martedì 13 marzo 2018

Grimmr

Grimmr
Felis silvestris catus

Cenni storici ed origine
Il Grimmr è un gatto originario dell'isola di Horn Blu Island, ormai considerato estinto nelle altre parti del globo. È un gatto la cui selezione ha avuto inizio intorno al 427 d.C. esclusivamente con lo scopo di gatto da compagnia.
La storia vuole che la selezione del Grimmr come lo conosciamo oggi sia partita da una gattina rossa e arancio, che aveva un nome traducibile dalla lingua Horniana del tempo più o meno come Tortina Magica Scintillante. Tortina, oltre ad essere una gattina di rara bellezza, era il gatto famiglio dello stregone Augusto Dulcefero che aveva stretto con lei un legame tanto affettuoso e simbiotico da portarla con sé ovunque andasse.
Si dice che Augusto fosse così innamorato della sua gatta che il suo solo affetto fu lo spunto che lo spinse a mettersi a selezionare la razza dei Grimmr, nella speranza di creare molti esemplari simili alla sua Tortina.
Erano altri tempi e Augusto non aveva sterilizzato il suo famiglio, ma non riusciva assolutamente a separarsi dai micetti di Tortina. Presto ne ebbe così tanti sulla sua modesta proprietà che i suoi successi da studioso magico e il suo diario di memorie, frutto del suo viaggio durato vent'anni alla ricerca della pietra filosofale, furono eclissati nelle cronache storiche in favore della sua passione per l'allevamento felino, tanto da fruttargli il nome di “Augusto il Gattaro”.
La selezione dei primi Grimmr avvenne proprio lì, in quel cortile. I numerosi ritratti che lo stregone si fece fare con i suoi gatti (gelosamente custoditi e restaurati nel 2008 nell'ala est del Museo dell'Arte di Arcador), sono un importante documento storico che attesta la differenza tra quei primi esemplari e quelli moderni: sebbene il primo Grimmr avesse alcune delle caratteristiche tipiche di razza, come i calzini neri, aveva una linea più elegante e aggraziata più simile a quella di un Turco Van che agli esemplari moderni di Grimmr, che sono decisamente più tozzi e meno atletici.
Non ci sono cenni alla sua incredibile capacità magica di generare illusioni fino ad alcuni documenti del 1100, ma si specula che possano essersi evoluti dalla più modesta capacità di Tortina di comunicare stati d'animo al suo stregone per via telepatica e coltivati dai seguenti allevatori fino ad arrivare ai risultati moderni.
Questi stessi documenti sono stati, purtroppo, scritti dal pugno di diversi membri dell'Inquisizione nelle testimonianze che spingevano la loro istituzione alla ricerca e all'eliminazione di questi famigli, ormai diffusissimi in quel periodo in tutta la comunità magica o persino come semplice animale domestico con chi ne fosse in contatto.
Il loro potere (vedi Magia), sebbene totalmente innocuo, generò paranoia e malcontento nella popolazione che portò al loro sterminio.
I Grimmr furono quasi del tutto estinti in Occidente durante il 1200, dato che i pochi esemplari sopravvissuti vennero nascosti dai loro proprietari anziché continuare ad essere allevati con il pericolo incombente dell'Inquisizione, mentre i Grimmr dell'Oriente resistettero ancora a lungo, prima di essere utilizzati come base di allevamento per altri gatti, come i Maneki giapponesi o i Persiani.
Ad oggi, i Grimmr sono considerati estinti su ogni parte del globo tranne che sull'isola di Horn Blu, dove ancora prosperano.

Aspetto



I Grimmr sono gatti di piccola taglia e di costituzione robusta, dall'aspetto compatto, con zampe corte e coda lunga, ricoperti di pelo molto folto e soffice semi-lungo.
Il muso è tondo e corto, corollato di baffi scuri, con il naso piuttosto piccolo e gli occhi grandi e dolci, ovaleggianti, e ciuffi di pelo soffice che arrotondando ancora di più il profilo della testa su guance e collo; le orecchie sono discretamente piccole, distanziate tra loro e dalla punta stretta. Il mantello è particolarmente abbondante sul petto, dove tende ad arricciarsi un po', sulle zampe, e sulla coda che prende la forma di un piumino voluminoso.
Ogni colore e motivo del mantello sono ammessi fintanto che presentano i calzini scuri distintivi di questa razza su tutte e quattro le zampe, la cui lunghezza può variare.
Tutti e quattro gli arti hanno un aspetto cilindrico per colpa del fitto pelo che li ricopre, nascondendo del tutto le zampe tranne che per le punte delle dita, formando i tipici “stivali di pelo” dei Grimmr, impressione accentuata proprio dalla presenza dei calzini scuri. Per questo motivo vengono talvolta affettuosamente apostrofati, appunto, come “gatti con gli stivali”.
L'osservazione del loro pelo può essere un importante indizio per determinare le loro condizioni di salute: se il gatto sta male avrà in pochissimo tempo un aspetto decisamente peggiore, sfibrato e meno morbido.
Maschi e femmine sono molto simili, ed è difficile distinguerli. Alle femmine sono esclusivi i mantelli tricolori e i maschi tendono ad avere la testa molto tonda e un po' più grande rispetto alle femmine, ma sono simili sia per taglia che per peso.
I Grimmr pesano in media 4,5 kg per 24 cm di altezza al garrese, anche se talvolta le femmine della razza possono arrivare a misure di poco più contenute.
Sono gatti abbastanza pesanti per la loro altezza perché, essendo solo gatti da compagnia, si sono selezionate forme più tonde e una certa costituzione che prende facilmente peso e di ossatura robusta.
I cuccioli hanno gli occhi cerulei, che poi cambiano durante l'adolescenza per assumere il colore definitivo nell'età adulta.

Comportamento

I Grimmr sono animali domestici fortemente dipendenti dai loro umani, e che hanno bisogno di affetto e compagnia. Sono estremamente adattabili e vivono di buon grado sia in appartamento che in giardino, ma se rimangono soli troppo a lungo possono arrivare alla depressione.
Per questo motivo, se non si è disposti o non si ha la possibilità di passare molto tempo con questa razza di gatto, è consigliato prendere al proprio micio un compagno di stessa o altra specie.
Cercano continuamente l'interazione con il padrone in modo fisico, preferendo strusciarsi su di lui o attirare la sua attenzione con delle zampatine piuttosto che miagolare: sono animali poco rumorosi, e molti miagolii possono essere un sintomo importante di forte stress e\o malessere fisico.
Alternano momenti di vivacità a momenti di tranquillità e riposo; non hanno bisogno di moltissimi stimoli o che gli si dedichino tante ore di gioco, e si accontenta di stare acciambellato accanto al suo padrone anche per ore. Tuttavia, se invitato a giocare o ad inseguire qualcosa, il Grimmr si risveglia immediatamente dal suo stato riflessivo e si getta anima e corpo nell'attività che ha catturato il suo interesse.
È amichevole sia con gli umani che con altri gatti, ma può facilmente fare amicizia anche con animali di altre specie, con cui crea legami affettuosi e duraturi.
Non è una regola ferrea, ma quando la femmina partorisce i piccoli i padri Grimmr tendono ad occuparsi della prole insieme alla madre, e talvolta l'istinto paterno scatta nei maschi anche quando non sono i padri biologici della cucciolata, ma hanno un legame con la madre.
Purtroppo i Grimmr tendono facilmente ad ingrassare non solo per costituzione, ma anche perché possono sviluppare delle ossessioni per il cibo, specie se annoiati o se si sentono soli. Se questa ossessione viene incoraggiata, chiedono cibo anche se ben nutriti e sazi con frequenza eccessiva, e arrivano a cercare briciole di cibo perse, leccare le stoviglie usate o provare a trafugare cibo dagli scaffali, fino a sfociare nel tempo nel vero e proprio picacismo (disturbo comportamentale caratterizzato dall'ingestione continuata di sostanze non nutritive, come la carta, il cotone ecc...).
Questo loro comportamento tuttavia non è difficile da tenere sotto controllo, purché non vengano sottovalutati i primi sintomi, e soprattutto non si ceda ai loro occhioni dandogli da mangiare ogni volta che lo chiedono. 

Magia


Questa razza felina è caratteristica per la sua abilità telepatica che gli permette, se gli viene consentito l'accesso oltre le barriere mentali della persona o dell'animale con cui vuole interagire, di apparire agli occhi del suo interlocutore come un individuo della sua stessa specie e di esprimere brevi emozioni e concetti che sta provando mentalmente che verranno percepiti dall'interlocutore come frasi semplici del proprio idioma.
Ad esempio, se un Grimmr parla con un umano che trova simpatico, eserciterà una pressione mentale sulle sue naturali barriere psichiche. A seconda della forza di volontà dell'umano e al suo addestramento a certi tipi di intrusioni mentali, questa pressione può apparire solo come una sorta di bussata per chiedere il permesso di entrare oppure avere l'effetto, nel caso di difese particolarmente deboli, di sondare le acque.
Se il Grimmr non trova resistenza, quale che sia il motivo, stimolerà il cervello del suo interlocutore ad immaginarlo con l'aspetto più familiare e rassicurante possibile, traducendo automaticamente i suoi pensieri sfruttando la mente dell'interlocutore stesso. Così un umano vedrà il Grimmr apparire come un umano con fattezze simili al gatto originale, e un cane lo vedrà apparire come un cane e così via.
È comunque un gatto, perciò un'adorabile creatura capricciosa, e la maggior parte delle sue frasi saranno del tutto concentrate su ciò che prova e ciò che vorrebbe, oltre ai probabili “Ti voglio bene” buttati lì ogni tanto.
La richiesta di accesso da parte di un Grimmr può avvenire al primo incontro, dopo qualche incontro o mai, a seconda del livello di compatibilità e simpatia che prova e alla sua voglia di comunicare con qualcuno.

Curiosità


  • Il loro nome, “Grimmr”, è semplicemente una parola onomatopeica che si riferisce alla sonorità delle fusa di questa razza.
  • Se un mago perde un famiglio in età avanzata, il rimpiazzo più scelto è proprio un gatto Grimmr, conosciuto così anche come “il famiglio dei vecchietti”.
  • Quando un Grimmr si lega come famiglio a qualcuno, cercherà di mantenere un accesso costante alla mente del suo partner.

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