Tempo fa, molto tempo fa, io e mia sorella scrivemmo per divertimento
una serie di interviste condotte a personaggi immaginari in una sorta di
programma che chiamammo "Intervista col Vampiro".
Ora ve le riproponiamo nella loro veste originaria, sperando che facciano sorridere anche voi. Potete trovare l'indice delle altre nella
pagina dei racconti
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Intervista 3. Pikachu
Oggi, signore e signori, dopo un giorno di
pausa intervisteremo qualcuno che i mass media danno come ormai non
intervistabile ed introvabile, a causa dei suoi numerosissimi impegni
nel mondo del cinema e dell'animazione. Ricchissimo, a causa dei
proventi ricavati dal diritto d'autore, la sua faccia è presente
praticamente ovunque … di chi stiamo parlando? Ebbene si, se nella prima
puntata abbiamo avuto modo di ospitare una popolarissima gatta, ma oggi
è la giornata del topo!
Stiamo parlando di Pikachu, colui che
viene unanimemente considerato come il signore assoluto dei Pokemon,
non tanto per potenza quanto per la sua sfrenata popolarità.
Ma passiamo al dunque …
Onde
evitare una fine precoce dell'intervista, come in effetti è già
accaduto prima d'ora, abbiamo fornito un traduttore del pokemonese al
nostro ospite.
Alucard: Buon giorno Pikachu
Pikachu: Buon giorno
A. Allora, perché ha deciso di farsi intervistare?
P.
Perché sono stato legato, chiuso in un sacco e rapito da voi, banda di
malvagi ladri! Cos'è, siete del Team Rocket? Non mi avrete mai, vi
colpirò con il mio locomovolt!
A. Mi dispiace contraddirla, signor Pikachu, ma noi siamo lo staff del noto programma "Intervista col Vampiro"
P. Ohhh! Ciao mamma, mi sto facendo intervistare!
A. Innanzitutto, qual è il segreto della sua popolarità?
P.
La mia bella faccia, immagino … beh, a parte gli scherzi, sono deciso e
grintoso, inoltre sono fascinoso per la mia capacità, nonostante io sia
così piccolo, di lanciare attacchi potenti
A. Quanto potenti, esattamente?
P. Nessuno mi resisterebbe
A. (indicandosi) Mi fa provare?
P. Certamente.
Pikachu
si alza in piedi. Il suo piccolo corpo giallo viene percorso da
centinaia di terribili scintille, dapprima tendenti all'azzurro, poi
sempre più bianche, e sempre più forti. La fonte del potere sembra
risiedere nelle sue guance rosse.
Finalmente il tuonoshock viene
scagliato: è un fulmine di inaudita potenza che colpisce il vampiro e
inizia a farlo fumare a causa del calore. Pikachu taglia il tuono con
uno stiloso colpo di coda e sorrise
P. Abbastanza potente?
A. Senza dubbio! Meraviglioso!
P. Ma tu sei masochista …
A. Come hai indovinato? (stupito)
P. Intuito di pokemon …
A.
Ma passiamo alle domande ghiotte, quelle che ogni fan ti farebbe se
potesse parlare con te! Dunque, innanzitutto è vero che i cosiddetti
pika, nome da cui poi deriverebbe il tuo nome, sono un genere di animali
esistenti nel nostro universo senza Pokemon?
P. In realtà il mio
nome deriva non solo da pika, inteso come genere animale, ma anche da
"pika", onomatopea che indica il rumore emesso dalle scintille, o un
tuono (N.d.r. Ad esempio la luminosità e il forte botto emesso dalla
bomba atomica fu chiamato "Pikadon"), mentre "chu" indica lo squittio
del topo. Ma per rispondere alla tua domanda, si, i pika sono un genere
di animali apparentanti alla famiglia delle lepri …
A. E quindi non sei propriamente un topo …
P. Ti sembro un topo? (arrabbiato) Guarda queste orecchie, sono troppo lunghe per essere quelle di un topo!
A.
In effetti … ma dicci piuttosto della relazione che ha appassionato
milioni di fans, quella fra te ed Ash. Di voi si sa che non avete
iniziato proprio bene
P. Lo odiavo, in effetti, perché aveva cercato di confinarmi in una sfera pokè!
A. Ah … ma tutti i Pokemon stanno nelle sfere pokè. Perché mai tu no?
P.
Credi che sia facile? Non è bello rimanere confinati in una sfera
sottoforma di energia, sapendo che prezioso tempo della tua vita sta
scorrendo senza che tu te ne accorga … che si chiudano loro nelle sfere
pokè, io non sono schiavo di nessuno!
A. In effetti, fra e te ed Ash,
non sembra intercorrere un rapporto schiavo-padrone (N.d.r. Come invece
intercorre fra Alucard e Integra), ma di assoluta amicizia e fiducia.
Parlaci di Ash …
P. Bah, è un ragazzo strano … ostinato, molto ostinato, ed incapace in molti campi. Ma è forte, e sincero …
A. Di lui si sa che viene da Biancavilla, ma tu? Tu da dove vieni?
P.
Io vengo da molto più lontano, per essere precisi … beh, non ne ho idea
dal punto di vista della geografia umana, non ho mai letto le cartine.
Ma il luogo da dove provengo io era una grande pianura selvaggia ed
incontaminata, dove vivevo insieme alla mia famiglia, ai miei
sessantotto fratelli e le mie ottantadue sorelle, con mio padre, mia
madre e i miei cuccioli …
A. Tu hai dei cuccioli?
P. Si,
ovviamente ho avuto una vita mia, prima che un orrendo essere dai
capelli color pelliccia di ratto, un tale di nome Samuel Oak, non ha
avuto la brillante idea di farmi stordire dal suo enorme e
sproporzionatamente potente Raichu per poi rinchiudermi in una palla di
plastica. E' stato in Ash Ketchum che ho trovato amore e comprensione,
ma per il resto odio abbastanza gli allenatori di Pokemon ed i loro
metodi barbari …
A. Si vocifera molto dei metodi barbari degli
allenatori, ma nessuno ha mai avuto davvero il coraggio di parlarne
pubblicamente. La nostra rubrica è una rubrica di approfondimento, ed è
del tutto sincera, quindi, per chiudere questa intervista, parlaci pure
della barbara pratica dell'allenamento dei Pokemon.
P. D'accordo, ma
raccomandiamo ai più impressionabili e ai piccolissimi di non ascoltare
quanto vi dirò. Si, in effetti potete dedurlo da soli, ma quando giocate
ai Pokemon, nascondete la realtà dietro quella schermata colorata,
apparentemente innocente … ma non è così che vanno le cose, signori!
Andiamo, voi sosterreste le lotte clandestine con i cani? No? Beh, è
esattamente la stessa cosa con i Pokemon, non ne avete notato la
somiglianza? Anzi, è una pratica notevolmente più barbara … animali
selvaggi e felici, in territori contaminati, vengono brutalmente
catturati dopo essere stati percossi duramente e costretti ad allenarsi
per poi combattere fra loro. Si, non sono neppure combattimenti puri,
genuini, dove si testa la nostra abilità … noi non siamo granché
coscienti, ci riempiono di droghe che nascondono sotto l'innocente nome
di Pokèmelle, o anche Caramelle Pokemon, le quali aumentano a dismisura
le nostre statistiche di potenza e velocità. Ovviamente Ash non me ne ha
mai somministrate, ma tantissimi Pokemon non sono fortunati come me …
A. Ci racconti un episodio particolarmente cruento? Vogliamo essere incisivi …
P.
Non so se ce la faccio (emozione), a volte ci sono scene veramente
terribili. Ci proverò … un giorno fecero combattere un butterfly,
intendo proprio uno di quei piccoli Pokemon farfalla, contro un immenso
onix. Ovviamente entrambi si rifiutarono, sapevano che sarebbe stato un
massacro. Gli allenatori li drogarono … poi li incitavano, li colpivano …
non so, forse volevano davvero vedere il massacro … poi l'onix si è
scagliato contro il butterfly … il butterfly ha tentato di spostarsi, ma
l'allenatore non voleva, urlava "stai fermo, non muoverti, fino
all'ultimo istante!". Poi, quando l'onix stava per abbattersi sul
butterfly, l'allenatore ha urlato "azione!". Ma il butterfly non ce l'ha
fatta, c'era troppo poco tempo e … c'era sangue dappertutto … le ali
staccate … no, scusatemi, non ce la faccio più …
A. (sorriso sadico
che va da un orecchio all'altro) Comprendo perfettamente. Allora, forse è
meglio concludere … vuoi salutare qualcuno?
P. Certo, voglio
salutare Charizard, che questa mattina mi ha cotto un toast, e poi anche
squirtle, bulbasaur, heracross e il piccolo Togepi. Infine un saluto
grande ad Ash: non preoccuparti Ash, non è stato il Team Rocket a
rapirmi, è stato un vampiro … ahh, un vampiro assetato di sangue.
A. Adesso è la tua fine, leprotto giallo!
-10 minuti dopo-
A.
Non tenterò mai più di mangiare un topo elettrico … ufff … (fumando)
alla prossima, amici, e continuate a seguirci!