venerdì 28 febbraio 2025

Medaka

Vi vogliamo parlare di qualcosa di minuscolo e sorprendente, e di come le cose minuscole possano avere un impatto enorme nella storia umana. Nel corso dell'ultimo anno, c'è stato un animaletto che, nonostante la nostra familiarità con il settore, abbiamo iniziato a vedere dappertutto e non avevamo mai visto prima. Non dal vivo, eh, no no. Online.

Guardando video su come tenere i rettili... zac, eccolo qui quell'animaletto, anche se non è affatto un rettile.

Guardando video su come coltivare piante palustri all'esterno... zac, ancora una volta eccolo, anche se ovviamente non è una pianta palustre.

Fotografie di animali "particolari"? Eccolo di nuovo lì, anche se all'aspetto ha ben poco di particolare. Forse. Qualcuno. Non tutti. Capirete di cosa stiamo parlando.

Sembra che ci sia una vera e propria "invasione" in corso, qui in Italia, e forse anche all'estero, visto che abbiamo sporadicamente visto spuntare la bestiola in video americani e inglesi. Di che cosa stiamo parlando? Di un minuscolo pesciolino conosciuto come "medaka", il cui nome scientifico è Oryzias latipes. Viene chiamato anche pesce del riso giapponese. Il nome "medaka", in giapponese, è composto da due kanji, rispettivamente "me" che significa occhi e "daka" che significa "alto", perché questi pescetti hanno gli occhi relativamente in alto rispetto ad altri pesci più comuni, un po' come i guppy o killi per intenderci... ce li avete presenti, no? Nel dubbio vi mettiamo una foto: 

Guppy maschio

Due killifish (Aplocheilus lineatus)

 

Medaka [fonte nel caso non si fosse capito dalle scritte giganti sull'immagine]

E allora? Per quelli di voi che hanno un minimo di dimistichezza con l'acquariofilia, il concetto che un nuovo pesce entri nel novero di quelli allevati non è affatto strano... ci sono pescetti che vengono scoperti e commercializzati a pochissimo tempo di distanza, diventando super-popolari, e persino volte in cui il pesce prima viene allevato dagli appassionati e riprodotto massicciamente e solo dopo catalogato dagli scienziati. Quindi, direte voi, che cosa c'è di strano nel fatto che questo Medaka abbia iniziato a comparire dappertutto? Insomma, non è normale, che un nuovo pesce, specie se bello e sufficientemente facile da allevare, entri presto nelle grazie e nelle vasche degli acquariofili?

Certo che sì, vi diremo noi, certo che sì... il fatto è, che il medaka non è un pesce nuovo. Neanche lontanamente.

L'Oryzias latipes è già più noto alla scienza, in quanto è stato utilizzato come organismo modello negli studi di biologia genomica per oltre un secolo... non per dire, ma è stato il primo pesce modificato geneticamente. Questo animaletto è talmente versatile (nonché studiato) da essere stato anche il primo vertebrato ad accoppiarsi nello spazio, nella metà degli anni '90.

Insomma, un gioiellino che conoscevano tutti tranne noi (e con "noi" intendo "italiani", non "noi noi")... forse.

Comunque, è una creatura che merita di essere conosciuta per una serie infinita di motivi. Ve li elenchiamo (beh, non infiniti, solo qualcuno, e proviamo a condensarli sennò non la finiamo più), così magari capite perché ve ne stiamo parlando:

Alcuni lamé di colori diversi.


1) Questo pescetto, lo avrete già capito, è stato un caposaldo della biologia genomica, e già solo per questo è figo sapere di lui;

2) Questo pescetto, nonostante moltissimi di voi non lo avranno mai sentito nominare (o se lo hanno fatto, è stato grazie alla recente "invasione"), è uno dei pesci più facili da tenere in assoluto, grazie alla sua enorme resistenza in un range di temperature assolutamente estreme, la sua piccola taglia e in generale il suo essere super-rustico;

3) Questo pescetto ha una riproduzione interessantissima, e gli appassionati si spediscono gli uni con gli altri le uova... sì, avete capito bene, le uova! Sono collose e robuste e possono essere spedite! Così potete farle schiudere e cominciare ad osservare il ciclo vitale di queste creature fin dal loro primo respiro;

4) La variabilità genetica di questo pescetto è una roba da far sbalordire anche i cinofili: con oltre 700 varietà, è probabilmente il pesce di cui sono state selezionate più razze in assoluto! Gli appassionati di collezionismo si faranno facilmente stregare (e sono in molti a farsi già stregare, eh!) dalla possibilità di tenere tutte le loro varietà preferite, ben categorizzate, in relativamente poco spazio rispetto a quello necessario per altri pesci;

Due albini

5) I medaka fanno parte della cultura giapponese in un modo che neanche ci potevamo immaginare... cioè, sapevamo delle carpe koi, queste maestose e placide creature che popolano laghetti che sembrano dipinti impressionisti, sapevamo dei pesci rossi "fancy", con le loro code multiple, le loro faccine adorabili, i loro colori incredibili, e conoscevamo pure gli arowana, i "pesci drago", che nel paese del Sol Levante sono un simbolo di fortuna e potere (oh, ma quanti pesci sono importanti per la cultura giapponese? Sì, ce ne sono ancora, oltre a questi. Ovviamente), ma il medaka? Questo pescetto piccolo piccolo, con la faccia da guppy, gli occhi fissi, che si può tenere in venti litri d'acqua? Ebbene sì, anche il medaka è importantissimo per i nostri vicini (lontani) giapponesi, tanto che hanno sviluppato specifiche decorazioni per i mini-laghetti dove vivono i medaka, delle sfere di ceramica dipinta vuote all'interno, che galleggiano a pelo d'acqua e servono anche ad evitare che il ghiaccio si sviluppi su tutta la superficie. Si, avete sentito bene, il GHIACCIO!

6) I medaka possono sopravvivere a temperature sotto lo zero, cosa che li rende adattissimi ad essere tenuti all'esterno in tutta Italia. Sì, esatto, anche a casa tua! Ovunque tu viva! (Se vivi in Italia. Se vivi in Antartide non possiamo prometterti che la bestiola sopravvivrà, ci dispiace);

Calico [fonte]

7) I medaka sono eccellenti mangiatori di larve di zanzara. Oh, sì, come le gambusie... solo che sono più piccoli e più belli. Oh sì, come e più dei pesci rossi, solo che non hanno bisogno di stare in vasconi enormi (ehi! Attenzione! I pesci rossi necessitano assolutamente di grandi spazi per vivere e nuotare, non puoi tenerli mica in venti litri, poveri cosini! Ma dei pesci rossi e di come vengono maltrattati in maniera becera ne parleremo un'altra volta). Quindi, se non volete essere punti dal più fastidioso degli insetti, se non volete beccarvi invasioni di nugoli e nugoli ronzanti che vi pungono il collo la notte, mentre bestemmiate e cercate di schiacciarle, e vi prendete la malaria, i medaka sono alleati preziosissimi;

Con gli "interni" verdi [fonte]

8) I medaka sono pesci pacifici, che possono essere tenuti insieme ad altri pesci pacifici, e per buona pace degli acquariofili che hanno la passione degli acquari di comunità, non si mangeranno i vostri guppy, non morderanno le pinne ai vostri pesci combattenti, non infastidiranno i vostri ciclidi nani che hanno appena deposto. Anche se forse non li metteremmo nello stesso acquario dei ciclidi nani, ma poi, boh, non siamo vostra madre, e siamo abbastanza certi che dei mini-carrarmati come i medaka sopravviverebbero lo stesso. Anche se la cosa idealissimissima sarebbe allevarli in uno spazio a loro dedicato, per farli veramente risplendere ed essere certi di andare incontro alle loro (frugalissime) esigenze.

Nero e rosso [fonte]

9) È commestibile. Che beh, sono comunque punti extra, oh, se non altro perché è interessante pensare che ci sono parti del mondo dove la pesca di sussistenza porta le persone a mangiare quello che per altri è un rarissimo, preziosissimo, creaturino da collezione. È un po' come se voi sbustaste un Charizard incredibile fighissimo e un vostro amico vi dicesse "Ah, buono!" e lo mangiasse di fronte ai vostri occhi. Okay, non è esattamente la stessa cosa, ma ci piaceva troppo l'idea di fare questo esempio.

10) Possono vivere sia in acqua dolce che in acqua salmastra!

Fosforescenti! [fonte]

11)  Che ci crediate o no, ne esiste una versione fosforescente. Sì, che si illumina, grazie ad una modifica genetica! Questa varietà è stata in origine prodotta dall'Università Nazionale di Taiwan, probabilmente nel tentativo di produrre un pesce che, grazie a questa peculiare caratteristica, permettesse una migliore visualizzazione dei geni al microscopio. E come se non bastasse il fatto che si illumina, è anche disponibile in quale colore vuoi! Giallo, verde, rosso, viola... tu dillo, e ci sarà un medaka bioluminescente che sembra creato apposta per te. Le sostanze che permettono al pescetto di illuminarsi sono (qualcuno di voi probabilmente l'avrà indovinato, perché questo esperimento è stato fatto, più avanti, anche con animali popolari come topolini e gatti!) proteine estratte dalle meduse (nelle forme verdi e gialle) o da coralli (forme rosse). Quanti dei vostri pesci preferiti si illuminano al buio, hmm?

Rossi in mini-pond [fonte]

12) Quelli che si illuminano al buio, per quanto straordinario, a nostro avviso sono in realtà... i meno belli! Infatti ci sono razze di medaka assolutamente assurde. Le nostre preferite? Quasi tutte quelle lamé, con alcune squame brillanti/metallizzate, mentre le altre sono opache, in modo che il pescetto sembri spruzzato di glitter. Che roba!

13) Non avete un acquario per allevarli? Il vetro costa troppo e l'acrilico pure di più? Say no more, fam! Perché questo pescetto, hehe, non è stato "fatto" per essere allevato in contenitori che hanno lati trasparenti. Tutti questi anni di selezione lo hanno portato ad essere perfetto... quando lo guardi da sopra! Bello da tutti i lati, okay, ma dall'alto ha davvero una marcia in più. Basta un grosso secchio, un mastello, uno di quei cestoni di plastica che si usano per metterci i giocattoli, e voilà! Hai lo spazio perfetto per allevare queste assolute (e collezionabilissime) meraviglie.

Gruppo di bianchi in acquario

14) E questa cosa è per noi appassionati di acquari fittamente piantumati, di giungle subacquee, di verde palustre: suonate le trombe, battete i tamburi, i medaka non distruggono le piante, non le mangiano e non le scalzano! Alleluia! Alleluia! Pescetto santo subito!

15) I Medaka sono stati anche protagonisti di uno dei crimini più strani, curiosi e rocamboleschi della storia dell'acquariofilia. Non ve lo raccontiamo noi (non oggi almeno), ma se vi va di sentire la storia in inglese, con tutti i dettagli, fishstory (uno dei nostri canali preferiti) ve la racconterà! (Attenzione, è un video lungo, e per qualcuno può essere anche un po' noiosetto, ma per noi è stato oro!)

Insomma, vi bastano come motivi per osservare con interesse questa creaturina? Ovviamente, dopo aver fatto una ricerca estesa sul medaka, su come si tiene (ed è il pesce più facile da tenere che possiate immaginare) ed esserci preparati per ospitarlo (okay, no, avevamo già le vasche pronte da prima, siamo matti e abbiamo un numero di acquari che non riveleremo, ma che la maggior parte delle persone non ha), abbiamo deciso che sì, tutta questa "pubblicità" che avevamo visto online era più che meritata e che dovevamo dargli una chance... e così li abbiamo comprati.

Quattro medaka. Agrias lamé. Spettacolari piccole creature dal corpo arancio vivo, con la schiena che sembra delicatamente glitterata.

Eccoli qua, in tutto il loro (minuscolo, ma ben saldo) splendore, con le loro mini-pinnette e con le loro schienucce delicatamente glitterate. (Attenzione, i medaka sono quelli arancioni, tutti gli altri sono guppy che avevamo in vasca da prima. Che acquariofilo sei, se non hai un miliardo e mezzo di guppy e non sai dove metterli, perciò ogni acquario che hai è pieno di questi cosini? XD)


 


 


Sono arrivati a casa in perfetta salute, vivaci, curiosi, e tutti insieme si sono immediatamente messi ad esplorare tutto lo spazio. Hanno un aspetto simpaticissimo, che è una cosa che non sono in tanti a dire online! Sì, okay, tutti parlano di quanto sono facili da tenere, di come ne esistano centinaia di varietà, di quanta importanza abbiano nella cultura giapponese e nel controllo delle zanzare, ma... vogliamo parlare di quanto sono carini da guarare? Di quanto è tenero e stupidino il loro faccino? Del modo in cui i loro corpicini si muovono?

Sono pesci fisicamente molto "semplici" se paragonati ad altri popolari campioni dell'acquariofilia (basti pensare alla maestà degli scalari, i cosiddetti "pesci angelo", o dei discus, che sembrano pesci della barriera corallina anche se sono d'acqua dolce, o a tutte le forme buffe dei pesci di fondo, spesso dotati di simpaticissimi barbigli), ma hanno una sorta di fascino sottile, una cosa difficilmente descrivibile: se li guardate in foto, o in video, magari direte "belli, ma troppo semplici, se li prendo è perché sono facili. li butto fuori anche d'inverno e si mangiano le zanzare in estate", ma appena li vedete dal vivo, capite perché i giapponesi ne sono ossessionati.

Boh, fanno le effetto delle carte Pokémon... ne hai una varietà e ti viene immediatamente voglia di collezionarli tutti. E sono più di settecento varietà diverse, quindi è una bella sfida... tipo completare tutto il pokédex, ma con animali vivi che possono colorare le vostre vasche (e i vostri laghetti, e questa è una roba pazzesca) di un arcobaleno iridescente di colori. 

Due hikari visti di lato.
Che belle pinne simmetriche!

Scusate, stiamo divagando... il fatto è che sono così carini! E piccini! E hanno la facciotta stupida e adorabile, un po' tipo come quella dei guppy, ma in modo ancora più "intenso". Sembrano giocattoli. E quando stanno fermi, scodano come robofish. Sì, quando stanno fermi si muovono comunque, che tu stai lì a chiederti "perché?", ma loro lo fanno lo stesso. Sarà il modo in cui è fatto il loro corpo, che necessita di un minimo di movimento per mantenersi in una posizione stabile quando sono fermi, o sarà che sono così pieni di energia che ne hanno bisogno... hmm... dobbiamo ancora osservarli dormire, questo darebbe una risposta al nostro dilemma.

Adesso, la nostra prossima sfida sarà farli riprodurre! Riusciremo nel nostro intento? (Sì, certo che sì! E poi abbiamo voi lettori a fare il tifo per noi, giusto?). Anche perché pure la loro riproduzione è particolare, con la femmina che porta in giro le uova, attaccate al proprio corpo, e poi le lascia sulle piante e sugli oggetti sfregandosi contro di essi. E le uova, come abbiamo accennato precedentemente, sono molto robuste, proprio per questo motivo, per non rompersi quando vengono attaccate agli oggetti dalla madre, e questo permette di spostarle facilmente e persino di spedirle. Dite un po', non è venuta anche a voi voglia di comprare delle uova di medaka? ;)

In conclusione, ci siamo lasciati affascinare completamente dalla "pubblicità" che gli allevatori hanno fatto a questi animaletti, passando da un "no, giammai, hm hm, non comprerò mai questo pesciolino scialbo solo perché me lo dicono tutti" a "oddio, sono carinissimi, gotta catch 'em all!". Che dire? Non era pubblicità ingannevole.



Volete vedere qualche altra cosa figa riguardo a questi pesciolini? Sì, siamo alla parte finale, quella dove c'è l'arringa che vi convincerà... e si sà che un'immagine vale mille parole e un video ne vale un milione, perciò entriamo nella sezione audiovisiva :) 

 

Ecco un video (da un appassionato giapponese simpaticissimo!) che spiega la classificazione dei medaka semplicemente basandosi su "luci e ombre" del pesce, senza contare in questo caso le forme del corpo o altri dettagli come le pinne e gli occhi. Come dite? Come si fa a classificare un pesce da luci e ombre? Guardate questo video e scopritelo!

 

E vi lasciamo un videuccio anche in italiano, con un po' di informazioni generali (soprattutto se volete tenerli all'esterno!)

 

Speriamo di avervi fatto conoscere una specie che non conoscevate, o se la conoscevate già, di avervela fatta apprezzare di più! Alla prossima, germoglietti :)



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