venerdì 20 marzo 2015

Reliosar Crawford


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Nome: Reliosar Crawford
Soprannomi: -nessuno (per ora)
Sesso: Maschio
Specie: Merfolk comune (Maregens vulgaris majestic)
Provenienza: Oceano Pacifico

Reliosar Crawford nasce come secondogenito della coppia reale, fratello minore dell'erede al trono Glasamael. Non conosce la solitudine: il bambino non viene mollato un attimo, sempre in compagnia di madre, padre, nonna o, quasi sempre, fratello.
Nessuno dei suoi fratelli sarà cresciuto con così tanta premura, avvolto nelle attenzioni continue di famiglia e servitori. A lui la madre insegnerà cosa sia la dignità, il padre la giustizia, il fratello minore l'obbedienza.
In quanto secondogenito gli era negato aspirare al trono, ma avrebbe avuto comunque diritto ad una carica molto prestigiosa che richiedeva un'alta moralità.
Sarà molto affettuoso con il fratello Irideo, suo compagno di giochi preferito, che arriva un anno dopo la sua nascita. Passano molto tempo insieme, con le “intrusioni” del fratello maggiore Glasamael che si sente in dovere di insegnargli qualunque cosa abbia imparato quel giorno.
Reliosar, che vorrebbe sperimentare lo stesso tipo di unione che aveva legato lui e Glasamael con Irideo, comincia a trovare fastidiose le lezioni del primogenito, ma con l'arrivo di nuovi fratelli e la sua crescita Glasamael comincerà a lasciarlo stare e a vederlo più come un “alleato” per ristabilire l'ordine tra i piccoli.
Anche lui avrà la sua aiuola, in cui proverà a coltivare dei coralli, staccandone pezzi da quelli che trova nei dintorni del palazzo e piantandoli nel suo pezzo. Si rivelerà una strategia molto intelligente, perchè, in quanto costruiti dai polipi, lui non ha bisogno di occuparsene.
Adotta un comportamento menefreghistico nei confronti della sua aiuola, che presto verrà ricoperta dai regalini dell'aiuola di Glasamael, noto giardiniere di alghe infestanti.
Cresce in armonia con i fratellini.
Reliosar e Irideo sono complici e protagonisti di un fallitissimo tentativo di colpo di stato ai danni del fratello ereditario, che viene subito scoperto dal re e dissuaso a botte.
Reliosar si appassiona presto all'intaglio, dopo aver visto un artigiano che mostrava a corte i suoi lavori, da cui suo padre scelse i giocattoli per i nuovi nati: non aveva mai visto tanti oggetti meravigliosi tutti insieme, anche se possedeva una collezione di splendidi cavallucci marini scolpiti in una pietra porosa e leggera, bianca, che noi umani chiamiamo “pomice”.
Inizialmente incostante e incapace di creare alcunchè, pensa di non essere portato per questa attività e la abbandona dopo alcuni terribili risultati (tra cui una specie di ritratto di suo padre che somigliava più che altro ad una patata con due occhi), ma qualche anno dopo, pensando di aver acquisito la maturità necessaria, ricomincia a lavorare sull'intaglio del legno, migliorando molto lentamente, ma costantemente.
Non diventa eccezionale in questa attività, ma produce un gran numero di opere abbastanza graziose e giocattoli per i fratelli più giovani, che gli richiedono spesso figurine a forma di squalo o di balena (che perciò sono le forme che gli riescono meglio).
In seguito ad un particolare naufragio, Reliosar riesce ad ottenere due zanne d'avorio da cui, impegnandosi come mai nella sua vita, riesce a ricavare due statuette ritraenti i suoi genitori, non splendide, ma abbastanza belle da essere riconoscibili e apprezzabili.
Suo padre mostrò quelle statuette a chiunque volesse vederle, e anche a chi non volesse, dopodichè le fece sistemare nella sala del trono, dove sono probabilmente i due ornamenti meno belli e professionali che siano mai entrati in quella zona del palazzo.
I suoi fratelli le trovarono senza dubbio meravigliose, la prima volta che le videro, ma crescendo si resero conto che si trattava di due lavori mediocri, almeno per la media di ciò che erano abituati a vedere a palazzo, e le statuette divennero una specie di barzelletta: “Sono come le statue di Reliosar” era usato per indicare qualcosa di livello qualitativo troppo basso per il contesto.


-Storia ancora in progresso-

Curiosità:

- Il suo fratello preferito è Irideo, terzogenito.
-Pinne e coda ricordano quelle del Lamna Nasus (o smeriglio), uno dei componenti più piccoli della famiglia degli squali
-È l'unico dei fratelli ad avere ereditato le caratteristiche melaniche dal padre, cosa che si è palesata solo ad una certa età. Il suo colore tenderà a scurire col tempo.
-Apparentemente è quello, fra i fratelli, che ha più successo con le sirene, essendo da molte desiderato (seppure tutti i principi siano ambiti)
- Lo smeriglio (Lamna Nasus) è un pesce a «sangue caldo»: grazie alla sua capacità di convertire la forza muscolare, l'attività fisica, in calore, riscalda il sangue, ottenendo una temperatura anche di una decina di gradi superiore a quella dell'ambiente esterno

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