Oggi non sono qui per parlarvi di
adorabili micetti, ma di spacciatori e anfetamina... no, no, non ho
cambiato stile di vita (per fortuna), ma ho scoperto un nuovo
telefilm. Ok, scoperto è una parola grossa, visto che ne conoscevo
l'esistenza probabilmente da un paio di anni, ma diciamo che ho
deciso di vederlo. E che ne ho visto tutta la prima stagione (che
sono solo sette puntate, ahimè) in un giorno solo. E meno male che
dovevo scrivere! Vabbè, ho disegnato mentre la guardavo, sono a buon
punto dunque nella conclusione di un licantropo nero e riccio
totalmente random che avrebbe dovuto essere un'illustrazione per
Exoterism e che forse lo è ancora ma con più probabilità non più.
Comunque, torniamo al nostro
telefilm: il titolo è Breaking Bad e non sapevo assolutamente niente
della trama se non che era fatto davvero bene e che c'entrava
qualcosa la droga.
Vi giuro, mi è venuta voglia di
studiare chimica. Che sia questo il vero obbiettivo di questa serie?
Ok, vi faccio un riassunto forse con spoiler (ma più probabilmente
senza) di quello che ho visto, capito, assaporato in questa serie tv.
1. La Chimica
No, questa volta non c'entra
niente la magica alchimia fra personaggi, la chimica delle menti dei
protagonisti e neanche i ferormoni: qui con chimica intendiamo
proprio chimica, l'incanto della tavola periodica, la bellezza e la
complessità di questa scienza con cui si può creare tutto.
All'interno della serie la chimica è utilizzata generalmente per
scopi molto loschi (vedi: creazione di droghe e di esplosivi,
dissoluzione di cadavere e altre attività non proprio legalissime)
ma forse è proprio questo a renderla così interessante...
2. Il protagonista anomalo
Chi è il protagonista di una
fighissima serie in cui sin dalle prime puntate vengono fatti fuori
spacciatori e cattivoni e poi si susseguono una serie di fatti buffi
inframmezzati da drammatici eventi e inseguimenti e ricerche
dell'FBI? Un professore di chimica. E non un professore di chimica
“bello e figo” e assolutamente NON un duro. Scordatevi i duri:
Walter White è (almeno all'inizio della serie) un agnellino
assoluto, una persona normale con una famiglia semi-normale, un
lavoro normale, una moglie normale (anzi, peggio che normale, una
buonista) e nessun desiderio di rivalsa nei confronti della società.
E allora, direte, che gusto c'è? C'è, c'è: quello della
trasformazione! Perchè così come la chimica è basata sulle
trasformazioni degli elementi, sottoposti alla ricombinazione con
altri per la creazione di molecole con proprietà completamente
nuove, alle fonti di calore per cambi di stato, alle sollecitazioni
per cambiare struttura, anche il nostro protagonista è mutevole e la
cosa più interessante è proprio vedere questa sua metamorfosi
eccezionale.
E poi amerete senza dubbio il suo fare da agnellino ingenuo (all'inizio)!
Ecco, lui passa da così (che ti sembra davvero Ned Flanders)... |
...A così (si, proprio cinquantenne figo con lo sfondo sul deserto, non scherzo). |
E poi amerete senza dubbio il suo fare da agnellino ingenuo (all'inizio)!
Ah, un'altra piccola nota: benchè
il protagonista non sia affatto un figone dal fisico longilineo o
palestrato, ma un professore cinquantenne, la serie ci regala in
continuazione e intendo proprio in ogni puntata, scene di lui senza
pantaloni, in mutande o persino completamente nudo. Giusto, mica si
fanno spogliare solo i figoni? Tutti hanno un corpo.
3. Il co-protagonista
Di solito il co-protagonista è
la spalla che aiuta il nostro eroe a redimersi o comunque lo supporta
nelle sue decisioni morali. Qui, no: il co-protagonista è un
bastardo drogato che diventa il suo socio in affari nel narcotraffico
praticamente a caso. Ok. Fantastico. In certi punti è assolutamente
insopportabile, spesso saccente, avido di denaro, non proprio
brillante, leggermente mancante del tipico fegato degli eroi, e
tuttavia in qualche modo ci si affezziona a lui. Ah, ed è un
ex-alunno (ovviamente bocciato) del protagonista, Walter White.
L'unico punto positivo che riesco a trovargli è che sa disegnare
(non proprio da vero artista, ma sa disegnare,ok?).
4. Il magico mondo della scuola
No. Questo no. Anche nel telefilm
la scuola è come nella realtà: noiosa da sbadigli.
5. Il cancro
Il protagonista, Walter White, ha
il cancro ai polmoni (come Bella Crawford in NBC Hannibal e non li
confronterò adesso perchè sennò che ci scrivo nel punto “Confronto
con Hannibal”?) e non ce lo fa pesare, non è tragico, non
piangiucchia in giro e ha il coraggio di dire quello che ne pensa
alla sua famiglia. La sua famiglia (in particolare sua moglie) invece
si, è snervante come la tipica famiglia di chi si prende un cancro
nei telefilm (nella realtà non so e non voglio sapere, davvero,
perchè le cose deprimenti non mi piacciono e sicuramente un cancro
lo è). Comunque, l'unica cosa che posso dire in merito al cancro è
che costringe Walter White a tagliarsi i capelli a zero e che nel
momento stesso in cui si rasa come per somigliare a Stone Cold Steve
Austin, diventa più figo di almeno il 22%.
6. Confronto con NBC Hannibal
Come per ogni telefilm (o film o
miniserie o cartone animato o figurine di cartone che si muovono
vagamente o teatrino di pupi) che ho guardato, ecco il mio confronto
con NBC Hannibal! Perchè non mi accontenterò mai di una serie così
com'è, perchè sono puntigliosa (ma pure anche no) o semplicemente
perchè mi piace confrontare le cose che mi piacciono con le altre
cose (che mi piacciano o meno). Partiamo dalla trama: In Breaking Bad
abbiamo un insegnante e un criminale, in NBC Hannibal abbiamo un
insegnante ed un criminale, ma probabilmente le somiglianze finiscono
lì, perciò abbiamo ben pochi punti di incontro dal punto di vista
della trama, anche se sia Will Graham che Walter White vanno incontro
a radicali cambiamenti durante la loro vita (sebbene Walter White
diventi un vero e proprio criminale, mentre Will rimanga
fondamentalmente buono anche se commette pure qualche omicidio...).
Quanto al criminale... hmm, Hannibal e Jesse (lo spacciatore biondo
che fa da spalla a Walter White) sono diversi come fischi e fiaschi,
come il giorno e la notte, come un rutto e un diamante, come un
cactus e una pianta di basilico, come un libro e il suo adattamento
cinematografico, come un uomo delle caverne e una donna dell'epoca
vittoriana, come... beh, avete capito! Sono diversi. Punto. Jesse è
un ragazzetto appena uscito dalle scuole superiori, usa un linguaggio
talvolta volgare e comunque molto semplice, è un donnaiuolo per
quanto possa esserlo uno sfigatello come lui, ha paura di assumersi
le sue responsabilità ed è pure un tossicodipendente, Hannibal
parla con sublime raffinatezza, sceglie con cura le parole,
conoscenze diverse scienze ed arti, non necessita certamente di
rincorrere gonnelle (con il carisma che si ritrova sono le donne e
anche gli uomini a rincorrere lui) e, da quanto ne so, non teme
affatto le conseguenze dei suoi gesti, che sono assolutamente
deliberati e spesso terribili. Ah, e poi a Jesse fanno schifo i
cadaveri, Hannibal invece li mangia. Visto come sono diversi?
Il confronto della fotografia...
hmm, Hannibal non teme mai confronti della fotografia, tutt'al più
si può fare un applauso e un inchino a qualunque film (e solo i
film, perchè molto raramente una serie televisiva ce la fa) può
aspirare ad avvicinarsi alla bellezza della fotografia, delle
inquadrature, delle luci in NBC Hannibal e dunque, ovviamente,
Breaking Bad non può aspirare a tanto, ma... sebbene non abbia
un'enorme potenza evocativa, me la sento di definire questo tipo di
fotografia molto “ironico” oltrechè dinamico e davvero ben
fatto. Insomma, non sono rimasta delusa.
Poi c'è il tema del cancro, in
Breaking Bad affrontato dal protagonista maschile, in NBC Hannibal
dalla moglie di Jack Crawford, Bella. Entrambi ai polmoni. Entrambi
affrontati con abbastanza coraggio, senza lasciarsi andare a crolli
emotivi, ed entrambi decidono dapprima di non dire nulla alle loro
famiglie perchè non si sentono pronti. Entrambi hanno inoltre paura
di lasciare un ricordo negativo sui loro parenti durante la terapia,
quando diventeranno deboli, un peso per i loro cari. L'approccio al
cancro, dunque, è quasi identico in entrambe le serie e questo mi ha
reso Breaking Bad curiosamente familiare e ciò che è familiare è
rassicurante, specie quando il tema trattato è così serio e
terribile.
Cos'altro posso mettere a
confronto? Ah, si: i personaggi femminili. I personaggi femminili, in
Breaking Bad, sono sicuramente ben fatti, sicuramente realistici, ma
sono anche così irritanti che a tratti vorrei sparare loro in testa,
al contrario di come avviene in NBC Hannibal, dove persino la più
irritante delle donne (Freddie Lounds nella prima stagione,
probabilmente Bedelia in tutte le altre) è a suo modo apprezzabile
per qualche caratteristica di spicco oltre che per la grande
intelligenza. Insomma, mi sarebbe piaciuto vedere anche in Breaking
Bad un personaggio femminile in cui potessi immedesimarmi, o come
minimo che potessi ammirare, ed invece niente! Comunque è solo la
prima stagione, posso sempre sperare che la seconda sia migliore.
7. La lunghezza della stagione
E ho scelto questo come punto
sette per un motivo ben preciso, ovvero SETTE PUNTATE. Solo sette
puntate e la stagione finisce! Ma come sette? Da un punto di vista è
una buona cosa (puoi finire di guardare tutta la stagione
letteralmente in un pomeriggio ed è deliziosamente concisa),
dall'altra... hmmm... vorresti di più. Comunque, per fortuna, ci
sono altre stagioni.
8. I combattimenti
Realisticissimi! Almeno a mio
parere... insomma, non ci sono mosse di arti marziali, i protagonisti
non sono come leggiadri ballerini e ci sarà una scena in cui un
personaggio (non dico chi) tira per un piede un altro personaggio (e
di nuovo non dico chi) in un bagno e, beh... è tutto realistico. Il
sangue non è mai eccessivo, ma c'è quello giusto ed è buono per
voi amanti della pure action lì fuori. Quindi guardatevi
Breaking Bad pure voi. Ok, dire “combattimenti” fa sembrare che
ci sia un pestaggio a puntata e devo dirlo, non è affatto così: i
pestaggi sono molto pochi, ma sono fatti bene.
9. Coinvolgimento
Vi coinvolge. Sicuramente
coinvolge, vi fa pensare alle puntate anche dopo averle finite di
vedere. Non troppo, ma lo fa. Attenzione, però, questa è solo una
mia opinione personale! Una serie del genere può essere commentata
solo con un giudizio personalissimo, probabilmente alcuni di voi la
troveranno distaccata dalle vostre emozioni (anche se godibile)
mentre altri se ne sentiranno molto colpiti e immersi. Io posso dirvi
solamente che a metà della visione della quinta puntata ho iniziato
a dire ad alta voce “non posso parteggiare per gli spacciatori!
Dannazione, è sbagliato! Passino i cannibali, che almeno la carne
umana fa bene, ma la droga è una schifezza anche nel mondo fantasy
dei nostri cervellini ansiosi di fare criminalate! NON POSSO
PARTEGGIARE PER GLI SPACCIATORI!”.
10. La colonna sonora
La colonna sonora mi è piaciuta.
Tanto. Era coinvolgente, d'azione e fresca... in alcuni punti
somigliava ad un lavoro che potrebbe essere prodotto da Brian
Reitzell (dico somigliava, non era identico) in altri i pezzi erano
più grintosi e moderni e perfetti per la scena. Perciò si, ottima
colonna sonora.
E quindi questo era Breaking Bad
– stagione 1. Domani inizio a vedere la seconda sta... no, domani
non inizio. Perchè domani devo guardare una nuova puntata di NBC
Hannibal e, francamente, lo preferisco molto a qualunque stramba
storia di drogati e insegnanti di chimica.
Ok, diciamolo, sono su di giri
per la puntata di domani perchè non ho idea di cosa succederà, so
solo che probabilmente Will si farà (di nuovo) molto male perchè
incontrerà Francis Dolarhyde, aka “Il Grande Dragone Rosso”.
Oppure anche no, oppure immaginerà soltanto di incontrarlo e di
farsi molto male (lui è il re dell'immaginarsi di farsi/fare male).
Quindi aspetto. Felice.
Deliziata. Io aspetto la puntata di domani, di cui neanche so il
nome.
Ciao ciao! E a presto, magari con
una puntata miciosa... o con una nuova pseudo-recensione scema?
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