Sapete qual'è l'autentica autentica autentica seccatura di avere una co-scrittrice che abita in un piccolo paesino (si, lo stesso in cui abitiamo noi) ed è piena di dubbi e di incertezze?
Che si fa condizionare dai commenti altrui. E come se non bastasse che pubblicizza il suo "libro" (il nostro libro!) con tutti i suoi amici non-lettori che pensano solo a dirle sciocchezze.
Se l'amica è in ascolto (ma non lo so se lo è, penso proprio di no) la prego di smetterla di dare orecchio a quella gente.
Tanto io non cambio niente e se viene qui scopre pure il perchè.
E voi, lettori, non potete dirglielo anche voi con un commento?
Non bisogna vergognarsi di quello che si ha scritto! Non bisogna cedere alla prima cosettina insignificante!
Tutti e dico tutti (pure la Rowling) gli scrittori hanno sempre i loro critici, ma se si preoccupassero delle loro critiche si dimostrerebbero ben deboli (e non piglierebbero soldini).
Quindi bisogna avere coraggio e prendersi la responsabilità delle proprie scelte: se tu ti fai pubblicità con i compagnetti e loro ridono di quello che trovano sul sito che condividi con le amiche, è meschino, oltre che codardo, chiedere alle tue amiche di cancellare quelle cose dal sito.
Piuttosto, capisci che sono i tuoi presunti amici ad insultarti e rispondi a loro, difenditi, fagli capire che ti stanno offendendo.
Grazie.
E questo vale per tutti voi scrittori in erba come noi, là fuori: non abbiate paura, prendetevi gli insulti... tanto i più insultati sono spesso fra i più popolari, no?
Pensate a Justin Bieber: sarà anche odiatissimo, ma i milioncini ce li ha (e le fans pure).
E voi li volete i milioncini e i/le fans, vero?
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