condizione", che può seriamente influenzare i rapporti interpersonali di un mutatis, è Insolut, l'attuale insegnante di Caos all'Accademonia, la cui sola vista può instillare un senso crescente di ansia tale da sfociare in sintomi fisici come brividi o mal di testa nell'osservatore.

Alimentazione e caccia 
I mutatis, come tutti i demoni maggiori, allungano la propria vita assimilando anime umane o di altri demoni. Tecnicamente lo stesso meccanismo che gli consente di nutrirsi dell'energia vitale umana gli permetterebbe di fare lo stesso anche con altri animali, ma la regolamentazione dei Ministeri (della Luce e dell'Oscurità) consente ai demoni maggiori di prelevare solo anime di umani consenzienti in grado di firmare loro un contratto quando sono al di fuori della dimensione infernale; in questo risiede la particolare abilità di caccia dei mutatis, che devono manipolare mentalmente le loro vittime fino a strappare loro un contratto volontario.
Generalmente ottengono questo risultato convincendo gli umani che consegnare loro l'anima sia la loro migliore alternativa per uscire da una situazione disperata, che è, ovviamente, interamente finta e costruita ad hoc dal mutatis con un misto di manipolazione mentale ed illusioni. Laddove ci sia realmente una situazione disperata a monte, il mutatis ha probabilmente solo fiutato l'occasione per proporsi come migliore alternativa ad una circostanza critica.
La loro tecnica di caccia ha dei punti di contatto con quella dei mastini incendiari, con cui talvolta decidono di collaborare per puntare a delle "cacce grosse", portando lo scompiglio in grandi gruppi di umani tramite, ad esempio, la creazione di culti o di gruppi fanatici.
Non si conosce l'effettiva durata vitale di un mutatis che non si nutre di anime, ma si suppone che siano comunque piuttosto longevi grazie al loro retaggio fatato, più di un comune umano. Per questo, piuttosto che consumare le loro prede una dopo l'altra, spesso i mutatis evitano di riscuotere l'anima dalla loro preda appena conquistata: possono passare anni prima che accada. I mutatis più di successo tengono delle riserve di anime, di cui sono molto gelosi e non rivelano facilmente l'ubicazione.
Grazie alla loro lunga vita possono permettersi cacce elaborate, concentrandosi su un'unica preda. Per loro è estremamente divertente creare le condizioni che li porteranno alla firma del contratto, ed una singola sessione di caccia può durare mesi o addirittura anni prima di giungere alla sua conclusione.
In aggiunta alla loro caccia alle anime, sono onnivori e hanno un debole per il latte, i cereali e tutti i loro sottoprodotti.
 
Corteggiamento e riproduzione
Questa particolare specie di demone maggiore si riconferma come anomala anche in amore, considerato che spesso finisce per riprodursi con una qualunque creatura senziente che non sia un altro mutatis.
Sono frequenti gli ibridi con altri demoni maggiori, ma capitano anche incroci con creature estranee alla dimensione infernale come umani, licantropi o fate, dato che il loro particolare retaggio genetico consente loro di avere piccoli con una varietà impressionante di specie.
I mutatis sono camaleontici in quest'ambito: una volta individuato un possibile partner (di solito per motivi del tutto arbitrari, come un gusto estetico personale o una certa simpatia), emulano l'aspetto, il corteggiamento e persino l'accoppiamento della specie del partner.
Tuttavia, i mutatis non sono una specie monogama e di norma non rimangono con un solo partner per tutto il corso della loro vita, né è scontato che cerchino di avere dei piccoli, dato che spesso si accoppiano per la gratificazione fisica dell'atto più che allo scopo di riprodursi.
Quando effettivamente nasce un piccolo da queste unioni, si possono in genere riscontrare due distinte linee di comportamento: i mutatis che creano alleanze di caccia tendono a riprodursi con diversi compagni per poi portare via i piccoli più forti, crescerli e tenerli nel "branco", mentre quelli solitari rimangono con il/la partner che hanno scelto per aiutare a crescere il piccolo negli anni dello sviluppo, ma raramente rimangono al suo fianco per più tempo di quello necessario a fornire le prime cure parentali.
I piccoli dei mutatis nati da un altro demone maggiore o fae sono spesso classificabili come mutatis a loro volta, ma lo stesso non può essere detto dei bambini mutatis nati da altre specie, che tenderanno ad assomigliare all'altro genitore e raramente erediteranno il pieno potenziale magico di un mutatis; nascono con corna piccolissime, pelle scura e una corta codina a freccia, tutte caratteristiche che finiranno per svilupparsi con la crescita; questa è piuttosto rapida nei mutatis "puri", che maturano a due volte la velocità di un essere umano comune.
Curiosamente, negli ibridi è il contrario: sia la crescita che la gravidanza che coinvolgono il mezzo mutatis potrebbero essere leggermente più lente della media.
Tutt'oggi un mistero aleggia sulla nascita dei piccoli mutatis: quando è la femmina ad appartenere ad un'altra specie, sembra che la nascita del bambino si adatti alle "regole" della sua biologia, ma si sa poco di cosa accade quanto la femmina è una mutatis. Quando una mutatis incinta sente che il momento della nascita si avvicina improvvisamente scompare dalla circolazione, allontanandosi anche dal partner, per tornare solo a gravidanza terminata con il piccolo già tra le braccia.
La teoria più accreditata è che si tratti semplicemente di parto viviparo, ma non ci sono abbastanza informazioni a riguardo. Tuttavia, si sa che sia i maschi che le femmine di mutatis sono in grado di allattare i loro piccoli, anche se le femmine riescono ad ottenere una produzione più consistente rispetto alle loro controparti.
Una vecchia diceria suggeriva che il latte dei mutatis fosse velenoso o maledetto, ma sembra che non ci sia alcuna prova scientifica a confermare ciò.
Analogamente a come i bambini umani hanno bisogno di tempo per imparare a camminare eretti, i piccoli mutatis non sono subito in grado di cambiare aspetto e rimangono con quello di nascita (puer diaboli se nati da specie più umanoidi, agnus diaboli se invece si discostano da caratteristiche antropomorfe) per circa dieci mesi prima di iniziare con le prime maldestre trasformazioni, in cui tentano di imitare le loro persone preferite.

 
MUTATIS FAMOSI
  • Insolut
  • Kimika
  • Agnus Demone

CURIOSITÀ
  • Le fate sono viste con sfiducia e risentimento da buona parte dei demoni maggiori. Parte di quella fama si trascina sull'immagine generale dei mutatis, che hanno la reputazione di essere inaffidabili, capricciosi e scorretti, persino dal punto di vista di un demone.
  • I mutatis che discendono da fae di gruppo (come le janas sarde o i folletti), potrebbero avere ereditato da loro la caratteristica di cadere in un sonno profondo se dormono in compagnia di due o più persone, per riscuotersi solo una volta rimasti di nuovo soli. Questa è per loro una circostanza abbastanza pericolosa, perché né i rumori né essere toccati sono sufficienti a svegliarli, rendendoli particolarmente vulnerabili agli attacchi.
  • Anche a causa del motivo sopracitato, i mutatis tendono a dormire da soli e non farsi mai vedere quando riposano, rintanandosi in posti isolati.
  • La principale causa di morte di un mutatis sono le aggressioni violente ad opera di altri demoni o fate, più raramente per mano umana. Un buon numero di queste morti sono da imputare ad un conspecifico.
  • Molti mutatis non tengono il nome che viene conferito loro alla nascita, ma ne scelgono personalmente uno in seguito. Alcuni tengono il cognome, altri no, diventando conosciuti solo col nome che hanno scelto; questo rende molto difficile seguire eventuali linee di sangue.



Galleria di immagini (clicca per ingrandire!)









Ibrido umano-mutatis




 


 

🌵🎨Tutti i disegni in questa pagina (e molto probabilmente anche in tutte le altre pagine, se non diversamente specificato) sono stati realizzati dalle nostre artiste, Furiarossa e Mimma. Potete vedere altri loro lavori e/o supportarle (e supportare così anche tutti i Cactus di Fuoco ;)) sulla loro pagina Patreon. Diventate patroni delle arti!🌵🎨

Nessun commento:

Posta un commento