giovedì 26 maggio 2022

Riguardo al film su Elvis (sì, quello con i nostrani Måneskin) e agli artisti "moderni"

Sta per uscire un film su Elvis. Un "biopic" come li chiamano oggi, ovvero una storia biografica.
Il film si chiamerà appunto "Elvis" e andrà a raccontarci l'ascesa di questo fenomeno della musica che ha cambiato il modo in cui i cantanti vengono percepiti. Ora, io non sono una fan sfegatata di Elvis, non sono saltata sulla sedia pensando "wow, un lungometraggio sul mio idolo, che figata pazzesca!", non sono come Mika che a X Factor si commuove per Can't Help Falling in Love, nella versione cover cantata da Erio (anche se devo ammettere che è una gran bella cover), però questa notizia mi è arrivata comunque perché, beh, ormai lo sanno tutti.
La cosa interessante è che a lavorare sulla colonna sonora di questo film ci sono stati i Måneskin, giovanissimi fenomeni italiani del rock, ormai divenuti artisti di fama internazionale, e che francamente a me piacciono tanto. Ripeto, non aspetto il film con chissà quale trepidazione, magari mi sbaglio pure e mi innamorerò perdutamente della musica e della storia di Elvis dopo averlo guardato, però sono sicura che un'occhiatina ce la darò proprio perché ci hanno lavorato i Måneskin. Non mi aspetto un capolavoro, ma so già che la musica sarà bella.

Il fatto è che la gente ne parla, di questo film. E direte "che c'è di strano?". Oh, di strano niente. Solo che molte persone, senza aver neppure visto il film, senza essere fruitori della musica dei Måneskin, senza nessuna premessa su cui basarsi, tendono a sputare sentenze nette, a dire seccamente che sarà un insuccesso, che Elvis si rivolterebbe nella tomba e altre cretinate simili.

Per chi commenta che questi artisti moderni sono senza spessore, che la musica moderna è brutta, che Elvis è meglio: sappiate che se Elvis fosse vivo e debuttasse oggi, leggereste dozzine di commenti identici ai vostri, che però si riferiscono a lui. Probabilmente li scrivereste pure. Anzi, se vi fate un giretto nel passato, scoprirete che veniva criticato con parole estremamente simili a quelle che si usano per i Måneskin! Cose come: "The guest performer, Elvis Presley, presented such a demonstration which was in execrable taste, bordering on obscenity. The gyrations of this young man were such an assault to the senses as to repel even the most tolerant observer." 
Oppure “If he did that on the street we’d arrest him” ("se l'avesse fatto in strada l'avremmo arrestato"). Ovviamente, quest'ultimo commento da parte di un poliziotto).
Di Elvis è stato detto tutto quello che dite dei Måneskin, TUTTO, e anche di più. La critica lo ha affossato, i "vecchi" nostalgici hanno detto che i veri scrittori e compositori si rotolerebbero nella tomba ad ascoltarlo, che il suo look è indecente, che i suoi balli sono troppo sopra le righe.
Solo che poi il tempo passa, il rock non muore (meno male che rock 'n roll never dies!), e i commenti degli haters lasciano il tempo che trovano... abbiamo tutti bisogno di una mente più aperta, di provare a capire che i tempi cambiano e che la musica cambia con esso.  E se qualcosa proprio non ci piace (ma non fa male a nessuno), beh... allora basta non fruire di quel contenuto che è il modo migliore per: 
a) non rompere le scatole a chi invece di quel contenuto ne é entusiasta o addirittura un fan e 
b) eventualmente non dare più visibilità a quel contenuto, cosa che ne aumenterebbe solo la popolarità. 
In pratica, mi piace applicare il vecchio motto di internet, "don't like don't watch" (o, in questo caso, listen)! Porta solo vantaggi, nel mondo dei prodotti di intrattenimento. Perciò viva la musica, moderna e antica, in tutta la sua diversità! Viva quella che mi piace e quella che non mi piace! E spero che questo film di Elvis sia bellissimo (anche se ammetto che spesso le cine-biografie made in America non rendono giustizia ai personaggi di cui parlano... anche se, come avrete intuito, son solo gusti personali e sono contenta che a tanti altri piacciano) e che mi regali qualche momento di intrattenimento, leggerezza e, perché no, di riflessione.
 
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Nel frattempo vi lasciamo con il trailer del film (che, secondo noi, batte tanto proprio sugli stessi tasti di quello che abbiamo voluto dire: la gggggente che vuole giudicare e cambiare gli altri, ma tanto son poveri scemi che non possono fermare l'ascesa di una leggenda... )
 

 

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