sabato 25 aprile 2015

ICV - Dracula



Tempo fa, molto tempo fa, io e mia sorella scrivemmo per divertimento una serie di interviste condotte a personaggi immaginari in una sorta di programma che chiamammo "Intervista col Vampiro".
Ora ve le riproponiamo nella loro veste originaria, sperando che facciano sorridere anche voi.
Ecco la prima!
--------------------------------
ICV-Dracula

Buon giorno signore e signori, oggi ho deciso di intervistare niente meno che il grande, unico, eccelso e famosissimo Dracula, il vampiro che ormai è praticamente un idolo giovanile. Si, signori, parlo di quel tipo con quei grandi canini, i capelli neri e un fascino bestiale a cui nessuno può resistere … si, proprio quello rappresentato sul tappo del Bacardi XD

Nota della regia: Alucard, tu sei Dracula. Per i nostri lettori, leggete al contrario questa parola A-L-U-C-A-R-D. Come potete notare, è un gioco di parole abbastanza semplice, visto che una mente infantile non ha potuto pensare a qualcosa di più complesso.

Alucard. D'accordo, d'accordo, ma che c'è di male a intervistare me stesso?
N.d.r. Fa come ti pare, ma non ti sembra un po' scemo farti le domande e darti le risposte? Fra l'altro non siamo neanche sicuri che siano le domande "piccanti" che abbiamo promesso a quelli che ci seguono.
A. Ora basta, state zitti lassù! Ho i miei metodi, d'accordo? Si, insomma, lasciatemi parlare (sbuffa).
Signore e signori, per fare in modo di rendere l'intervista la più piacevole possibile, ho deciso di sdoppiarmi. Nella poltroncina accanto a me, infatti, fra poco siederà la mia forma finale, il mio livello zero, che per comodità chiameremo Vlad. Ehi, Integra, me lo liberi il livello 0?
*Voce fuori campo* Perché dovrei? E' solo per assoluta necessità …
A. Ma io ne ho bisogno! Ti prego ti prego ti prego ti prego, ti prego ….

-10 minuti dopo-

A. Bentornati in studio, accanto a me siede ora l'uomo che divenne leggenda, il più grande e il più ardito fra i guerrieri, il principe Vlad Ţepeş, ovvero me stesso. Buonasera, Vlad
Vlad: Buonasera, Alucard
A. Dicci, Vlad, perché hai deciso di farti intervistare?
V. Non sono io, è solo colpa tua, lurido vampiro moderno.
A. Come hai detto? (ira) Io ti sparo, brutto bastardo
V. Io sono te, non puoi spararmi
A. Ah, giusto. Tu sei me. Per questa volta te la sei cavata, ma sappi che alla prossima intervista non sarà così facile, vecchio! Ma adesso iniziamo …
V. Perché, cosa abbiamo fatto fino ad ora?
A. Litigato. Se non ti spiace, ora stai zitto e rispondi solo alle mie domane. E' un ordine, e io posso ordinare le cose a me stesso, vero?
V. …
A. Molto bene. Allora, dicci un po', come mai se ti chiami Vlad, il mondo ti conosce come Dracula?
V. E' per via della mia appartenenza all'Ordine del Drago, o Ordo Draconis, un'associazione di cavalieri che proteggevano la cristianità. Mi chiamavano "il Drago", visto che appartenevo a tale ordine, e da lì proviene poi il mio famoso soprannome, Dracula.
A. Ok, ma perché ti chiamano il Conte Dracula? Voglio dire, tu non sei un principe?
V. Questo rimane un mistero anche per me. Bram Stoker mi ha fatto passare per un conte, non ne comprendo il motivo, ma se è piaciuto a lui …
A. Sai di essere stato ritratto, in un quadro, nelle vesti di Ponzio Pilato?
V. Si, il mondo mi conosce come l'incarnazione del male e di qualunque scelta ingiusta, perché non dovrebbe raffigurarmi anche come Pilato? Se è per questo, sono il demonio …
A. Eppure si dice che, nella tua ingiustizia, tu fossi un giusto …
V. Ne è testimone il manoscritto di sangallo, ove si riporta che "quando qualcuno rubava, mentiva o si macchiava di qualsiasi ingiustizia nelle sue terre" inteso come le terre di Dracula "Non aveva nessuna possibilità di salvarsi, sia che fosse un nobile, un prete o un cittadino qualunque".
A. Ci vorrebbero politici come te al giorno d'oggi … quelli che abbiamo sono dei veri vampiri, se mi perdoni la battuta indegna. E il tuo hobby?
V. Impalare la gente. Non per nulla sono Tsepe (N.d.r. pronuncia Tsepe, ma si legge Tepes), ovvero l'impalatore
A. Che cosa carina! Pensi un po' che c'è gente con hobby atroci come … collezionare farfalle. Ma che hanno mai fatto di male le farfalle? Molto meglio impalare la gente! Un altro paio di cose, signor Principe, sulla sua storia, e poi passiamo alle domande personali …
V. Guarda che le domande che mi hai fatto fino ad ora erano già personali!
A. No, ti sbagli, sono cose che potresti trovare persino su Wikipedia!
V. Ah, va bene …
A. Ma su Wikipedia non si possono trovare le risposte alle domande che ti farò fra poco (sorriso malvagio). Comunque, tornando alle domande storiche, anzi, alla domanda che assilla gli scienziati: dove sei stato sepolto? Si narra che il tuo corpo si conservato nel monastero di Snagov …
V. Non dovrebbe essere un segretissimo segreto?
A. Si, ma la nostra è un'intervista che deve fare scalpore, tutti i segreti dell'intervistato devono essere rivelati! Lo abbiamo promesso ai nostri lettori …
V. Si, il mio corpo è dentro il monastero, ma sarò scemo se vi dico dove, così mi andate a disseppellire. Comunque, per sicurezza, ho portato la mia testa a Londra. Per ora, pensate un po', è perfino esposta … certo, se dovessi svegliarmi per forza, il mio corpo ci metterebbe un po' a raggiungere la testa, ma direi che ne vale la pena …
A. Ma come hai fatto, se sei qui? Voglio dire, hai viaggiato dalla Romania per andare a prenderti la testa e sei venuto a farti intervistare?
V. Esattamente
A. Tu sei tutto fuori. Certo, però, che molti misteri ti avvolgono … e scommetto che avvolgevano anche i membri della tua famiglia, i Draculesti, per così dire. Ok, i libri di storia citano spesso tuo fratello, Radu … cosa puoi dirci di lui?
V. Era un piccolo bastardello gay.
A. Ah. Alla faccia dell'amore fraterno …
V. No, no, sul serio, preferì di gran lunga schierarsi dalla parte dei turchi che con me! E questo lo sai perché? Lo sai? Perché amava alla follia il sultano turco, il quale abusava da lui sin da piccolo. Ti sembra normale questo? A me no. Sai bene che ho passato la mia infanzia alla corte turca, presso Mehmed, ma che ad un certo punto sono riuscito a farmi liberare. E sai che ha fatto mio fratello Raduccio il carino biondino amato da tutti, eh? Sai che ha fatto? Ha preferito rimanere a casa di Mehmed, ha preferito fare parte del suo harem maschile piuttosto che venire con me in Valacchia.
A. Ah, beh, è una storia abbastanza disgustosa. Ok, iniziamo con le domande realmente personali, principe. E si tratta di domande prettamente sentimentali, almeno all'inizio … A chi appartiene il tuo cuore?
V. In questo momento, purtroppo, è proprietà privata di un collezionista che me lo ha fregato. Quel bastardo è riuscito a trovare la mia tomba …
A. Ehm, scusa, intendevo dire, chi è che ha fatto breccia nel tuo cuore?
V. Walter
A. Ah, come sarebbe a dire Walter?
V. Ma si, me lo quasi strappato via, ho un taglio enorme … beh, poi il collezionista me lo ha portato via …
A. No, non hai capito cosa ti ho domandato. Sei innamorato?
V. Follemente.
A. E di chi?
V. Della mia spada! (estrae spadone medioevale, poi, dopo averlo lucidato amorevolmente con la manica lo ripone nel fodero). Lei non mi tradirà mai, lei ama ciò che io amo, bagnarsi di sangue, e non si tira indietro neppure nella lotta più cieca e folle. Ma anche, e la spada non lo sa, sono attratto da una certa pistola … mai sentito parlare di Jackall?
A. Ok, a te non piacciono gli esseri umani, vero? Voglio dire, non riesci ad amare cose che camminano?
V. Ma certo! Adoro, per esempio, quel prete cattolico … sai, Alexander Andersen. E' il miglior nemico che abbia avuto. Ah, che uomo!
A. Ale … Alexander Andersen? Oh oh oh …. D'a, d'accordo.  E in quanto a donne?
V. Donne? Vi è una sola donna, per me, l'ultima delle mie tre mogli … Elisabeth.
A. Hai davvero avuto tre mogli?
V. (triste) si, ma sono morte.
A. Certo. Si narra che fu proprio per colpa di Elisabeth che tu divenisti un vampiro. E' vero?
V. Ahime, colpa? No, la colpa fu mia, mia e solo mia … lei mi aveva detto di non andare. O almeno di portarla con me, ma ahimè, ero troppo cieco, e la mia sicurezza divenne un dramma … sapevo che sarei tornato dalla battaglia, e così infatti fu, ma lei … lei fu informata della mia morte, ovviamente era una notizia falsa, colpa dei turchi. Lei mi amava … forse più di quanto la amai io. Fu per me che si tolse la vita. E fu per lei che io mi dannai l'anima … il Dio che avevo protetto fino ad ora, dicevano, non avrebbe ammesso l'anima della mia amata al paradiso, poiché non vi è paradiso per chi si toglie la vita.  E questo Dio … lo odiai e lo rinnegai, mi convertii al sangue, solo al sangue, e fu per questo che diventai un vampiro.
A. (piangendo, come una fontana rossa) AhhhhhHh! Che storia commovente!
V. Vogliamo continuare questa intervista?
A. Uaaaah! Uahhhh!
V. La vuoi smettere di piangere?
A. *sigh* forse *sigh* dai che ce la posso fare … sniff sniff … Abbracciami! Ahhhh!
V. Sei imbarazzante!
A. Scusami, è solo che non sentivo da tanto tempo una storia così commuovente … ah! Passiamo a cose più allegre … conosci qualche barzelletta su te stesso?
V. Come?
A. Ti ho solo chiesto se conosci qualche barzelletta su te stesso
V. Sicuro, a bizzeffe …
A. E me ne racconteresti un paio?
V. Non so … non sono molto belle. Voglio dire, sono vagamente imbarazzanti …
A. Io so solo freddure, tipo: sai perché rido tantissimo e la mia risata è contagiosa? Perché il riso fa buon sangue!
V. Questa era carina …
A. Adesso tocca a te, però!
V. Ok, ok …  però questa è abbastanza imbarazzante. C'è un bar per soli vampiri, tutto oscuro e pieno di ragnatele. Pipistrelli svolazzano in circolo, le finestre sono truccate in maniera tale che sia sempre visibile una luna color rosso sangue. I vampiri sono tantissimi, tutti grandi, grossi, cattivi, con i loro occhi scarlatti che brillano nel buio. Ordinano sangue di ogni genere
"per me un zero positivo!""per me un AB"E così via.
A un certo punto entra Dracula. Tutti i vampiri grandi e grossi si inchinano in riverente silenzio, pur eccitati per la presenza del "grande capo" e domandandosi che cocktail mai chiederà il vampiro capo al barista. Così Dracula si siede, schiocca le dita e ordina
"Una tazza d'acqua calda!". Tutti i vampiri iniziano a bisbigliare fra loro, sorpresi, e anche un po' indignati. Dracula si gira, estraendo un assorbente usato dalla tasca
"Eh che c'è, ora non posso farmi neanche un thè?"
A.  Bravo! Bravooo! Bellissima … dai adesso un'altra …
V. Si, ma questa in flash … allora : Il bambino cinese chiede alla mamma: "Mamma, ma anche Dlacula
dovele andale a scuola?". "Certo Chin chun, anche lui andale!". "E perché
andale? Tanto lui essele immoltale!". "Lui andale per impalare!".
A. Iahhahhahhahhahha! Iahhahahhahhahah!
V. La vuoi smettere di sghignazzare?
A. Ti ho già detto che riso fa buon sangue!
V. Ah …
A. Sei uno spasso Vlad! Ma adesso dicci: voci di corridoio dicono che tu abbia un pupazzetto di Integra Hellsing nascosto in uno stivale. E' vero? E se si, come mai un tale gingillo si trova addosso a te?
V. Smentisco tutte le voci … ehi, che diavolo fai con il mio stivale!
A. Oh, ma che bella miniatura! (osserva uno splendido pupazzetto) Quanto ci hai messo per farla, è bellissima! Cos'è? Resina? Come cavolo hai fatto a dipingerla così bene?
V. Non  rompere, ridammela (ruba pupazzetto dalle mani dell'intervistatore). E queste voci di corridoio chi te le ha passate?
A. Io sono te, che bisogno ho delle voci di corridoio?
V. (sbuffo)
A. Voci di corridoio dicono che tu amassi dormire … senza niente addosso. E' vero?
V. Tu sei la voce di corridoio! (punta il dito, gli occhi rossi risplendono di rabbia)
A. Allora qualunque cosa io dica  su di te è comunque vera! Cose come ad esempio: tu ami il colore rosso, il tuo animale preferito e la capra e tieni un cucciolo di Hellhound sotto il cappello! Bene … ma siccome abbiamo un tempo limitato, magari approfondiremo la nostra conoscenza del tuo mito un'altra volta
V. Per fortuna
A. Vuoi salutare qualcuno a casa?
V. (sale sulla sedia e si schiarisce la voce) Voglio salutare la mia migliore amica Teggy (N.d.r. Teggy è un abbreviativo di Integra) e farle sapere che le vorrò sempre bene, ma proprio sempre sempre, anche quando avrà centotrent'anni e somiglierà ad un pomodoro troppo maturo. Ciao Teggy, ti voglio tanto benissimo!
A. Ehm … questa non me l'aspettavo, accidenti! Ma se le vuoi così bene, perché non lo hai detto quando ho chiesto da quale essere umano fossi attratto?
V. Io non sono attratto dagli umani! Loro sono cibo, io sono un predatore, sarebbe ingiusto, come un leone attratto da una gazzella… posso ammirarne la rapidità a scappare, ma non di più! A me non piacciono li umani!
A. Ma Integra è umana!
V. Si, come no … ed io sono John Lennon!
A. Scoop sensazionale, abbiamo scoperto la vera identità del misterioso cantante dei Beatles!
V. Sta zitto!
A. Allora arrivederci, pubblico da casa. E mi raccomando, ridete molto!

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi