WARNING: Tantissimo blaterare. Ma proprio tanto. Questo intero post è fatto di blaterate. Siete avvisati, è noiosissimo, ma ha in mezzo anche qualche informazione interessante, quindi, boh, se volete farvi i fatti nostri leggetelo pure.
Lo sapete, i Cactus di Fuoco hanno fatto un po' di tutto: racconti brevi, romanzi, fumetti, un audioracconto una volta (in collaborazione con Zombie Readers), una wiki e bla bla bla... sapete che cosa non abbiamo fatto ancora? Una rivista. Con racconti, schede delle creature, disegni, recensioni. È davvero un sacco di lavoro, ma, hey... forse possiamo farlo.
Capitalismo, sapete? C'è bisogno di mangiare, le forze sono limitate, e si finisce per concentrarsi tristemente su altro.
Purtroppo anche noi per ora siamo un po' giù, ci sono poche energie da spendere, nonostante ci siano così tante idee da realizzare, e il risultato è che ci troviamo in questo limbo frustrante in cui vogliamo fare fare fare, e riusciamo a malapena a mettere assieme una giornata prima di crollare. Poco tempo, poca forza, troppe idee.
E il nostro usuale "pubblico" sembra più piccolo e spento del solito... che siano anche loro un po' giù? Abbiamo smesso di avere tutti i commenti e le interazioni che un tempo avevamo, non vediamo più le teorie folli dei nostri lettori, il loro supporto, la loro indignazioni per le azioni riprovevoli dei cattivi, e ci manca tutta la loro fantastica energia.
Sarebbe mensile, completamente a colori, e conterrebbe un romanzo a puntate (un capitolo per ogni mese), oltre a tanto, tanto altro ancora.
Il titolo di questa meraviglia? Otherwhere.
Sentite come suona bene? OTHERWHERE. Abbiamo pure un logo già pronto e l'idea ci rende felici.
Da un altro lato... è tanto, tantissimo lavoro. Ma proprio tanto. E non abbiamo nessuno ad aiutarci, si tratterebbe di un progetto di passione che certamente, all'inizio, non sarebbe particolarmente remunerativo.
Insomma, visto che le cose da fare dobbiamo farle tutte noi, abbiamo pensato... perché non fare più o meno (in realtà non c'entra niente, tutto quello che lei voleva fare è una roba corale da pubblicare) quello che voleva, ma molto meglio e senza il suo aiuto-non-aiuto-che-sarebbe-stato-solo-un-peso?
Perché l'idea è bella (ed è nostra, ci è venuta mentre effettivamente le proponevamo un sacco di idee e lei non diceva né sì né no a nessuna di essa) e divertente e unica e pensiamo che ci sia un po' un buco di mercato riguardo a questo settore.
È semplicemente fondamentale che anche nel worldbuilding, nella scrittura di creature fantastiche, esistano dei misteri.
Le bestie, gli spiriti, le piante... ogni tanto, qualcuno di loro deve essere incomprensibile.
E una rivista fantasy MA su creature misteriose? Fantastica. Sublime.
Il progetto per noi.
Peccato essere sempre così stanchi.
Nessun commento:
Posta un commento