lunedì 10 novembre 2025

Lysandre che piange 6. Preghiera

 "Occhio di luce che bruci nel vuoto
Acceca quest'uomo perché possa vedere
Sciogli la sua mente nel tuo fuoco
Salvalo dal morso del potere


Oh sole che mi bruci sulla pelle
Regina delle stelle, ti prego di curare la sua sete
Sradica i circuiti del bisogno, insegnaci la lingua delle pietre
 

Oh sole che ci illumini la notte, fatti buco nero
E inghiottiti quest'ovulo di sangue dentro al tuo mistero
Tienilo al calore del tuo ventre, brucia questo gelo
Schiudi le semente nell'incendio del tuo cielo
 

Questa terra fredda spetta la tua manna
Come l'imputato aspetta la condanna
Spegnerà le luci una pioggia di raggi gamma
E alla fine del blackout sorgerà la nuova alba"

 


Questa volta il testo che accompagna l'illustrazione non è una nostra mini-fic, ma la preghiera alla fine della canzone di Anastasio "Le Macchine non possono pregare", che oltre ad essere bellissima, ci è parsa anche molto, molto adeguata per il personaggio. 

(Quanto alla canzone, ve la consigliamo! Come pure l'intero resto del disco. Fatevi un bel viaggio in questa avventura un po' sci-fi, un po' filosofica, un po' storica, ma senza dubbio molto badass e con sonorità bellissime).

 


- Altre mini-scene di Lysandrino che piange qui -

(Ci piace scrivere gli omoni fieri che piangono. C'è una catarsi in questo. Andate a leggerne altre.)  

Lysandre che piange 5. Allo specchio

Lysandre girò la testa e incontrò lo sguardo di qualcuno: due occhi pallidi, spalancati. Barcollò all'indietro, una mano che scattava in basso per coprirsi i genitali, l'altra che chiudeva le dita in un pugno, pronto a difendersi.

Fuori dalla doccia c'era uno specchio. La persona che lo stava guardando era soltanto il suo riflesso.

Non si era accorto che ci fosse uno specchio, ma appena si rese conto che la figura dell'estraneo era tagliata poco sotto il petto tirò un sospiro di sollievo.

«Sono solo io» Sussurrò goffamente, guardandosi.

Da quanto tempo non vedeva la propria faccia? O almeno... da quanto non vedeva la faccia che aveva adesso? Aveva visto immagini di com'era stato un tempo, ma era riuscito a cogliere abbastanza del proprio stesso riflesso, nelle vetrine o nelle pozzanghere, da sapere che non aveva più i capelli fiammeggianti di cinque anni prima... per il resto, non aveva mai potuto guardarsi davvero.

Aveva iridi così chiara da sembrargli spaventose: una argentea, l'altra, quella dell'occhio che normalmente non mostrava alle persone, ancora più chiara e con tre cerchi di colori diversi che circondavano una pupilla coperta da un velo bianco. Sembrava cieco, ma al contempo c'era un'intenzione nel suo sguardo, ed era come se un cadavere animato lo stesse guardando dritto in faccia.

Un cadavere animato... non era forse questo?

Tonnellate di macerie gli erano cadute addosso, questo lo ricordava. 

La vibrazione che si era propagata dal tetto alle pareti, fino a sotto i suoi piedi, che gli aveva fatto battere i denti, che gli era entrata nelle ossa, mentre il tempo sembrava dilatarsi e contrarsi al tempo stesso... il senso di instabilità, il colpo che lo aveva fatto cadere a terra, che lo aveva fatto strisciare a terra, spalle a muro, mentre il cielo stesso sembrava spaccarsi.


Era un ricordo troppo potente per essere cancellato, un terrore così cieco che ogni tanto lo sognava ancora la notte, che lo faceva svegliare con il fiato corto, lo faceva guardare in alto, il cuore stretto ad ogni segno di movimento nel soffitto, ad ogni ombra proiettata. Per questo preferiva dormire all'aperto. Per questo i luoghi più caldi e comodi, ma chiusi, lo terrorizzavano.

Sarebbe riuscito a dormire nella stanza d'albergo, se glielo avessero chiesto? O si sarebbe svegliato urlando, calciando la cornice del letto, le dita che affondavano nel materasso così forte da lacerarlo?

Un cadavere animato. Non si offrono letti, ai cadaveri: gli si offrono tombe.

Zygarde lo aveva salvato, aveva prolungato il suo tormento aldilà dell'umanamente immaginabile, e ora lui camminava fra i vivi senza averne il diritto.

Si toccò la barba umida, sfiorandola leggermente con le dita. Un tempo era stata arancione come un charmander, adesso era bianca, con solo minuscole porzioni, strisce come tagli, che mantenevano il colore originale. Era stato bello, vero? Si era visto, in una fotografia, sulla copertina di un magazine: un pyroar fiero, impettito nella sua suit perfetta, le spalle larghe, il petto gonfio, lo sguardo rapace di un talonflame.

Adesso vedeva solo un morto, in quel riflesso... o, più propriamente, qualcuno che avrebbe dovuto esserlo, ma che caparbiamente si rifiutava di recitare la parte del cadavere, andandosene in giro a passettini perché Zygarde glielo aveva ordinato.

Non ricordava come era stato, ma lo poteva indovinare dai segni che aveva lasciato nel mondo: era uno di quelli che usavano gli altri. Troppo bello, troppo ricco. Nessuno diventa tanto ricco, senza sfruttare gli altri. Nessuno mostra quel tipo di bellezza, senza essere troppo sicuro di sé.

Meno male, pensò, meno male che quel bastardo era morto.


 

 

 

- Altre mini-scene di Lysandrino che piange qui -

(Ci piace scrivere gli omoni fieri che piangono. C'è una catarsi in questo. Andate a leggerne altre.)  



mercoledì 5 novembre 2025

Lysandre che piange 4. Nella doccia

L'acqua era calda, e al momento questa era la cosa più importante del mondo.

Lysandre, con gli occhi chiusi, la testa bassa, lasciò che quel calore gli avvolgesse il cranio, inzuppandogli i capelli. Rivoletti d'acqua bollente gli scendevano lungo le guance, riscaldandole, giù per la schiena, e si raccoglievano momentaneamente sul piatto della doccia, intorno ai suoi piedi.

Lui non si ricordava neanche più se i suoi piedi erano mai stati caldi, prima di quel momento. Beh, era certo che fosse successo, che in qualche momento della sua vita lui avesse effettivamente fatto una bella doccia rilassante, ma purtroppo quell'esperienza non faceva parte del suo catalogo di ricordi.

Una doccia calda.

Era stata quella ragazzina... com'è che si chiamava? Cerril? La ragazzina che ballava sempre, quella con lo Starmie... lo aveva visto sonnecchiare su una delle panchine (perché le panchine, si chiedeva lui, avevano quei cosi di ferro che non permettevano di assumere alcuna posizione se non quella composta, con la schiena dritta? A chi dava fastidio se qualcuno si metteva un po' più comodo?) e gli aveva chiesto se gli andava di venire all'hotel, magari di dormire su uno dei divani.

«Non preoccuparti» Aveva risposto lui «Non vorrei dare fastidio, comunque sto bene così».

E non voleva dare fastidio davvero: i ragazzi del Team MZ avevano fin troppo da fare anche senza avere lui fra i piedi, ci mancava solo che iniziasse a ciondolare nei loro spazi e a dormire sui loro divani...

«Ma non ci daresti fastidio!» Insisté Cerril, avvicinandosi un poco «Fa freddo qui fuori, no? L'hotel è grande... e non abbiamo mai ospiti...»

«Come mai?»

«Credo che sia perché è un po' nascosto. E perché Villy non è tanto brava a fare la pubblicità».

Quel nome, Villy, fece trasalire Lysandre. Doveva lo aveva già sentito? Perché era importante? Perché il suo suono lo riempiva al tempo stesso di speranza e di una paura sottile, come quella di essersi dimenticati il gas aperto e rischiare di tornare a casa e trovare la propria cucina che brucia?

«Come hai detto, scusa?»

«Ehm... Villy non è tanto brava a fare la pubblicità?»

«Chi è Villy?»

«Non... non la conosci? È una di noi. Una del Team MZ. Ce l'hai presente? Ha i capelli tipo rosa e biondi e se ne va sempre in giro a fare cose altruistiche... davvero, è il membro più in vista del gruppo» Cerril alzò gli occhi al cielo «E anche quella che ci mette più spesso nei guai»

«Non la conosco»

«Che strano. Beh, se vuoi incontrarla ti conviene venire all'Hotel, no? Non è strano che non conosci una di noi, dopo tutta quella storia in cui hai aiutato Paxton a fare comunella con Zygarde e salvare Luminopoli?»

«Sì... è... un po' strano. Non così strano, però»

«Boh. Sia io che Virgil ti conosciamo, solo lei non ti ha mai parlato, giusto?»

«Sì»

«E allora viene all'Hotel! Cioè...» Cerril abbassò gli occhi «Non è sicuro al cento percento che lei sarà lì, perché ora ha tutta la sua cosa speciale con la Quasartico, però forse viene a trovarci. Ogni tanto però lo fa!»

«Elusiva, questa Villy».

Cerril rise, poi gli tese una mano. Lysandre la guardò, senza sapere bene cosa fare: da una parte era maleducato non accettare una mano tesa, dall'altro non voleva che i suoi guanti sudici toccassero quella manina pulita. Sorrise debolmente, arrossendo.

«Forse è meglio di no».

Per fortuna, Cerril aveva capito. E così Lysandre si era ritrovato nell'hotel, che era stranamente vuoto: non c'era nessuno, a parte lui e la ragazza ballerina. Il silenzio di quel luogo quasi lo stordiva, ricordandogli ogni istante che il vecchio immortale, AZ, alla fine invece era morto.

«Se ti va di farti una doccia, o qualcosa del genere, abbiamo un sacco di stanze libere» Gli aveva detto lei, lanciandogli una chiave che aveva preso dal quadro dietro la scrivania (chiave che lui non era riuscito a prendere al volo, e ora doveva chinarsi per raccogliere da terra) «Perciò... non fare complimenti! Tanto te l'ho detto che non abbiamo mai clienti».

Lysandre si sentì avvampare mentre realizzava che quello che Cerril stava cercando di fare era una buona azione: aiutare quello che, dal suo punto di vista, era un nonnino senza casa. Lei gli stava facendo la carità.

E il peggio è che sarebbe stato stupido rifiutare l'offerta, perché era ovvio sia che lui avesse bisogno di una doccia, sia che Cerril non era minimaente infastidita dall'offrirgli quelle cose.

Così Lysandre si era ritrovato da solo in una delle camere e si era tolto i vestiti. All'improvviso, la possibilità di farsi una doccia lo aveva reso euforico.

Perché si ricordava così bene come funzionava una doccia, ma non si ricordava niente della sua famiglia? Cosa c'era che non andava, nel suo cervello?

L'acqua calda, a dire il vero, sembrava più importante di qualsiasi legame: un qualcosa di primordiale, una gioia selvatica nel provare una sensazione di tale rilassamento. Basta con il freddo e con lo sporco! Basta con gli strati di vestiti su vestiti, lo stringersi tremando, imbacuccato, imbozzolato! Era vivo, e l'acqua lo colpiva direttamente sulla pelle, e il profumo del sapone era così buono, e oh, l'aria era leggermente nebbiosa per via del calore e...

«Sempre il solito, sotto la doccia per due ore ogni volta» Disse una voce nei suoi ricordi, carica di divertimento, ma anche di una sottile nota di rimprovero «Vedi che Diantha ci aspetta, Lys! Vieni fuori da lì dentro!».

Ci fu una pausa, e il profumo del sapone nel ricordo (era alla lavanda, un odore che in qualche modo permeava spesso queste scene di una vita passata) si sovrappose a quello del sapone dell'Hotel Z. Il getto d'acqua era diverso: molto più potente, molto meno sparso, quasi aggressivo. E quando guardava in basso, Lysandre non vedeva il bianco-zucchero dei suoi peli sul petto, ma muscoli possenti e una rasatura liscia, impeccabile, quasi totale.

«Chiamo il taxi e vado da solo!» Minacciò la voce del ricordo. 

Il Lysandre del presente si girò a guardare la porta, come se davvero ci fosse qualcuno a chiamarlo da dietro di essa. Ma non c'era nessuno. E il ricordo era già andato, perduto.

Rimanevano solo le lacrime, che forse non c'erano davvero, forse era solo acqua calda.


 

- Altre mini-scene di Lysandrino che piange qui -

(Ci piace scrivere gli omoni fieri che piangono. C'è una catarsi in questo. Andate a leggerne altre.)  



lunedì 3 novembre 2025

La fanart del giorno 7. Cyclermine (by aquesy)

Benvenute e benvenuti in questa rubrica in cui vi mostriamo le fanart dei nostri personaggi, disegnati da artisti talentuosi da tutto il mondo, e le commentiamo! Perché, insomma, un po' di fierezza ci vuole, no? Siamo fieri che le persone scelgano di disegnarli, e per dimostrarlo mettiamo i loro lavori sotto lo spotlight!

Cyclermine è una delle nuove aggiunte alle nostre specie: un piccolo spirito molto speciale (che diventerà anche un fakemon per il progetto Trinacris!). Questa bellissima illustrazione in digitale che lo ritrae è stata realizzata da aquesy

 



Cyclermine di base è una creatura carina... ma aquesy ha elevato questa carineria all'ennesima potenza. Vogliamo strapazzarlo. Afferrargli le guancine e strapazzarle finché non ne ha abbastanza di noi e scappa passando attraverso una parete o qualcosa del genere.

Bellissimo. Grazie mille per averlo disegnato!

 

domenica 2 novembre 2025

Lysandre che piange 3. Spazzatura

Quel mattino era gelido e nebbioso a Luminopoli, l'odore della pioggia che durante la notte aveva lavato i mattoni impregnava ancora le strade.

Lysandre aveva dormito in un sottopassaggio, il cappuccio della felpa tirato sopra la testa e quello del giubbotto sopra quello della felpa, le ginocchia strette al petto. Il freddo lo aveva svegliato diverse volte, finché Zygarde non si era accorto del modo in cui batteva i denti e gli si era sdraiato vicino, usando la sua energia per emettere un calore costante e permettendo all'umano di riposare.

Ora che era mattina, però, Zygarde era andato da qualche parte a fare qualcosa di eroico, e Lysandre era rimasto da solo. Sentiva le gambe rigide, le articolazioni delle caviglie pesanti, bloccate, e sapeva che muoversi gli avrebbe infilzato la carne con stilettate di dolore. Dormire fuori dai laboratori non era stata una grande idea... ma al momento, Lysandre non riusciva a sopportare i ricordi che quel posto gli portava, perciò aveva deciso di trovare un posto coperto e dormire lì... a sorpresa, quella notte aveva piovuto, e per giunta la temperatura era scesa all'improvviso. Colpa dell'Autunno che stava arrivando, probabilmente.

Lysandre tirò giù entrambi i cappucci: anche se il freddo gli aveva bloccato le gambe, si sentiva le orecchie un po' troppo calde. L'aria del mattino gli morse le guance sudate e gli punse gli occhi, facendoglieli lacrimare.

Abbassò le palpebre, e per un attimo ricordò la propria stanza da letto, le lenzuola rosse, il piumone trapuntato, i cuscini voluminosi e puliti che odoravano di lavanda... e la neve fuori dalla finestra. Si sorprese, di quel ricordo... il freddo era così lontano, dietro il vetro, che non sembrava reale. Come poteva esserlo, quando il suo pyroar era sdraiato sulle sue gambe emanando il più delizioso calore che si potesse immaginare? La criniera immensa, soffice come cotone, la gola che vibrava in un suono basso, avvolgente, vagamente metallico, le fusa di un grande predatore.

La stufa era spenta, non necessaria nella stessa stanza di un pokémon di tipo fuoco. Vicine alla finestra, vasi di begone e giacinti in fiore.

«Lysandre! Lysandre, avevi detto che mi avresti accompagnato a osservare gli snover!» Aveva gridato una voce dal piano di sotto «Stai ancora dormendo?».

Lysandre aprì gli occhi di scatto, il ricordo che si spezzava e colava via all'improvviso, come lo champagne da una bottiglia schiantata sull'asfalto. Un nome gli risalì alle labbra.

«Au... Au...».

Niente, se n'era già andato, insieme al calore e alle coperte calde e alle fusa di pyroar.

Al loro posto c'erano i mattoni grigi del sottopassaggio, la condensa che formava una patina sottile e lucente, e il freddo che gli azzannava le caviglie e le ginocchia.

Lysandre si prese un momento per rimettere insieme le forze prima di alzarsi, reclinando indietro la testa. Gli si formò un groppo in gola. Cosa aveva perso? Cosa aveva lasciato nel passato, insieme alle cose orribili che aveva fatto? Valeva la pena, di dimenticare ogni cosa, se anche le cose belle erano perse per sempre?

«Il mio mondo... perduto...».

Sentì gli angoli degli occhi che si riscaldavano. Bene, almeno le lacrime gli avrebbero protetto le palpebre dal congelamento: l'ultima volta se le era sentite prudere per sei giorni.

Qualcosa gli toccò una gamba, gentilmente. Lysandre riaprì gli occhi e guardò in basso, dove quello che sembrava un sacchettino di spazzatura con gli occhi lo stava guardando con l'aria più preoccupata che un sacco di spazzatura potesse assumere.

«Ciao, piccolo trubbish».

Quel pokémon, come lui, non aveva una tana. E mentre lui poteva contare sempre sugli avanzi che gli venivano portati (per qualche strano motivo che lui non era stato ancora in grado di comprendere) dai membri del Clan Ruggine, o da quelli del Team Flare Nouveau, quel piccoletto doveva trovare da mangiare nella spazzatura e Lysandre aveva visto con i suoi occhi quanto male erano trattati i trubbish dalla popolazione di Luminopoli... eppure, eccolo lì, a preoccuparsi per uno grande e grosso come lui.

«Sembra che ci sia ancora qualcosa di bello, in questo mondo» Sorrise, sfiorando le orecchie del trubbish con un indice, così simili ad uno sbrigativo fiocchetto «Hey, ti va di venire con me nella Piazza Centrale? Magari ci dividiamo un croissant. Sono sicuro che quelli del Nouveau ci hanno messo qualcosa da parte, eh?».

 

 


 


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(Ci piace scrivere gli omoni fieri che piangono. C'è una catarsi in questo. Andate a leggerne altre.)  

 

La fanart del giorno 6. Sir Mikhail (by sunrise.fangirl.4.life) ma è un pupazzo

Benvenute e benvenuti in questa rubrica in cui vi mostriamo le fanart dei nostri personaggi, disegnati da artisti talentuosi da tutto il mondo, e le commentiamo! Perché, insomma, un po' di fierezza ci vuole, no? Siamo fieri che le persone scelgano di disegnarli, e per dimostrarlo mettiamo i loro lavori sotto lo spotlight!  

La fanart di oggi è... pazzesca. E non è un disegno, che diamine! Completamente dal nulla, qualcuno ci ha mandato un video di un pupazzetto di feltro! Un pupazzetto di feltro di Sir Mikhail Esuriens! Impressionante. E fra l'altro, la persona che l'ha realizzato è la stessa che ci ha mandato questa fanart (sempre dello stesso personaggio), ovvero  sunrise.fangirl.4.life.


 

Ma seriamente? È adorabile! Il fatto che l'artista abbia sperimentato per creare un accessorio "attaccabile" (un po' come i tentacoli di Sir Mikhail nel canon, che non è che si possano staccare, ma che lui nasconde completamente in certe situazioni, per non spaventare i suoi interlocutori), usando un magnete cucito all'interno del feltro per permettere questa cosa, è fantastico.

È un'idea super-carina, sembra una di quelle cose che i produttori di giocattoli potrebbero inventarsi per rendere più interessante un pupazzo. Tipico espediente "semplice", ma rapido da eseguire quando si gioca, per permettere una trasformazione del personaggio da una scena all'altra.

Anche se inizialmente lei aveva qualche dubbio sul colore della pelle, possiamo assicurare che il risultato è assolutamente perfetto, in fatto di scelta di colori! Lo fa sembrare proprio di quel giallastro "malaticcio" tipico della pelle dei demoni Carnalis.

Gli occhi di Sir Mikhail, lo sappiamo sono un poco difficili da rendere in maniera corretta sulla faccia di un pupazzo così piccolo, ha fatto davvero del suo meglio, e sono usciti bene, per essere, appunto, su una faccia così piccola e creata senza l'ausilio di macchinari complessi. Apprezziamo davvero tanto questo tipo di lavori artigianali.


 

sabato 1 novembre 2025

Lysandre che piange 2. Zygarde pupazzone

«Zygarde»

«Zeh?»
«Stai cercando di consolarmi?»
«Garh garh»
«Temo che la mia tristezza, oggi, sia un po' più grande di così. Non basta qualche coccola per farmi dimenticare il peso di questo mondo».

Zygarde sedette per un attimo sul selciato, pensieroso. Gli umani erano strani, perciò non sempre lui sapeva come prendersi cura di quello che si era scelto, ma c'erano delle parole che potevano aiutarlo... cosa aveva detto Lysandre? "Temo che la mia tristezza sia un po' più grande di così". Ma certo!

Il pokémon si alzò in piedi, scrollando la testa, e fece un breve ululato, richiamando a sé alcune delle sue cellule. Erano in pochi a saperlo, ma Zygarde aveva molte più forme delle tre che solitamente mostrava in battaglia, infinite possibilità di adattarsi al mondo che lo circondava, per risolvere i problemi più disparati... e adesso il problema era la tristezza di un essere umano, perciò Zygarde doveva cambiare.

Le cellule si slanciarono su Zygarde, ammorbidendo i propri contorni e preparandosi alla fusione, emettendo una luce verde e pulsante.

«Zygarde... cosa... cosa stai facendo?» Domandò Lysandre, alzando la mano per proteggersi l'unico occhio che teneva aperto

«Zeeeeh!».

Quando la luce si dissipò, Zygarde era cambiato in una cosa sola: la sua taglia. Adesso non sembrava più grande come un furfrou magro, ma era più massiccio, più alto, quasi un arcanine.

«Zeh!» Disse tutto fiero, girandosi in direzione dell'umano per mostrargli il petto poderoso

«Sei... diventato più grande?»

«Zeh!»

«Per... consolarmi?»

«Groh Zeh!»

«Non credo che... non credo che...»

«Zeh?».

Lysandre serrò le labbra. Non disse quello che voleva dire, ovvero che non credeva che avrebbe funzionato, perché, in effetti, un po' stava funzionando.

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«Allora, hai trovato quella persona?» Domandò Villy a Matiere, la detective più brava di Lumiose City

«Beh, era con Zygarde»

«E...?»

«Ed era un Zygarde strano, troppo grande rispetto a quello che conosciamo. Lui lo teneva in braccio come se fosse un enorme peluche. Sai, come quei peluche che i genitori dei bambini vincono per loro alle bancarelle? Quelli troppo grandi per loro?»

«Eh?»

«E piangeva»

«P-piangeva? Uhm... ma lo hai preso, quindi?»

«Quando si accorto che mi stavo avvicinando ha gridato "non mi prenderai mai vivo" e ha iniziato a correre con quel pokémon gigantesco in braccio. Non me la sono sentita di inseguirlo»

«Vabbé, lo capisco. Facciamo che lo fermi un'altra volta, và»

 


 



(Note: il fatto che Zygarde abbia multiple forme, infinite persino, e che sia capace di adattarsi a qualunque situazione cambiando forma in accordo con quello che gli serve è praticamente canonico, è un concetto che è stato scoperto fra i conept per pokémon X/Y trovati nel Teraleak! Cydonia, un content creator italiano che parla principalmente di Pokémon, ha coperto nel dettaglio la natura di Zygarde, ed è lì che lo abbiamo imparato).

 

 

 

- Altre mini-scene di Lysandrino che piange qui -

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Lysandre che piange 1. Di fronte allo schermo

Quando aveva visto l'immagine sullo schermo Lysandre aveva dovuto sedersi.

Ora la stanza oscura, abbandonata, odorava di polvere e umidità, con quel sottile effluvio che permeava i luoghi sotterranei in cui i pokémon avevano fatto la loro tana, ma c'era stato un tempo in cui quel luogo era asciutto, pulito, asettico.

L'uomo non ricordava quel passato con precisione, la sua mente si era spezzata, ma flash di qualcosa, che sembrava essere stata la realtà anni prima, gli bombardavano il cervello, come schegge entrate attraverso i suoi occhi.

La realtà del presente era lo schermo. Uno schermo azzurro, enorme, unica luce accesa nel buio, accecante contro l'oscurità, che mostrava l'immagine di un progetto: un fiore meccanico, sbocciato verso il cielo. Perché un'immagine così bella gli provocava una sensazione tanto viscerale di orrore? Lysandre sentiva gli artigli di qualcosa che gli si aggrappavano allo stomaco, una voce che gli sussurrava nell'orecchio: "guarda".

E lui aveva guardato. E quando aveva anche ricordato, le lacrime avevano iniziato a rigargli la faccia.

«Sono stato io» Aveva sussurrato «Quella cosa... quella cosa orribile...».

L'arma finale. Ecco cos'era, quel fiore maledetto. Posta sottoterra dal mostro, il Re di Kalos di tremila anni prima, e riportato alla luce da lui, Lysandre, che aveva cercato di fare sbocciare ancora una volta la sua luce di distruzione.

Lysandre abbassò la testa, i palmi premuti contro gli occhi, le lacrime calde e viscide che gli si accumulavano sotto le palpebre, che scendevano sulle mani, che si accumulavano come pozze salate e bollenti. Come aveva potuto fare una cosa simile? Come aveva potuto essere così cieco?

Voleva morire. Doveva morire. E ora non avrebbe potuto farlo, condannato, come il Re di Kalos prima di lui, a vivere per un tempo inumanamente lungo. 

Non c'era nessuno ad udirlo, perciò lasciò andare un singhiozzo, e quel gemito rotto riecheggiò fra le pareti, mescolandosi al ronzio basso dello schermo. Pianse, stringendosi i pugni contro la fronte, i muscoli della schiena tesi, la testa incassata fra le spalle, piegato, senza riuscire ad alzare lo sguardo ancora una volta sul progetto dell'arma.

«Zeh!».

Una creatura elegante gli si avvicinò, muovendosi rapida sulle quattro zampe. Il suo corpo nero e verde emetteva un vago brillio nell'oscurità, specie gli occhi, bianchi e stranamente geometrici.

«Zygarde» Sussurrò Lysandre «Perché non mi hai fatto morire?».

Zygarde guardò il grande progetto, il fiore antico che Lysandre aveva estratto dalla terra in cui aveva dormito per tremila anni, e poi spostò di nuovo la testa verso l'uomo. Avevano trovato un modo di comunicare, loro due, così efficiente che sembrava condividessero i pensieri. A volte, Lysandre pensava, era come se Zygarde fosse nella sua testa... e forse, forse aveva ragione.

«Zeh gah» Disse il pokémon, con un tono lievo, come a dire "Guarda che non è morto nessuno"

«Però avrebbero potuto. Il piano... il piano era quello... ucciderli tutti»

«Zeh zeh?» "Ah sì? Tu sei l'unico che si è fatto male"

«La mia incompetenza non scusa la mia crudeltà»

«Gruff zeh» "Ma se hai fatto di tutto per farti fermare! Ti bastava non annunciarlo a tutta Kalos e nessuno ti avrebbe fermato"

«Non merito la tua compassione, Zygarde».

Il pokémon gli spinse la testa contro una gamba, socchiudendo gli strani occhi luminosi, e Lysandre sentì una sensazione calda, ma in qualche modo impalpabile, incorporea, propagarsi al suo corpo, fino al cuore.

«Gahr gahr zeh» "Il bene che hai fatto, amico mio... quello è più grande. E sono sicuro che farai ancora di più, molto di più".

Lysandre pianse più forte.

«Zah Garh» "Davvero non li capisco, gli esseri umani".


 

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Ottobre 2025 - Cosa abbiamo creato?

Ottobre 2025 è finito: Ecco cosa abbiamo postato online questo mese, grazie anche al supporto dei nostri beneamati patrons!


+++DISEGNO++++
 
Il Cammino delle Leggende (The Way Of Legends) / Nuovo mondo oscuro (New Dark World) OCs|

Pokémon

 
Furry, anthro and animals (not commissions)  
 
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Totale dei lavori pubblicati: 45

 
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venerdì 31 ottobre 2025

La fanart del giorno 5. Sir Mikhail che suona il piano (by sunrise.fangirl.4.life)

Benvenuti in questa rubrica in cui vi mostriamo le fanart dei nostri personaggi, disegnati da artisti talentuosi da tutto il mondo, e le commentiamo! Perché, insomma, un po' di fierezza ci vuole, no? Siamo fieri che le persone scelgano di disegnarli, e per dimostrarlo mettiamo i loro lavori sotto lo spotlight!  

La fanart di oggi è un Sir Mikhail che suona il piano, realizzato da sunrise.fangirl.4.life.

Che sorpresa che è stato vederlo all'improvviso (sì, l'abbiamo ricevuto in un messaggio su instagram, durante una conversazione)! È da un po' che non diamo attenzione a questo personaggio, ma è quello che succede quando di personaggi se ne hanno davvero tantissimi in questo enorme calderone che sono le nostre storie corali... ed è bello ricordarsi di lui in un modo fantastico come questo!

Sir Mikhail è un demone che adora assolutamente le arti, e il piano è uno dei suoi strumenti musicali preferiti... immaginarselo che suona una delle sue melodie preferite (o almeno che ci prova) usando anche i tentacoli è assolutamente uno spettacolo!

E poi sunrise.fangirl.4.life ha fatto sia una versione lineart, che ci permette di ammirarne le linee sinuose (i tentacoli meritano, in bianco e nero) che contrastano con quelle più dritte degli oggetti, ma anche del suo vestiario con i tipici tagli netti (che lui adora nei vestiti), sia una versione colorata, ed è bello vederlo senza giacca, riusciamo proprio a immaginare che se la sia tolta prima di sedersi e iniziare a premere sui tasti.

 

 

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giovedì 23 ottobre 2025

La necessità di non essere Brand (con un video di Richard HTT)

Tutto comincia con un video... un video dell'artista Richard HTT:


Lui lo spiega bene, non è vero? Lo spiega con l'aria di chi è stanco di tutto questo, ma al contempo è temprato dal suo essere un... brand. Per fortuna, Richard ha una capacità comunicativa che è perfetta per fare arrivare questo messaggio lontano. Vorrà dire che sarà la voce di tutti quegli artisti che invece non sono capaci di comunicare così chiaramente... o magari non ne hanno voglia, perché ci sono momenti in cui un artista vuole solo creare le sue cose, non spiegare a tutto il mondo come funziona internet.

Ha detto una cosa che arriva giustissima, potentissima, profondissima.

Questa brandizzazione, fra l'altro, impedisce (o perlomeno ostacola) la scoperta di nuove voci, di persone che fanno contenuti a modo loro, ma che magari non hanno una capacità immediata di brandizzarsi, pubblicizzarsi, di rimanere stabili su un solo argomento, su un solo format, su un solo messaggio, che non riescono a camminare su una tavola posta su questo oceano gremito di squali, per andare da una barca all'altra (una, quella dell'amatorialità senza alcun riconoscimento, l'altra quella del successo "brandizzato") come in una lunghissima camminata su un'asse pirata.

Certe persone preferiscono nuotare in quell'oceano, magari immergersi, magari esplorarlo... ma gli squali... oh, gli squali (che non sono neanche veri squali, sono le bestie meccaniche dell'algoritmo, della monetizzazione, della necessità di collaborare con i marchi) sono ovunque e vogliono il sangue dei creativi.

A volte ci guardiamo indietro e pensiamo... se qualche anno fa noi stessi fossimo stati in grado di proporre la qualità di ciò che proponiamo oggi, fra scrittura e disegno, saremmo anche potuti diventare popolari.

Ma oggi non è abbastanza.

Potremmo seguire le mode. Potremmo rincorrere gli algoritmi. Ma un po' sarebbe come morire... e allora rimaniamo isolati, noi come migliaia di altri creativi qui sul web. 

(Che poi noi non facciamo niente, o quasi niente, al momento su Youtute, ma questo problema si riscontra su qualunque piattaforma, da Wattpad a Tumblr, da Twitter a Facebook).

E lo sappiamo che è strano dirlo, ma anni fa internet sembrava questa piattaforma assurda, dove si potevano trovare cose bizzarre e "vere", blog di persone in fissa con la musica di una certa città che ti facevano perdere fra le storie e le note, forum di maestri coltellinai che ti facevano sognare di imparare l'arte di creare lame, diari personali così spassionati che quasi ti sembrava di diventare amici di certa gente, progetti narrativi multi-libro che si estendevano attraverso enciclopedie intere di personaggi e luoghi... è questo l'internet che vorremmo, ma che purtroppo sta morendo ogni giorno.

Ma noi vogliamo rimanere positivi. E lanciare un appello a tutti quelli che leggono questo messaggio: non abbiate paura di essere "cringe", quando esprimete la vostra gioia per qualcosa. Volete fare un sito intero dedicato al vostro personaggio preferito di Pokémon? Fatelo. Fatelo, anche se qualcuno potrebbe dire che è infantile, che siete troppi cresciuti/e, che dovreste avere di meglio da fare... ma sapete cosa? Sono LORO che dovrebbero avere di meglio da fare, non voi.

La gioia è gioia. E a volte la gioia, quella vera, non è marketizzabile, non fa gola all'algoritmo, ai signori del capitale, perché le passioni più pure non sempre sono condivise da milioni di personi, a volte sono solo di nicchia, ma una nicchia appassionata, capace di creare rapporti veri, di darsi feedback genuini, di scambiarsi arte, comunità di solo qualche migliaia di persone che però possono darvi molta più gioia di quanta ve ne darebbe scrivere per un'audience di miliardi (di fronte a cui, però, dovete mordervi la lingua, stando attenti a sembrare perfetti).

Raccontate del vostro hobby, fate i complimenti al vostro scrittore preferito, non abbiate paura di voler bene ai vostri hobby, ricordatevi che questo mondo, per rinascere, ha bisogno di creatività... che di distruzione ce n'è anche troppa in giro, non sembra anche a voi?

Vi auguriamo di trovare la vostra gente. E che la vostra gente trovi voi.

- I Cactus di Fuoco

lunedì 13 ottobre 2025

Le nostre top teorie della cospirazione per Pokémon Z-A


Ci eravamo detti fra noi di scrivere tutte le nostre teorie per Pokémon Z-A prima che il gioco uscisse, per vedere se ce n'era qualcuno che avesse anche un vago senso.

Ora, l'uscita del gioco è vicinissima, ma non abbiamo scritto assolutamente niente... (cioè, in realtà qualcosa abbiamo scritto, ma non molto ad essere sinceri, abbiamo solo abbozzato una fanfiction brutta che probabilmente ha sbagliato ogni predizione dentro di essa, compresa la presenza di uno Starmie alto come un palazzo) perciò ecco a voi alcune delle nostre idee bizzare (con dietro ragionamenti ancora più bizzarri, ma che hanno una gran quantità di prove a sostegno delle cose, perché noi siamo fatti così e dobbiamo scavare nei più reconditi anfratti della lore per trovare cose che nessuno ha notato).

Attenzione, perché è un viaggione psichedelico:


1. Il professor Platan è il nuovo capo del Team Flare

Per spiegare questa teoria, dobbiamo tornare ancora una volta alla nostra ossessione originaria da bimbi strani: il Priorato di Sion.  Ora, sappiamo già di avere una straordinaria capacità di collegare cose assolutamente non-collegabili al Priorato di Sion, non c'è bisogno che ce lo diciate voi, ma questa volta abbiamo delle prove.

Il Priorato di Sion (in francese Prieuré de Sion) è un'associazione fondata il 7 maggio 1956 ad Annemasse dall'esoterista Pierre Plantard, un maestro della truffa che ad un certo punto rinominerà sé stesso come Pierre Athanase Marie Plantard de Saint-Clair (per mettersi in relazione alla famiglia Sinclair in riferimento alla leggenda templare della Cappella di Rosslyn in Scozia). E che c'entra con il professor Platan?, chiederete voi, bravi bambini, e questa è un'ottima domanda.

Plantard. Platan. C'è una somiglianza fra i due nomi non vi pare?

Sì, sì, sappiamo che si tratta di una prova effimera, di una somiglianza vaga, ma... ma se vi dicessimo che nella beta del gioco di Pokémon X e Y il professor Platan si chiamava... professor Sinclair? Per qualche motivo non è una cosa molto risaputa, ma in una versione demo (e forse è più corretto dire demo, invece di beta, anche perché il professor Platan ha anche altre versioni precedenti del suo nome, come Charles, tipo Charles Xavier) aveva un nome estremamente diverso da quello scelto ufficialmente.

Sorry, non ci ricordiamo il sito, ma era uno di quelli dove parlano dei giochi in uscita e cose così. Boh, non siamo videogiocatori, solo teoristi.
 

Esattamente. Sinclair, Platan, Saint-Clair, Plantard: un cambio di nome per entrambi, ed entrambi hanno nomi simili. Hmmm.

Le somiglianze non finiscono qui: il simbolo del Priorato di Sion, utilizzato anche come emblema personale da Pierre Plantard/Saint-Claire è costuitito da un fleur-de-lys che ha intorno un nodo. E il simbolo personale del professor Platan? Estremamente simile. Come facciamo a saperlo? Oh, ma è semplice: perché lui lo utilizza per chiudere con la ceralacca la lettera che viene inviata alla mamma del protagonista nel gioco di X e Y. Non è una cosa che si può vedere all'interno del vieogioco, questo no... ma, all'interno del gioco di carte collezionabili? Esistono diverse versioni della carta della Lettera del Professore, e sebbene l'illustrazione sia molto piccola, si può dire che ritrae un fiore (molto probabilmente proprio un giglio, anche se stilizzato in maniera leggermente diversa da un fleur-de-lys) e una qualche forma di... nodo?

La lettera profumosa del professore in una carta del gioco.

 

L'emblema di Plantard / del Priorato di Sion

Interessante...

 

Ora, appurato che esiste una somiglianza voluta da Pokémon fra il professor Platan e il fondatore del Priorato di Sion... rimane da stabilire quale sia il Priorato di Sion, all'interno del gioco.

Ma chi se non, ovvissimamente, il Team Flare. Ecco, possiamo vedere le vostre facce perplesse davanti agli schermi. Forse state scuotendo un po' la testa, hm, increduli? Di certo nei vostri occhi si riflette il vostro scetticismo. Ma non temete, bambini, perché abbiamo prove anche per quello!

Torniamo un attimo alla vita reale, a due libri per l'esattezza: Il Santo Graal e Les Dossiers secrets de Henri Lobineau presentano il Priorato come se fosse una società vecchia di un millennio, con il compito della sopravvivenza di una linea Merovingia di re Franchi, che sarebbe sopravvissuta nell'ombra. Una... linea... Merovingia di re Franchi. E il priorato di Sion deve proteggerli. E tutto questa ha a che fare, ovviamente, con la linea di sangue di Gesù.

Citando Wikipedia: 

"Quella della linea di sangue di Gesù è la leggendaria sequenza dei diretti discendenti del Gesù storico e di Maria Maddalena, o di un'altra donna, generalmente considerata la sua presunta moglie, che avrebbe dato luogo a dinastie regali europee come quella dei Merovingi"

Hm. Hmmm. Adesso, seguite un attimo il nostro ragionamento, proveremo a renderlo più chiaro possibile, ma è leggermente convoluto e trascina al suo interno prove prese da diversi media:

Sapete chi è discendente di una linea di sangue reale, nei giochi X/Y? Lysandre, il boss del Team Flare. Ma c'è di più: è un pronipote di AZ, un immortale.

E nel gioco ci sono solo altri due immortali, uno dei quali è (vista la sua apparizione, immutata, nella tappezzeria del passato di Pokémon Leggende Arceus) Alder. Alder... che somiglia in modo davvero sospetto a Lysandre. E che nella tappezzeria in questione, quella mostrata in Leggende Arceus, ha su di sé un piccolo simbolo con una forma particolare: un incrocio fra un fleur-de-lys e un uccello... magari Yveltal, il pokémon leggendario più tematicamente vicino a Lysandre? Per non parlare del fatto che il nome di Lysandre, nell'originale giapponese, è proprio Fleurdelys, come il giglio araldico francese.

 

Allora... 

1) Sappiamo che Lysandre è il discendente del fratello di AZ (il re di Kalos che tremila anni fa utilizzò l'arma finale per compiere uno sterminio di massa);

2) Sappiamo che Alder e AZ sono entrambi immortali, e non è che ce ne siano a vagonate di immortali, in Pokémon, perciò possiamo presumere che la loro immortalità abbia origini simili, ovvero che sia stata causata dall'esposizione alle radiazioni dell'arma finale, o di qualunque tecnologia simile all'arma finale che sia stata costruita ed utilizzata in quel periodo;

3) Se Alder e AZ sono entrambi immortali (e lo sono), per le stesse cause (ed è probabile che lo siano) vuol dire che in qualche modo erano vicini durante quel periodo di tempo, quindi non sarebbe una teoria così azzardata dire che erano fratelli, e che dunque l'antenato diretto di Lysandre sia Alder;

4) Oltre al simbolismo e al fatto che le date e gli eventi combaciano, Lysandre e Alder sono connessi anche da un ultimo, importantissimo tassello: il loro look. Entrambi hannl infatti capelli ribelli, che tendono ad andare verso l'alto e a prendere molto spazio, formando punte voluminose. I capelli di Alder, anche da legati, non ci pensano proprio ad andare giù! Un'altra persona che ha capelli simili, anche se tagliati molto più corti, è Lance... e anche lui, viene fatto intuire, ha una qualche parentela con Alder... e sembra conoscere Lysandre, in Pokémon Masters EX, perché è uno degli argomenti di cui è possibile discutere con lui. Che i due siano cugini? Questa sarebbe l'ennesima prova del fatto che Alder è l'antenato di Lysandre.

Certamente vi chiederete cosa c'entra il fatto che Alder sia l'antenato di Lysandre con l'equivalenza fra il Team Flare e il Priorato di Sion...

E se vi dicessimo che Alder è stato creato per essere un po' il "Gesù" del mondo Pokémon? Scritti di worlbuilding (tratti dal Teraleak) paragonano infatti le due figure: Alder è stato ispirato direttamente dalla figura di Gesù, anche se per ovvi motivi, nel gioco finito, questa cosa è trapelata poco.

Quindi, se il Priorato di Sion ha come obiettivo quello di proteggere i discendenti diretti di Cristo, e di assicurarsi che salgano al potere, sedendo sul trono della Francia, vedete bene come il Team Flare, proteggendo e supportando Lysandre, dimostra un obiettivo estremamente simile.

E ora torniamo al professore... perché il professor Platan si ritiene responsabile delle azioni di Lysandre, scusandosi per lui? Perché non lo confronta direttamente, durante la "crisi di Kalos", nel momento in cui Lysandre, in preda all'angoscia e alla follia, vuole utilizzare l'arma finale per un omicidio di massa che spazzerà via da Kalos tutti coloro che non fanno parte del Team Flare, il professor Platan non appare affatto? Perché Lysandre mette così tanta enfasi sul fatto dell'essere prescelti da Platan, e pertanto meritevoli di vivere?

Perché Augustine Platan è il Gran Maestro del Team Flare. Anche Lysandre stesso è stato designato dal professor Platan, scelto grazie alla conoscenza che ha della storia di Kalos.

La prima volta che incontriamo Platan e Lysandre insieme, il professore ci dice una cosa molto interessante: che Lysandre è di ascendenza reale, e pertanto che è un vero prescelto. Che cosa specifica. Che cosa estremamente specifica, non credete? Tantopiù che Lysandre stesso minimizza la cosa, dicendo che non ha molta importanza...



Ma perché per Augustine Platan è importante? Perché il suo ruolo, come Gran Maestro del Team Flare, è quello di proteggere la dinastia reale Kalosiana... e Lysandre è, secondo lui e secondo il Team Flare, la persona più adatta per governare legittimamente la Francia Pokémon.

Che poi Lysandre si senta schiacciato da questa prospettiva, non desideri governare un bel niente (lo capiamo anche dai suoi diari personali, visto che il protagonista di XY ha la possibilità di essere un vero ficcanaso e leggere tutti i libri nell'ufficio di Lysandre) e sia quasi paralizzato dall'idea di prendere una decisione, questa, beh... è un'altra storia. Ed è forse la storia che ha portato all'attivazione dell'arma finale. 

Tutto sommato, aldilà dei tasselli che combaciano perfettamente, non sarebbe una figata a prescindere, scoprire che il Professor Augustine Platan sia sempre stato la mente diabolica dietro al Team Flare, il suo Gran Maestro?



E LE ALTRE TEORIE? (Forse le aggiungiamo doman, state connessi!).



domenica 12 ottobre 2025

Blindfury: il fumetto del licantropone è di nuovo qui! In una nuova veste grafica!

 

Che fatica formattare la roba per venderla... specie se si tratta di fumetti. Sembra quasi che la parte più difficile non sia immaginare la storia, oppure disegnarla, o riempire i buchi di trama e le connessioni da una storia all'altra, da un personaggio all'altro, ma usare questi strumentini da quattro soldi (anzi, nel nostro caso gratuiti, come LibreOffice) per mettere insieme qualcosa che possa essere stampato.

Tempo di tergersi il sudore dalla fronte... perché alla fine, abbiamo vinto!

Una nuova veste grafica, più compatta (come avrebbe sempre dovuto essere, invece di quel disperivo A4 gigante che abbiamo pubblicato al tempo), di Blindfury, un nostro vecchio fumetto del 2021! Yay! Con le immagini messe bene, senza testi tagliati, senza censure.

Se vi va di avere un pezzo fisico di qualcosa fatto da noi, ma a un prezzo relativamente basso, qui potete acquistare la nuova versione!

(P.S.: è une versione in inglese. Siete interessati ad un'eventuale versione in italiano della stessa storia, oppure va bene anche così?). 

 


Lo... lo pubblicizziamo con questo shot della cover e del retro cover perché non sappiamo come pubblicizzare una cosa che abbiamo già ampiamente pubblicizzato tipo dodici anni fa. Quindi. Boh. È sempre carino, no?

 

E sapete cosa significa questo? Significa che, non avendo più il "limite" frustrante di non avere idea di come formattare i fumetti (visto che possiamo ri-utilizzare questo stesso documento come template, cambiando solo i disegni all'interno), finalmente siamo pronti a raccontarvi nuove storie illustrate! Mamma quanto tempo è passato... ma son dettagli, finalmente siamo tornati.

E voi, quale storia volete vedere adesso? Che cosa dobbiamo illustrare? Più draghi, altri licantropi? Storie di vampiri? Dobbiamo finire finalmente quel vecchio racconto sul demone carnalis che si incontrava con la vecchietta e condivideva con lei la sua storia incredibile? Fatecelo sapere!

 

sabato 11 ottobre 2025

Halloween si sta avvicinando...

Ebbene sì, l'Autunno adesso si respira nell'aria... come tutti gli anni, le Dame Bianche Italiane si sono svegliate, e quella di Duino è già pronta a iniziare il suo difficile lavoro di sensibilizzazione alla condizione degli spiriti post-umani. Sembra che con i friulani stia funzionando! Con Samhain (pronunciato “sow-in” o “sah-win” in Gaelico) che fa un passetto verso di noi ogni giorno, il velo fra i mondi si fa più sottile: è il momento ideale per raccogliere i pomi di nebbia, o andare alla ricerca di rare apparizioni nei boschi, magari mentre cercate gli altrettanto rari funghi porcini. Se siete davvero fortunati, potreste anche trovare qualche tana degli gnomi dell'acqua!

Noi siamo pronti ad intagliare le nostre zucche, per aiutare quei fantasmini che ogni anno si perdono durante il periodo migratorio nel mondo materiale. Lo sapevate, che le luci delle zucche sono come piccoli fari per loro, perché gli riesce più facile ricordare la posizione delle luci di colore virante al giallo/arancione? E questo è il periodo riproduttivo di moltissime specie di piccoli spiriti, soprattutto di quelle in pericolo di estinzione, quindi ricordatevi di accendere una zucca (va bene anche finta, purché sia arancione) per loro, se volete che il mondo sia presto popolato di una nuova generazione di adorabili spiritelli! E se non per loro, fatelo per onorare i vostri cari, come fanno per il coloratissimo Día de los Muertos (1-2 Novembre, Messico e America Latina), oppure per Ognissanti (2 Novembre, tradizione cristiana e popolare Italiana) o per Pitru Paksha (Settembre-Ottobre, India), tutte feste dove le luci delle candele vengono utilizzate per commemorare i cari defunti e purificare lo spazio spirituale.

Le luci sono particolarmente belle in questo periodo, visto che le giornate si accorciano e potete usarle per leggere accoccolati sul vostro divano, oppure, se siete così fortunati da avere un portico o un giardino, su una sedia a dondolo mentre siete circondati dai colori caldi delle foglie cadute.

E mentre accendete le vostre zucche, non dimenticate di lasciare una mela lucida vicino alla finestra, come vuole l’antica usanza di Samhain. Si dice che il suo profumo dolce attiri gli spiriti gentili, quelli che sussurrano vecchie storie nelle notti nebbiose d’autunno.

martedì 7 ottobre 2025

Il seme di un'idea: Otherwhere magazine

WARNING: Tantissimo blaterare. Ma proprio tanto. Questo intero post è fatto di blaterate. Siete avvisati, è noiosissimo, ma ha in mezzo anche qualche informazione interessante, quindi, boh, se volete farvi i fatti nostri leggetelo pure. 

 

Lo sapete, i Cactus di Fuoco hanno fatto un po' di tutto: racconti brevi, romanzi, fumetti, un audioracconto una volta (in collaborazione con Zombie Readers), una wiki e bla bla bla... sapete che cosa non abbiamo fatto ancora? Una rivista. Con racconti, schede delle creature, disegni, recensioni. È davvero un sacco di lavoro, ma, hey... forse possiamo farlo.

Lo sappiamo che è tanta roba. Lo sappiamo che noi siamo relativamente in pochi per un lavoro del genere, ma... ma ci sono alcuni di noi che, in passato, hanno gestito una zine gratuita bimestrale a tema Hannibal (la serie tv, ce l'avete presente? Quella con Mads Mikkelsen e Hugh Dancy?) che aveva al suo interno fanart, interviste, one-shot scritte appositamente per la zine... è andata bene, finché, insomma, l'interesse non è andato scemando, insieme alle forze necessarie per tenere insieme tutto quel meccanismo (ed era un mensile! Un mensile!) senza avere neppure un guadagno monetario dalla cosa.

Capitalismo, sapete? C'è bisogno di mangiare, le forze sono limitate, e si finisce per concentrarsi tristemente su altro. 

Purtroppo anche noi per ora siamo un po' giù, ci sono poche energie da spendere, nonostante ci siano così tante idee da realizzare, e il risultato è che ci troviamo in questo limbo frustrante in cui vogliamo fare fare fare, e riusciamo a malapena a mettere assieme una giornata prima di crollare. Poco tempo, poca forza, troppe idee.

E il nostro usuale "pubblico" sembra più piccolo e spento del solito... che siano anche loro un po' giù? Abbiamo smesso di avere tutti i commenti e le interazioni che un tempo avevamo, non vediamo più le teorie folli dei nostri lettori, il loro supporto, la loro indignazioni per le azioni riprovevoli dei cattivi, e ci manca tutta la loro fantastica energia.

Detto in breve, vogliamo fare un rivista in cui appariranno disegni, articoli sul paranormale, storie, interviste e tanto altro, incentrati sul mondo "spirituale", e in particolar modo sul nostro personale Worlbuilding.

Sarebbe mensile, completamente a colori, e conterrebbe un romanzo a puntate (un capitolo per ogni mese), oltre a tanto, tanto altro ancora.

Il titolo di questa meraviglia? Otherwhere.

Sentite come suona bene? OTHERWHERE. Abbiamo pure un logo già pronto e l'idea ci rende felici.

Secondo voi, dovremmo farlo? Dovremmo concentrarci su un progetto di dimensioni così grandi?
Da un lato, la tentazione è davvero immensa: mensilmente potremo esplorare parti recondite del nostro mondo fantastico, illustrare creature a cui non abbiamo dato ancora abbastanza amore, studiare in profondità mitologie che ci hanno sempre intrigati, e persino intervistare gli anziani del nostro paese (o di paesi limitrofi) alla ricerca di storie misteriose che sono rimaste nascoste per anni, e che senza di noi non verrebbero mai alla luce. Oppure, semplicemente, di quelle panzane esilaranti che si inventano i vecchi, ma che con il giusto worlbuilding e "ricamo" intorno possono diventare super divertenti e uniche.

Da un altro lato... è tanto, tantissimo lavoro. Ma proprio tanto. E non abbiamo nessuno ad aiutarci, si tratterebbe di un progetto di passione che certamente, all'inizio, non sarebbe particolarmente remunerativo.

Il fatto è... abbiamo incontrato una tipa oggi, che ci ha detto di andare nel suo studio per parlare di un "progetto". Eccetto che non c'era nessun progetto, voleva sentire che cosa avevamo da proporre noi. Non aveva nessuna idea. E neanche nessun budget. E neanche nessuna skill con cui contribuire.

Insomma, visto che le cose da fare dobbiamo farle tutte noi, abbiamo pensato... perché non fare più o meno (in realtà non c'entra niente, tutto quello che lei voleva fare è una roba corale da pubblicare) quello che voleva, ma molto meglio e senza il suo aiuto-non-aiuto-che-sarebbe-stato-solo-un-peso?

Perché l'idea è bella (ed è nostra, ci è venuta mentre effettivamente le proponevamo un sacco di idee e lei non diceva né sì né no a nessuna di essa) e divertente e unica e pensiamo che ci sia un po' un buco di mercato riguardo a questo settore.

E i fantasmi... oh, i fantasmi sono proprio la nostra cosa.
 
A noi personalmente piace tantissimo quando in una storia c'è un organismo così strano, così alieno, così complesso che per un essere umano il suo "funzionamento" risulta difficilmente comprensibile. Come specie umana, noi non riusciamo ancora a comprendere come funzionano un sacco di animali; per esempio, non sappiamo ancora benissimo come fanno a sopravvivere i cloroplasti che i sacoglossi, lumache marine fichissime (e in grado di autodecapitarsi e sopravvivere, e anche questa cosa non sappiamo perché la facciano) "rubano" (anzi, levate pure quelle virgolette, rubano i cloroplasti e basta) dalle alghe. Insomma, sono cloroplasti! Sono fatti per sopravvivere nelle cellule delle piante, come  fanno a sopravvivere dentro ad una lumaca e darle la capacità incredibile di diventare fotosintetica?

È semplicemente fondamentale che anche nel worldbuilding, nella scrittura di creature fantastiche, esistano dei misteri.

Le bestie, gli spiriti, le piante... ogni tanto, qualcuno di loro deve essere incomprensibile.

E una rivista fantasy MA su creature misteriose? Fantastica. Sublime.

Il progetto per noi.

Peccato essere sempre così stanchi. 

mercoledì 1 ottobre 2025

Settembre 2025 - Cosa abbiamo creato?

 

Settembre 2025 è finito: Ecco cosa abbiamo postato online questo mese, grazie anche al supporto dei nostri beneamati patrons!


+++DISEGNO++++
 

Pokémon

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giovedì 11 settembre 2025

Mega Malamar

Finalmente, dopo una settimana di attesa (che può sembrare poco, ma l'hype c'era tutta), Mega Malamar è stato rivelato!

Ecco a voi il "servizio": 

 


A noi, quando l'abbiamo visto all'inizio, non ha fatto immediatamente un'impressione al 100% positiva, ma il motivo è presto detto: fantasticando avevamo finito per figurarci una cosa completamente diversa, un design ancora più eerie e misterioso, con lunghi tentacoli sottili, simili a quelli del Magnapinna, un cefalopode abissale che ha stuzzicato l'immaginazione di molti grazie al suo aspetto etereo ed alieno...

Ma poi, riguardando meglio, studiando le minuzie del design di questa megaevoluzione, abbiamo rapidamente cambiato opinione: quella che avevamo in mente noi non era una megaevoluzione, era un nuovo character design, mentre questa qui è una megaevoluzione. E che mega! Con il suo corpo che, grazie ai due lunghi tentacoli e all'estremità affusolata del corpo, sembra una M gigante (l'emme di Malamar, ma anche di Mega, ma anche di... Megamind!), il collettone da supercattivo ancora più prominente, i tentacoli stilizzati per sembrare al contempo un cervellone e la capigliatura di uno scienziato cattivo dei cartoni animati, con tanto di doppia colorazione che "mima" le strisce che a volte suddetti scienziati hanno fra i capelli, sia ai lati che, più spesso, al centro della testa (la cosiddetta "Mallen streak", che esiste anche nella realtà, ma che caratterizza spesso i villain dei cartoni), l'aspetto in generale più appuntito, più elegante... insomma, un signor design, se lo si analizza meglio.

Richiama alla mente moltissime cose! Il diagramma di una corda spinale umana per esempio, visto che spesso vengono anche disegnate utilizzando varie fasce di colore per distinguerne le varie parti, proprio come varie bande di colore sono presenti nel corpo di Malamar.

Oppure il Taningia danae, una specie di calamaro (gigantesca, per giunta) abissale che possiee una peculiare bioluminescenza, avendo due giganteschi organi bioluminescenti alla fine delle braccia più lunghe, proprio come gli ipnotici "pennelli" neon di Mega Malamar.


Ovviamente anche il fatto che ricordi alcuni iconici villain non è da sottovalutare. Per esempio Void di Berserk, che sotto il mantello nasconde proprio un corpo appuntito e lungo, praticamente un bastone, e due braccia strane, deformi. scheletriche, mentre è sempre visibile il testone da "alieno di Mars attack", 'nsomma, un cervellone, proprio come Mega Malamar. E ovviamente, già che li abbiamo citati, gli alieni malvagi, che spesso hanno cervelli visibili e grandi occhi rotondi, talvolta, in alcune versioni, ipnotici.

E poi ci sono le seppie!

Sì, le seppie! Sono in grado di utilizzare i loro cromatofori per creare una sorta di "giochi di luce" (in realtà bande di colore scuro e chiaro che danno l'impressione di un'emissione di luce) con cui possono confondere, mesmerizzare, sia le loro prede che i loro predatori. Delle vere e proprie ipnotiste della natura, natura da cui Pokémon trae sempre e abbondantemente a piene mani (per fortuna).

Che c'è, non credete che le seppie sappiano usare l'ipnosi? Godetevi questa breve scena, narrata nientemeno che da David Attenborough! 


 Che meraviglia la natura, eh? 

 

Chi sarà la prossima mega evoluzione a venire rivelatà? Sarà davvero quella di pyroar come dicono alcuni? E se sì, c'è nessuna connessione fra lui e malamar, visto che entrambi erano fortemente legati al team flare in Pokémon X e Pokémon Y?

Beh, immagino che lo scopriremo presto. Molto, molto presto. 

Muahahahahahah!

 

 


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