Testa di Cocco (che per chi non avesse seguito il resto del diario è
la mia genitrice femmina naturale, ma non considero affatto la mia
mamma) è una persona odiosa, irresponsabile, infantile e senza
cuore. Lo sapevo già, lo sapevate già, ma oggi mi è arrivata
un'altra stoccata: poiché il gatto, gliel'ho detto chiaro e tondo,
non è il suo, allora non si può tenere nella sua casa. Come
se la casa fosse sua, certo. Ovviamente la ignoreremo, perchè è
solo una stupidotta e abbiamo l'appoggio di papà, ma mi capite
quando dico che ha pianto, sbraitato, rotto le scatole perchè un
micino era stato buttato nell'immondizia e ora quello stesso micino è
abbandonato da lei per un capriccio stupido e infantile che dovrebbe,
teoricamente, portarmi a dire che il gatto e suo?
Ma col cavolo che mi arrendo alle strategie idiote da quattro soldi inventate da un scema da quattro soldi. Solo che poi mi ha detto che lei è “un leader, amata e temuta”. Io non la temo e non la amo, la disprezzo. È una bestiaccia rabbiosa da sopprimere, ma un animale con la rabbia di piccola taglia, diciamo una volpina, che puoi ammazzare con un colpo di spranga e quindi non fa paura.
Ma col cavolo che mi arrendo alle strategie idiote da quattro soldi inventate da un scema da quattro soldi. Solo che poi mi ha detto che lei è “un leader, amata e temuta”. Io non la temo e non la amo, la disprezzo. È una bestiaccia rabbiosa da sopprimere, ma un animale con la rabbia di piccola taglia, diciamo una volpina, che puoi ammazzare con un colpo di spranga e quindi non fa paura.
E poi mi chiedono come posso non amare mia madre: vorrei vedere
chiunque al posto mio.
Vabbè, ora devo uscire: mi si sono usurati e spaccati i sandali, ne
comprerò un paio da montagna al Decathlon.
[Più tardi]
Sono tornata dal Decathlon, ho comprato sandali da montagna che non
dovrebbero spaccarsi solo perchè passo su una pietra e sono serena.
Ora dovrei disegnare un poco, ma sto aspettando che saltino fuori
alcune foto promozionali per Primavera, la prossima puntata di
Hannibal, dove finalmente si rivede quello che è stato l'eroe della
prima stagione e il co-protagonista della seconda, Will Graham.
[Più tardi]
Sono dovuta rimanere fuori tutti il pomeriggio. E per la sciocchezza
delle sciocchezze supreme. Ancora una volta un problema con Testa di
Cocco, ancora una volta riguardante gli animali... in pratica, come
sempre, abbiamo passeggiato insieme ad un cagnetto di nome Alvin, il
cagnolino di una mia ex-compagna di classe, ed al suo amichetto
riccioluto che noi chiamiamo “Violentino”. Niente di che, roba da
tutti i giorni. Alvin aveva una ferita di qualche genere sul petto,
un'abrasione che aveva prodotto una crosta, ma non ci abbiamo fatto
troppo caso perchè, beh, per ora pare proprio che abbia trovato un
cane con cui litigare spesso.
Arriviamo a casa e fino a casa lui ci accompagna, come sempre. Chiedo
a mio padre un pezzetto di pane vecchio (ne avevamo, da buttare) per
ringraziare Alvin e Violentino della compagnia quando Testa di Cocco
inizia a strillare perchè a.) ho in mano un sacchetto con dentro
alcuni moscerini per Kreacher, che lei ha chiamato “vermi” e mi
ha detto che sono sporchi b.) perchè ha visto Alvin e ha detto che
ha le zecche e la rogna. Che? Le zecche e la rogna? Ma dove? Ma se ha
il pelo corto, biondo e pulitissimo? Comunque, ha gridato così tanto
e così forte, ma non sto qui a raccontarvi per filo e per segno
tutte le parolacce che mi ha detto, mi ha minacciata di chiudermi
fuori, così sapete che abbiamo fatto, io mia sorella e i due
cagnetti? Ce ne siamo andati.
Che poi si notava vividissimamente che Testa di Cocco aveva pure
paura dei cagnolini, perchè non li voleva davanti casa ma non gli ha
fatto nemmeno “sciò!”, insomma, dovevamo essere noi a spostarli,
ma senza toccarli... per fortuna che sono buonissimi e obbedienti!
Così siamo rimasti fuori fino all'ora di mangiare, perchè nel
frattempo mio padre stava cercando di fare ragionare mia madre, che
ha fatto una scenata napoletana di paranoia urlante, e dunque stare
in casa significava perdere i timpani.
Poi, dopo mangiato, prima ho finito di leggere Cujo di Stephen King
(un libro che consiglio, consiglio consiglio, è intenso e parla pure
di cani), poi la Mimma mi ha mostrato delle storie breve che ha
scritto per un concorso. Una mi ha commossa, l'altra mi ha fatta
ridere. Lei ha un dono assurdo, un talento che non riesco a concepire
senza un filo di invidia, quello di scrivere storie inventate così,
su due piedi, e usare proprio le parole giuste per toccarti il cuore
(o meglio, lo stomaco, perchè è lì che i sentimenti albergano, non
nel cuore)... e il secondo racconto era proprio ispirato a Testa di
Cocco, per questo era un capolavoro che avevo bisogno di leggere e
che pubblicherò nei prossimi giorni sul blog.
Vabbè, con un sana calma e una risata nel petto, mi congedo dalla
pagina di diario di oggi.
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