Nome: Mermael
Crawford
Soprannomi:
Lunghicapelli, Il Principe Sfortunato
Sesso: Maschio
Specie: Merfolk
comune (Maregens vulgaris majestic)
Provenienza: Oceano
Pacifico
Quarto figlio della
coppia reale composta da Jack e Phyllis, Mermael nasce prima di Gadus
e dopo di Irideo. Ha le squame delle coda blu, con qualche sfumatura
rosea, gli occhi azzurri e i capelli neri, che porta lunghi ed
acconciati in una tradizionale treccia che gli ha valso il soprannome
di “Lunghicapelli” (Longhair) nonché la dedica di una delle meno
celebri canzoni del bardo Rafelii, “I capelli neri”.
Fin da piccolo dimostra
di essere terribilmente sfortunato, anche se non è particolarmente
vivace e non vuole proprio finire nei guai: viene inseguito da due
cernie senza alcuna ragione apparente, si siede in posti colonizzati
da ricci di mare, la sua aiuola (e solo la sua) viene devastata da
banchi di pesci brucatori che lasciano intatto il resto del giardino.
I suoi fratelli cercano di proteggerlo, ma il piccolo, sempre
all'erta, finisce sempre e comunque per essere perseguitato da
qualunque creatura vivente e gli capita persino di dire la cosa
sbagliata di fronte allo stregone del mare Hannibal, la prima volta
che si incontrano, avendo come risultato di prendere un sacco di
botte.
Mermael ama giocare a
nascondino fra i coralli, osservare il modo in cui la luce si
riflette sulle schiene dei pesci e sui gusci lucenti delle lumache
marine, il nuoto delle seppie e le contrazioni lente e pigre delle
meduse, il camminare lento ed in file ordinate delle aragoste; egli è
un osservatore attento e un ascoltatore eccezionale, ma non è
avventuroso: ama il mondo fintanto che non è pericoloso. Inoltre è
vero che sa ascoltare, ma non è neppure straordinariamente
intelligente e per lui è difficile elaborare piani o prendere
decisioni in fretta.
Sebbene raramente gli
squali attacchino un tritone o una sirena, Mermael non ha mai voluto
vederne uno, neppure da lontano, e gli stregoni del mare lo
terrorizzano a morte, probabilmente perchè da piccolo fu picchiato
da uno di loro e questo lo segnò traumaticamente.
Anche se non è né il
più intelligente, né il più bello o il più prestante, dei
fratelli, Mermael è fra loro quello che ha avuto la relazione
amorosa più precoce: incontra, all'età di quindici anni, una sirena
sua coetanea, dalla coda bruna, di nome Ailees, che lo affascina con
i suoi modi cordiali e con la sua voce cristallina. I due cominciano
a frequentarsi di nascosto dai loro genitori, ma spesso il principe
deve rimanere a casa per badare ai suoi fratellini più piccoli
quando i maggiori ed il padre sono fuori per impegni di lavoro, così
per poter comunicare con la sua amata egli adopera il talento di uno
dei servitori più importanti del palazzo, una sirena di nome Ellie,
la quale possiede un'eccezionale capacità di tenere a mente le
parole e celare i segreti.
La povera Ellie è
costretta così a nuotare avanti e indietro dalla casa di Ailees per
permettere ai due amati di avere conversazioni, come una sorta di
lento servizio di SMS, e deve perfino riferire frase per frase le
parole del primo litigio fra i due, quando Ailees accusò Mermael di
non curarsi abbastanza di lei per venire a trovarla di persona.
Purtroppo Mermael non
potè mai più incontrarsi fisicamente con la sua amata, perchè
ritenuto troppo giovane da suo padre per avere una relazione
sentimentale, e questo amore a distanza con la bella sirenetta dalla
coda bruna fu destinato, ahimè, a spezzarsi ed essere dunque non
solo la relazione più precoce mai avuta da uno dei principi, ma
anche la più breve.
Tuttavia Mermael,
avendo sperimentato la bravura della messaggera Ellie nel portare
messaggi, la adoperò in seguito anche per comunicare con i suoi
amici riguardo a qualunque tipo di “incontro segreto” e ben
presto anche i suoi fratelli presero questa stessa abitudine di usare
la ragazza (dietro adeguato compenso, ovviamente) per portare brevi
messaggi ai propri compagni e persino, anche se più raramente, ai
conoscenti che dovevano essere invitati alle feste.
Poco dopola sua rottura
con Ailees, Mermael incontrò un tritone dai capelli bruni e la coda
argentea, il noto bardo Rafelii, che vide in lui, o meglio nei suoi
capelli, l'ispirazione per una ballata che compose in trenta giorni e
che considerò una delle migliori della sua vita, nonostante ebbe un
successo davvero blando.
Ecco alcune strofe
della ballata, liberamente tradotte dal marinese:
“Fluenti,
fluenti, fluenti
Capelli al vento
come alghe nuove
Brillano come
l'ondulata superficie del mare
Belli e leggeri come
pinne di bimbo
Scuri come la lucida
conchiglia
Fluenti, fluenti,
fluenti
Intrappolati fra le
loro spire
In una treccia la
loro libertà finisce
Su se stessi
avvoltolati come serpenti marini
Ma non la loro
bellezza svanisce”
Curiosità:
-Il suo nome è quello
più comune fra i tritoni di tutto il mondo perchè chiamare il
proprio figlio “Mermael” è considerato di buon auspicio
- Tutti i suoi
fratelli, per dimostrare il proprio lutto, si tagliarono i capelli
dopo la dipartita della madre, ma a lui fu permesso di lasciarli
lunghi perchè Phyllis aveva sempre apprezzato la bellezza delle
chiome del figlio e gli aveva fatto promettere di non tagliarsi mai
la treccia
- Come quella di suo
fratello maggiore Glasamael, anche la coda di Mermael somiglia a
quella di un Odonus Niger, il “Balestra Nero”
- Il suo fratello
preferito è Glasamael, il primogenito
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