venerdì 14 settembre 2018

Sterei (Religione)

(Did you get lost, wanderer? If you're looking for this page in English, you will be able to find it HERE once it's complete!)

Sterei

Il pianeta Mimmum è estremamente vasto e i suoi abitanti hanno sviluppato nel tempo diverse credenze spirituali e religiose, ma nessuna più diffusa della Sterei,tanto popolare da aver acquisito fedeli che aderiscono ai suoi valori anche al di fuori del pianeta d'origine.

Questa religione, il cui nome potremmo tradurre in "stellaresimo" affonda le sue radici in tempi antichissimi, ma molte delle sue credenze sono rimaste invariate fino ad oggi; questa curiosa realtà può forse essere spiegata dal fatto che la Sterei non si è ancora scontrata in modo eclatante con nessuna scoperta scientifica maggiore del pianeta.
Ogni agglomerato urbano di Mimmum può avere delle variazioni su rituali e spiriti minori, ma le credenze di base della Sterei sono condivise da tutti coloro che si riconoscono in questa religione.

Divinità

Pre, Lily e Prucia, le tre maggiori divinità di Mimmum

Secondo la Sterei, ogni divinità è una creatura dotata di una forte individualità e di un aspetto unico, in grado di emanare enormi quantità di potere come energia, luce e calore.

Curiosamente, nella visione stereica una componente passiva e involontaria è parte fondamentale del potere di qualunque divinità: dèi e dee non sono in grado di manipolare la propria aura, che si manifesta sempre e comunque, e la cui intensità dipende solo dalla forza della divinità.

Ogni stella è in realtà un dio o una dea, invisibile nella sua interezza a causa del bozzolo di energia che lo avvolge. Le divinità passano buona parte del loro tempo sopite, raggomitolate nei loro bozzoli, ma quando si svegliano la loro energia è in grado di fare accadere “miracoli” di varia natura, principalmente di creazione di materia o di altri spiriti minori. Quando gli spiriti sono abbastanza forti da avere poteri quasi divini ma non sono legati ad una propria stella, sono identificati dalla Sterei come "spiriti divini".

Nonostante siano una moltitudine, gli déi non pensano come i mortali e non hanno alcun interesse a contattare le altre divinità.

La Sterei è una religione che gestisce un rapporto particolare con il suo pantheon. Pur ammettendo la presenza di un numero infinito di altre divinità, gli “stellaristi” dedicano tutta la loro devozione ad un'unica divinità e poche altre divinità minori da cui possono trarre beneficio.

Pre, divinità del sole

Pre è la divinità principale della Sterei, identificato nel dio contenuto nel sole del sistema lilyare.
Questi ha un corpo antropomorfo e testa felina ornata di una folta criniera dalle punte rosse, sempre in movimento, e corna ricurve e dorate; la fine pelliccia è bianco splendente su petto e ventre, con una macchia rosata sul plesso solare, e giallo ocra sul resto del corpo, con accenti ed estremità rossi.
Pre ha tre code, flessuose e coperte di pelliccia, e viene spesso rappresentato coperto di ricchi gioielli, in particolare sui polsi e sulla fronte, tra le corna.

Il tratto caratteriale principale del dio Pre è l'onestà assoluta, ma la sua personalità comprende aspetti, percepiti talvolta come contraddittori dalle altre culture, che lo dipingono sia come una creatura sia piena di amore, dedita alla creazione ed alla sollecita protezione delle sue creature, sia come un giustiziere sommario implacabile con i malfattori. 

È il dio della nascita e della guerra, della forza, che è in grado di donare ed esercitare in maniera miracolosa, della perseveranza, dell'onestà e della giustizia. Tutt'ora, chi viene trovato colpevole di aver danneggiato altri dichiarando il falso e usando le proprie parole per ferire gli altri (politici corrotti, associati ai criminali che li hanno coperti, perpetratori di abusi mentali...) viene punito venendo costretto a guardare il disco del sole fino alla cecità, per rendere conto dei propri peccati all'onesto Pre.

La sua figura è stilizzata sin da che si ha memoria disegnandone semplicemente il capo tondo come il disco del sole, con due occhi felini e neri, attorniato dai raggi-criniera e accompagnato dal disegno delle sole mani rivolte verso l'alto ai lati del disco, che si interrompevano al polso. In seguito si iniziarono a prediligere interpretazioni della sua figura divina più complesse, aggiungendo anche il corpo, ma veniva considerato sacrilego disegnarlo in composizioni in cui il suo corpo non apparisse simmetrico. Nell'era moderna sono preferite rappresentazioni più dettagliate, ma la figura del dio Pre può essere rappresentata con molta più libertà artistica.

Lily, spirito divino della luce

Un'altra divinità importante è Lily, la dea della luce e del fulmine. È rappresentata nella sua iconografia in forma completamente animale, raffigurata come un grande felino simile ad un gatto dalla pelliccia bianca con striature rosse ed occhi gialli, con lunghissimi baffi bianchi che si irraggiano dal muso. 
Viene talvolta rappresentata semplicemente come una consistente scia di luce, in particolare nelle raffigurazioni in cui appare insieme a Pre. 
 
Lily è in grado di interagire con tutti i piani della materia, manifestando il suo potere come luce pura, ma anche donando alle Mimmae apparizioni sotto forma di materiali liquidi, solidi, persino aeriformi. La dea ha forma definita solo quando decide di mostrarsi a qualcuno, ma normalmente ha sia un aspetto che un'aura fluida, che avvolge Mimmum ed è in grado di arrivare ovunque.
È una dea minore, figlia del dio Pre, e come tale nell'ottica della Sterei agisce più come uno spirito assurdamente potente che una dea, non essendo legata a nessuna stella in particolare ed estendendo il suo potere principalmente su Mimmum.
 
Lily è continuamente in contatto con Pre, facendo avanti e indietro da Mimmum al sole per portargli notizie e preghiere dei fedeli. In questo modo è in grado di illuminare solo metà di Mimmum alla volta, lasciando l'altra metà al buio finché il pianeta non ha finito la rotazione su sé stesso. Così nascono i giorni e le notti.
Lily è in grado di gestire una incredibile quantità di informazioni contemporaneamente, arrivando quasi ad una sorta di onnipresenza, ma la sua aura non è grande abbastanza da abbracciare l'intera circonferenza del pianeta.
 
È una divinità furba e combattiva, attiva, che si diverte talvolta a creare illusioni per prendere in giro gli abitanti di Mimmum (con miraggi, illusioni ottiche, giochi di luce), ma è una figura prettamente positiva che aiuta volentieri i mortali. Data la sua abilità nel riuscire a penetrare e sgusciare fuori da ogni anfratto, è vista anche come una creatura particolarmente ingegnosa a cui ci si può rivolgere per trovare soluzioni a problemi materiali.

Una curiosità linguistica della lingua ufficiale di Mimmum è che quando si parla del sole, soprattutto in ambito religioso, ci si può riferire ad esso come “Pre” sottintendendo un'unità tra la divinità ed il corpo celeste, ma nel parlato comune ci si riferisce ad esso sempre come “la Lily”, aggiungendo l'articolo prima del nome.
La parola “Lily” significa infatti “la luce più forte”, ed è utilizzata su tutto Mimmum a prescindere dalla religione praticata. Può essere utilizzata anche come nomignolo per la persona amata.

Prucia, spirito divino della luna

Oltre alle due figure principali, che incarnano principi luminosi ed attivi, vi è la dea minore Prucia. È la dea del buio, delle maree, del silenzio, delle trasformazioni e delle bugie.
Anche Prucia è una figlia di Pre, ma al contrario della sorella Lily, è personificazione di principi passivi ed oscuri. È dipinta come una creatura del tutto umanoide, con occhi lattiginosi e lunghissimi capelli chiari, in contrasto con il resto del corpo completamente nero o blu scuro. Non ha braccia, ma ha un paio di enormi ali piumate che tiene spalancate. 

È una divinità timida, che spesso ricorre all'inganno ed alle bugie per ottenere ciò che vuole. È mentalmente più debole sia di Pre che di Lily e menzognera, ed anche i suoi poteri sono decisamente inferiori rispetto a quelli della sorella e del padre. 

La sua leggenda vuole che quando Lily e Prucia nacquero, entrambe fossero estremamente amate dal padre e si fossero recate su Mimmum per conoscere il pianeta ed i suoi fedeli. Vedendo la forza e la bravura della sorella, Prucia si ingelosì e volle neutralizzarla. Così quando venne il momento per Lily di tornare dal padre e raccontargli di quel che aveva visto, Prucia si sistemò nel cielo ad ali spalancate e coprì il firmamento per fare sì che il brillare di Pre non fosse visibile dalla superficie di Mimmum.
Lily rimase confusa, girando in tondo senza riuscire a trovare la via di casa per quella che parve un'eternità, ma il pianeta non poteva rimanere stabile a lungo senza l'energia di Pre a nutrirlo.
Prucia se ne rese conto ed a malincuore lasciò la sua postazione per non condannare Mimmum, permettendo che la sorella tornasse al padre.

Pre si era accorto di tutto e raccontò a Lily ciò che era successo. Il giovane spirito, nonostante tutta la sua intelligenza, prima aveva ignorato ogni prova e non aveva voluto credere alla colpevolezza di Prucia, ma all'ennesima conferma si gettò all'inseguimento della sorella per confrontarla.
Prucia, vigliacca, si diede immediatamente alla fuga rifugiandosi dentro la luna, cercando in tutti i modi di soffocare la sua luce per non essere rintracciata da Lily. Forzando sè stessa in quello stato, i suoi poteri finirono per affievolirsi fino a renderla inferiore sia alla sorella che al padre, e rimase così intrappolata nella luna, brillando tenuemente del potere riflesso che le rimaneva.

Generalmente non è una divinità a cui ci si rivolge né per chiedere favori né per cercare un'ispirazione, ma una variazione minore della Sterei, chiamata "Sterei compassionevole", contempla una serie di riti che cercano di richiamare la dea alla sua legittima casa offrendole comprensione e perdono, sperando che possa trovare in sé una natura più gentile.

Vista la predilezione del loro pianeta gemello per il buio, i fedeli di Mimmum considerano Furioh il pianeta a cui Prucia rivolge le sue attenzioni dalla luna, poiché come spirito divino non può comunque venire meno alla sua vocazione di occuparsi di un popolo.
Questo non attira le simpatie dei fedeli tra i Mimmi, che da sempre hanno instaurato una sorta di rivalità quasi giocosa con i Furiohsi.

Rapporto tra divinità e fedeli

Il rapporto tra la divinità ed i suoi fedeli è di simbiosi più che di sottomissione. 
I Mimmi credono che un dio sia alimentato dai pensieri dei fedeli sul pianeta che ha scelto, e che perda di forza e vitalità quando il suo popolo non è numeroso ed in salute, quindi ricambia le loro attenzioni con la sua luce, calore e protezione: il popolo non esiste senza il suo dio, e il dio non esiste senza il suo popolo.
 
Un dio a cui viene negato il suo riconoscimento diviene gradualmente più debole, costretto a dormire per periodi sempre più lunghi, prosciugando via via tutte le sue energie. Alla fine restano solo degli spettri, che nel tentativo di ottenere di nuovo l'energia perduta e tornare ad essere ciò che erano, corrompono la loro natura di creatori e diventano distruttori.
Perdono la loro forma fisica e diventano un'assenza nel cosmo, demolendo piano piano anche tutti i pianeti che in vita avrebbero dovuto proteggere. Questi dei sono chiamati Spettri Dei o Antidei, e negli antichi testi venivano descritti come “voraci” e “senza mente”.
 
Nonostante questa nozione sia estremamente antica – ed è difficile capire come questa parte del mito sia stata formulata da un popolo primitivo – con le nuove conoscenze scientifiche del pianeta i credenti nella Sterei hanno riconosciuto all'unanimità che in realtà gli Spettri Dei coincidano con i buchi neri.
Gli Antidei si generano soltanto laddove era formato un dio completo, adorato da un popolo che poi perisce. Quando un “embrione” di divinità inizia a formarsi senza ricevere attenzione da nessuno per lungo tempo, il suo bozzolo perde ogni energia e con il passare del tempo si raffredda e poi frantuma, creando pianeti ed asteroidi. 






Animali, piante e oggetti sacri

L'animale considerato sacro per eccellenza è la pricily, felino medio-grande di feroce indole predatoria, ma che ben si presta ad essere addomesticato.
Data la somiglianza ad un grosso gatto e la presenza di una criniera leggera nei maschi, questo animale è considerato simbolo di entrambe le divinità sacre della Sterei ed è amato alla follia dalla popolazione del pianeta. Sebbene sia un animale particolarmente diffuso su tutta la superficie di Mimmum, non è considerato meno prezioso, e fare del male ad una pricily (Longipilus splendens) può avere conseguenze legali estremamente gravi.

In alcune delle cittadelle più esterne, ha valenza sacra anche il rumiu (Loquispinae basilicus) per la sua abitudine di nutrirsi di cristalli, solidificazioni del respiro di Lily ed a volte casa di piccoli spiriti. La valenza sacra del rumiu, tuttavia, non è mai riuscita ad arrivare ad ottenere il consenso della maggioranza degli stellaristi soprattutto a causa dell'abitudine di questo piccolo animale di vivere in luoghi bui. 

Molte piante sono legate alla Sterei, ma una in particolare è considerata sacra in tutto il notevolmente vasto areale in cui è praticata la Sterei: il tiraturi. Questa pianta è tanto sacra che è considerato un affronto sradicarne una dal terreno, tuttavia non è impossibile crescerne una a casa. Bisogna però aspettare che la pianta faccia i semi e prenderli evitando di fare del male alla pianta o che la pianta faccia del male al fedele.
L'olio prodotto dai suoi semi – attraverso un processo lungo e molto complesso – era usato come condimento in alcuni cibi tradizionali legati alle festività stereiche e per crearne un oleolito da spalmare sulla pelle durante certi rituali.

Vi sono diverse testimonianze dell'antica passione degli stellaristi per la folgorite: questo vetro speciale, creato dal contatto di un fulmine o di altra scarica elettrica contro un terreno sabbioso ricco di quarzo, veniva raccolto dai fedeli e ridotto in polvere finissima, per essere poi consumato con dell'acqua o in ricette semplici. I più fanatici li mangiavano così com'erano. Queste consuetudini erano dovute alla leggenda per cui la folgorite si originava laddove la dea Lily aveva posato le sue zampette sulla sabbia, ma è una pratica che è caduta in disuso abbastanza presto quando si è notato che non solo non dava alcun beneficio, ma talvolta le impurità della pietra facevano sentire male le persone.
La folgorite è ancora un materiale sacro e viene collezionata ed esposta per la sua rarità e il suo legame con la luce, ma quasi nessuno la mangia più.

Sebbene molti minerali siano considerati interessanti da un punto di vista “spirituale”, il diavolo e l'acqua santa della visione stereica sono rappresentati rispettivamente dal berillo viola e il quarzo lama di luce.

Il primo è un berillo ad alto contenuto di manganese e cromo, che in passato era guardato con sospetto per un suo fenomeno caratteristico, quello della tenebrescenza. Presenta un colore viola molto profondo, talvolta tendente al fucsia, che però sparisce dopo poco tempo se la pietra viene esposta alla luce solare o ai raggi ultravioletti; per un particolare gioco di rifrazioni, quando questo accade il berillo viola non diventa semplicemente trasparente, ma molte specie hanno difficoltà a percepirlo con la vista, rendendolo praticamente invisibile. L'unica cosa che ne tradisce la presenza sono le numerose inclusioni – è praticamente impossibile trovarne esemplari eye-clean, cioè privi di impurità – che sembrano galleggiare a mezz'aria. In passato si pensava che si potesse prevedere il futuro della persona che lo rinveniva interpretando la forma delle figure in questo rarissimo cristallo, ma si potevano così leggere solo gli eventi nefasti della sua vita.

Modernamente è guardato con molto meno sospetto, ed apprezzato per la sua rarità. Il colore originale di queesto berillo può essere ripristinato se viene posto nuovamente al buio per qualche giorno.
È una delle pietre usate nei pochissimi rituali esistenti per richiamare Prucia.

Il quarzo lama di luce, al contrario, sembra emanare costantemente una lieve luce anche al buio, ed é abbastanza comune da poter trovare intere spiagge rese leggeremente luminose dai sassolini o polvere quarzifera proveniente da questo bellissimo minerale.

Creazione

Secondo la Sterei, l'universo è abitato da energie che si generano spontaneamente, affiorando dal vuoto cosmico. Queste energie sono altamente instabili e dal potenziale infinito, presentandosi in continuo mutamento nel tentativo di stabilire la loro forma finale.

Senza nulla a stabilizzarle, queste energie possono diventare qualunque cosa, dall'embrione di divinità ad un materiale che farà da “mattoncino” per la costruzione dell'universo una volta posto in balia delle forze fisiche, cosmiche e divine.

Si è così generato l'universo conosciuto, secondo il principio per cui, in condizioni di vuoto assoluto, la materia ed i corpi celesti tendono a generarsi spontaneamente a partire da queste energie. Questo principio viene riassunto nella frase “Se può esistere, esiste”, che è una convinzione base della Sterei, riferita alla vastità dell'universo e alla capacità di arrangiarsi in forme nuove di vita e materia che, in questa religione, diventa vera e propria necessità.

Vita dopo la morte

La Sterei non sostiene la possibilità di vita dopo la morte, né tramite reincarnazione né in un regno trascendente. 

Ad ogni modo è ammessa una possibilità di trasmettere le proprie esperienze e talvolta persino idee alle nuove generazioni, vivendo parzialmente attraverso altri individui.
Per i maschi è una questione spirituale piuttosto complicata, secondo cui il loro contatto con le energie divine (visto che il loro dio principale, Pre, è proprio un principio maschile) riuscirebbe a mantenere abbastanza coesi pensieri ed esperienze del sacerdote al momento della morte per poterli sigillare in un luogo o in un animale, o addirittura come guida incorporea per un altro maschio appena affacciatosi alla spiritualità.
Nelle femmine il loro sapere è visto come parzialmente legato ai geni che trasmettono alle figlie, perciò continueranno parzialmente a vivere attraverso di loro donando tratti della personalità, idee, esperienze.
Secondo questa mentalità, tuttavia, i maschi non possono ottenere le conoscenze della madre, perché sono “anime nuove”, né possono trasmettere la propria ai loro figli.

Questo binarismo non si applica necessariamente al di fuori della simbiosi Pre-Mimmum, e viene contemplata facilmente l'esistenza di altre varianti per altre divinità e i loro rispettivi fedeli su altri pianeti.

Spiriti e divinità minori

Data la presenza benefica e la protezione di Lily e Pre, i credenti alla Sterei escludono a priori la possibilità di presenze demoniache sul loro pianeta (mentre, con una certa malizia, ipotizzano una quantità ingente di simili creature su Furioh). Tuttavia il "demone" principale della loro cultura è l'abitante del pianeta loro vicino nel sistema Liliare, il Wyrm.

Quest'affascinante creatura, gigantesca ed in grado di nutrirsi di interi pianeti, è guardata con rispetto e usata come tema centrale per rappresentazioni artistiche e storie. 

Oltre alla distinzione già vista nel paragrafo sulle Divinità tra dèi e spiriti divini, la Sterei contempla anche l'esistenza di "demoni" o "spiriti piccoli/minori". Quello che principalmente differenzia i demoni dagli dèi è l'essere creature organiche, nate in maniera differente da una divinità-stella. Tutto ciò che ha poteri inspiegabili e non si origina come un dio né da un dio, la cui forza non dipenda dalle preghiere altrui e che non senta l'impulso di prendersi cura di un suo popolo è un demone.

Dei piccoli spiriti possono generarsi anche nei cristalli, le cui energie possono avere una sorta di personalità, sebbene lontana dalla mente di un mortale pensante. Quando un cristallo è occupato da uno di questi spiriti dovrebbe essere possibile riconoscerlo ponendolo tra le mani: si avvertirà una quantità anomala di calore e una sorta di pizzicore sulla pelle. Di solito questi spiriti si manifestano in specie minerale dalle forti proprietà piroelettriche e piezoelettriche, come quarzo o tormalina.

I cristalli "infestati" sono regolarmente usati per la produzione di artefatti magici e non; siccome ogni divinità o spirito hanno in sè il desiderio di curare il prossimo, la credenza è che gli oggetti che sono costruiti con un cristallo infestato saranno più efficienti e duraturi nel svolgere il loro ruolo. È importante prestare particolare attenzione durante la lavorazione e non rimuovere mai troppa massa dal cristallo se si decide di sfaccettarlo. Rompere un cristallo infestato porta terribile malasorte.

Lilestera e sacerdozio

I sacerdoti e le sacerdotesse, chiamati Lilestera (contrazione delle tre parole lily eis sterea, ovvero "splendente luce di stelle"), vengono considerati sensibili al flusso delle energie divine ed in grado di interagire meglio del resto della popolazione con queste energie invisibili, abilità che possono ottenere attraverso lo studio e/o un'inclinazione personale più o meno forte. 

Siccome il principio divino di Pre è maschile, i mimmi maschi vengono considerati naturalmente più portati a stabilire un legame con il dio (forse anche grazie ad un'aria mistica che deriva dalla rarità di maschi presenti sul pianeta, visto che ne nasce uno circa ogni sei-sette femmine). Le femmine non sono escluse dal ruolo di sacerdotesse nè dallo studio magico, così come i maschi non sono obbligati a prenderne il ruolo, ma è considerato quasi scontato che siano chiamati ad intraprendere questa via.

Ogni lilestera ricopre in genere il proprio ruolo mentre pratica anche un altro mestiere. In particolare, i sacerdoti sono spesso posti nelle missioni di colonizzazioni degli altri pianeti, prendendo ruolo di generali o strateghi fuori da Mimmum, e boia una volta rientrati sul pianeta.

La chiesa della Sterei si presenta con una struttura assolutamente frammentaria, senza una gerarchia ferrea né un capo assoluto.

Luoghi sacri

Non vi sono veri e propri luoghi di culto. I rituali collettivi possono essere praticati ovunque, purché ci sia un o una lilestera presente.

Rituali

Il principio divino fondamentale della Sterei è quello della luce, ed in particolare della luce solare come portatrice di vita, calore e rinnovamento. Di conseguenza, nonostante la cadenza dei riti non contempli date fisse, buona parte dei suoi riti vengono celebrati in momenti dell'anno o della giornata in cui la luce solare è particolarmente forte; quando non è possibile celebrare in presenza di vera luce solare, vengono talvolta celebrati con il fuoco.
 
Dato che i rituali non vengono considerati fondamentali alla sopravvivenza della loro divinità o a garantire protezioni alla loro civiltà, buona parte di quelli collettivi hanno un che di scherzoso, che riunisce con leggerezza una grande quantità di persone. 
 
Il più importante tra i rituali è quello dei falò sagomati, che su Mimmum ha un nome liberamente traducibile come "Il giorno in cui tutti insieme diamo fuoco alle cose che non ci piacciono per ridere". Nonostante il nome minaccioso, è una festività estremamente pacifica e allegra.
Chiunque voglia partecipare – è di solito un'occasione molto amata dalle famiglie – si riunisce nel punto prestabilito da uno o più Lilestera che si sono messi d'accordo per dirigere insieme il rituale. 
Ci si riunisce in uno dei giorni più caldi e luminosi dell'anno, ma verso il tramonto. Si passa il pomeriggio a costruire statue di legno ed erbe intrecciate dalle forme più disparate che ritraggono qualcosa di mostruoso oppure odioso, e poi gli si dà fuoco appena il buio è fitto, una alla volta. Capita che le famiglie si coalizzino per cercare di costruire costruzioni più belle o complesse.
 
Intorno ai fuochi si mangia, balla, suona, canta canzoni e racconta storie che parlano di mostri.
 
La maggior parte delle altre festività sono inventate di sana pianta dai lilestera sulla base di ispirazioni, eventi specifici o necessità, e quindi variano moltissimo di cittadella in cittadella.
 
Nascite, matrimoni e funerali non sono trattati con rituali stereici, in quanto è considerato non solo irrispettoso nei confronti delle famiglie che potrebbero non credere, ma soprattutto insensato, un po' ridicolo, coinvolgere le divinità con momenti del tutto terreni come le tappe della vita mortale.
 
La preghiera come richiesta di protezione o di un favore è un atto religioso molto personale ed intimo, ed è visto come strano condividerlo ad alta voce con tante altre persone. È una religione che pone grande enfasi sull'individuo, e l'idea radicata in molte religioni terrestri di usare una formula specifica di preghiera (come il Padre Nostro o l'Ave Maria cristiani) da ripetere tutti insieme è vista come quantomeno bizzarra. 
 
I sacerdoti non sono tramite delle preghiere dei mortali, ma al contrario il loro “potere” viene dalla capacità di leggere i segnali che arrivano dagli dei.

Tradizioni religiose

Una tradizione tipica della Sterei è il rito di Inseguire il Sole. 
Le persone devote che attraversano un periodo di crisi personale e spirituale intraprendono un cammino, da fare rigorosamente a piedi, che può avere qualunque durata. Idealmente, il viaggio finisce quando il viaggiatore pensa di aver trovato la giusta illuminazione per proseguire la sua vita normale. 
 
Per Inseguire il Sole bisogna camminare sempre verso la direzione in cui il sole si trova in cielo in quel momento, e muoversi ininterrottamente soltanto durante le ore diurne. Di notte ci si riposa, e si prosegue nuovamente il cammino all'alba.
Recentemente era stato proposto di semplificare il rito facendo sì che il viandante "seguisse il sole" camminando semplicemente verso est, per rendere più facile al viaggiatore ritrovare la strada di casa, tuttavia i viaggiatori stessi si sono opposti, dato che ritrovarsi sperduti è parte del processo e della tradizione.
 
Centinaia di persone all'anno intraprendono questo viaggio, ma sono ben pochi gli individui che lo fanno durare più di sei mesi. L'eccezione più notevole a questa media è una Mimma di nome Russau che, partita durante la sua giovinezza, non ha ancora smesso di viaggiare dichiarando che, sebbene abbia ormai ritrovato il modo di vivere che la rende felice, questo è quel modo di vivere. Russau è vista come una saggia a cui ci si rivolge per consigli e preghiere se si ha la fortuna, davvero rara, di incontrarla.
 
Chi pratica la Sterei può espiare i propri peccati attraverso l'uso di bende rituali. A seconda della gravità della colpa, una zona maggiore del proprio corpo viene coperta da delle bende che impediscono a colui o colei che decide di espiare di essere a contatto con la luce. Di solito le zone che vengono nascoste più spesso sono polsi e braccia o collo e viso. Man a mano che il tempo passa e molte buone azioni sono state compiute per controbilanciare la propria colpa, vengono levate tutte le bende una ad una fino a quando non si torna nuovamente a poter essere baciati dalla luce.
 
Sebbene sia ormai una caratteristica tipica di mimme e mimmi a prescindere dal loro credo, alcuni antichi scritti rivelando che incoraggiare la sincerità era in passato un modo per avvicinarsi alla divinità, ed è possibile che questo comportamento, ormai "esasperato", sia diventato a poco a poco una consuetudine di specie pur partendo da una semplice tradizione stereica.
 

🌵🎨 Tutti i disegni di questa pagina (e probabilmente anche delle altre, se non è diversamente specificato) sono stati realizzati dalle nostre artiste, Furiarossa e Mimma. Scoprite di più sui loro fantastici lavori, cliccando su uno dei loro link e gustandovi le loro gallerie! 🌵🎨

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi