Oggi un nostro amico (che abita in America, negli Stati Uniti per essere precisi) ci ha detto che ha avuto un'idea: vuole entrare nel mondo del "voice acting", ovvero del doppiaggo, e desiderava sapere la nostra opinione.
Il doppiaggio è un'arte, una delle nostre preferite se dobbiamo dire la verità.
Fin da quando eravamo piccini, noi giocavamo ad impersonare personaggi vari, cercando di dare loro voci quanto più simili a quelle originali, viste in tv, ed è diventata poi un'evoluzione naturale della cosa che dovessimo inventare nuove voci per le "comparse" e per i personaggi originali che poco a poco iniziavano ad entrare nelle avventure.
Ma il doppiaggio è anche un'arte difficile e, almeno nel paese in cui viviamo, è terribilmente legata ad alcune famiglie che "tradizionalmente" sono nel mondo del doppiaggio... è difficilissimo diventare doppiatori, anche se si è davvero bravi.
Non abbiamo idea di come funzioni in America (o forse ce l'abbiamo, ma è comunque troppo vaga per potere dire che sappiamo davvero qualcosa sull'argomento), se il mercato è più "libero" che in Italia, ma da quel poco che abbiamo visto, soprattutto nelle grandi produzioni, i voice actor professionisti vengono usati sempre di meno a favore di "star" di altro tipo, come gli attori o i cantanti.
Insomma, è un percorso sicuramente bellissimo, e fare il doppiatore sarebbe un lavoro dei sogni, se solo fosse... fattibile. Ma, ripeto, che ne sappiamo noi?
Ci sembra difficilissimo, quasi impossibile per i progetti grandi, ma non è detto che non lo sia per piccoli progetti indipendenti.
La passione che ci vuole per fare un lavoro del genere deve essere davvero, davvero sconfinata. E oltre alla passione c'è anche un altro dettaglio importantissimo: l'impegno tecnico. Se già è difficile farcela per chi è davvero bravissimo, per degli appassionati "amatoriali" che non hanno alle spalle studi professionali è probabilmente ancora più difficile. Lungi da noi il dire che è impossibile, ma... bisogna tenerlo in conto.
Chissà come gli andrà. Siamo curiosissimi di sapere se riuscirà nel suo sogno oppure no... e, in un certo senso, di documentare questo difficilissimo viaggio.