Nome: Reliosar
Crawford
Soprannomi: -nessuno
(per ora)
Sesso: Maschio
Specie: Merfolk
comune (Maregens vulgaris majestic)
Provenienza: Oceano
Pacifico
Reliosar Crawford nasce
come secondogenito della coppia reale, fratello minore dell'erede al
trono Glasamael. Non conosce la solitudine: il bambino non viene
mollato un attimo, sempre in compagnia di madre, padre, nonna o,
quasi sempre, fratello.
Nessuno dei suoi
fratelli sarà cresciuto con così tanta premura, avvolto nelle
attenzioni continue di famiglia e servitori. A lui la madre insegnerà
cosa sia la dignità, il padre la giustizia, il fratello minore
l'obbedienza.
In quanto secondogenito
gli era negato aspirare al trono, ma avrebbe avuto comunque diritto
ad una carica molto prestigiosa che richiedeva un'alta moralità.
Sarà molto affettuoso
con il fratello Irideo, suo compagno di giochi preferito, che arriva
un anno dopo la sua nascita. Passano molto tempo insieme, con le
“intrusioni” del fratello maggiore Glasamael che si sente in
dovere di insegnargli qualunque cosa abbia imparato quel giorno.
Reliosar, che vorrebbe
sperimentare lo stesso tipo di unione che aveva legato lui e
Glasamael con Irideo, comincia a trovare fastidiose le lezioni del
primogenito, ma con l'arrivo di nuovi fratelli e la sua crescita
Glasamael comincerà a lasciarlo stare e a vederlo più come un
“alleato” per ristabilire l'ordine tra i piccoli.
Anche lui avrà la sua
aiuola, in cui proverà a coltivare dei coralli, staccandone pezzi da
quelli che trova nei dintorni del palazzo e piantandoli nel suo
pezzo. Si rivelerà una strategia molto intelligente, perchè, in
quanto costruiti dai polipi, lui non ha bisogno di occuparsene.
Adotta un comportamento
menefreghistico nei confronti della sua aiuola, che presto verrà
ricoperta dai regalini dell'aiuola di Glasamael, noto giardiniere di
alghe infestanti.
Cresce in armonia con i
fratellini.
Reliosar e Irideo sono
complici e protagonisti di un fallitissimo tentativo di colpo di
stato ai danni del fratello ereditario, che viene subito scoperto dal
re e dissuaso a botte.
Reliosar si appassiona
presto all'intaglio, dopo aver visto un artigiano che mostrava a
corte i suoi lavori, da cui suo padre scelse i giocattoli per i nuovi
nati: non aveva mai visto tanti oggetti meravigliosi tutti insieme,
anche se possedeva una collezione di splendidi cavallucci marini
scolpiti in una pietra porosa e leggera, bianca, che noi umani
chiamiamo “pomice”.
Inizialmente incostante
e incapace di creare alcunchè, pensa di non essere portato per
questa attività e la abbandona dopo alcuni terribili risultati (tra
cui una specie di ritratto di suo padre che somigliava più che altro
ad una patata con due occhi), ma qualche anno dopo, pensando di aver
acquisito la maturità necessaria, ricomincia a lavorare
sull'intaglio del legno, migliorando molto lentamente, ma
costantemente.
Non diventa eccezionale
in questa attività, ma produce un gran numero di opere abbastanza
graziose e giocattoli per i fratelli più giovani, che gli richiedono
spesso figurine a forma di squalo o di balena (che perciò sono le
forme che gli riescono meglio).
In seguito ad un
particolare naufragio, Reliosar riesce ad ottenere due zanne d'avorio
da cui, impegnandosi come mai nella sua vita, riesce a ricavare due
statuette ritraenti i suoi genitori, non splendide, ma abbastanza
belle da essere riconoscibili e apprezzabili.
Suo padre mostrò
quelle statuette a chiunque volesse vederle, e anche a chi non
volesse, dopodichè le fece sistemare nella sala del trono, dove sono
probabilmente i due ornamenti meno belli e professionali che siano
mai entrati in quella zona del palazzo.
I suoi fratelli le
trovarono senza dubbio meravigliose, la prima volta che le videro, ma
crescendo si resero conto che si trattava di due lavori mediocri,
almeno per la media di ciò che erano abituati a vedere a palazzo, e
le statuette divennero una specie di barzelletta: “Sono come le
statue di Reliosar” era usato per indicare qualcosa di livello
qualitativo troppo basso per il contesto.
-Storia ancora in progresso-
Curiosità:
- Il suo fratello
preferito è Irideo, terzogenito.
-Pinne e coda ricordano
quelle del Lamna Nasus (o smeriglio), uno dei componenti più piccoli
della famiglia degli squali
-È l'unico dei
fratelli ad avere ereditato le caratteristiche melaniche dal padre,
cosa che si è palesata solo ad una certa età. Il suo colore tenderà
a scurire col tempo.
-Apparentemente è
quello, fra i fratelli, che ha più successo con le sirene, essendo
da molte desiderato (seppure tutti i principi siano ambiti)
- Lo smeriglio (Lamna
Nasus) è un pesce a «sangue caldo»: grazie alla sua capacità di
convertire la forza muscolare, l'attività fisica, in calore,
riscalda il sangue, ottenendo una temperatura anche di una decina di
gradi superiore a quella dell'ambiente esterno
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