Il puripyre, conosciuto anche come incendio selvaggio, è una specie di spiriti elementali del fuoco. Le sue forme giovanili, fatini e sinaire, sono molto comuni.
Aspetto
I puripyre adulti sono creature di dimensioni enormi, composti da svariati tronchi e rami intrecciati fra loro nella vaga forma di un animale quadrupede, dotato di una lunga coda e di un lungo collo. La loro schiena, irta di una distesa di rami spogli, è sormontata da quelle che sembrano alte fiamme ardenti, che si estendono anche lungo tutta la coda. Si potrebbe facilmente descriverli come un incendio boschivo semovente.
I loro occhi sono estremamente simili a due tizzoni ardenti, incastonati in un teschio di plasma e carbone.
In realtà il loro corpo non è composto dai rami e dai tronchi intrecciati, ma dal plasma e dal fuoco che li circonda, divora e tiene insieme. Il loro centro di energia si trova all'interno del petto, ed è talvolta possibile scorgerlo fra le fessure che esistono fra i tronchi intrecciati.
Le loro dimensioni sono molto variabili, ma sempre enormi ed impressionanti da osservare: possono essere lunghi (coda compresa) dai trenta ai duecento metri.
Il centro di energia di un puripyre adulto ha una temperatura tra i 1.800 °C e i 2.000 °C, e dalla loro bocca possono emettere zaffate di fumo con una temperatura di 200-300 °C, che utilizzano generalmente come arma offensiva.
Ciclo vitale
Nonostante la loro forza sconfinata e il loro aspetto maestoso, i puripyre iniziano la loro vita come paralarve minuscole e così comuni che sono in pochi a sapere che, crescendo, si trasformeranno in tali creature: i fatini.
I fatini somigliano molto a dei tipici will-o'-wisp, fiammelle animate, ma di colore rosso-arancio e con quattro piedini che spuntano dalla base e permettono loro di muoversi galoppando attraverso i prati. Hanno grandi occhi blu-verdi, l'unico dettaglio che distingue fronte e retro della creatura, essendo le loro quattro "zampine" indifferenziate le une dalle altre, permettendogli di trottare e galoppare con la stessa desterità indipendentemente avanti e indietro.
Il loro successivo stadio del ciclo vitale è il sinaire: in questa fase le paralarve iniziano a raggruppare rami, intrecciandoli fra loro grazie al loro potere spirituale, per crearsi un corpo fisico che somiglia vagamente, per forma e dimensioni, a quello di un pony. I sinaire sono ancora molto goffi e può capitare che lascino indietro dei pezzi del proprio nuovo corpo fisico, o che li piazzino male dando l'impressione che abbiamo più di quattro arti, o che la loro forma sia molto disordinata. Spesso lasciano il proprio centro di energia completamente scoperto e visibile.
Infine, dopo un periodo di tempo piuttosto lungo che va dai trenta ai duecenti anni, i sinaire riescono finalmente a raggiungere l'età adulta, divenendo puripyre. Solo lo 0,02% dei fatini riesce a sopravvivere così a lungo da raggiungere la forma adulta, e per un motivo ben preciso: i puripyre sono creature potentissime, enormi ed affamate, capaci di consumare intere foreste spirituali.
Riproduzione
I puripyre hanno una riproduzione agamica, che porta alla creazione di semi che vengono piantati nel terreno e necessitano di alte temperature per germogliare.
Molto spesso, dopo un intenso incendio boschivo, la zona si popola di centinaia di fatini, germogliati dai semi che sono stati riscaldati.
I puripyre adulti non si prendono cura direttamente della prole, ma la loro presenza ne rende la sopravvivenza più facile, grazie alla "pre-digestione" del materiale combustibile: i fatini si nutriranno del fumo eccedente, essendo essi troppo poco caldi per bruciare il legno di alberi antichi, i quali sono assai più nutrienti ed adatti per la crescita di paralarve di fuoco.
In assenza di adulti, i fatini neonati tenderanno a nutrirsi delle sostanze create dalla combustione di paglia e legnetti, crescendo molto lentamente, e aumentando il proprio potere in modo da poter digerire legno di qualità crescentemente maggiore.
Habitat
I puripyre sono spiriti nomadi, che, grazie alla particolare strategia evolutiva di portare sempre con sé il proprio cibo, possono percorrere distanze sconfinate. Sono rari, ma presenti in ogni zona del mondo, eccetto che nei pressi dei circoli polari, troppo freddi e privi di alberi per poterli sostenere.
Dieta
I puripyre si nutrono dell'energia sprigionata dalla combustione ed è per questo che costruiscono i propri corpi con alberi antichi e li fanno ardere lentamente, assorbendone i nutrienti in lunghi periodi di tempo. Per via della loro preferenza verso oggetti che bruciano lentamente, sono fondamentali nel riciclo dei boschi esauriti, ovvero i resti spirituali di quelle che un tempo erano distese di alberi, i quali sono stati tagliati e/o eradicati nel mondo materiale, ma la cui presenza spirituale è rimasta sigillata dal cemento, impossibilitata a disperdersi nella sua maniera naturali: la materia degli alberi spirituali nei boschi esauriti tende infatti a bruciare attraverso una combustione lenta.
La combustione lenta (o latente) è una forma di combustione che avviene nel corso di un periodo di tempo prolungato, sostenuta dal calore sviluppato quando l'ossigeno attacca direttamente la superficie di un combustibile in fase condensata.
Curiosità
- La combustione lenta all'interno dei puripyre è quello che li nutre per lunghi periodi, ma un fenomeno molto simile avviene anche in natura, correlato agli incendi selvaggi, ed è molto più devastante: la combustione senza fiamma del suolo forestale non ha l'impatto visivo della combustione con fiamma; tuttavia, la combustione della biomassa può persistere per giorni o settimane dopo che l'incendio è cessato, provocando il consumo di grandi quantità di combustibili e diventando una fonte globale di emissioni nell'atmosfera, sterilizzando inoltre il terreno per via della distruzione di tuberi, radici e semi.
- In alcune culture, i puripyre sono chiamati anche "madri delle fiamme".
- I puripyre più grandi vengono cacciati per ottenere carbone di altissima qualità, quello che si trova nei loro petti, intorno ai loro core.
- Nonostante il loro aspetto, che mima quello di una vigorosa fiamma viva, in realtà i fatini hanno una gradevole temperatura calda e possono essere tranquillamente toccati da mani umane.
- Si dice che avvistare un puripyre nella sua fase migratoria, ovvero quando cammina senza avere intorno boschi, porti fortuna. È effettivamente molto raro vederne uno!
🌵🎨 Tutti i disegni di questa pagina (e probabilmente anche delle altre, se non è diversamente specificato) sono stati realizzati dalle nostre artiste, Furiarossa e Mimma! 🌵🎨