mercoledì 25 dicembre 2024

Aboletto [English version]


Abolettos (Lacrimae somniorum) are spirits belonging to the Lemures group. In the paralarval stage they are known, together with two other species of the same family (Lacrimae sanguinis and sidereum), as tears of desires.

Appearance

As adults, abolettos have the appearance of large spherical masses two to six meters wide, generally flattened at the poles, green, yellow or blue in color, translucent enough to allow a glimpse of the luminous energy center, which is located right in the center of the body.

They have no eyes or ears, si they orient themselves in the world only through taste, the perception of pain and that of vibrations. The surface of adult abolettos is soft and pleasant to the touch: the sensation of touching them has sometimes been described as similar to that of a hot water bottle made of agar agar jelly.

During their paralarval stage, they tend to be brighter, with a crystalline surface, and gather in small colonies that, when they manifest in the material world, are particularly pleasing to humans.

When an adult aboletto is injured, it protects itself by instantly forming a series of long spines on its surface, giving it the appearance of a big sea urchin.

Behavior

Abolettos are extremely passive spirits, which simply remain in the same spot even for years, incorporating dust and dead materials that touch them through their skin, feeding very slowly. They are completely harmless, except for the long spikes that form on their surface when they are injured, and due to their extremely elastic and robust consistency, they are difficult to cut or pierce, so the possibility of being accidentally stung by their rising spikes is very low.

They rarely manifest in the material world, and when they do, it is generally due to mistakes or the fault of other creatures that transported them. When this happens, they have no problem surviving in the material world, feeding primarily on dust, dry leaves, dead insects, and other things that settle and remain on them for a long time.

Habitat

Abolettos are an indicator of healthy and life-rich areas, thriving primarily within complex spirit ecosystems. Well-developed abolettos can generally be found wherever there are living forests with large trees.

Diet

In their natural environment, abolettos feed primarily on non-encoded ectoplasm and various remains of other spirits' meals. They are excellent detritivores and help maintain healthy ecosystems.

Conservation

They are unfortunately a vulnerable species, hunted by humans as one of the easiest ghosts to keep in captivity. Unfortunately, although their immobility makes them easy to keep in small terrariums, these creatures adapt poorly to captivity, requiring good air exchange, and variable conditions in terms of humidity and temperature: they could easily survive in a temperate forest, but die after a few weeks if kept indoors.

Furthermore, their natural distribution area is progressively shrinking, due to the destruction of forests, both ectoplasmic and natural, and deforestation.

There is an old, and barbaric, practice that consists of capturing the young of this species and locking them in transparent glass jars, making a wish and waiting for the paralarvae to shrink until they die of hunger and disappear, and the disappearance of the "wishing tear" should in theory mean that the wish will come true. This senseless custom, without any magical or scientific basis, has further reduced the number of specimens of abolettos in nature.

Trivia

  • The largest aboletto ever measured was 20 feet, 10 inches in diameter.

  • For a long time, abolettos were not considered living beings, but some sort of mysterious natural phenomenon.

  • It seems to love the vibrations produced by whistled tunes, one of the few things that can make an aboletto move, and in this case try to roll toward the source of the sound.

martedì 24 dicembre 2024

Aboletto

Gli aboletti (Lacrimae somniorum) sono spiriti appartenenti al gruppo dei Lemures. Nello stadio paralarvale sono conosciuti, insieme ad altre due specie della stessa famiglia (Lacrimae sanguinis e sidereum), come lacrime dei desideri.

Aspetto

Da adulti, gli aboletti hanno l'aspetto di grandi masse sferiche larghe dai due ai sei metri, generalmente schiacciate ai poli, di colore verde, giallo o blu, traslucidi abbastanza da lasciar intravedere il centro d'energia luminoso, che si trova proprio al centro del corpo. Non hanno occhi ne orecchie, si orientano nel mondo solo attraverso il gusto, la percezione del dolore e quella delle vibrazioni.

La superficie degli aboletti adulti è soffice e piacevole al tatto, la sensazione di toccarli è stata talvolta descritta come simile a quella di una borsa dell'acqua calda fatta di agar agar.

Durante la loro fase paralarvale tendono ad essere più luminosi, con una superficie dall'aspetto cristallino, e a raccogliersi in piccole colonie che, quando si manifestano nel mondo materiale, sono particolarmente gradite agli esseri umani.

Quando un aboletto adulto viene ferito, si protegge formando istantaneamente sulla sua superficie una serie di lunghe spine, che gli danno l'aspetto di un riccio di mare.

Comportamento

Gli aboletti sono spiriti estremamente passivi, che si limitano a rimanere nello stesso punto anche per anni, inglobando attraverso la pelle la polvere e i materiali morti che li toccano, nutrendosi molto lentamente. Sono del tutto innocui, eccetto per le lunghe spine che si formano sulla loro superficie quando vengono feriti, e per via della loro consistenza estremamente elastica e robusta sono difficili da tagliare o perforare, perciò la possibilità di essere punti per sbaglio dalle loro spine è bassissima.

Raramente si manifestano nel mondo materiale, e quando lo fanno si tratta generalmente di errori oppure è colpa di altre creature che li hanno trasportati. Quando ciò accade, non hanno alcun problema a sopravvivere nel mondo materiale, nutrendosi principalmente di polvere, foglie secche, insetti morti e altre cose che si depositano e rimangono per molto tempo su di loro.

Habitat

Gli aboletti sono un indicatore di zone sane e ricche di vita, prosperando principalmente all'interno di complessi ecosistemi spirituali. Generalmente si possono trovare aboletti ben sviluppati ovunque vi siano foreste viventi con alberi di grandi dimensioni. 

Dieta

Nel loro ambiente naturale, gli aboletti si nutrono principalmente di ectoplasma non-codificato e vari resti di pasti di altri spiriti. Sono eccellenti detritivori e contribuiscono a mantenere gli ecosistemi sani.

Conservazione

Si tratta purtroppo di una specie vulnerabile, cacciata dagli esseri umani come uno dei fantasmi più facili da trattenere in cattività. Purtroppo, anche se la loro immobilità li rende facili da tenere in piccoli terrari, queste creature si adattano male alla cattività, necessitando di un buon ricambio d'aria, e di condizioni variabili in fatto di umidità e temperatura: potrebbero sopravvivere facilmente in una foresta temperata, ma muoiono dopo poche settimane se vengono tenuti in ambienti chiusi.

Inoltre, il loro areale di diffusione naturale si sta progressivamente restringendo, per colpa della distruzione delle foreste, sia ectoplasmiche che naturali, e del disboscamento.

Esiste un'antica, e barbarica, pratica che consiste nel catturare i piccoli di questa specie e rinchiuderli in barattoli di vetro trasparente, esprimendo un desiderio e aspettando che le paralarve si rimpiccioliscano fino a morire di fame e scomparire, e la scomparsa della "lacrima dei desideri" in teoria dovrebbe significare che il desiderio si realizzerà. Questa insensata usanza, senza alcun fondamento magico o scientifico, ha ulteriormente ridotto il numero di esemplari di aboletto in natura.

Curiosità

  • L'aboletto più grande mai misurato aveva un diametro di sei metri e quarantadue centimetri.
  • Per un lungo periodo di tempo, gli aboletti non sono stati considerati esseri viventi, ma una sorta di misterioso fenomeno naturale.
  • Sembra amare le vibrazioni prodotte dai motivetti fischiettati, una delle poche cose che possono spingere un aboletto a muoversi, e in questo caso a provare a rotolare verso la fonte del suono.

 

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lunedì 23 dicembre 2024

Personaggi: Sheridan Grimm

(Did you get lost, wanderer? If you're looking for this page in English, you can find it linked HERE once it's complete!)


Arte di koobie

Nome completo: Sheridan Grimm
Specie: Umana
Pronomi preferiti: Lei/Ella.
Occupazione: Becchina, artigiana
Orientamento: Asessuale aromantica
Nazionalità: Irlandese

Peso: 132 kg
Altezza: 2,09 m
Struttura fisica: Muscolosa, in  modo elegante.
Odora di: Muschio, pelle pulita, ibisco, con un tocco di ferro.

Sheridan Grimm è una Ministra Oscura che visse nel XIX secolo.

Era una donna taciturna ed autoritaria, che lavorava come becchina insieme al marito Paul Grimm in un piccolo villaggio senza nome dell'Irlanda del Sud.

Ha fatto da mentore al Ministro suo successore, il suo pupillo e figlioccio Rory Tad.

Appare nel libro, vincitore di un premio Wattys, L'Uomo dei Cimiteri parte 1 - Il Bambino.

Aspetto

Sheridan è alta ed imponente, con i capelli rossi, ricci, gli occhi verdi. Mostra molto poco le proprie emozioni attraverso le espressioni del viso; è facile percepirla come disinteressata.

Ha la pelle pallida, spruzzata di lentiggini; la forma del viso è allungata e la mascella smussata,"a uovo".

Si veste spesso con abiti scuri e comodi, in particolare la sua mantella con cappuccio (che Sheridan tiene spesso alzato).

Ministro ideale

È ricordata come uno dei Ministri Oscuri più performanti della storia; per quanto il potere dei Ministri Oscuri vada crescendo di generazione in generazione, e perciò tempi moderni hanno visto persone che ricoprivano il medesimo ruolo essere capaci di esercitare un potere ancora più grande, l'etica di comportamento e le capacità di Sheridan ne hanno fatto una sorta di Ministro ideale, anche e soprattutto agli occhi del Custode Oscuro.

Una strega di poche parole

La sua forma mentis e processi mentali non si allineano spesso a quelli di un "normale" umano, e sembra del tutto disinteressata al conformarsi o comprendere gli esseri umani. Sheridan parla molto raramente, ancora una volta incurante di comunicare con gli altri o stabilire dei contatti umani. La sua voce suona bassa e metallica, quasi aggressiva.

A Sheridan piace il lavoro manuale, ed è lei a creare a mano le bare per l'attività; si comporta spesso in maniera quasi placida, senza affrettarsi per praticamente nulla, ma emana comunque un'impressione di potere in chi le sta attorno che evoca timore, quasi soffocante.
Sheridan non è capace di celare del tutto la propria natura sovrannaturale, dando l'inquietante sensazione di qualcosa di selvatico e altro negli umani che la incontrano. Le persone del paese la temono, perchè considerano Sheridan una strega ferale ed oscura, capace di grandi e spaventosi incantesimi.
E non hanno neppure tutti i torti.

Curiosità

  • Se lo desidera, apparentemente solo parlando ad un essere umano, Sheridan è capace di instillare in lei o lui un terrore tale da indurre visioni ed attacchi d'ansia.
  • Il suo matrimonio con Paul è una copertura: i due non sono una vera coppia, ma siccome i rispettivi ruolo nel Ministero Oscuro li portano a lavorare vicini tutto il tempo, era molto più semplice per loro mantenere le apparenze e vestire il ruolo di marito e moglie. Purtroppo Sheridan non è particolarmente brava a "mimetizzarsi".
  • La sua amicizia con Paul è complessa; in quanto Custode, lei deve obbedire alle sue direttive dirette, e lui la aiuta ad orientarsi tra gli umani, ma Paul si fida dell'istinto e della saggezza di Sheridan, e se lei dice che qualcosa legato al mondo magico o naturale va fatto in un certo modo, le darà retta senza fare domande.
  • Ha un corvo reale domestico, chiamato "Morrighan" come la dea, nonostante sia un maschio.
  • Sheridan sa cantare e suonare il mandolino.
  • Ha un'affinità particolare con gli insetti.



Le piacciono
 Non le piacciono
 ❤ La natura
 ❤ L'oscurità
 ❤ I boschi
 ❤ Il lavoro manuale
 ❤ La quiete
 ❤ Un buon bagno caldo
 ❤ Mangiare
 ❤ Combattere
 ❤ Le poesie sulla morte
 💔 I convenevoli
 💔 Gli umani
 💔 Perdere
 💔 I braccionieri
 💔 L'arroganza
 💔 La Notte che Urla
 

 













 
Galleria di immagini (Clicca per ingrandire!)
 
Con il giovane Rory


Con Rory


Con Paul
 

Con Rory e Paul

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domenica 22 dicembre 2024

Mangiacalzini

Mangiacalzini

I mangiacalzini (Nigris sublecto) sono spiriti di dimensioni medio-piccole, appartenenti alla famiglia dei Lemures. Sono spiriti sinantropi, molto comuni all'interno delle case degli umani che abitano in America del Nord. 


Etimologia

Il nome scientifico di questa creatura, Nigris sublecto, si riferisce alla loro abitudine a nascondersi in posti bui e angusti, come ad esempio sotto i letti. Il nome comune della creatura, mangiacalzini, si riferisce invece al fatto che spesso rubano le calze degli esseri umani per farsi un nido, composto da una pila di oggetti morbidi (fra cui, ovviamente, i favoriti sono i calzini) sotto cui nascondersi. Contrariamente a quello che si pensava in tempi più antichi, i mangiacalzini non si nutrono di calze, né di alcun altro capo di abbigliamento.

Aspetto

I mangiacalzini, una volta raggiunta l'età adulta, sono lunghi dai quarantacinque centimetri ai due metri. Hanno un corpo lungo e affusolato, serpentino, e dal loro collo si diparte una raggiera di tentacoli che hanno più o meno la lunghezza del corpo, dando l'impressione che la creatura sia composta solo da una piccola testa e da un groviglio di lunghi tentacoli. Il colore della loro pelle è interamente nero.

Appartenendo alla famiglia Nigris, gli scienziati dibattono sul fatto che i tentacoli siano in realtà code, come quelle che compongono i finti tentacoli dei loro più piccoli cugini, i wuppi, e fino ad ora le ricerche sembrano puntare in quella direzione: non avendo un apparato scheletrico, ed essendo la loro anatomia estremamente differente da quella degli animali del mondo fisico, non è implausibile che le code multiple siano "risalite", in anni di evoluzione, fino al collo.

I mangiacalzini non hanno occhi visibili, essendo questi sempre protetti da uno strato di pelle, e sono molto miopi: fondamentalmente utilizzano gli occhi solo per individuare le fonti di luce e il movimento di grossi oggetti, da cui tendono a scappare.

La loro testa, dai contorni molto smussati, è leggermente schiacciata e caratterizzata da una bocca ampia, piena di denti affilati e triangolari. Sulla cima della testa, spuntano due piccole antenne semi-rigide, con le quali possono percepire i cambiamenti nel campo elettromagnetico e comunicare fra di loro.

Al contrario della maggior parte degli altri lemures della famiglia Nigris, i mangiacalzini adorano manifestarsi nel mondo materiale: sono infatti in grado di metabolizzare la forza vitale, ed in seguito, quando i loro corpi si sono completamente materializzati ed adattati, le proteine che prendono dalle loro piccole prede. Quando un mangiacalzini è interamente materializzato, diventa molto denso e pesante per la sua taglia, arrivando a pesare in casi eccezionali fino a quarantacinque chili.

Comportamento

I mangiacalzini sono spiriti solitari, che si nascondono nelle soffitte, nei vecchi garage, nelle stanze da letto poco utilizzate e talvolta nelle lavanderie o nel vano di ascensori fuori uso.

Normalmente sono molto timidi, ma è possibile per un essere umano addomesticarli e persino addestrarli, per via della loro spiccata intelligenza. Il meccanismo è semplice: guidati solo dal loro istinto, i mangiacalzini accetteranno volentieri di compiere piccole azioni, di obbedire a certi comandi, in cambio di bocconcini di cibo delizioso.

Bisogna però stare molto attenti: anche se un mangiacalzini si è abituato alla presenza di un essere umano, non significa che accetterà chiunque nel suo territorio, e se viene costretto contro la sua volontà ad interazioni con altre persone che non conosce, senza avere una via di fuga, può attaccare e ferire gravemente anche un umano adulto, grazie ai suoi denti affilati e alla forza prodigiosa dei suoi tentacoli.

La riproduzione avviene sempre nel mondo spirituale, essendo i neonati troppo deboli per manifestarsi nel mondo fisico; i piccoli migreranno nella loro nuova casa solo una volta che saranno divenuti capaci di assumere forme pseudo-materiali.

Habitat

Ovunque vi siano vecchie stanze chiuse e insetti che possono essere catturati, lì vi saranno mangiacalzini. Al contrario di quello che molti presunti "cacciatori del paranormale" credono, i principali spiriti abitanti dei manicomi abbandonati non sono quelli degli umani che vi sono morti, ma i mangiacalzini, che fanno le loro tane sotto mucchi di spazzatura che accumulano in anni di residenza.

I mangiacalzini amano gli ambienti umidi, ricchi di materiale in decomposizione, che attirino molti piccoli animali, ma si accontentano di stanze asciutte e pulite, se riescono a trovare altri modi per procurarsi il cibo.

Dieta

Come già accennato, la dieta dei mangiacalzini si compone principalmente di piccoli animali del mondo fisico. Gli esemplari più giovani si nutrono di formiche, larve di dittero e blatte, quelli più anziani catturano, grazie ai loro tentacoli che estendono al di fuori del nido a mo' di trappole, ratti e altri occasionali visitatori dei luoghi abbandonati.

I mangiacalzini domestici hanno una dieta generalmente più varia e bilanciata, con il risultato di essere in migliore stato di salute.

Conservazione

I mangiacalzini non sono al momento in pericolo di estinzione e non lo saranno fintanto che esisteranno luoghi come gli edifici abbandonati o le vecchie soffitte.


Curiosità

  • In passato, alcuni mangiacalzini hanno attaccato e ucciso degli esseri umani durante il sonno, divorandoli poi lentamente. Non si sa cosa abbia esattamente scatenato questo comportamento anomalo, ma ad ogni modo non è più accaduto niente del genere dal 1980, nonostante il numero dei mangiacalzini nel mondo non sia dimunito.
  • Nessun bambino è mai stato ucciso da un mangiacalzini.
  • Molti maghi attirano e ospitano volontariamente dei mangiacalzini nelle proprie case, utilizzandoli come rimedio naturale all'invasione di blatte o ratti. Un singolo mangiacalzini adulto può catturare e mangiare fino a settanta blatte al giorno!

 

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venerdì 20 dicembre 2024

Aurolupus lycans

General information and warnings 

Also known as Goldenwolfen, the Aurolupus are a kind of canine/primate shapeshifters very often confused with the real lycans (Homolupus homolupus) or with the werewolves (Lupus hominarium), but capable of hybridizing with both. They are extremely rare and dangerous, therefore it is advisable not to approach one (in particular if you do not have experience with lycans or werewolves) and, if you encounter them in your zone, to denounce their presence to the competent authorities. 

A reminder for the magic users, that these creatures are completely immune to magic both outside and inside their body and therefore that your powers, however developed, can't in any way  kill them nor retain them. Due to their incredible bone and muscle density, bullets too may not be decisive in their killing.

 

Origins 

The most probable ancestor of aurolupus beasts is the Xenocyon Lycaonoides, a large canid that lived in the Pleistocene, between 1.8 million years and 30,000 years ago, which feed on antelopes, deers, elephants, wild horses and probably also men. 

It is assumed that the Xenocyon have crossed with a primitive "prototype" of lycanthrope and thus acquired the ability to change, albeit in a rough way. 

Over time, the aurolupus has refined its mutation skills, although modernly they still do not love to acquire and maintain a humanoid form. 

According to some scholars that specialize in the study of this primitive species of shapeshifters, the fairer fur that some specimens show is the result of the interbreeding with the extinct species of lycans known as white terror (Homolupus terribilis), from which modern aurolupuses have inherited not only some shades of their fur, but apparently also greater mental instability and greater aggression than that of their Xenocion ancestors. 

Another species that seems to have contributed to the creation of the modern genetic heritage of the aurolupus is the unfortunately recently extinct small African werewolf (Lupus hominarium africanus), from which it seems that they inherited the ability to be totally refractory to all kinds of magic. 

However, some researchers argue that the aurolupus have become refractory to magic at the beginning of their evolution due to a spontaneous genetic mutation and not because of the intersection with the small African werewolf. 

The first complete standard of the species and its breeds was officially established by the CPF (Company for the protection of the forms) on 18 December 1898 and was reworked again and catalogued in 1980. 

 

Appearance

General characters: the aurolupus or goldenwolfen is shapeshifter werewolf-type of medium-large size, with light fur, strong and  muscular, heavy skeleton and solid structure. 

Everything in their figure must give an idea of ​​rough strength and must strike fear in the heart of the enemies. The ears are erected. 

It is distinct in three different types: supergoldenwolfen (giant), goldenwolfen (medium) and splinter (small). 

The most common and functional type is the goldenwolfen (medium), the smallest and more rare are the splinters, while the supergoldenwolfen are considered practically legendary.

 

Fundamental measures

the aurolupus has four different forms of transformation, in order of height to the shoulder: feral, native, human and fullmoon. 

Supergoldenwolfen (giant size)

Feral (lupine type): prefer the females between 70 and 88 centimeters at the withers, males between 71 and 93 centimeters at the withers. The minimum required height is 70 centimeters, there is no maximum height. 

Native (hyena/wolf of caves-like type): preferred height for females between 89 and 150 centimeters at the withers, preferred height for males between 94 and 160 centimeters at the withers. Interestingly, in the aurolupus supergoldenwolfen, the native form can grow at much greater heights, but only temporarily, depending on how much they have nourished before their transformation. 

Human (humanoid type): minimum height of 1.85 m, maximum of 2.22 m for both males and females. 

Fullmoon (anthropomorphic body, covered in fur type): minimum height of 1.90 m and maximum of 2.50, both for males and females. A margin of -2 centimeters is tolerated for females with optimal proportions and +2 centimeters for males that display optimal proportions.

A blind supergoldenwolfen male in native form

 

Goldenwolfen (medium size) 


Feral (lupine type): females between 63 and 72 centimeters at the withers, males between 63 and 74 centimeters at the withers. 

Native (hyena/wolf of caves-like type): preferred height for females between 89 and 120 centimeters at the withers, preferred height for males between 90 and 140 centimeters at the withers. 

Human (humanoid type): minimum height of 1.68 m, maximum of 1.82 m for both males and females. 

Fullmoon (anthropomorphic body, covered in fur type): minimum height of 1.80 m and maximum of 1.97, both for males and females. A margin of -2 centimeters is tolerated for females with optimal proportions and +2 centimeters for males with optimal proportions. 

Splinter (small size)

Feral (lupine type): females between 60 and 64 centimeters at the withers, males between 63 and 70 centimeters at the withers. 

Native (hyena/wolf of caves-like type): preferred height for females between 70 and 110 centimeters at the withers, preferred height for males between 75 and 115 centimeters at the withers. 

Human (humanoid type): minimum height of 1.50 m, maximum of 1.78 m for both males and females. Full moon (wolf/humanoid type): minimum height of 1.80 m and maximum of 1.97, both for males and females. A margin of -2 centimeters is tolerated for females with optimal proportions and +2 centimeters for males with optimal proportions. 

The full moon size of this breed is identical to that of the average race, having an incredible expansion capacity (although, of course, remaining much lighter). 

General appearance

Head: the head is in the shape of a cone, powerful and about 45% of the height at the withers, on average wide between the ears. The skull-muzzle ratio is 50%-50% in lupus form. The jaws, upper and lower, are extremely robust and remember those of an hyena. The nasal bridge is rectilinear, with a wide base that is decreasing moderately in width from the background towards the forward. The lips are strongly pigmented, from brown to black, well stretched. 

Powerful and complete teeth (42 teeth). The upper incisors are scissor on those of the lower jaw. Sometimes the upper canines are so long that they protrude outside the mouth. The teeth are almost never completely white, more often than a light yellowish color. The tongue is covered with filiform papillae, curved and forming a hard hook towards the throat, the function of which is to allow the animal to have a stronger adhesion to the things that it's heating, also allowing it to scrape deeper the bones of the prey captured. The zygomatic arches are well marked and a powerful bone structure must be noticed with a single look. The eyes are of medium size, round, golden or ocher color, that can become brown in human form. Never blue or gray, in a pure specimen. The ears are from medium to small in size. In all feral (non-human) forms they are triangular, very spaced from each other and attached high, turned forward, without hair inside.

Neck: powerful, long, very muscular and with a slightly arched superior profile. It is adherent, always free of dewlap or loose skin round the throat. 

Body: Powerful back; The rump is wide, of medium length, inclined by about 23 ° on the horizontal in the lupine form. In the native form, the back line descends inclined by the "hump" of muscles and fat on the shoulders until the rear that is low. The chest is spacious, wide and well descended, with well-developed muscle and strong, long ribs with a very curved shape, creating a strong torso shape. 

In human form they often give the impression of working a lot on the development of the torso musculature, although the latter is almost never defined. 

The lines of the body are often defined as more similar to those of hyaenides than canids. 

Tail: in the natural state it is brought horizontally as an extension of the back line, it is hanging at rest. It is thick, from medium-short to short, very well muscled, and give to the beast's silhouette a primitive aspect. 

Limbs: long and well articulated in human and fullmoon form, average length in lupus,  and muscular form in a native form. The thigh is always of medium length, wide and strongly muscular. It may happen that the goldenwolfen have long arms in proportion to those of a human being of equal height. The feet have strong, arched and well closed fingers. In native and fullmoon form they have long curved and highly pigmented nails, of an array of colors that can go from the light gray to black, passing from various brown shades. 

The pawpads are dark pink, olive or brown in color. 

Gait: naturally brought to the trot, they have a powerful pace with good extension. Often, due to their proportions and the way they move their feet, aurolupuses seem clumsy: nothing further from reality, since these creatures are very agile (except in the fullmoon form, where the muscles change structure and are connected on bones and cartilage in order to have great power, but little agility and looseness) and capable of sudden direction changes.

Skin and fur: the skin is never very fair and the most common color is the olive, immediately followed by the "spotted" (brown leather with extensive olive patches). In rare cases the skin can be entirely brown. Among the supergoldenwolfen it is common that the skin is a little lighter than their similar and medium-sized fellows, but even in this case they are never pale. The hair and fur is dense, hard, straight with admitted rare traces of undulating. On the face, on the feet and palms the hair is very short; The dominant males are the exception that exhibit a thick beard on the chin and throughout the lower jaw line, only sometimes accompanied by mustache. The length of the mane and hair on the tail and back defines the social role within a pack and is closely related to hormonal production: the higher the rank of a specimen, the long the mane will be. In addition, males generally have a little longer mane than females. Ideally we can say that the most hairy specimen will be the male alpha and the one with the finest and short hair will be the female omega. Aurolupuses have no undercoat and therefore suffer the cold. 

The colors admitted for the mantle are: honey with red-brown, brown or light gray patches, single-colored honey, single-color gilded, golden with brown/black dorsal strip, light gray with saddle and golden mask, Isabella (cloak that derives from the cream gene, which dilutes the yellow, gold and brown colors, leaving the black of legs and muzzle unchanged), sand, sand with mane brown, ocher with brown brands, yellow merle. 

It is possible, although very rare, to meet specimens of a gold color so light that they seem almost white, but these are often very penalized, compared to their more intensely colored brothers, being more delicate, easily spotted by preys and in general not chosen by partners for mating.

All possible fur colors

 

Behavior

Nevrile, reactive, prone to biting, the aurolupus has a character difficult to manage by a non-expert and even the most expert could have a bad time: they are definitively animals that have nothing domestic and therefore is heavily advised against any attempts to domestication by whoever. 

Normally they live in heavily hierarchized packs and love to fight. It is one of the few species with real "expansionist aims", willing to attack and kill other pack, even of their same species, in order to take their territories, even when they have no need for them. The rarity of this species is mainly due to the ease with which different packs collide and kill each other. 

The very known rule of the lycans, for which they themselves should never reveal their existence to human beings, is one of those rules to which the Aurolupus do not give any weight, actively chasing men and women, who are among their favorite prey.


 

Communication

Extremely communicative, the aurolupus speak their own exclusive language, the Garou of the Children of the Sands (Gogroorawleefaaa off) of which they are able to pronounce the phonemes in any form, including the feral one. When they try to speak any human language (which are usually able to do only when they have assumed a completely humanoid form) their accent seems a strange mixture of German and Spanish.

To be talked about in a correct way, the Garou of the Children of the Sands also requires a particular body mimicry. The same sentence, accompanied by different gestures, can also have opposite meanings. 

Courtship and reproduction

Aurolupus reproduce once a year, in spring, when females (only in the presence of males that stimulate their interest) go into heat. Both males and females are polygamous and the same litter can belong up to three different fathers. Dominating males submit those of lower rank by mounting them and, if someone rebels, the situation can lead to terrible fights in which males show off all their athletic qualities and their strength to impress females. It is always and only the females who decide who to mate with, but it is almost certain that they will always choose the most violent male, the one that has inflicted the greatest number of humiliations and wounds to the other males of the same pack (or even of different packs), since violence excite them sexually. 

Approaching a pack of Aurolupus during the reproductive period is a bad idea, especially if you are male: the males of the pack try to submit specimens of their own sex of almost any other species. Even females sometimes fight with other females for the privilege of mating first, or in some cases several times, with the alpha male. 

The alpha female always has the right of choice on any male, and mates first of all the others, also rarely fights, because when she does it the objective is to kill, not to just injure. 

The males are not kind during mating, and so the females, with the result that many close couplings can debilit a specimen. 

The gestation lasts about three months, at the end of which the puppies are born on the open ground or in a cave, depending on where the pack has settled in that period and atmospheric time. The blind and deaf puppies are cared for very little by the mother (who breastfeeds them only, between one hunting session and the other) or by the father, but generally remain throughout their time with the nanny of the pack, a specimen (of sex independently male or female) who has the role of protecting all the little ones of the pack and does it with commendable ferocity towards enemies and tenderness towards the puppies, who warms, cleans and instructs.


 

Religion

Deeply animists, they do not believe that divinities are purely spiritual beings and have an interesting pantheon of creatures that manifest themselves through natural phenomena, such as thunder or fire. The most powerful of their divinities, to whom they offer human and cattle sacrifices alike, is the Great Wolf of Sand, born from a storm in the desert, which is considered the mother of all the aurolupuses, who are not considered created by the same deities they have created other animals. 

Their shamans thus summarize the vision of their people: “Humans are children of the mud, with a heart of mud and an air soul. The werewolves were born from the flesh of the wolves and have a heart of meat and spirit of shadows. Vampires were born from the flesh of the dead, have a heart of ice and have no spirit. We are children of the sand, with a heart of meat, and our spirit, like that of dragons, is flaming and immense, terrifying. We have been created to dominate on any other hunting or non-hunting species".

 According to their religion, all lives have the same value, except those of the aurolupus, which are worth much more.


Famous aurolupuses:

  • Blindfury
  • Herzeleid 
  • Furiadoro (Daughter of Blindfury)
  • Alejandro Roberto De Rocamora (Son on Blindfury)
  • Sara Barker 

Trivia

  • Aurolupus specimens have the extraordinary ability to be completely refractory to magic. 
  • The thing that frightens the aurolupuses most (and someone could object by saying that it is the only thing capable of frightening them in general) is the fire, that they fear and worship, declaring that it is the substance of which their souls are made. A forest fire can literally paralyze an entire pack of fear. 
  • During the full moon they become so aggressive that they cannot control the impulse of fighting, despite being lucid. The next morning, they remember exactly everything they have done, unlike how it happens with many lycans and especially with uncontrolled ones. 
  • It is very rare to find hybrids between the aurolupuses and other species of lycanthropes, not because they do not mate with them too, but because they almost always kill them during the mating process. 
  • The saliva of the aurolupuses contains bacterial charges which can often be lethal for a human being.


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🌵🎨All the drawings in this page (and probably in all the other pages, if not differently specified) were realized by our artists, Furiarossa e Mimma. You can see more of their work on other sites too! 🌵🎨

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