Sono passati un sacco di giorni
dall'ultimo aggiornamento di diario, ma a mia discolpa, ho avuto da
fare mille miliardi di cose e non avevo tempo libero per nulla.
Poichè Testa di Cocco sta
pulendo al piano di sotto e mi ha mandata in camera mia, dove non
posso fare quasi nulla, a parte un po' di allenamento e scrivere il
diario, ne approfitto per aggiornare... certo, posso scrivere solo un
pezzettino, ma è meglio di niente!
Ho ricominciato a fare yoga,
oltre che ad allenarmi più spesso, e questo sta portando ottimi
benefici al mio umore e alla mia forma fisica. Mi sento vitale, ma so
che posso essere in forma ancora migliore e non demorderò.
Ieri sono andata a vedere un
torneo di kickboxing che avevano allestito al centro commerciale
Porto degli Ulivi e... beh, è stato splendido. Si partiva da bambini
piccolissimi, davvero, minuscoli, e si arrivava a bestioni di due
metri.
Ho visto Wrestlemania, dopo
essermela persa l'anno scorso, e questa edizione è stata
assolutamente scoppiettante. Beh, c'è da dire che Sting (il
mega-campione, la leggenda non-WWE che per la prima volta è
approdato su un ring di Wrestlemania) ha combattuto con HHH, il
marito della padroncina della federazione, Stephanie McMahon, e mi
aspettavo che sarebbe stato qualcosa di eccezionale, un prodigio di
carisma e tecnica, o andava bene anche solo il carisma, ma quando
Sting ha entrato mi ha dato come l'impressione di non essere abituato
alle grandi folle, di non essere affatto un giustiziere oscuro
(perchè ha fatto una serie di mossette che mi aspettavo molto di più
da un nuovo arrivato che da lui) e in generale di mancare di quella
profonda, densa, personalità oscura che di solito il suo cappotto
nero e la sua faccia dipinta (che ricorda quella del protagonista
dello splendido film “Il Corvo”) suggeriscono. Fra l'altro è
anche entrato a Wrestlemania con un cappotto rosso paillettato che ha
dissipato quei due briciolini di oscurità che avrebbero potuto
addensarsi per puro sbaglio intorno a lui.
HHH è entrato invece in modo
assolutamente fighissimo, come una specie di re-terminator,
circondato da androidi, una cosa che consiglio di vedere. Esemplare.
E poi ha camminato dritto verso il ring, sguardo risoluto, massa
muscolare in mostra, come una macchina che non ha degnato il pubblico
di uno sguardo, ma ha dato tutta l'impressione di voler solo
acchiappare la vecchia superstar che lo attendeva sul quadrato e
spezzargli le gambe.
Peccato che poi non abbia affatto
dato il suo meglio, anzi! Ci è andato abbastanza leggero con Sting,
che sembrava in difficoltà anche contro un HHH che sembrava sul
punto di chiedergli “come stai? Ti ho mica fatto male?”. Insomma,
il nostro rappresentante WWE avrebbe facilmente vinto, spezzando le
ossa a Sting, se solo si fosse lasciato andare un po'... e ovviamente
non poteva perdere neanche contenendosi, anche se, probabilmente per
non far fare a Sting la figura del poveraccio battuto in due colpi in
un match che è stato fra i più attesi e anticipati dell'anno, sono
arrivati tutti i vecchioni della sua federazione (fra cui anche lo
stra-anziano Hulk Hogan e l'enorme, carismatico, bianco-capellato
Kevin Nash), che si sono scontrati con tutti i vecchioni della WWE,
meglio conosciuti come i rappresentanti della DX (fra cui Shawn
Michaels, il cui atteggiamento era così adorabilmente smarrito da
far sembrare che non sapesse di trovarsi a Wrestlemania, ma che
quando doveva prendere a calci qualcuno lo faceva senza
ripensamenti).
Insomma, uno scontro vecchioni
contro vecchioni esaltante (e non sono ironica, io e mia sorella
abbiamo gridato a scorticagola), ma di certo non per merito di Sting,
che non solo è stato una delusione, ma ha pure perso. Beh, almeno ha
portato i big-anziano-ones della sua federazione! E questa è cosa
buona e giusta.
Miglior entrata, dopo quella di
HHH (o forse ex-equo), va al mio nuovo wrestler preferito, Bray
Wyatt... oh, Bray! È entrato con la sua solita lanterna, anche se
non era buio (quest'anno wrestlemania si è svolta all'aperto) e
dando la vita ad alcuni spaventapasseri che si trovavano sul suo
cammino. Molto suggestivo, si è posto come l'esatto contrario del
suo avversario di quest'anno, Undertaker: entrambi oscuri, ma uno
rappresentante la vita (una vita certamente deviata, corrotta, ma pur
sempre vita) e l'altro la morte. Bellissimo match, anche in virtù
del fatto che Bray ha combattuto con una caviglia slogata e neanche
si notava, ma alla fine ha vinto Undertaker. Tutti esultanti e poi...
no, non tutti a casa. Poi c'è stato il main-event, Brock Lesnar vs
Roman Reigns. Due bestioni, match epico, ma alla fine Seth Rollins ha
incassato la valigetta del Money in the Bank e si è portato a casa
il titolo.
Non ho tempo per raccontarvi
tutti i match di wrestlemania, anche se la cosa mi esalta, ma
sappiate che li ho adorati. Soprattutto la vittoria di Daniel Bryan,
che ora è il nuovo campione intercontinentale.
In questo periodo ho anche
ri-scoperto gli splendidi chibi-wrestler di Kapaeme
e uno dei suoi personaggi, HappyScary Dean, una sorta di parodia di
Dean Ambrose che perseguita Seth Rollins, che è assolutamente
identico ad uno dei miei OC, Asdrubale, ed è così divertente
che ogni volta che guardo un video con lui mi metto a rivedere finchè
non mi fanno male le guance.
Date un'occhiatina a questo:
Non so ancora se i Chibi Wrestlers di
Kapaeme siano definibili come “adorabili” oppure no, ma
certamente io li adoro. Trionfo meritato per questo ragazzo
portoghese i cui chibi wrestler sono ormai noti a tutto il mondo WWE,
hanno fatto ridere milioni di fans e venduto certamente un numero
ragguardevole di magliette che persino i wrestler della WWE hanno
indossato.
Con questo mi congedo: mancano
solo 52 giorni alla terza stagione di Hannibal.
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