lunedì 12 ottobre 2015

Il Tomahawk del Wendigo - Il libro


Volete saperla una cosa strepitosa? Si, certo che volete saperla.
In realtà questa cosa è successa qualche giorno fa, ma sono pigra in questo periodo (e contemporaneamente ho avuto tantissime cose da fare) perciò ho rimandato “il grande annuncio” di qualche tempo.
Ok, ecco la notizia:
Il Tomahawk del Wendigo è stato ultimato.
È stato ultimato, la copertina è stata finita, ed ora è in vendita!
Ed è in vendita a... 99 centesimi, signore e signori (il prezzo minimo stabilibile dallo store di kobo). Ma mi sembra giusto, visto che è il primo romanzo della serie ed è breve (poco più di cento pagine).
Quindi, signore e signori, compratelo, non ve ne pentirete!
È il primo di una serie, che abbiamo deciso di chiamare “Tesori Immortali” e che è una sorta di spin-off del Cammino delle Leggende in cui un gruppo di italiani e pseudo-italiani (ma si può dire, pseudo-italiani?) al servizio del signori Innocenti recuperano in giro per il mondo artefatti antichi e magici. Questa, almeno, è la trama immediata. Ma c'è un mistero sotto, uno che legherà tutti i romanzi brevi in una mega sottotrama. Volete scoprirla? E allora leggete!


Clicca per andare alla pagina del download

Sintesi

Jack Guerrieri e la sua squadra lavorano per il signor Innocenti, un collezionista di oggetti occulti che di volta in volta li spedisce a recuperare per lui artifatti considerati in qualche modo "magici". Questa volta Jack viene spedito in Texas, per recuperare un tomahawk, un'ascia dei nativi americani, di cui non sa praticamente nulla, se non che all'improvviso darà inizio ad una catena di eventi molto strani e lo farà incontrare con personaggi indimenticabili.

venerdì 9 ottobre 2015

ICV - Edward Cullen

Tempo fa, molto tempo fa, io e mia sorella scrivemmo per divertimento una serie di interviste condotte a personaggi immaginari in una sorta di programma che chiamammo "Intervista col Vampiro".
Ora ve le riproponiamo nella loro veste originaria, sperando che facciano sorridere anche voi. Potete trovare l'indice delle altre nella pagina dei racconti
------------------------
 Intervista 7:Edward Cullen.

Benvenuti, gentilissimi signori e signore un po' più scorbutiche, ad una nuova puntata di Intervista con il vampiro. Sono sempre io, il vostro vampiro preferito, Alucard, che oggi ribadisce di essere non solo il vostro preferito, (N.d.r. E' una giornata intera che chiede le coccole, non ne possiamo più ... ma cosa lo preoccupa tanto?)  ma sono anche l'unico vero, inimitabile vampiro presente ai giorni nostri.
(N.d.r.:Eccetto Jean-Claude e quelli di Anita Blake. Non hai sempre ragione, Drakey.).
Oggi intervisteremo un essere che, per purissima ipotesi, dovrebbe essere un vampiro. Ripetiamo, gentile pubblico, ciò che sentirete dire nei momenti prossimi a questa presentazione sono affermazioni non del tutto esatte e in fase di sperimentazione. Si, perché oggi intervisteremo una notissima star della cinematografia e della letteratura per ragazzi, ovvero Edward Cullen.

Si aprono le tende e le finestre, la luce del sole irrompe nella camera dell'intervista. Entra un uomo abbastanza alto, ma neppure la metà dell'intervistatore, con capelli color miele di castagno, che si può dire anche come rosso-bronzato. Ma pure no. Ha una particolarità: brilla come una sfera stroboscopica, tanto che guardarlo fa male agli occhi. Alucard sembra volersi rintanare nella sua poltroncina rossa per proteggersi dai raggi di luce che lo colpiscono.

Edward: Buongiorno a tutti e grazie per aver deciso di mostrare il nostro mondo speciale al pubblico da casa. Perché vedete, noi siamo la prova vivente della possibilità di redimersi da parte dei vampiri.
Alucard: (disgustato) si, certamente, certamente … Ehm, signor … signorino …
Edward: Signor Cullen. Sono felicemente sposato con una donna meravigliosa di nome Bella.
A. Non è che ti stai vantando un po' troppo? Voglio dire … una donna meravigliosa che si chiama "Bella"? Le hai imposto tu il nome o si è autonominata reginetta di tutto il mondo della bellezza?
E. beh, veramente lei non si è immedesimata in reginetta della bellezza … lo è comunque, e io la amerò sempre e per sempre.
A. Dalla regia mi dicono che tua moglie non sa stare in piedi perché è deficie … voglio dire è paralitica. No, non volevo … voglio dire, è imbranata. Insomma, mi dicono che non sta in piedi, non sa ballare, ragiona come un mollusco e non sa cosa sia il pericolo. Allora, mi spieghi quali sono le virtù che vedi in lei? Perché te la sei presa?
E. Lei è un essere dolce e delicato, ha riposto in me la sua fiducia, anche quando non ne ero degno … non ero che un semplice mostro, la cui vita era oscura, c'era ogni tanto qualche stella a rallegrarla: punti di razionalità a cui aggrapparmi. All'improvviso è passata una cometa: era bellissima e la sua luce era così splendente da accecarmi. Così, anche quando è passata, i miei occhi erano troppo folgorati per riuscire a contemplare di nuovo le poche, piccole stelle.
A. Allora Bella ti piace perché ti ha accecato? Ti cieco pure io!
E. No, no! Sei stupido allora? Nel senso che la mia Bella ha dato un senso alla mia vita: se me ne separassi il mondo mi apparirebbe vuoto e spento!
A. Ma scusa, la cometa ha dato fuoco pure a te? No, perché la cosa … la … (tocca il braccio di Edward con un bastoncino) la … pelle … è pelle, vero? Brilla … ah, fa niente. Ne parliamo dopo. Ora torniamo alla tua fidanzata imbranata.
E. E' mia moglie! E non è affatto imbranata
A. Oh, oh … si, certo … (si allontana con la sedia di un passo, guardando la pelle di Edward). Ehm, posso farti la prima domanda, cioè, voglio dire, la seconda … forse la terza. Vabbé, voglio dire, ti posso intervistare ancora nanuncolo?
E. Nanun … colo? Ok, sarà una parola rumena … tu parli rumeno, giusto? E' veramente affascinante …
A. Si, certo, certo … Allora, volevo chiederti, ma com'è che brilli se vieni esposto alla diretta luce solare?
E. Non ho idee precise al riguardo, ma credo che sia una reazione chimica che ci è stata donata da Madre natura per sedurre gli esseri umani.
A. Le essere umane a cui piacciono i diamanti, forse, ma come fate se incontrate una a cui piace il giardinaggio?
E. Come? No, no, a tutti gli umani piace la nostra pelle …
A. Pensi questo perché non navighi mai su internet, non è vero?
E. Cosa vorresti dire?
A. Ah, beata ignoranza … (riavvicina di un passo la sedia, superando d'un salto la sua unica paura) Bene, però secondo delle ricerche effettuate dai nostri laboratori su campioni di pelle che ho preso spappolando la testa di … (si morde il labbro per non parlare e un rivoletto di sangue scende dalla pelle lesa ) … ehm, un cattivissimo vampiro che voleva mangiarsi … ehm … uhf… Bella, abbiamo scoperto che la vostra pelle, senza l'ausilio del veleno che vi scorre nelle vene non è in grado di conservarsi più a lungo di due giorni. Inoltre la tipica brillanza è data dalla cristallizzazione del processo di putrefazione … per spiegarci meglio, è come se la vostra pelle fosse rivestita di un cristallo che però riflette come tanti piccoli diamanti perché sotto di essa esiste una superficie corrotta, putrefatta, orribilmente deturpata, una pelle, insomma, che al tocco sarebbe schifosa, se non fosse per lo strato superiore liscio come vetro … insomma, siete dei corpi marci in esposizione
E. Come sarebbe a dire? (espressione sopresa-triste) Carlail non mi ha mai detto una cosa del genere?
A. Carl che? Carlail? Credevo che si pronunciasse Carlisol …
E. Eh? Ma stiamo parlando della stessa persona?
A. Io parlo della creatura bionda che crede di essere un vampiro dottore e si scrive così (solleva un cartello rosso con scritto in nero Carlisle)
E. Si, evidentemente parliamo della stessa persona … si dice Carlail
A. Ah, avete anche i nomi di serie b?
E. Credevo che fossi qui per intervistarmi, non per insultarmi!
A. Appunto … (sorpreso) … la domanda è: come potete avere anche i nomi di serie b?
E. Il nome di mio padre non è di serie B!
A. E' davvero tuo padre?
E. Beh, no, Carlisle mi ha adottato, ero … ero malato ed in punto di morte, colpito dalla stessa epidemia che aveva mietuto centinaia di vittime, la spagnola …
A. Che tragedia … (ironico) chissà cosa si sarebbero perse le fan girl se Carli non t'avrebbe salvato!
E. Tu puoi anche essere scettico … e in effetti ne hai tutta la ragione. Dopotutto, è stato in quell'istante che ho perduto per sempre la mia anima in cambio di un corpo eterno. Perciò, forse, sarebbe stato meglio se la mia morte fosse sopraggiunta …
A. Ma non mi dire! Sei il primo vampiro che incontro che non ama essere un vampiro … (speranzoso) se vuoi posso mettere fine alle tue sofferenze! Ho due amiche, si chiamano Jackall e Casull, le quali sono impazienti di freddare definitivamente uno che è già freddo come te!
E. Mio caro amico … mio caro intervistatore. Ormai è troppo dolce la mia esistenza, per essere troncata. Non vi è nulla di più perfetto! Dovresti conoscere mia figlia, la gioia delle gioie, un talento unico nel suo genere … il suo nome è Renesmee.
A. Allora è proprio vero: avete i nomi di serie B … aspetta un attimo. Hai detto, figlia? Come fai ad avere una figlia? I vampiri sono morti, voglio dire, le funzioni vitali … sono bloccate. Anche io sono un vampiro, anzi, io sono un vampiro vero, però … non posso avere figli. Voglio dire, non produco … gameti. Sono morto, giusto?
E. Si, forse … (dubbioso) eppure Renesmee è mia figlia! Voglio dire, non esistevano informazioni di altri mezzi vampiri con entrambi i genitori, perché in genere le madri morivano al momento del parto … e poi nel caso dei vampiri che si accoppiano con i vampiri non nasce nulla perché il corpo delle vampire non è in grado di mutare.
A. Se è per questo tu non dovresti comunque produrre spermatozoi … e comunque non hai mai sentito parlare dei Dhampir? Sono mezzi vampiri. Proprio come la tua … figliuola … da quanto sei morto, ragazzo?
E. Circa cento anni.
A. Allora non è tua figlia. I Dhampir nascono quando il vampiro che li genera è morto da poco dunque porta ancora in se stesso parti umane e quindi è in grado di procreare. E hai ragione, l'unico genitore vampiro che può avere è il padre, visto che la madre, una volta morta, non può procreare ... hai pensato che la tua piccina possa essere un incrocio mutaforma? Dalla regia mi giunge voce che Rene … Rene … Che GliePossanoDonareUnRenee ha diverse caratteristiche licantropiche, come la temperatura corporea piuttosto alta e lo stesso numero di geni… sicura che la tua Bella non conosca nessun bel licantropo?
E. Io … Io … Io …
A. Ok, allora non l'è figlia tua la piccola Renetta. Mi dicono dalla regia che c'è un mutaforma di nome Giacobbe che ha amato alla follia la tua fidan … moglie.
E. Non osare, lurido … lurido …
A. Vampiro? Io si, io sono un vampiro! E tu?
E. Io sono un vam …
A. E allora come mai hai gli occhi gialli? Hai l'ittero? Di solito i vampiri mantengono il colore naturale degli occhi oppure, a causa della loro dieta, acquisiscono un bel colore sanguigno.
E. Ecco la parte più importante di questa intervista, finalmente, amico mio, mi hai fatto la domanda giusta! Dunque, il motivo principale per cui i miei occhi sono di questo colore dorato è che ho rifiutato di bere sangue umano.
A. E scusa, questo che c'entra con gli occhi gialli? Bevi miele?
E. No, niente affatto, ricorda che sono un vampiro … bevo sangue animale …
A. Sangue animale? Scusa … per … perché allora sono gialli? No, no, anche io ho bevuto per un po' di tempo del sangue animale, ma i miei occhi sono rimasti rossi …
E. Forse lo hai bevuto per troppo poco tempo. Vedi, io credo che ci voglia del tempo prima che le tue iridi divengano dorate.
A. Dorate? A me sembrano più gialline pipì, ma se lo dici tu … comunque anche il sangue animale è rosso. I tuoi occhi devono essere rossi, visto che sei un vampiro e bevi sangue. Ne deduco che ciò di cui vi nutrite non sia sangue animale, ma urina animale …
E. Non osare!
A. E invece oso … perché siete cose troppo strane per potersi chiamare vampiri. Ed io sono il padre di tutte le stirpi, da me nascono le tenebre pure e in me muore la leggenda … mi dichiaro non responsabile, pertanto, della vostra linea di sangue. Rinnegandovi, vi sottraggo il titolo di vampiri, relegandovi nel mondo di quelli che sono semplici non morti sanguisughe! Via, non siete vampiri!
E. E invece si, altrimenti non si spiegherebbe la nostra forza sovrannaturale e  …
A. (alzandosi in piedi, con rabbia, le zanne candide in mostra sullo sfondo di un rosso intenso della gola e lingua sanguigne) E invece no, non lo siete! Pertanto vi ucciderò tutti … in realtà lo avrei fatto anche se voi foste stati vampiri, ma così è più scenico e motivato … quindi …
E. Aspetta! Non crederai davvero di potermi battere? (si alza in piedi, sprezzante) Qui fuori mi aspetta mia moglie, ed è una vampira neonata! Non puoi nulla contro la sua forza, il suo corpo è pregno del sangue che aveva quando ancora era umana, la sua forza ti annienterà!
A. Una vam … una vam … (scoppia a ridere satanicamente, le zanne brillano mestamente nelle sue fauci spalancate) una vampira neonata? Oh santo cielo … io ho quasi cinquecento anni, credi davvero che lei possa farmi del male? E poi, anche se fossi più giovane avrei comunque queste: (estrae le due scintillanti pistole anti-mostro da sotto il lungo giubbotto rosso) le mie due piccine. Se anche tentasse di avvicinarsi, morirebbe in un solo colpo dritto in fronte e il suo cervello si spalmerebbe a terra come il burro su una fetta di pane!
E. Sei un vero mostro! Un vampiro malvagio! Ma tu chi sei davvero? (occhi spalancati come fari gialli, occhi in cui si riflette la paura …)
A. Io sono il signore dei vampiri … no, io sono il signore delle Tenebre, l'unico re del Buio. Mi chiamano l'Inferno, altri pensano che io sia il demonio … ma tu mi conosci! (punta la pistola contro la fronte di Edward, mentre il suo tono di voce diventa solenne) Io sono il principe Vlad Tepes Terzo di Valacchia … io sono Dracula.
E. Dra … tu sei una leggenda, non puoi esistere!
A. Davvero? Beh, ora ti dimostrerò che sono molto più reale di quanto tu creda (preme grilletto).
E. Ahg … (cade all'indietro, all'apparenza definitivamente morto, ma non una sola goccia di sangue esce dalla sua fronte splendente).
A. Che razza di vampiro era mai questo? (toccando il corpo con un bastoncino) Sembra morto … cioè, voglio dire, due volte morto … così facile? Lo sapevo, ma … niente sangue? Oh … che tristezza. Bene, amici da casa, credo che questa intervista sia finita. Ah … Edward si muove ancora. C'ha il piede che fa così, cic ciac! (muove la mano su e giù). Credo che abbia bisogno di un altro proiettile per morire del tutto, o magari dovrei mettere fuoco al suo corpo. Ma … la regia mi dice che ci sono circa un milione di fan che minacciano di smantellare lo studio a testate se faccio del male a Edward, quindi credo proprio che … non mi divertirò affatto. Mi dispiace di non avervi potuto offrire altre ghiotte domande, ma questo coso mi irritava troppo. Alla prossima, gentili spettatori! E spettatrici care, non abbiatemene per quanto ho fatto, vi assicuro che il vermiciatt … cioè, Edward, tornerà presto come nuovo.

ICV - Galbatorix

Tempo fa, molto tempo fa, io e mia sorella scrivemmo per divertimento una serie di interviste condotte a personaggi immaginari in una sorta di programma che chiamammo "Intervista col Vampiro".
Ora ve le riproponiamo nella loro veste originaria, sperando che facciano sorridere anche voi. Potete trovare l'indice delle altre nella pagina dei racconti
-------------------------------
Premessa: signore e signori, alcuni di voi conosceranno già il mio notissimo programma, intervista col vampiro, nella quale il nostro Alucard (Dracula, per chi non sapesse leggere il nome al contrario :) ) intervista i personagg famosi... oggi avremo uno speciale dedicato a un personaggio di cui tutti noi vorremmo carpire gli oscuri segreti. Oggi, grazie a questo straordinario evento a cui re Galbatorix in persona ha deciso di collaborare, riusciremo a sapere tutto quello che volevamo scoprire su di lui (ma proprio tutto tutto!).
L'intervista sarà strutturata dunque in due parti separate dalla pubblicità di Alagaesia.
Shh! Chiudete le luci, si alza il sipario…

Intervista 6. Galbatorix, re tiranno di Alagaesia

Special Edition: la puntata è lunga il doppio!

Galbatorix, in tono pomposo,sotto un riflettore posto in mezzo al buio …
G. Buongiorno, io sono Galbatorix, antagonista maggiore nel meraviglioso Ciclo dell'Eredità, indiscusso re di Alagaesia dagli infiniti poteri, Cavaliere dei Draghi e compagno del possente, incredibile, Shruikan! Io, buono e saggio, io, vagabondo che sono io, vagabondo che non sono altro, ho preso il comando di una florida terra semplicemente grazie alla mia immensa bravura, al mio giudizio, al mio coraggio, a quello che chiamo buonsenso e …

Il riflettore si spegne, le luci dello studio si rialzano. Alucard compare minaccioso dietro il re di Alagaesia, o presunto tale, e sfodera un sorriso zannuto e pallido che sembra andare da un orecchio all'altro, con gli occhi rossi che scintillano sadicamente

Alucard: Allora, innanzitutto l'intervistatore sono io … e se non mi fai parlare ho ricevuto dalla regia il delizioso ordine di divorarti … e visto che sono io che ti intervisto, non puoi monoloquiare, sennò ti intervisteresti da solo …
G. I miei ossequi, creatura della notte, ma credo che il termine monoloquiare non sia molto corretto …
A. Questo è il mio programma e ci faccio quello che voglio, d'accordo budino?
G. Budino? Come osi, questo è un insulto alla mia regale maestà!
A. Si, bravo … innanzitutto, dicci come hai fatto, da solo, in giovanissima età, a sconfiggere i cavalieri dei draghi di tutta Alagaesia? Cioè, voglio dire, va bene che vivi in un mondo fantasy, ma eri completamente solo, circondato da decine e decine di cavalieri dei draghi adulti e pericolosi?
G. Ma solo grazie al mio ingegno, alla mia forza, al mio coraggio, al mio valore …
A. Taglia corto, vogliamo sapere la verità!
G. Ma è stato grazie a giorni e giorni di macchinazione silenziosa, nell'ombra, che sono riuscito a…
A. La V-E-R-I-TA'!
G. Va bene (sconsolato) … la verità è che un bel giorno, alzandomi dal letto, il mio drago mi ha guardato in faccia e mi hai detto «Tu, povero sfigato! Tu, che non riesci neanche ad alzare un sassolino da terra! Perché non fai niente di utile? Perché tu possa essere un cavaliere dei draghi stimato, dovresti essere l'unico presente al mondo!». Allora, beh, io avevo solo e unicamente un talento: sapevo lavorare fantasticamente a maglia. Così ho speso sei mesi della mia vita per creare i più bei maglioncini colorati che si siano mai visti in Alagaesia. Ho messo un annuncio sull'interdrago, la rivista ufficiale dei cavalieri dei draghi, dove c'era scritto che per chi si fosse presentato all'ingresso della caverna del drago di Galbatorix, alias me, ci sarebbe stato un coloratissimo maglione in regalo.
Ovviamente ho messo a disposizione solo tre maglioncini, e così, quando i cavalieri dei draghi sono arrivati, hanno iniziato a scannarsi fra di loro per quei pochi oggetti presenti, che così tanto facevano loro gola, e alla fine il loro ordine è scomparso … sono rimasti veramente in pochi. C'era, per esempio, Brom, il quale non aveva bisogno di un maglioncino perché anche la sua ragazza Selena li sapeva fare.
A.  Quindi è stato grazie alla tua abilità a lavorare a maglia che hai conquistato Alagaesia?
G. Esattamente.
A. Me lo faresti un maglioncino?
G. Che colore?
A. Rosso, per favore. Riesci a farci dei rombini neri, magari?
G. Sicuro, riesco a farci qualunque cosa …
A. Ma tornando all'intervista … sono sicuro che tutti i fans del ciclo dell'Eredità vorranno sapere come mai non scendi in battaglia. C'è stato un aspro dibattito riguardo a questo argomento, dibattito durato a lungo e non senza conseguenza per la tua reputazione, caro il mio tiranno megalomane … ti leggo alcune delle argomentazioni, estratte a caso, che ho trovato sul forum ufficiale della saga di Eragon :
"codardo...io continuo a direche è peggio di codardo!!!!!!!!!" commento di ryiua
"Non mi ricordo dove, nè in quale libro..ma viene acennata una frase tipo:"Possiamo solo sperare che un giorno muoia ucciso dai suoi stessi esperimenti".Di conseguenza, logico immaginare che la permanenza di Galba a Uru'Baen abbia un motivo.
Inoltre il caro imperatore dispone di sufficienti forze per evitare di combattere in prima linea egli stesso, senza contare che in quel caso vi sarebbe una possibilità, seppure infima, che possa venire ucciso..." commento di Azarel
"quoto thrall" di joicus (e forse avrei fatto meglio a non citare questa… XD)
"beh dragonero, non sarebbe una brutta cosa avere un tomo di 3000pag .... pochissimo per me.... però ... mm l'idea di Galba pedina ... mm ... non penso proprio anche se non è un'idea impossibile .... non capisco davvero perchè quel pazzo non scenda in guerra ma se lo facesse non ci sarebbero speranze per i nostri! lui è fortissimo, con un solo incantesimo potrebbe spazzarli via, per qujesto non capisco ... cosa sta tramando? cosa sta macchinando il suo cervellino bacato" di Aria M85
"...
uhm...
....
...e se in realtà Galbatorix fosse solo una pedina?
Se dietro di lui si nascondesse qualcosa di più grande? Qualcosa che domina ogni terra oltre Alagaesia? Secondo me sarebbe una bella cosa... così ci sarebbe parecchio da scrivere(vada per il tomo di tremila pagine!)" pensiero di dragonero94, la nostra regista.
Allora, dicci, qual è la verità su questo insolvibile mistero?
G.Nessuna di queste ipotesi è giusta …
A. Incredibile, ha sbagliato perfino la nostra infallibile regista?
G. Eh si … in realtà sto nel mio castello perché sto imparando tecniche di cucito sempre più fini … ormai so cucire anche con la magia, velocissimamente, e vendo le mie opere attraverso la nota rivista "gli Introvabili".
A. Vuoi dire… nooo! Quelle meravigliose presine da cucina con i girasoli …
G. Si, le ho fatte io! (indicandosi il petto fiero) Non sono bellissime?
A. Ma strafiche! Più parlo con te e più penso che dovrei adottarti come secondo figlio! Che ne pensi, Itachi, non lo vuoi come fratellino?
Itachi (N.d.r. Ormai ospite fisso). No, babbo carissimo, non voglio un malvagio che fa guerre come fratello …
A.  Santi numi! Galba, fai anche le guerre?
G. Certo, tantissime!
A. Che bello, che bello, che bello! E che strategie di tortura usi?
G. Strappo le unghie e i denti …
A. Ora ti do un consiglio: prendi un bel palo alto, con la punta arrotondata, cospargilo di grasso, prendi il tuo nemico-oppositore-antipatico, lo metto sopra il palo, infilandoglielo per via… insomma, come una supposta … e piano piano il palo si farà strada nel corpo del malcapitato, uccidendolo in maniera assolutamente dolorosa e dopo una lenta agonia!
G. Ma sei un genio della guerra, vecchio mio!
A. Grazie, grazie, troppo buono …
G. Insisto nel dire che sei un genio!
A. Per così poco? Almeno aspetta che ti parli delle bombe atomiche e della guerra batteriologica, delle persone essiccate al sole …
G. Meraviglioso! Meraviglioso! Ti invito nel mio grande, impenetrabile castello nero! Cucino io.
A. Uhm, gnam, mi lecco già i baffi… che cosa mi fai?
G. Zuppa d'aglio
A. …
G. Che c'è?
A. …
G. Cosa ti è successo? O potente ombra, o spettro sopra di noi, perché non mi parli più? Perché non mi insegni i tuoi oscuri segreti? Parlami!
A. …
G. Allora?
A. Sei una persona spregevole
G. Ma no, io sono buono. Non ti piace l'aglio? Potevi dirlo subito … per te farò qualunque cosa! Metterò anche fuori il mio pregiatissimo set di posate dal manico affilato in frassino!
A. Noooo! Il frassino no, ti prego!
G. Non ti piace nemmeno quello? Hai i gusti difficili … ma d'altronde Durza me lo aveva detto. Non sei tu il capo di Durza?
A. Esattamente
G. La grande ombra. Sai, conosco il tuo vero nome … sono sempre stato bravissimo in queste cose!
A. Tanto, siccome sono morto, non puoi controllare la mia vita …
G. Si, ma è ganzo! Tradotto dall'antica lingua alla lingua corrente, il tuo nome significa "Colui che vive nelle oscure profondità infernali e risale sporadicamente dalla terra quando le tenebre si stagliano nella notte e succhia il sangue ai vivi per rimanere eternamente giovane"
A. Ah. Allora lo conosco già … (annuisce poco convinto). Ci sono un miliardo di cose che i fan vorrebbero chiederti. Ma siccome questa edizione speciale è particolarmente lunga, per conoscere la verità sul tuo drago, i nostri fan dovranno attendere … la fine della pubblicità!

**Pubblicità progresso**
Spot 1
Cari cavalieri dei draghi, avete i piedi gonfi? Stanchi? Affaticati? Vi puzzano? Avete le unghie incarnite? La pelle è giallastra, tipo pipì rappresa, e ogni volta che li guardate vi viene il vomito? Avete le punte dei piedi screpolate?
Molto probabilmente dovrete adottare un nuovo drago.
Dopo l'ultima volta che lo avete cavalcato, mettendogli quei piedi addosso …
E' morto. R.I.P, povero drago impuzzato da un cavaliere scemo.

Spot 2
Un bambino su dieci, ad Alagaesia, non raggiunge i dieci anni di età, muore spesso di fame, o di stenti di diverso genere…
Che aspettate? Mangiatelo voi! E comprate il nostro innovativo ricettario: come superare la mortalità infantile con il sorriso(e la pancia piena!).
Cosa aspettate! Se siete fra i primi cinquanta a comprare il ricettario, riceverete in regalo un praticissimo dente di urgali di dodici centimetri per sventrare più facilmente i vostri bimbi morti!

Spot 3
"Io sono Eragon, Cavaliere dei Draghi. Sono l'ultimo vero eroe, l'unico che ancora si batte contro re Galbatorix per la libertà di Alagaesia e dei draghi. Aderite alla mia causa, con un otto per mille ai Varden … i risultati già si vedono. Con l'otto per mille ai Varden, avete fatto molto, per tanti…".
Stanchi di queste menzogne? Buttati giù dal fatto che il vostre eroe usa il vostro otto per mille per levarsi dai suoi guai da sfigato, tipo rimanere incastrato negli alberi, farsi inseguire dagli Urgali giganti in mezzo al deserto, piangere sconsolato perché suo padre è Morzan e non riuscire a tirare su la zip dei pantaloni?
Destinate il vostro otto per mille a re Galba! Con lui avrete felicità, prosperità, un re a cui non interessano leggi complicate (tutti uguali, tutti pari, tutti nelle segrete torturanti!), uno stipendio, una pensione, e in più un pregiato pupazzetto a forma di Shruikan!

**Fine pubblicità progresso**

Alucard: Signore e signori, dopo questo brevissimo stacco pubblicitario, eccoci di nuovo alla nostra intervista speciale dedicata al signore del male di Alagaesia, il Sauron con drago Incluso che tutti conoscono come Galbatorix! Bene, Galbatorix, sei pronto per svelarci i tuoi più profondi ed oscuri segreti?
Galbatorix: Sicuramente, sicuramente, tanto più che io, sovrano possente e invincibile …
A. Si, si, d'accordo, non devi dirtele da solo le cose, devo prima farti le domande … allora, innanzitutto, vogliamo sapere proprio ogni segreto del tuo drago!
G. Ogni segreto?
A. Anche la marca di dentifricio con cui gli lavi i denti
G. Pasta del capitano, ovviamente, glieli lascia bianchi, splendenti e profumosissimi! Ah, e per le squame uso il brillacciaio … ora non mi ricordo che marca  eh…
A. Mack? Smack? Rack? Una cosa del genere … forse Pril …
G. Boh, non è che mi ricordi tanto bene … ma non era sicuramente Rack.
A. Ma come hai fatto a rubare Shruikan? Ed in quale modo sei riuscito a creare fra te e lui il legame che intercorre fra un vero Cavaliere ed il suo drago?
G. E' un segreto…
A. Ma noi siamo qui per svelare ogni segreto dei personaggi che vengono intervistati…
G. Non te lo dico …
A. (Punta una delle sue gigantesche pistole alla tempia del malvagio monarca) Bene, ma sappi che con un colpo di questa muore anche Sauron in persona … si, e persino Voldemort … quindi se sparo a te …
G. D'accordo, d'accordo, la verità è questa … ahhh … beh, Shruikan era già schiuso da un pezzo quando è diventato il mio drago … ma sarebbe più corretto dire che non fui io a costringerlo, bensì il contrario. Vedi, lui era schiuso e scappato dagli uomini, era un drago selvatico, ma gli altri draghi selvatici dicevano sempre "come sarebbe ganzo avere un umano domestico, peccato che non sappiamo dove siano!". E invece il mio piccolo Shuri sapeva dove erano gli umani. Così è tornato ad Alagaesia e mi ha costretto con un incantesimo che non conosco a diventare il suo Cavaliere.
A. Aspetta … ci stai dicendo che ci sono dei draghi selvatici altrove?
G. Certamente!
A. E dove?
G. Oh, andiamo, non hai mai letto Harry Potter? In Romania, è ovvio!
A. Aspetta, io vengo dalla Romania… sono nato in Transilvania.
G. E non hai mai visto un drago? Mi meraviglio di te …
A. Ma mio nonno diceva … e mio padre … e io … sono un Cavaliere dell'Ordine del Drago, può significare qualcosa?
G. Si, certo … magari non l'hai ancora toccato il tuo drago … magari era proprio Shruikan, che in effetti non è molto contento di me …
A. Brutto bacarospo, ti sei fregato il mio drago! (cerca di strangolare Galbatorix).
Voce dalla Regia: Non puoi uccidere ora l'intervistato, anche perché altrimenti non sapremo mai come va a finire il terzo libro!
Alucard: Ok, chiedo perdono (lascia il collo del Re) Allora, re Galbatorix, pensi che questi draghi selvatici aiuteranno mai Eragon a sconfiggerti?
Galba: Eragon, sconfiggere me? I draghi selvatici, aiutare Eragon? Muahhaahaha! Ma stai scherzando, vero? Quello non è un eroe, è solo e soltanto una testa calda, niente di più, e crede persino di potermi sconfiggere! Ma la domanda era se i draghi selvatici aiuteranno mai quello scemo? Bene, la risposta è chiara, ed è NO. Bene, conosco i draghi selvatici, sono troppo fieri, inoltre non gliene frega un ciuppolo se a governare Alagaesia sono io o Solembum o la nonna bicentenaria di mio cugino, perciò perché dovrebbero aiutare uno scemotto?
A. Molto esauriente, come risposta! Adesso le cose serie … insomma, dove tieni tutti gli Eldunarì?
G. Se devo proprio rispondere…
A. Devi!
G. Ok, nella Rocca di Kuthian.
A. (Dopo aver avuto un terribile flashback) Scusa, ma la rocca di Kuthian non è quella dove c'è la Volta delle Anime?
G. Esattamente. Sai, la volta delle Anime si chiama così proprio per via del fatto che vi sono conservate tutte le anime dei draghi. Non è ovvio?
A. Oh mamma mia … (scioccato) era cosi semplice?
G. Si, ma tanto nessuno sa dove si trova la volta delle Anime …
A. Anche Eragon la sta cercando, credo. So che un Gatto Mannaro gli ha detto di dire il proprio nome dentro alla rocca di Kuthian per dischiudere la volta delle anime …
G. Accidenti! E vorrei tanto sapere come fa un Gatto Mannaro a sapere la password della mia cassaforte personale! Questo non me lo spiego proprio … pazienza, vorrà dire che sposterò le uova altrove e cambierò la password della Volta delle Anime. Poi riempirò la volta delle anime di mostri schifosi, così se Eragon riesce a schiuderla lo stesso gli finisce male … comunque grazie, o potente genio del male, per avermi informato del fatto che Eragon conosceva la mia password!
A. Di nulla, figurati … Ma adesso un'altra domanda
G. Dimmi pure …
A. Ti sei mai innamorato?
G. Si
A. E di chi?
G. Porca miseria … (sembra sul punto di sciogliersi in una pozzanghera) di Selena … ahhhh ….
A. Selena? Anche tu? Ma doveva essere una donna bellissima …
G. Bellissima? Non era solo bellissima … e poi scusa, perché dici anche tu? Solo io sono il suo uomo!
A. Ah, allora devo proprio portarti un'altra notizia non proprio bellissima …
G. Un'altra? Oltre a quella che Eragon sa la mia password, che è Eragon? Ma sei proprio un uccellaccio del malaugurio!
A. Non sei l'unico che me lo abbia mai detto … comunque Selena ha avuto un figlio con Morzan ed uno con Brom …
G. Ancora? (scioccato) Aveva già avuto un figlio con un certo cavaliere elfo, ma mi aveva detto che con lui era finita … e ora scopro anche questo! Oh, povero me, me disgraziato!
A. Ma Selena è morta?
G. Ahimè, non l'ho più rivista … credo sia morta.
A. Bah, può anche darsi che se la stia spassando con un mucchio di modelli indossatori di intimo, chi può dirlo, visto che ormai la conosciamo …  aspetta, tu hai avuto figli con selena?
G. Si, ne ho avuti due, due moretti, carini carini, gemelli …
A. Per caso uno era un fessacchiotto?
G. Si, un po' come Eragon …
A. (sgranando gli occhi) Tu sei il padre di Eragon!
G. Nooooooo! (sviene)
-10 minuti dopo-
A. Finalmente ti sei ripreso
G. Ho fatto un sogno orrendo, ho sognato che quel cretino rivoluzionario di Eragon era mio figlio!
A. Mi dispiace dirtelo, lo so, sono un uccellaccio funebre, ma è tutto vero!
G. Nooooooo! No, me povero, me medesimo, povero, topolino sconfortato! Nooo! Nooo! (ulula per mezz'ora) noooooo!
A. Adesso basta, vedi di calmarti, insomma, sei un re! Se io fossi un re non farei così e credimi, sono una specie di re … cioè, voglio dire, ero un principe, quando ero vivo …
G. Pensavo fossi un conte, non sei il conte Dracula?
A. Brutto bacarospo, io ti ammazzo!(inizia di nuovo a strozzare Galbatorix) Io sono un principe! Sono il principe Vlad!
Voce dalla Regia: Lo stai uccidendo, per favore, vedetevela dopo l'ultimo libro del Ciclo, ok?
A. Libro del Ciclo? Non pensavo fosse un libro femmina … allora è una libra …
G. Intendeva il "Ciclo dell'Eredità"
A. Ah, ora si spiega tutto … ok, un'ultima domanda!
G. Ma è proprio l'ultima?
A. Non lo so, in realtà questa dovrebbe essere l'ultima parte dell'intervista, per convenzione, ma potremmo anche fare uno strappo alla regola … comunque, hai visto il te stesso del film di Stephen Fangmeier?
G. No
A. Bene, perché devo darti una brutta notizia…
G. Un'altra ancora?
A. Si (estrae una foto dell'attore di Galbatorix nel film "Eragon"): Come puoi vedere in questa produzione ti hanno rappresentato come un pelato orrendo con pochissimi peli bianchi, barbuto e con delle orrende unghie smaltate che non finiscono nemmeno a punta!
G. Gyaaa! E' disgustoso … io sono alto e magro, con i capelli lunghi e neri, gli occhi verdi e una cicatrice sulla guancia …
A. Si, ma ormai tutti i fan ti vedono come un orrore orroroso e vecchio.
G. Io, vecchio? Io, vagabondo che son io, vagabondo che non sono altro …
A. Adesso saluta qualcuno.
G. Ciao Shuri Shuri, sei sempre il mio puccino puccioso bello preferito!
A. Sto per vomitare ….
G. Hai mai provato con l'Enterogermina?
A. …
G. No eh? Bene, se vieni a casa te ne do qualche confezione … abbiamo già finito con le domande?
A. Perché, te ne aspettavi di più?
G. Non mi chiedi com'è la mia spada? Non mi chiedi come intendo diventare immortale?
A. Ok: com'è fatta la tua spada?
G. E' grande, enorme, lunga …
A. Mi sembra che tu ti stia vantando. Niente doppi sensi, mi raccomando …
G. Maddai, io sono un bimbo innocente!
A. Si vede … continua!
G. Ecco la mia spada (estrae spadone medievale di una "mezza tonnellata" di peso) Come puoi vedere ha l'elsa con inserti in madreperla, la lama spessa di colore nero …
A. Sembra un giocattolo del LIDL
G. Ok, mi smonti sempre, però! La vuoi smettere di gufare?
A. Uhhh! Uhh!
G. Non ti ho detto fai il gufo …
A. Lo so, ma mi piace scherzare … non dire che ho un senso dell'umorismo pessimo, so che lo stai pensando!
G. Ahh! Leggi nella mente!
A. Si, anche tu però, no? Quindi siamo pari …
G. Adesso hai finito con le domande?
A. Si, perché non ti permetterò di vantarti! Ti rimangono pochi minuti, puoi lanciare un appello a casa …
G. Accio da casa!
A. Eh?
G. Un incantesimo di appello da casa! Accio da casa!
A. Questo è tutto scemo, altro che genio del male … no, intendo, devi dire qualcosa in conclusione?
G. Si
A. Che cosa?
G. Chi la fa l'aspetti! Carpe al lago!
A. Carpe al lago?
G. Si, è latino. Significa "cogli l'attimo".
A. Tu sei tutto scemo. Si dice carpe diem.
G. Ma le carpe stanno al lago, che roba è il diem?
A. Inizio a capire da dove Eragon abbia preso la tontolaggine …
G. Correzione, signor vampiro, non esiste il vocabolo tontolaggine …
A. Alla prossima, amici da casa! Non perdete il prossimo numero di Intervista col Vampiro! Lo troverete in anteprima nell'omonimo topic di Eragon Italia, nella sezione "altre" del settore "Fanfiction", ma se avete pazienza, approderà anche su deviantart, con qualche accorgimento.
E occhio alle imitazioni!

ICV - Roran Garrowson

Tempo fa, molto tempo fa, io e mia sorella scrivemmo per divertimento una serie di interviste condotte a personaggi immaginari in una sorta di programma che chiamammo "Intervista col Vampiro".
Ora ve le riproponiamo nella loro veste originaria, sperando che facciano sorridere anche voi. Potete trovare l'indice delle altre nella pagina dei racconti
-----------------------------------
 Intervista 5-Roran Garrowsson

Alucard: Benvenuti ad una nuova puntata del nostro show, amici carissimi, in cui il vostro vampiro preferito vi farà gioire intervistando una nuova star. Beh, al mio fianco, dalla puntata scorsa, c'è Itachi Uchiha, tizio sconosciuto ma molto potente, che ho deciso di adottare come figlio, e che per ora non ha diritto di parola a causa della mia pistola puntata contro la sua tempia.
Itachi: Un padre non farebbe una cosa del genere!
A.  E chi lo dice? Il mi' babbo mi puntava sempre la spada sulla testolina, e guarda che figlio che gli è venuto su! Sta zitto finché non ti dico che puoi parlare …
I. Schiavista (borbotta).
A. Tornando al nostro programma, oggi in studio avremo un personaggio molto speciale. Cioè, non è propriamente un personaggio del mondo dell'animazione, ed in questa sta la sua particolarità, è bensì un valoroso personaggio secondario di una saga, detta il Ciclo dell'Eredità, letteraria. Il nome del primo libro di questa saga, che vi sarà assai noto, è quello del fratello di colui che andremo ad intervistare. Tale nome è "Eragon". Perciò, sono lieto di presentarvi, suo fratello Roran!

Roran entra in studio salutando. Alla cintura è appeso il martello che gli ha dato, per l'appunto, il soprannome di Fortemartello. E' grande e grosso, porta una canottiera nera che mostri i suoi muscoli possenti, ma il volto è più o meno quello del bravo ragazzo di campagna, anche se la mascella è volitiva e indica un temperamento ferreo. L'umano, senza mostrare troppo timore, stringe la mano al vampiro e si siede.

Alucard: Bene, buongiorno Roran, come mai hai deciso di farti intervistare?
Roran: Molte persone mi disprezzano, credono che io sia un personaggio troppo montato, ma voglio fargli sapere come stanno veramente le cosa. Ecco perché sono qui.
A. Sei la prima persona che non ho dovuto rapire per intervistare, questo di per se costituisce un record. Insomma, ti sei presentato spontaneamente … oppure c'è stato qualcuno che ti ha inviato?
R. Sono amico del regista di questo programma.
A. Ah, ora capisco … beh, è difficilissimo diventare amici del regista. In barba ad ogni convenzione, se ora sei qui, anche tu devi avere qualcosa di speciale … che cosa?
R. Non ne ho idea. Io sono solo un umano.
A. Un umano? Il Maggiore sarebbe fiero di te. Ecco cosa hai di speciale, ragazzo (pacca sulla spalla che piega a metà Roran), tu sei umano! E cosa ci fai, di grazia, in un libro fantasy?
R. Faccio il fratello in ombra della star del libro …
A. Guarda e impara, Itachi.
I. Non voglio essere il fratello in ombra del protagonista.
A. Che importa? Si ha sempre da imparare da un tizio così. Che poi ha più muscoli di te …
I. E allora?
A. Allora? E' sexy …
I. Non ci stai con la testa (amaramente) "caro babbo"
A. Che importa, lo sanno tutti che sono pazzo … per voi umani. Ma i miei ragionamenti hanno una logica superiore, che voi non potrete mai capire. E se dico che Roran è …
R. Ok, ok, ma adesso basta, mi fai arrossire! E poi c'è Katrina che guarda da casa, non vorrei risultare, beh, ecco …
A. Chi è Katrina?
R. Mia moglie.
A. Sei sposato? Bravo il mio giovanotto, così giovane e già con una famiglia! Ma non è un po' inusuale che un guerriero umano in un romanzo fantasy abbia famiglia? Non ti crea dei problemi?
R. Non immagini neppure quanti … fra l'altro abbiamo un figlio in arrivo,e proprio in questo periodo si preannuncia un'aspra contesa fra i Varden e l'Impero
A. Chi sarebbero questi Varden?
R. Siamo noi, siamo i ribelli che si annidano fra le montagne … in questo momento, però, ci siamo spostati nel Surda, una regione Indipendente dal malvagio re Galbatorix. Voglio che quando mio figlio nasca sia felice, e non veda la guerra …
A. Come intendi farlo?
R. Voglio distruggere re Galbatorix.
A. Nobile proposito, come tutti i nobili propositi di tutti i bravi personaggi fantasy che puntano troppo in alto. Ma tu potresti anche farcela, ragazzo … oh si … senti, e questa guerra (occhi brillanti di entusiasmo) si preannuncia molto distruttiva?
R. Forse scenderà in campo perfino il re ed il suo drago …
A. Ah, il re ed il drago … il drago! Non ho mai combattuto contro un drago, sono forti?
R. Scherzi? Polverizzano la gente, vomitano torrenti di fuoco e hanno denti lunghi come un avambraccio umano!
A. Amo tantissimo i draghi!
R. (sconcertato) Hai cuoricini sanguinanti che ti volano dalla testa …
A. Certo, è il set "anime" che me lo fa fare … ho un sacco di effetti speciali inclusi, come la nebbia, i pipistrelli e gli ululati dei lupi. Questa settimana ho comprato anche il pacchetto anime e l'ho appena installato.
R. Ma allora i cuoricini non dovrebbero essere rosa?
A. La reazione varia da persona a persona, i miei sono così … vorrei parlare dei draghi ancora a lungo, ma dalla regia mi sta volando incontro un megafono ed una serie di spilli, credo che mi dicano di continuare ad intervistarti. Allora, Roran, dì un po', vorresti che tuo figlio fosse maschio o femmina?
R. L'importante è che nasca sano, ma se potessi scegliere, vorrei un maschietto …
A. E perché mai? (allibito, anzi, pietrificato)
R. Perché vorrei ci aiutasse in battaglia, una volta cresciuto, se la guerra dovesse persistere, oppure che ci aiuti a coltivare i campi … e poi un maschietto, anche da piccolo, reggerebbe meglio la guerra …
A. Coooosa? (imbufalito, ombra nere e occhi rossi si sollevano dietro di lui) Io conosco femmine che possono fare questo e molto di più! La mia padrona Integra è una vera guerriera, e può fare a fettine te, tuo cugino stupidottero e tutti i maledetti elfi!
R. Non offendere!
A. Non essere maschilista!
R. Non sono maschilista!
A. Ti faccio picchiare dalla regista, che è una ragazza, e ti divora!
R. (sbigottito) No! Ma lei non è umana!
A. Certo che è umana … no, no, regista, niente colpi di scarpe in testa, si, faccio pace con Roran e continuo ad intervistarlo! Allora, ehm … una domanda a caso dal mucchio … qual è il tuo colore preferito?
R. Il marrone scuro.
A. Il marrone? Perché il marrone scuro?
R. E' il colore della terra fertile, mi ricorda l'odore dei miei campi dissodati e bagnati dalla pioggia …
A. Mi sembra una bella motivazione … e qual è il tuo numero fortunato?
R. Tre, perché eravamo in tre quando siamo andati a salvare Katrina dai Ra'zac che la tenevano prigioniera, inoltre fra poco in famiglia saremo in tre, io, Katrina ed il mio piccolo … ehm, volevo dire, il mio piccolo e/o piccola, non si sa mai, magari sono gemelli …
A. Curiosamente mi è appena arrivato un bigliettino dalla regia (scarta il bigliettino e legge, aggiustandosi gli occhialini rossi) Mi dicono che una certa Elly-94 ha disposto che io ti faccia molto male
R. Ma non è possibile, io sono amico della regista!
A. Si, ma la regista ha creato questa trasmissione per avere un pubblico pienamente soddisfatto ad ogni intervista, e quello che devo fare è obbedire agli ordini, chinare il capo ed obbedire … senza fare tante storie, specie quando si tratta di spaccaredistuggeremutilare.
R. Oh oh … (estrae il martello dalla cintura) Sono pronto a combattere, demone!
A. Ok … E' l'ora di testare il mio nuovissimo Sharingan Ipnotico! Sapete, ieri pomeriggio ci siamo allenati tantissimo con il mio figliuolo …

Tutto diventa nero, di un nero fitto ed impenetrabile. Occhi rossi ardono nel buio, stavolta sono decine di centinaia. Roran, spalancando i propri occhi, si trova in un'altra dimensione. Trova davanti a se sia Itachi che Alucard. Il primo ha la katana, il secondo le sue due pistole.

Alucard: adesso ti sottoporrò a cinquanta ore di spari ininterrotti contro il torace, con proiettili come questi, che aprono buchi così grossi da fare impressione … mio figlio se ne andrà,e tornerà quando io avrò finito per sottoporti a cinquanta ore di deliziosi colpi di katana su tutto il corpo … e intendo proprio tutto …

-Cento ore dopo-
Roran: Ahhhhhhhhhhhhhhh!
Alucard: abbiamo appena finito, mi riprendo mio figlio… e anche te, umano ferito. Ah, mi sono scordato di dirti che è tutta un'illusione e che nel mondo reale non hai niente!
R. Maledetti! Siete dei luridi maledetti, e la regista ve la farà pagare!
A. Tu credi?
Voce suprema della regia: Credo tantissimo … fare male va bene, ma adesso hai superato ogni limite! Ti condanno a cento ore di abbracci da parte delle tue fangirls!
A. No! Frustami per cento ore! Fammi pulire a terra con la lingua! Ma le fangirls coccolose, noooo!
V.s.d.r. Roran, visto che mi sembra che tu sia scioccato mentalmente, ma fisicamente stai bene, e sei famoso per riprenderti bene dai traumi, non è per favore che verresti su con me a prenderti champagne e caviale?
R. Champagne? Caviale? Ovvio!

-dieci minuti dopo, Alucard sommerso di fangirls-
Si chiuse così un'altra puntata di Intervista col Vampiro. Adieu, mondo crudele!

ICV - Itachi Uchiha

Tempo fa, molto tempo fa, io e mia sorella scrivemmo per divertimento una serie di interviste condotte a personaggi immaginari in una sorta di programma che chiamammo "Intervista col Vampiro".
Ora ve le riproponiamo nella loro veste originaria, sperando che facciano sorridere anche voi. Potete trovare l'indice delle altre nella pagina dei racconti
------------------------------------
Intervista 4. Itachi Uchiha

Benvenuti, signore e signori, a una nuova puntata di Intervista col Vampiro. Nella puntata di oggi rispondiamo alla richiesta piuttosto esplicita di una ragazza, che rimarrà comunque nell'anonimato, che brama di conoscere qualcosa in più su Itachi Uchiha. Si, quest'essere può anche apparirvi un perfetto sconosciuto, ammetto che anche per me è tale (sono un vampiro impegnato, non posso correre dietro a tutti gli idoli giovanili), ma spero che vi diverta. Da quanto mi hanno detto, questo umano fa parte di un progetto … no, un attimo, la regia mi passa delle carte … grazie … ecco, si, questo umano è conosciuto grazie ad una serie animata e cartacea dal nome di Naruto …
Cosa, non mi avete dato un protagonista? Ed io che ho fatto tanto per rapirlo … era un mulo recalcitrante quest'uomo, devo ringraziare la mia capacità rigenerativa prodigiosa (N.d.r. "Modesto") se ho ancora tutti i pezzi al posto!
Ma adesso passiamo a lui … ah, cosa mi tocca fare…

-10 minuti dopo-
Alucard: Ok, ecco a voi il nostro Itachi (annoiato). Ciao Itachi, perché hai deciso di farti intervistare?
Itachi: Lurido non morto, perché mi hai rapito? (sfiora livido sulla guancia) ti farò pagare per questo!
A. Bene, ma adesso passiamo alle prime domande. Una di queste concerne il tuo nome, piccoletto. Allora, Itachi è un nome particolare, giusto? Infatti mi dicono che non è proprio un nome potente … cosa significa esattamente?
I. Perché dovrei dirtelo, demone?
A. Perché questa è un'intervista, e perché se non lo dici con la tua bocca te lo leggo in mente e lo dico io. Quindi decidi: o mi rispondi mantenendo quel po' di dignità, o ti accontenti che i tuoi segreti urlati al mondo da una bocca che non è tua. Ora che ci penso, sarebbe carino strapparti le corde vo …
I. Sta zitto, demone!
A. Se rispondi …
I. Bene, il mio nome indica generalmente un'animale fastidioso … ok, è come dire, donnola …
A. Il tuo nome significa … donnola? Ho capito bene?
I. Esatto,e  la donnola dalle mie parti simboleggia sfortuna e morte …
A. Ohhh … ma mi dicono che tu abbia anche una storia interessante alle tue spalle. E che, agli occhi dei fans, per un po' dei tempo sei stato soltanto, il fratello di Sasuke. Inoltre sei un criminale, non è vero?
I. Potrei sapere chi sono le tue fonti?
A. Come ogni bravo intervistatore che si rispetti, posso carpire più informazioni di quanto immagini, mister Donnola …
I. Sta zitto! E comunque non ho mai vissuto all'ombra di mio fratello … lui non era che un debole … e se sono un criminale è solo perché … perché io … desideravo la pace.
A. Ohh, la pace, il bambino vuole la pace!
I. Vuoi chiudere il becco!
A. Certo che voi umani siete proprio strani … mi dicono di te che hai un enorme potere, non è così?
I. Lascio a loro il giudizio, se ho un grande potere, lo vedono loro …
A. Mi piacerebbe poterlo vedere anch'io, se devo essere sincero. Io so ipnotizzare con lo sguardo, sai … mi basta guardarti dritto negli occhi e per quanto tu sia potente …
I. Bene, perché io possiedo uno Sharingan.
A. E cosa sarebbe? Per favore, spiegaci meglio …
I. Immediatamente. Lo Sharingan è un'abilità genetica, in pratica è innata, e permette di poter copiare, imparare, utilizzare, qualunque arte si osservi, e dunque persino le tue capacità di ipnosi. Inoltre, lo Sharingan potenzia i riflessi, permette di schivare colpi, di predire traiettorie … è un dono particolarmente utile, insomma
A. Ecco perché sei riuscito a staccarmi il braccio mentre ti caricavo su quel camioncino … (sorriso) … Non sei noioso come pensavo, ragazzino, anzi, sembri forte! E questo … Sharingan … si manifesta in qualche maniera visibile, come i miei sigilli?
I. Si, lo Sharingan e la sua potenza sono visibili dagli occhi
A. Nei tuoi occhi non vedo niente di strano, ragazzo …
I. Non sto utilizzando ancora lo Sharingan. Se lo utilizzassi, comparirebbero dei simboli neri. Nel mio caso, lo Sharingan ipnotico di cui dispongo, ha la forma di una stella a tre punte curve, con la pupilla rossa.
A. Forte. Vuoi vedere come mi trasformo io?
I. No, grazie non ci tengo (saggiamente), non è necessario un tale spreco di energie …
A. Oh, peccato! Ma come hai fatto a diventare così potente?
I. Anche questo, almeno credo, ha basi genetiche. Avevo soltanto sette anni quando fui promosso dall'Accademia Ninja e  ad otto anni, ho imparato ad usare il mio Sharingan. Inoltre a tredici anni sono diventato il capo della squadra speciale ANBU.
A. ANBU?
I. Ansatsu Senjutsu Tokushu Butai
A. Come?
I. Forza tattica militare speciale di assassinio. Siamo una squadra che protegge il villaggio in certe situazioni eccezionali, siamo tutti portatori di spada e portiamo a termine missioni ad altro rischio
A. (fischio di apprezzamento) Wow, se quello che mi dici è vero, ed è vero, voglio adottarti come figlio. Fra l'altro ci assomigliamo molto, anche se io sono più affascinante …
I. Se lo dici tu.
A. Oh, mamma, e sei anche modesto! Ok, dico la verità, sono il più affascinante, ma dal punto di vista puramente estetico mi batti. Voglio dire, se entrambi fossimo due pupazzi, tu saresti più carino … in faccia. Il mio corpo è da urlo …
I. (vorrebbe sbuffare, ma non lo fa) Continuiamo questa intervista?
A. Perché, c'è una interv … ah, giusto, l'intervista! Bene, raccontaci in fretta la tua storiella, poi voglio combattere con te!
I. Come sarebbe a dire?
A. Sarebbe a dire che tu vuoi la pace … ma io non desidero nient'altro che la guerra, e voglio battermi con te, unico degno avversario, ma non certo capace di battermi!
I. Mostro!
A. Me lo dicono spesso … Ma perché mai dovresti desiderare la pace? Cosa c'è di divertente nella pace?
I. Tu non hai passato la mia stessa infanzia, a quanto pare …
A. già, io ho passato la mia infanzia in mano a quell'essere orribile di nome Mehmed, che possa marcire all'inferno, che ha fatto sul mio corpicino di bimbo cose innominabili … è per questo che vogli la guerra, per uccidere, uccidere, uccidere quelli come lui ed anche quelli diversi! Muhahahaha!
I. E' per quelli come te che odio la guerra … per la follia, per la crudeltà. Non posso lasciarti vivere! (colpisce l'intervistatore al cuore con uno dei coltelli da torta rimasti lì per caso dopo un party)
A. Ah, ma vedi, io sono già morto, perciò tu non mi lasci affatto vivere …
I. Vuol dire che ho un'idea migliore … utilizzerò su di te lo Tsukuyomi!
A. Non vedo l'ora di provare l'ebbrezza dell'attacco del più potente fra i ninja, nonché mio figlio adottivo da questo momento!

Occhi rossi compaiono nel buio. No, non quelli di Alucard. Gli occhi roteano lentamente, il luogo dove finiamo è un'illusione onirica, no, è un'altra dimensione … il terreno è nero, color lavagna, e cerchi concentrici si dipartono da sotto i piedi delle persone presenti, ovvero l'intervistato e l'intervistatore.
Itachi estrae una katana dal nulla e colpisce Alucard, dritto in mezzo al petto. Alucard cerca di muoversi, ma invano, è immobilizzato, come se fosse in croce.
Il dolore è troppo per essere solo causato da una katana … il vampiro ricorda quando era ancora umano.
Umano … spiacevole sensazione …
Itachi colpisce ancora, impassibile. Non c'è sadismo sul suo volto, egli non ama ciò che fa, ma sa che lo deve fare. Vuole togliere dalla testa del suo nemico ogni amore per la guerra …

I.  Questa dimensione è stata creata da me, è in me e dentro di me. Nel mondo dello Tsukyomi, io controllo lo spazio, il tempo, la materia. Ora verrai sottoposto a centoquarantadue ore di torture inimmaginabili, ti mutilerò lentamente, e taglierò la tua carne e le tue ossa …
A. Particolare, come tecnica … uhm, io non ci ho pensato mai, eppure anche io ho una dimensione, dentro di me …

-centoquarantadue ore dopo-

Alucard: Non è stato male, senza dubbio una delle esperienze extracorporee più interessanti che abbia provato, ma penso che mi divertirei molto di più a torturare. Ricevere katanate non è proprio il massimo …
Itachi: Sono stanco morto! Centoquarantadue ore a pungolarti non sono poche … E tu sei pazzo! Non ho mai visto un folle con una sopportazione del dolore anche solo lontanamente simile alla tua …
A. Sicuro, figliolo, sicuro! Che ne pensi di diventare la mia spalla? Farai il co-presentatore, sembri avere la stoffa giusta …
I. Tu scegli la tua spalla a seconda di quanto dolore riesce ad infliggerti, per caso?
A. (ignorando Itachi) Arrivederci alla prossima puntata, lettori!

ICV - Pikachu

Tempo fa, molto tempo fa, io e mia sorella scrivemmo per divertimento una serie di interviste condotte a personaggi immaginari in una sorta di programma che chiamammo "Intervista col Vampiro".
Ora ve le riproponiamo nella loro veste originaria, sperando che facciano sorridere anche voi. Potete trovare l'indice delle altre nella pagina dei racconti
----------------------------------------------
Intervista 3. Pikachu

Oggi, signore e signori, dopo un giorno di pausa intervisteremo qualcuno che i mass media danno come ormai non intervistabile ed introvabile, a causa dei suoi numerosissimi impegni nel mondo del cinema e dell'animazione. Ricchissimo, a causa dei proventi ricavati dal diritto d'autore, la sua faccia è presente praticamente ovunque … di chi stiamo parlando? Ebbene si, se nella prima puntata abbiamo avuto modo di ospitare una popolarissima gatta, ma oggi è la giornata del topo!
Stiamo parlando di Pikachu, colui che viene  unanimemente considerato come il signore assoluto dei Pokemon, non tanto per potenza quanto per la sua sfrenata popolarità.
Ma passiamo al dunque …
Onde evitare una fine precoce dell'intervista, come in effetti è già accaduto prima d'ora, abbiamo fornito un traduttore del pokemonese al nostro ospite.

Alucard: Buon giorno Pikachu
Pikachu: Buon giorno
A. Allora, perché ha deciso di farsi intervistare?
P. Perché sono stato legato, chiuso in un sacco e rapito da voi, banda di malvagi ladri! Cos'è, siete del Team Rocket? Non mi avrete mai, vi colpirò con il mio locomovolt!
A. Mi dispiace contraddirla, signor Pikachu, ma noi siamo lo staff del noto programma "Intervista col Vampiro"
P. Ohhh! Ciao mamma, mi sto facendo intervistare!
A. Innanzitutto, qual è il segreto della sua popolarità?
P. La mia bella faccia, immagino … beh, a parte gli scherzi, sono deciso e grintoso, inoltre sono fascinoso per la mia capacità, nonostante io sia così piccolo, di lanciare attacchi potenti
A. Quanto potenti, esattamente?
P. Nessuno mi resisterebbe
A. (indicandosi) Mi fa provare?
P. Certamente.

Pikachu si alza in piedi. Il suo piccolo corpo giallo viene percorso da centinaia di terribili scintille, dapprima tendenti all'azzurro, poi sempre più bianche, e sempre più forti. La fonte del potere sembra risiedere nelle sue guance rosse.
Finalmente il tuonoshock viene scagliato: è un fulmine di inaudita potenza che colpisce il vampiro e inizia a farlo fumare a causa del calore. Pikachu taglia il tuono con uno stiloso colpo di coda e sorrise

P. Abbastanza potente?
A. Senza dubbio! Meraviglioso!
P. Ma tu sei masochista …
A. Come hai indovinato? (stupito)
P. Intuito di pokemon …
A. Ma passiamo alle domande ghiotte, quelle che ogni fan ti farebbe se potesse parlare con te! Dunque, innanzitutto è vero che i cosiddetti pika, nome da cui poi deriverebbe il tuo nome, sono un genere di animali esistenti nel nostro universo senza Pokemon?
P. In realtà il mio nome deriva non solo da pika, inteso come genere animale, ma anche da "pika", onomatopea che indica il rumore emesso dalle scintille, o un tuono (N.d.r. Ad esempio la luminosità e il forte botto emesso dalla bomba atomica fu chiamato "Pikadon"), mentre "chu" indica lo squittio del topo. Ma per rispondere alla tua domanda, si, i pika sono un genere di animali apparentanti alla famiglia delle lepri …
A. E quindi non sei propriamente un topo …
P. Ti sembro un topo? (arrabbiato) Guarda queste orecchie, sono troppo lunghe per essere quelle di un topo!
A. In effetti … ma dicci piuttosto della relazione che ha appassionato milioni di fans, quella fra te ed Ash. Di voi si sa che non avete iniziato proprio bene
P. Lo odiavo, in effetti, perché aveva cercato di confinarmi in una sfera pokè!
A. Ah … ma tutti i Pokemon stanno nelle sfere pokè. Perché mai tu no?
P. Credi che sia facile? Non è bello rimanere confinati in una sfera sottoforma di energia, sapendo che prezioso tempo della tua vita sta scorrendo senza che tu te ne accorga … che si chiudano loro nelle sfere pokè, io non sono schiavo di nessuno!
A. In effetti, fra e te ed Ash, non sembra intercorrere un rapporto schiavo-padrone (N.d.r. Come invece intercorre fra Alucard e Integra), ma di assoluta amicizia e fiducia. Parlaci di Ash …
P. Bah, è un ragazzo strano … ostinato, molto ostinato, ed incapace in molti campi. Ma è forte, e sincero …
A. Di lui si sa che viene da Biancavilla, ma tu? Tu da dove vieni?
P. Io vengo da molto più lontano, per essere precisi … beh, non ne ho idea dal punto di vista della geografia umana, non ho mai letto le cartine. Ma il luogo da dove provengo io era una grande pianura selvaggia ed incontaminata, dove vivevo insieme alla mia famiglia, ai miei sessantotto fratelli e le mie ottantadue sorelle, con mio padre, mia madre e i miei cuccioli …
A. Tu hai dei cuccioli?
P. Si, ovviamente ho avuto una vita mia, prima che un orrendo essere dai capelli color pelliccia di ratto, un tale di nome Samuel Oak, non ha avuto la brillante idea di farmi stordire dal suo enorme e sproporzionatamente potente Raichu per poi rinchiudermi in una palla di plastica. E' stato in Ash Ketchum che ho trovato amore e comprensione, ma per il resto odio abbastanza gli allenatori di Pokemon ed i loro metodi barbari …
A. Si vocifera molto dei metodi barbari degli allenatori, ma nessuno ha mai avuto davvero il coraggio di parlarne pubblicamente. La nostra rubrica è una rubrica di approfondimento, ed è del tutto sincera, quindi, per chiudere questa intervista, parlaci pure della barbara pratica dell'allenamento dei Pokemon.
P. D'accordo, ma raccomandiamo ai più impressionabili e ai piccolissimi di non ascoltare quanto vi dirò. Si, in effetti potete dedurlo da soli, ma quando giocate ai Pokemon, nascondete la realtà dietro quella schermata colorata, apparentemente innocente … ma non è così che vanno le cose, signori! Andiamo, voi sosterreste le lotte clandestine con i cani? No? Beh, è esattamente la stessa cosa con i Pokemon, non ne avete notato la somiglianza? Anzi, è una pratica notevolmente più barbara … animali selvaggi e felici, in territori contaminati, vengono brutalmente catturati dopo essere stati percossi duramente e costretti ad allenarsi per poi combattere fra loro. Si, non sono neppure combattimenti puri, genuini, dove si testa la nostra abilità … noi non siamo granché coscienti, ci riempiono di droghe che nascondono sotto l'innocente nome di Pokèmelle, o anche Caramelle Pokemon, le quali aumentano a dismisura le nostre statistiche di potenza e velocità. Ovviamente Ash non me ne ha mai somministrate, ma tantissimi Pokemon non sono fortunati come me …
A. Ci racconti un episodio particolarmente cruento? Vogliamo essere incisivi …
P. Non so se ce la faccio (emozione), a volte ci sono scene veramente terribili. Ci proverò … un giorno fecero combattere un butterfly, intendo proprio uno di quei piccoli Pokemon farfalla, contro un immenso onix. Ovviamente entrambi si rifiutarono, sapevano che sarebbe stato un massacro. Gli allenatori li drogarono … poi li incitavano, li colpivano … non so, forse volevano davvero vedere il massacro … poi l'onix si è scagliato contro il butterfly … il butterfly ha tentato di spostarsi, ma l'allenatore non voleva, urlava "stai fermo, non muoverti, fino all'ultimo istante!". Poi, quando l'onix stava per abbattersi sul butterfly, l'allenatore ha urlato "azione!". Ma il butterfly non ce l'ha fatta, c'era troppo poco tempo e  … c'era sangue dappertutto … le ali staccate … no, scusatemi, non ce la faccio più …
A. (sorriso sadico che va da un orecchio all'altro) Comprendo perfettamente. Allora, forse è meglio concludere … vuoi salutare qualcuno?
P. Certo, voglio salutare Charizard, che questa mattina mi ha cotto un toast, e poi anche squirtle, bulbasaur, heracross e il piccolo Togepi. Infine un saluto grande ad Ash: non preoccuparti Ash, non è stato il Team Rocket a rapirmi, è stato un vampiro … ahh, un vampiro assetato di sangue.
A. Adesso è la tua fine, leprotto giallo!

-10 minuti dopo-

A. Non tenterò mai più di mangiare un topo elettrico … ufff … (fumando) alla prossima, amici, e continuate a seguir
ci!

domenica 27 settembre 2015

Personaggi - Irideo Crawford

(Did you get lost, wanderer? If you're looking for this page in English, you will find it by clicking HERE when it's ready!)


Specie: Merfolk comune regio (Maregens vulgaris augustum)
Nome completo: Irideo Crawford
Nomignoli: Il Drammartista (chiamato così dai fratelli, ma anche di nascosto da
qualche suddito insolente)
Genere: Maschile
Altezza (dalla testa alla punta della coda): 2.37 m
Peso: 177 kg
Corporatura: Tonico, con un leggero strato di grasso
Occupazione: Ritrattista
Profuma di: Sale, noce moscata, legno di ciliegio
S.O.: ???
Grado nobiliare: Principe
Luogo d'origine: Oceano Pacifico
Compare in: Il Ciclo dei Marini


Legale Buono | Principe sirena | Artista 

Il Drammartista
Tra i suoi fratelli, Irideo è quello più affascinato dalle arti: ama cantare, comporre lunghe, complesse ballate, e riprodurre il mondo circostante attraverso le sue impressionanti abilità artistiche.
A palazzo è appeso un ritratto di Phyllisea, la defunta regina, realizzato dal figlio Irideo; tale è la sua bellezza e accuratezza che leggenda vuole che la prima volta che il padre lo vide ebbe quasi un mancamento, pensando, per un secondo, che l'amata moglie fosse tornata dalla morte e lo stesse scrutando con i suoi occhi scuri.
Paradossalmente, il suo talento è proprio ciò che lo salverebbe dalla creatura che più teme, un letale predatore di merfolk la cui preferenza terrorizza persino la nobiltà dei mer: lo Stregone del Mare. In quanto amante dell'arte, lo Stregone gli risparmierebbe volentieri la vita, pur punzecchiandolo e torchiandolo per aumentare il suo ritmo di produzione e beneficiare così delle sue opere.

Fare i capricci
Irideo è un tritone intelligente, ma anche preda delle proprie emozioni: è famoso per le sue scenate di rabbia o indignazione (ragion per cui i suoi stessi fratelli, e persino lo Stregone del mare, lo prendono in giro ancora di più... cosa che, ovviamente, porta ad una nuova scenata). È molto aperto riguardo alle proprie emozioni, ma tende ad essere taciturno quando non ha una forte opinione a cui dare voce, e trova più piacere in un po' di compagnia silenziosa che nel perdersi in chiacchiere e convenevoli.
È il terzogenito della coppia reale, e tra i suoi fratelli il suo preferito è apertamente il secondogenito Reliosar, che è anche il migliore a confortarlo e gestire i suoi scoppi d'ira.

Wiilmalion e il colpo di stato
Irideo disprezza violentemente Wiilmalion, il più piccolo dei suoi fratelli; ironicamente, Wiilmalion è proprio il fratello a cui Irideo è caratterialmente più simile. Tutto è iniziato quando Wiil chiese l'aiuto della creatura più pericolosa del regno, lo Stregone del Mare, per riuscire a coronare il proprio sogno d'amore con una piratessa umana.
Intrecciare relazioni con gli umani è un tabù dei merfolk, e ancora più oltraggioso vista la morte della regina per mano (indiretta) degli esseri umani; Irideo si oppose più strenuamente di chiunque altro alla relazione, ma invano. 
In seguito, il rapporto col fratello diverrà impossibile da salvare quando Wiilm otterrà la corona, anche se solo come governante-fantoccio nelle mani dello Stregone del Mare.

Note di stile: LENTIGGINI! Questo ragazzo trota è coperto di puntini carini su tutto il corpo: sulla pelle, sulla coda, sulle pinne.
Arrossisce vistosamente e molto facilmente, su guance, naso e punta delle orecchie, sia a causa di emozioni positive che negative: la sua faccia sembra spesso essere colorata di rosso salmone. Ha le mani scure, e canini ed artigli affilati!

Forma e colore della sua coda sono molto simili a quelle di un maschio di trota iridea (Oncorhynchus mykiss) durante il periodo riproduttivo, cosa che è considerata affascinante ed eccentrica persino dagli altri merfolk.

 
 
Moodboard
//


Gli piace Non gli piace
 
❤ La musica
❤ Disegnare
❤ Le tradizioni del suo regno
❤ Ciò che è brillante e/o colorato
❤ Passare tempo con Reliosar
❤ Tempo in pace per comporre
 
💔 Gli umani
💔 La terraferma
💔 Essere preso in giro
💔 Chiunque disonori le tradizioni del suo regno
💔 Gli stregoni
💔 I polpi

 

Galleria d'immagini (Clicca per ingrandire!)




Con Reliosar che lo calma da un attacco d'ira


Mentre fa un ritratto scherzoso al fratello Glasamael

Prima referenza del giovane Irideo, ormai superata




Note: L'autrice gabrielsangel ha contribuito ad ispirare questo personaggio nelle fasi iniziali di creazione.

 

🌵🎨 Tutti i disegni in questa pagina (e molto probabilmente anche in tutte le altre pagine, se non diversamente specificato) sono stati realizzati dalle nostre artiste, Furiarossa e Mimma. Potete vedere altri loro lavori e/o supportarle (e supportare così anche tutti i Cactus di Fuoco ;)) sulla loro pagina Patreon. Diventate patroni delle arti! 🌵🎨

venerdì 25 settembre 2015

Ringraziamento alla signora Maria Antonia Catania e ai volontari (non animalari, però)

Lo so che a qualcuno sembrerà strano che io lo dica... ma il mio idolo è la signora Maria Antonia Catania, che ha fatto cose straordinarie, che grazie ai suoi contatti mi ha permesso di salvare una gattina (trovandole una mamma che la allattasse), adottarne altri due e più recentemente trovare un micetto che ha reso contentissima una mia amica. Sembra poco, salvare gli animali, ma può cambiare letteralmente la vita di una famiglia... adesso sono felicissima, ho anche due colombi (rigorosamente salvati, a proposito, grazie Sofia Giulia per averli dati a me, adesso li adoro!).
E poi, ogni volta che vedo un bel progetto realizzato a favore degli animali, qui in Calabria, mi sorprendo quasi sempre nel veder saltare fuori il suo nome, quello della signora Catania... sembra che abbia "le mani in pasta" in quasi tutto quel che c'è di bello e buono nel panorama animalista! E poi non è un'estremista, non è una di quelle animalare sdolcinate che scrivono sempre "oh povera creatura, guardate che occhioni dolci dolci, si sta lasciando morire per colpa dell'insensibilità...bla bla bla... bestie, dovete morire tutti voi che li avete abbandonati *inserire sequela di parolacce*".
No. Lei è superiore a queste cose. Lei cerca sempre di non umanizzare troppo l'animale che salva, di mettere in risalto i suoi pregi (gli annunci sui cani adottabili sono sempre molto "canini", ben poco da "bambini pelosi" e molto più incentrati sulla bellezza dell'animale, sull'amore e la fiducia che può dare) e questo rende i cani da adottare davvero molto più desiderabili e belli agli occhi di chi vuole prenderli.
Anche se in diverse occasioni le ho rotto le scatole, lei ha sempre risposto in maniera gentile, educata ed adeguata, non solo, ma mi ha risolto le situazioni.
Ho incontrato questa signora la prima volta al canile di Taurianova, quando sono andata alla ricerca del cane perfetto per me (e purtroppo, per motivi di forza maggiore, non ho ancora un cane) e invece di giudicare il fatto che io già puntassi ad un cane di taglia grande o medio/grande, preferibilmente adulto, mi ha mostrato qualche esemplare (ricordo ancora il faccione simpatico di Gilberto!) e qualche cucciolo adorabile. Lei non giudica i gusti personali, non giudica le inclinazioni, vuole solo aiutare!
Ed è per questo che ho scritto questo ringraziamento abbastanza lunghetto per lei, perchè ho come l'impressione che nessuno l'abbia mai ringraziata abbastanza per il lavoro che fa ogni santo giorno, per la sua lotta per questa umanità... si, dico per questa umanità perchè sono convinta che se convivessimo con gioia e amore con tutte le creature intorno a noi, a stare meglio saremmo proprio noi. E non lo dico in astratto: gli animali mi hanno salvata da una brutta "situazione mentale". E questo lo devo un pò alla signora Catania, quindi ringrazio lei, ma anche, implicitamente, tutti gli animalisti come lei che lavorano nella Piana, in Calabria, in Italia, in Europa e nel Mondo.
Grazie perchè non vi arrendete mai nel fare un lavoro di utilità pubblica, ma senza essere pagati. Siete i miei eroi.

Tesori Immortali + Il gatto Will


Hello! Oggi ho pensato che è importante iniziare a discutere di una cosa con la mia co-autrice, ovvero il titolo della serie di romanzi brevi che stiamo scrivendo. Ecco il risultato della nostra discussione:
Io: Allora, mi sono ricordata di una cosa: non posso pubblicare il romanzo se prima non decidiamo il titolo della “collana”, della serie, a cui esso appartiene. Voglio scriverlo sulla copertina, metterlo nelle informazioni supplementari, creare un'idea per cui stiamo creando una serie di avventure con caratteristiche di base simili (il fatto che cercano manufatti, ma se possibili anche che fanno parte del Cammino delle Leggende), ma non mi viene niente in mente. Ed è giusto che io ne parli con te, invece di farlo da sola... tu hai qualche idea?
LadyDarknessObscure: Allora, penso che servirebbe proprio (come dici tu) un titolo che rimandi agli oggetti che stanno cercando. Nel primo romanzo tutti gli oggetti di Ahanu vengono fatti sparire e nel secondo Francesca dice che sta succedendo un finimondo. Oddio, così su due piedi mi vengono in mente soltanto nomi banali.
Quando Janos si fa aiutare da Steliana a raccogliere i manufatti delle Civiltà Perdute li chiama Retaggi del Mondo Antico o dei Dimenticati, tutti oggetti intrisi di pericoloso potere che potrebbero minare Gaia, ma questi sono diversi... Il signor Innocenti vorrebbe, nonostante tutto, l'immortalità (dico nonostante tutto perché tutti pensavano che avrebbe voluto riunirsi alla moglie, ma dopo aver visto l'inferno non ci pensa manco per niente a morire) e il wendigo sebbene non sia immortale, ha comunque reso la sua esistenza molto più longeva.
I Manufatti o i Tesori degli Immortali suona piuttosto misero però...
Io: Tesori Immortali, piuttosto che “Tesori degli Immortali” mi suona benissimo, lo sai? Mi da una bella idea, come di uno spin off del Cammino delle Leggende... perchè non Tesori delle Leggende? (Perchè fa probabilmente schifo, ma per ora non mi viene in mente niente).
LadyDarknessObscure: I Tesori delle Leggende mi era venuto in mente ma temevo non sarebbe suonato bene... non lo so, mi faccio troppe pippe. Tesori Immortali e I Tesori delle Leggende mi piacciono entrambi. Tu quale preferiresti? I Tesori delle leggende mi suona più completo.
E comunque, mannaggia a te, ora non so davvero come continuare sulla storia! XD
Io: Ma come non sai come continuare? Ho “aperto” lo scenario proprio perchè tutto fosse possibile... comunque adesso capisci cosa provo quando mi chiudi letteralmente dentro casa con i tuoi personaggi che non ho idea di come gestire perchè non penso per niente come loro, ehehe.
Comunque... I Tesori delle Leggende o i Tesori Immortali? Chiedo a mia sorella che ha più buon gusto di tutte e due insieme. Mia sorella dice che con I tesori delle Leggende sembra che vanno a rubare i tesori alle leggende, mentre Tesori Immortali è mistico e potente. Quindi che ne pensi? Vada per Tesori Immortali?
LadyDarknessObscure: E Tesori Immortali sia!!!
Io: Inaugureremo dunque presto con la prima uscita la collana dei Tesori Immortali! YAY!

Inoltre, e questa è un'altra notizia importante, Annarita ha finalmente un nuovo gattino! Il suo nome è Will e... beh, in pratica gliel'ho procurato io (che mi sono accorta di avere le mani in pasta in un sacco di attività, del genere “ti serve qualcosa? Te lo trovo subito io!”) dopo che lei aveva tentato senza successo di contattare una volontaria Enpa o di procurarsi un gatto da un parente/amico (non ho capito bene) di suo padre.
Ieri sera ci ha telefonato felicissima e devo dire che ero un po' emozionata anch'io perchè è sempre uno spettacolo quando un gattino (specie se proviene dalla strada, come questo) trova la sua famiglia e una padroncina che lo amerà per sempre.
Will è tutto pieno di piccole cicatrici ed ha la punta della coda a zigzag. 
Ecco qualche sua foto:


giovedì 17 settembre 2015

Elogio funebre ad un fasmide senza nome


Oggi è spirato il mio insetto stecco, di cui non ricordo più neanche il nome. Dunque, ecco il suo elogio funebre...

Elogio ad ignoto insetto stecco

Oh, innominato fasmide! Oggi sei passato a miglior vita, oppure anche no, ma speriamo tutti di si, per colpa di una maledetta muta andata male. Forse non avevi abbastanza umidità atmosferica? Forse ne avevi troppa? Non lo so, perchè fino ad ora ti era sempre andata bene, eri diventato grande e forte, anzi eri diventata perchè eri femmina. Non sono neppure sicura che gli insetti stecchi facciano la muta, ma poiché ti stavi levando uno strato di pelle e ci sei rimasta intrappolata, immagino proprio di si. Nel dubbio controllerò su Wikipedia.
Ma dicevo... oh, insetto stecco! Quanti bei momenti abbiamo passato insieme! Mi ricordo quando mettevamo le canzoni con il cellulare, poi ti posavano su un dito e bastava scuoterti un po' perchè tu ti mettessi a ballare a ritmo (anche se in realtà stavi semplicemente oscillando come fanno tutti gli insetti stecco per imitare un rametto scosso) facendoci ridere e sentire contente di averti insieme a noi. Per te ho raccolto rovi freschi in ogni condizione atmosferica, sotto la pioggia o sotto il sole rovente, bagnandomi e cuocendomi, perchè ci tenevo a te e tu mi riempivi d'orgoglio crescendo e sembrando sempre di più un rametto. Ricordo che proprio il giorno prima della tua morte ti portai in campagna e ti posai fra le piante di peperoncino mentre pulivo il tuo terrario, poi ci misi un bel po' a ritrovarti, perchè pensavo che tu fossi scappato e invece eri fermo nello stesso punto, solo che eri un insetto stecco e quindi eri mimetizzato proprio bene.
Oh, fasmide innominato senza una zampa! Chissà come la perdesti, prima che ti trovassimo... fu un gatto a menomarti in tal modo? Fu un insetto predatore che se la mangiò? Rimanesti schiacciato per errore? Ma tu non ci badasti e vivesti la tua vita come se avessi sei zampe e non cinque (e poi la zampa menomata ti ricrebbe. Solo a metà, e tutta stortignaccola, ma ti ricrebbe).
Addio, fasmide! Non credo nell'inferno o nel paradiso, ma spero che tu ti sia reincarnato in ciò che più di ogni altra cosa al mondo tentavi di essere: un ramo. E che sia il ramo di una quercia che crescerà gloriosa e vivrà migliaia di anni.
Non ti ho fatto abbastanza fotografie, ahimè solo due, e di ciò mi pento perchè non potrò mai mostrare a nessuno quanto eri diventato grande, quindi nessuno mi crederà e celebrerà con me la tua gloria di prodigio del travestimento, il tuo essere così perfetto da rispecchiare la bellezza di madre natura nel tuo corpo verde e affusolato, nel tuo fascino di creatura evoluta per sorprendere.
Addio, fasmide innominato! Rimarrai per sempre nei nostri cuori. 


Lettori fissi