Visualizzazione post con etichetta pokemon. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pokemon. Mostra tutti i post

venerdì 25 luglio 2025

Martynia nel trailer di Pokémon Leggende Z-A

Il nuovo trailer di Pokémon Legends Z-A è uscito. Dobbiamo parlare di Martynia. 

Da quando in qua parliamo di videogiochi, vi chiederete... beh, da adesso. Perché stanno facendo un sequel diretto di Pokémon X/Pokémon Y, una delle regioni più misteriose e cariche di simbolismo della storia di Pokémon, e lo sapete come siamo noi: è un richiamo irresistibile. Perciò passiamo dall'analisi del Serpent Rouge (il misterioso libro che potrebbe contenere indicazioni per una caccia al tesoro epica) al trailer di Pokémon Z-A che ci hanno mostrato nel Pokémon Direct più recente, quello del 22 Luglio. 

Vi avvertiamo che questa analisi, al contrario di quelle che facciamo di solito, che premettono tutto e spiegano il contesto, sarà volutamente scritta per quelli che a Pokémon ci hanno giocato e che hanno un'infarinatura generale di quello che è successo in Pokémon X/Y. Detto questo... iniziamo!

In questo recente trailer sono successe... tante cose. Sono in tanti a lamentarsi di aver avuto "poco da vedere", ma non noi. Con quello che abbiamo visto, in teoria, ci possiamo pontificare così tanto da ricostruire l'intera storia di Kalos, da capire cosa è successo in questi anni, da connettere questa regione ad altre, in modi inaspettati... e forse (forse è la parola chiave, perché diamine, per ora non abbiamo tempo! Dobbiamo tradurre! Disegnare! Lavorare! C'è tanto, troppo da fare!) lo faremo. Forse.

Ma per ora, vogliamo concentrarci su una cosa che non può attendere: Martynia, l'ex-scienziata del Team Flare, che appare durante il trailer, e che svolgerà il compito del Professore Pokémon in questa avventura.

Ci sono alcune cose verso cui vogliamo "puntare il dito", se ce lo permettete. E pure se non ce lo permettete.

Ora, in realtà lei non è un'ex-scienziata del Team Flare, anche se sentirete in tanti definirla così (e pure noi lo abbiamo fatto, tipo una frase fa), non ci sono prove a sostegno di questo, mentre a sostegno del contrario (ovvero che lei è ancora, a tutti gli effetti, una scienziata del Team Flare) troviamo prove anche nei pochi secondi in cui è apparsa in questo trailer.

Quali? Il suo laptop e la sua sedia (da gaming) che hanno impresso il logo del Team Flare, fieramente. Lei non fa nulla per nasconderlo. E poi un dettaglio un pi' più nascosto, ma solo in comparazione con il grosso logo blu impresso sulla sedia che spicca immediatamente nel frame, perché è letteralmente sulla scrivania: il suo visore. Lo stesso visore che portava nella sua "divisa da scienziata pazza" del Team Flare.


Se può mostrare apertamente questi simboli, se può non vergognarsi minimamente della propria connessione con il team antagonista di Pokémon X e Pokémon Y, questo può significare due cose:

A) Che lei non ha il benché minimo rimorso per aver cercato di spazzare via ogni singola persona di Kalos, e ogni Pokémon + che la polizia di Kalos fa schifo e lascia andare tranquillamente in giro i criminali (anche se noi abbiamo una teoria sul fatto che in realtà il Team Flare non è mai apparso come criminale agli occhi della società di Kalos e che quindi non è perseguibile per legge, ma di questo ne parleremo un'altra volta);

Oppure

B) Che il Team Flare è redento al punto tale che quel logo ha un'associazione positiva, che sia qualcosa da mostrare fieramente.

Noi tendiamo a pensare che si tratti dell'opzione B, che vedremo Xerosic e le altre scienziate tutti impegnati in attività di pubblica utilità per le persone di Lumiose City, e persino Lysandre in una luce notevolmente più positiva. Hey, tante cose possono succedere in dodici-quindici anni di tempo, giusto? 

Ma non è questa la cosa più interessante (anche se si tratta di un elemento da mettere in chiaro, per comprendere meglio quello che stiamo per dire) del trailer. La cosa più interessante è che... Martynia si trova, PALESEMENTE, nell'ufficio del professor Platan. 

Ora, mentre per chi parla inglese questa cosa è meno chiara, in italiano sappiamo con certezza che lei non ha sostituito il vecchio professore, ma che lo sta sostituendo momentaneamente, grazie alla sua definizione di "direttrice sostituta", che implica che il vero direttore sia un altro (probabilmente il nostro caro vecchio Augustine Platan). 


 

Ancora una volta, questo può significare due cose distinte:

A) Il professor Platan non ha la benché minima idea di cosa stia facendo Martynia, perché si trova troppo lontano e non ha modo di comunicare con lei, altrimenti vedrebbe il logo del Team Flare nel suo ufficio (anche solo comunicando con un olocaster, la cui tecnologia è chiaramente sopravvissuta e migliorata) e la destituirebbe dal suo ruolo di direttrice sostituta;

Oppure

B) Il professor Platan non ha nessun problema con il fatto che il logo del Team Flare sia apertamente associato con il suo laboratorio Pokémon, anzi, in qualche modo incoraggia l'assocazione (e potrebbe persino farne parte).

Ancora una volta, propendiamo per questa seconda opzione.

C'è un'ultima cosa di cui vi dobbiamo parlare, prima di concludere questa breve analisi di una sola scena: l'ufficio. Perché? Ora ci arriveremo... ma è più interessante di quello che immaginate, fidatevi.

Nella versione di X/Y, l'ufficio di Platan è disordinato, ma ricco d'arte. Ci sono letteralmente dei libri per terra, uno dei peggiori modi per conservare i libri, senza dubbio, ma le pareti sono tapezzate di quadri... in realtà non solo nell'ufficio di Platan, ma un po' in tutti i piani del laboratorio Pokémon, dipinti di creature in diversi stili fanno capolino fra libri e macchinari.

 

Adesso che Martynia è la direttrice sostituta, le cose sono cambiate: i libri, per esempio, finalmente non stanno più buttati per terra, ma sono ordinatamente sistemati in una libreria.


 

E i quadri alle pareti sono spariti. Ma perché? Possibile che Martynia detesti l'arte? E chi potrebbe mai odiare dipinti di adorabili creature?

Poi però, ecco un pensiero... il trailer ci ha mostrato più e più volte un altro posto le cui pareti sono, in fatti, tapezzate di quadri di pokémon: l'Hotel Z. E questa cosa non può essere una coincidenza. Che i quadri di Platan siano finiti proprio lì? E che anche Platan, come i suoi quadri, per qualche motivo si trovi nella struttura, magari per indagare in incognito? Oppure la verità è più complessa di così, e c'entra qualcosa... Lysandre, l'ex-boss del Team Flare?

In che modo, per ora non ve lo diciamo. Volevamo puntare il dito su questi piccoli dettagli... e mi sembra che l'abbiamo fatto.

Alla prossima!

La Fanart del Giorno 3. Opurino di Chaber54

Benvenuti in questa rubrica in cui vi mostriamo le fanart dei nostri personaggi, disegnati da artisti talentuosi da tutto il mondo, e le commentiamo! Perché, insomma, un po' di fierezza ci vuole, no? Siamo fieri che le persone scelgano di disegnarli, e per dimostrarlo mettiamo i loro lavori sotto lo spotlight! 

Oggi, ad essere illustrato non è un personaggio (o almeno non uno preciso), ma un rappresenante di una delle nostre specie originali. Stiamo lavorando ad una regione "fake" (ma non sono tutte fake? Anche quelle canoniche? Preferiamo dire che stiamo semplicemente lavorando su una regione) di Pokémon, ovvero Trinacris, e ovviamente questa regione è abitata da tante specie di Pokémon originali.

E questo? Questo è un opurino, un pokémon ispirato da (lo capirete probabilmente con una sola occhiato) un fico d'india.

Eccolo qui, disegnato da Chaber54

E che opurino! Guardate la sua postura... è come un bambino! Ci piace immaginare che sia un opurino di livello 1-2, praticamente un neonato, perché è davvero tanto, tanto, carino, e sembra tanto, tanto, piccolino. È adorabile. Si guarda intorno con lo stesso sguardo degli infanti che stanno esplorando il mondo per la prima volta, catturato dai colori, dalle forme, cercando di capire che cosa ha intorno.

Francamente, una rappresentazione adorabile di un pokémon che, per sua natura, è puro. E apprezziamo un sacco anche il fatto che sia disegnato con le matite colorate, che danno un ulteriore strato alla rappresentazione della sua innocenza.

 

 

 

 

martedì 15 luglio 2025

Media Misteriosi: Le Serpent Rouge

Avete mai sentito parlare del Serpente Rosso? No, non intendiamo un serpente di colore rosso (quelli li avete sicuramente almeno visti, da qualche parte), ma... un libro.

Noi, appassionati di libri (e storie) strani ci siamo ritrovati a leggere di questo cosino, un libretto da nulla, di tredici pagine, che porta con sé un mistero: i suoi tre autori (che secondo alcune fonti non si conoscevano nemmeno tra loro) sono morti suicidi il giorno dopo la pubblicazione del libro, il 17 gennaio 1967, a Pontoise.

Sì, il libro è francese. Sì, il suo titolo originale è Le Serpent Rouge.

La prima pagina del
libriccino

Le Serpent Rouge è una specie di... oroscopo. Sì, dentro ci sono i segni zodiacali, ognuno con un testo, una piccola descrizione, che potrebbe essere però, invece che un'oroscopo, una misteriosa caccia al tesoro, oppure la rivelazione di alcune importanti informazioni sul priorato di Sion, oppure una di quelle tante altre cose che i complottisti amano vedere in libretti come questo. Sapete no? Per crearsi in testa una storia convoluta di massoni e di Sacri Graal (sì, al plurale), come se fosse uscita direttamente da un romanzo di Dan Brown. Ammettiamo che un po' queste cose ci affascinano... ma noi siamo interessati ad una cosa un po' diversa, riguardo a questo specifico libro: esiste davvero? E se sì, davvero i suoi tre autori si sono suicidati dopo la pubblicazione? E perché? Ma soprattutto, perché c'è stato bisogno di tre uomini diversi per scrivere sole tredici pagine?

Cominciamo dalla prima domanda: Sì, Il Serpent Rouge esisteva (cioè, esiste ancora), è stato depositato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi il 17 marzo 1967; per acquistarlo, nel suo anno di pubblicazione, bisognava spendere tre franchi. Tre franchi per tredici misere pagine con dentro un oroscopo scemo e criptico, direte? Ebbene sì. 

Salta fuori che il nostro primo pensiero, quello che Le Serpent Rouge sembra qualcosa di venuto fuori da un libro di Dan Brown, non è così distante dalla realtà; meglio ancora, che non è il libriccino ad essere stato inventato da Dan Brown, ma che lo abbia ispirato, e che addirittura compaia in una delle sue storie, quello sì! A comparire con prominenza è il sigillo in calce al suo frontespizio, che reca le lettere P ed S... e indovinate un po' in che libro di Dan Brown compare? Proprio in quello più celebre (che evidentemente non leggiamo da troppo tempo, perché non ci ricordavamo questa cosa, e che francamente non abbiamo voglia di ri-leggere), ovvero Il Codice Da Vinci, dove PS viene, durante la narrazione, erroneamente letto Post Scriptum, e che indica invece "l'oscura" ingerenza del Priorato di Sion.

Diverse fonti, diversi blog, e persino il sito ufficiale del CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze), parlano del Serpent Rouge, e sono in molti a dire una cosa interessante: che in relazione ai fatti di Rennes-Le-Chateau, la narrazione di questo libriccino inizia ad acquisire senso. Ma che diavolo sono, i fatti di Rennes-Le-Chateau? Per scoprirlo, abbiamo fatto quello che qualunque complottista pigro farebbe: abbiamo cercato "Rennes-Le-Chateau" su un motore di ricerca (non Google però, l'abbiamo cercato su Ecosia, tanto per essere chiari). 

"Rennes-le-Château (Rènnas del Castèl in occitano) è un comune francese di 87 abitanti situato nel dipartimento dell' Aude nella regione Occitania."

Ah. Ah, okay, è un paese piccolissimo. Okay okay... bene. Vediamo quali sono i suoi "fatti misteriosi".

"Rennes-le-Château fatti misteriosi". Invio.

Ma... ma parla di Maria Maddalena! Ma è la trama del Codice da Vinci, che evidentemente c'entra proprio tanto tanto con Le Serpent Rouge! 

Alcuni di voi non hanno mai letto il Codice da Vinci, probabilmente (cose che capitano, nella vita, nè?), altri magari non se ne ricorderanno la trama (noi ci ricordiamo la trama, ma non i minuti dettagli, purtroppo), perciò la riassumiamo per voi: [INIZIO SPOILER] Il curatore del Louvre (ce l'avete presente, il museone gigante di Parigi? Certo che sì) viene ucciso da un monaco albino gigantesco (Silas, il cui nome ci ricordiamo solo perché avevamo una strana fascinazione con i giganti albini, sì, eravamo bimbi strani), appartenente all'Opus Dei (È una prelatura della chiesa cattolica, non fatevi troppe domande). Il leggendario professor Robert Langdon (che ci romperà le scatole per tutti i libri successivi, ma questo non fa parte della trama, in teoria potevamo anche tenercelo per noi), studioso di simbologia che dice cose per il 99% scontate e un poco mitomane (anche questo è un giudizio personale, regà, non uccideteci, lo sappiamo che è un libro un sacco intrattenitivo, e non abbiamo niente contro chi lo ha amato, perché al tempo lo abbiamo amato pure noi), viene a sapere dell'omicidio (e ti pare che non veniva a saperlo), ma viene anche ritenuto (falsamente) colpevole della morte del curatore, perciò viene condotto al Louvre e interrogato. 

Il nostro Indiana Jones-wannabe viene affiancato da Sophie Neveu, nipote del curatore ucciso, e anche da un altro tipo, uno studioso locale, il cui nome non cerchiamo adesso perché siamo troppo pigri, e grazie all'aiuto di questi esperti, Robert Langdon dovrà mettersi sulle tracce del misteriosissimo Santo Graal, il calice che ha contenuto il sangue di Cristo (o almeno, così si dice...), quello che manco i cavalieri di Re Artù riuscivano a trovare, ma che il grandissimo, bravissimo, incredibilissimo Robert Langdon può effettivamente rintracciare... ma a quale prezzo? Infatti, la realtà sul Sacro Graal (o Santo Graal, sono intercambiabili come termini, non vi preoccupate) è diversa da quella che la chiesa tramanda da migliaia di anni, e se venisse rivelata, potrebbe rivelarsi assolutamente catastrofico. Ah, e c'è questa società che abbiamo menzionato anche prima, il Priorato di Sion (ogni volta che leggiamo o sentiamo "Priorato di Sion", sobbalziamo, perché da piccoli eravamo così in fissa con il trovare 'ste cose segrete e massoniche che le cercavamo ovunque, e ci siamo auto-suggestionati nell'essere sempre attenti a certe parole) che nasconde suddetto mistero misteriosissimo.

E ora (ve lo diciamo ancora una volta, anche se ve l'abbiamo già detti prima), spoilerone, nel finale si scopre che in realtà il Santo Graal è il corpo della Maddalena.

[FINE SPOILER]

Sì, tutte 'ste cose vengono citate anche nel romanzo "Il Pendolo di Focault", di Umberto Eco. No, in tutta onestà non abbiamo ancora letto Il Pendolo di Focault. Sì, vogliamo farlo. Adesso torniamo alla materia di cui stavamo disquisendo.

Pare che tutta 'sta storia del Graal e della Maddalena sia stata popolarizzata da un libro precedente al grandissimo successo del Codice da Vinci (che ha un pochino plagiato l'idea? Si può dire? Anche il Pendolo di Focault è uscito prima), ovvero "Il santo Graal" di Baigent, Leigh e Lincoln, che ha fatto diventare famosa la chiesa di Santa Maria Maddalena di Rennes-le-Château nella regione dell'Aude. Ah, eccoli qui, i "fatti" di  Rennes-le-Château! 

Ecco quindi di cosa parla Le Serpent Rouge! Di una caccia al tesoro. Forse della ricerca del Sacro Graal, o comunque di qualcosa di simile (tipo, per dire, il corpo di Maria Maddalena), o comunque di qualcosa che qualche stramba associazione religiosa deve aver nascosto dalle parti di Rennes-le-Château. 

Yveltal, "Le Serpent Rouge".  

Che poi, la Francia ha una relazione particolare con Maria Maddalena, una cosa che abbiamo scoperto in maniera completamente scorrelata dalle ricerche connesse a Le Serpent Rouge, mentre cercavamo di capire meglio la trama di Pokémon X/Y, ma questi sono dettagli... o forse no. Perché in primisi, il motivo per cui ci ha colpiti il titolo "Le Serpent Rouge" è... Yveltal, ovvero il box legendary (o "pokémon di copertina", per chi non mastica nerdese) del gioco Pokémon Y.

Il nome di Yveltal potrebbe derivare da un'interessante combinazione dell'inglese evil, male, con Quetzacoatl, il serpente piumato della mitologia atzeca. Ecco perché sembra un uccello, perché ha le ali: è piumato. Ma è un serpente. E fa parte di un trio di pokémon leggendari che ha qualcosa a che vedere con la mitologia norrena (oltre che con gli assi cartesiani, ma stiamo divagando). Yveltal è, davvero, un Serpent Rouge. Oh, perché facciamo questa specifica connessione, con un libro scritto in francese?
Perché anche Yveltal è francese, ovviamente!

Vi spieghiamo meglio: Yveltal è uno dei due pokémon leggendari di Kalos, una regione Pokémon che, malgrado il nome greco, è basata sulla Francia. Ha la cartina della Francia, si vede pure un pezzettino di Italia oltre le alpi (chissà quando avremo finalmente una regione Pokémon italiana) e i personaggi hanno nomi francesi. Uno dei Pokémon è letteralmente un leone araldico, nel senso che è un leone la cui criniera è fatta a forma di scudo araldico (se è maschio. Perché se è femmina invece ha una criniera che sembra una bandiera lunga, una di quelle che si mettono sui bastioni dei castelli, e che garriscono fiere nel vento e che... beh, avete capito l'idea).

Quindi, qual'è la connessione fra uno dei due (tre, in realtà, ma il povero Zygarde non se lo sono filati) pokémon leggendari francesi e uno dei miti francesi, quelli della Maddalena, che è viene reso più "popolare" da un libriccino-enigma conosciuto proprio come Le Serpent Rouge?

Pokémon è un franchise che trova ispirazione dalla cose più disparate, a volte nascoste, delle culture a cui si rifà. Certo, è un franchise "per bambini" (oppure anche no) e certo, anche noi all'inizio pensavamo che non ci fosse alcuna connessione fra il culto di Maria Maddalena (lo sapevate che, secondo il mito, visse in Francia? E che stava tutta nuda, coperta solo dai suoi capelli lunghissimi, e che gli angeli ogni giorno la portavano in estasi in paradiso? Non vorreste anche voi vivere così?) e, insomma, Pokémon... solo che poi la nostra corkboard matta ha iniziato a riempirsi di cose che, boh, magari non c'entrano niente, ma sembrano troppo connesse per non esserlo.

Brava Maddalena, brava...
 

Per capire meglio questa cosa, ci sono un sacco di cose che dovreste sapere, riguardo al cattivo del gioco Pokémon X/Y, Lysandre, della sua connessione specifica con il disegno di Yveltal, della storia dell'araldica francese, di come certi simboli siano connessi specificamente a Gesù Cristo, e di come questo si connetta a... l'avete capito... Maria Maddalena.

Ma andremmo troppo fuori tema, scordandoci Le Serpent Rouge per scrivere un tema di venti pagine su un cattivo dei Pokémon che ha i capelli che sembrano un'esplosione (e tutte le sue connessioni alla storia rivoluzionaria francese), perciò per ora torniamo al nostro libriccino. C'è un tempo per tutto. (Ma voi la volete o no un'analisi sulla mitologia di Pokémon X/Y analizzata da noi che ci mettiamo nei panni di complottisti fradici? Fatecelo sapere, perché potrebbe essere interessante). 

 

Ma gli autori? 

Rispondiamo ora ad un'altra delle domande che ci siamo fatti da soli: i tre autori si sono davvero uccisi dopo aver pubblicato il libro? O si tratta solo di un mito?

Allora, questa è un po' complicatina da rispondere. Dalle poche e sparse informazioni che possiamo trovare a riguardo (che peccato che per ora ci riesca così difficile fare una VERA caccia al tesoro, che non possiamo realmente volare in Francia e iniziare a ricercare quale sia stato il vero fato degli scrittori misteriosi), è pienamente possibile che in realtà i tre non fossero i reali creatori dell'opera, visto che: A) Pare che non si conoscessero affatti gli uni con gli altri e B) Pare che in realtà l'opera fosse stata depositata dopo la loro morte, non prima, come se qualcuno stesse provando d utilizzare il loro nome per dare un "boost" di popolarità alla sua misteriosa opera.

Ma purtroppo non c'è molta documentazione a riguardo.

Un'altra teoria suggerisce che non si siano affatto uccisi... ma che comunque siano morti, rei di aver violato la regola del "silentium" e perciò giustiziati da un tribunale iniziatico (magari dal Priorato di Sion? Dall'Opus Dei?).

Insomma, le possibilità sono che: a) i tre poveretti siano morti effettivamente suicidi, ma che i loro nomi siano stati utilizzati da qualcuno per farsi pubblicità nella creazione di questo libriccino, b) i tre non esistono affatto, ma sono nomi di penna di altri personaggi, noti per aver scritto opere simili, ma che per un motivo o per un altro non volevano essere dirretamente connessi a Le Serpent Rouge, c) i tre poveretti sono effettivamente morti, ma non suicidi, bensì giustiziati per aver parlato troppo, rivelando la location di chissà quale incredibile tesoro.

 

Il contenuto (poco) del libro

Andiamo a vedere un attimo nel dettaglio che cosa c'è DENTRO al libro, shall we

Abbiamo un protagonista (che alla fine di tutta la narrazione si rivela essere una figura sognata, non reale, come nelle peggiori iterazioni di film e romanzi poco creativi, ma in questo caso la cosa è interessante), che nella narrazione viene chiamato semplicemente Cet Ami, o Questo Amico, che intraprende un viaggio attorno a uno zodiaco (e dà proprio l'impressione di starci facendo l'oroscopo, per quanto sia un oroscopo poco sensato), che però ha alcune caratteristiche che potremmo definire... insolite. 

Questo zodiaco ha in sé tredici segni, ovvero i soliti dodici con l'aggiunta di Ofiuco, o Serpentario (avete mai letto da qualche parte che dovrebbe esserci un "nuovo" segno zodiacale? Ecco, è questo qui. E non è nuovo). Lo zodiaco del Serpent Rouge inizia in Acquario e termina in Capricorno, anziché in Ariete e Pesci come da tradizione. 

Il viaggio non avviene però fra le stelle, come qualcuno potrebbe pensare, bensì in delle regioni fisiche, con colline, montagne e boschi. Interessante. Interessante davvero...  

Un indizio importante per svelare dove ci troviamo, visto che a quanto pare non siamo in cielo, è presentato sulla seconda pagina dell'opuscolo originale. 

Questa pagina è presentata come una sorta di frontespizio. Raffigura una donna appoggiata a una colonna che fissa quattro cubi sul pavimento davanti a lei. Sotto l'immagine compaiono le parole: ... DECOUVRIR UNE A UNE LES SIOXANTE QUATRE PIERRES... (traduzione: ...trova, una per una, le sessantaquattro pietre...)

Sessantaquattro? Sessantaquattro?? Aspettate un attimo... ma la scacchiera ha sessantaquattro caselle! E lo sappiamo perché l'intera saga del Cammino delle Leggende, la nostra opera più estesa, è basata sulla Profezia della Scacchiera, che a sua volta è basata su... 

No. Non può essere. Sessantaquattro pietre/caselle? Tutti i segni dello zodiaco?

Ma è la mappa a griglia descritta dal professor Livio Stecchini, quella che gli antichi Egizi usavano per "cartografare" e misurare il mondo! Una mappa a griglia di otto caselle per otto, che racchiude sia l'Egitto che, guess what, l'Europa! Con una veloce ricerca abbiamo trovato persino una mappa a griglia (una "grande scacchiera") che si riferisce specificamente all'Europa di cui si parla nel Serpent Rouge (quindi purtroppo non abbiamo scoperto niente di rivoluzionario... ma almeno abbiamo capito di essere sulla strada giusta, hey! Abbiamo collegato delle cose che sono effettivamente collegate!).


All'interno del resto del testo del Serpent Rouge ci sono pure dei riferimenti alle caselle bianche e alle caselle nere, che sembrano proprio riferirsi al fatto che dobbiamo seguire una scacchiera, hey! 

Però lo zodiaco/mappa del tesoro occupa solo cinque pagine, mentre in totale dovrebbero essere tredici pagine... cosa c'è nelle altre?

Immagini: della Chiesa di Saint-Germain de Prés, delle tombe di re merovingi presenti nella stessa chiesa, della copertina di un opuscolo pubblicato nel 1861 "Gnomon Astronomique", la genealogia merovingia, la Gallia del 511, la Gallia del 632 circa, della Chiesa di Saint Sulpice e della sua pianta.

E a questo punto è chiaro, che questo libretto misterioso è quello che ripetiamo che sia fin dall'inizio: un'enigma. Non si tratta di un mero zodiaco da rivistina da sala d'aspetto quindi, ma di una sorta di mappa, di caccia al tesoro, di chiave per trovare qualcosa. Ovviamente, non essendo noi francesi in cerca di un tesoro massonico, siamo al momento poco capaci di scioglierne l'enigma oscuro, ma in futuro, chissà... nel frattempo cominciamo a mettere i nostri puntini sulle I, o meglio ancora, le nostre puntine da disegno sulla nostra tavole di sughero, come maniaci del mistero.

E poi, a dire il vero, sembra che online possiate trovare facilmente delle soluzioni al mistero, quindi perché dobbiamo scioglierle noi?

 

Ecco un sunto di quello che abbiamo imparato oggi:

  1. "Le Serpent Rouge" è una canzone nella colonna sonora di Tomb Raider: Angel of Darkness. Non ve l'abbiamo detto prima, ve lo diciamo adesso.
  2. Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, gli scrittori de "Le Serpent Rouge", probabilmente non esistono (e perciò non possono essersi mai suicidati, come la leggende vuole che sia accaduto, ma ad onor del vero, è un'intrigante "kickstarter" per una conversazione. Rimorchiate qualcuno al bar parlando di loro!). Se sono esistiti, rivolgiamogli un pensierino affettuoso, visto che il loro "enigma", oggi, ci sta dando un po' di distrazione in questi tempi bui.
  3. La nostra profezia della scacchiera, che in realtà è un concetto completamente originale ma basato sull'idea della "scacchiera dello zodiaco", è una roba che possiamo collegare alla grande caccia al tesoro de "Le Serpent Rouge". Insomma, non è una grande cosa da sapere per voi... ma per noi? Per noi è fico. Per noi è oro.
  4. Maria Maddalena non ce la conta giusta. Torneremo a parlare di lei a tempo debito.
  5. Dan Brown è (un pochino ino ino, ma chi non lo è?) uno di quelli che "copia i compiti" degli altri.

Quanto conosceremo del mondo, scavandone nelle profondità più insondate? Cercando i libri più rari? Leggendo nei messaggi più oscuri di serie televisive misteriosamente cancellate, nei disegni di artisti ritiratisi dopo pochi quadri, nelle frasi di NPC nei giochi Pokémon, nei racconti di autori che hanno sempre preferito rimanere anonimi? È con questo libro, il Serpent Rouge, che inauguriamo la nostra rubrica dedicata al mistero dei "media misteriosi". Questo ne è stato il primo episodio.

Che dite, vi piace? Fateci sapere se c'è qualche media misterioso di cui vi piacerebbe che parlassimo, e lo faremo con gioia, appuntando il vostro media misterioso sulla nostra corkboard... chissà se riusciremo a scoprire una verità più profonda che li connette tutti. (No, non ci crediamo davvero. Ma a volte è bello provare a fare i detective. E quante cose impareremo! Dopotutto, ogni cosa è connessa).  

Ecco come si presenta al momento la nostra fichissima corkboard da complottisti.

 

Rimanete sintonizzati! 

domenica 22 giugno 2025

Update per il progetto Trinacria - di allenatori e sprite e altre cose così

Ha piovuto. Sì, le temperature si sono abbassate, l'acqua è scesa dal cielo, e questo significa che siamo stati capaci di lavorare. C'era tanto da fare, non solo la roba correlata ai nostri due "big projects", ma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto un po' di questo e un po' di quello. Siamo anche scappati da alcune delle nostre responsabilitò, ma una volta tanto non fa niente, giusto? Basta che non succeda troppo spesso, e di solito siamo disgustosamente ligi. Ma adesso stiamo divagando, ritorniamo al lavoro che abbiamo fatto grazie a questo repentino cambion di temperatura (alleluia!).

Il risultato è che abbiamo così tanto da dirvi che non sappiamo da dove iniziare... boh, cominciamo da una delle cose che ci rende più euforici (che volete, ci basta poco): il fatto che abbiamo trovato il modo di inserire nuovi allenatori che corrispondono a degli overworld sprite custom. Cioè, per spiegarci meglio: mentre camminate con il vostro personaggino protagonista nell'overworld, vedete un nuovo NPC e potete parlarci, sfidarlo (o essere sfidati a sorpresa! Ah! Dopotutto siamo in Pokémon, è così che si fa) e vedere uno sprite dell'allenatore in questione completamente nuovo, fatto da noi. Forse è meglio che ve lo facciamo vedere, così lo capite meglio: 



Vessel. Piccolino.
Non è una figata assurda?

Stiamo lavorando a diversi personaggi che cammineranno nell'overworld, fra cui uno di quelli più "fuori posto" è il cantante degli Sleep Token. Ma voi li ascoltate, gli Sleep Token? No? Dategli una chance, hanno alcune canzoni davvero carine! Ascoltate "Take me back to Eden", è un piccolo capolavoro, e a volte la sentiamo in loop mentre lavoriamo, perché ci fa entrare nel mood per raccontare le storie di certi tipi di personaggi (che noi abbiamo in abbondanza).

Perché il cantante degli Sleep Token, il misterioso Vessel dal volto coperto? Perché non Mika invece, che nelle nostre fanfiction è legato in particolare ai salti dimensionali? (Sì. Sì, il cantante pop Mika, quello che ha scritto e cantato Grace Kelly, ha una trama multidimensionale legata al Dio della Musica, perché, voi non le scrivete queste cose?). Tempo al tempo: immaginiamo che lo scoprirete. E poi, per quelli che non hanno idea di chi gli Sleep Token, ritrovarsi di fronte ad una personaggio mascherato e vestito di nero sarò sicuramente più intrigante... si chiederanno se è uno dei cattivi (spoiler: non lo è), se fa parte di una setta, se vuole evocare qualche pokémon oscuro e potentissimo, un leggendario che può cambiare il tessuto stesso della realtà (può... può essere?).


Ora però guardate questo modello di Lysandre per l'overworld e diteci che non è la cosa più pucciosa che abbiate mai visto in un gioco Pokémon:



Sì, è enorme se paragonato agli altri personaggi "classici" che trovate in giro nelle ROM, ma Lysandrone è alto e volevamo rendere questa cosa apparente... è divertente dare altezze diverse ai personaggi, a volte si inserisce bene nelle dinamiche... certi personaggi sembrano più intimidatori se sono molto alti, mentre altri danno un'impressione notevolmente meno pericolosa se li riduci di altezza. È poi c'è il classico trope (usatissimo da Pokémon) dei "grandi capi" bassi: Giovanni e Rose, per esempio, sono fra gli uomini più potenti e rispettati della storia di Pokémon, eppure sono abbastanza piccolini. Lysandre si discosta da questo trend dei capi piccoli, venendo ritratto altissimo, atletico e per giunta vestito di rosso e nero, con la pelliccia intorno al collo come Yveltal, il pokémon connesso al concetto di distruzione. Troviamo questa cosa affascinante, perché è anche uno dei villain il cui potere è tutt'altro che assoluto, anzi, il suo intero personaggio si basa sulla sua mancanza di potere... desidera cambiare il mondo, ci ha provato con tutte le sue forze, con tutto il potere del suo denaro, ma avendo fallito sente di stare perdendo il controllo, e questo lo porta a desiderare uno strumento estremo: quello dell'arma finale.

Nonostante l'aspetto imponente, elegante, "chiuso" (ci avete fatto caso, che di lui si vedono solo la faccia, le orecchie e le punte delle dita?), è uno dei villain che agisce più sulla sua mancanza di potere, che grazie ad esso, ed è come se la sua altezza, spropositata rispetto a quella degli altri villain, sia stata scelta nel suo design proprio per comunicare questo.

Ma questo è un'update su quello che abbiamo fatto, non su Lysandre di Pokémon XY (siete in hype per Pokémon Z-A? Noi l'abbiamo preordinato, ed è la prima volta per la maggior parte di noi che preordiniamo un gioco).

Un altro personaggio del progetto Pokémon Trinacria che vogliamo presentarvi è lei, Bianca: dentista, sportiva, madre, organizzatrice di eventi letterari, e allenatrice specializzata in pokémon di tipo fuoco. Come fa a fare tutte queste cose, ci chiedete? E che ne sappiamo noi: lei è basata su una persona che conosciamo davvero, una delle donne più energetiche, intraprendenti, incredibili che abbiamo mai incontrato. Non abbiamo idea di come faccia a fare quello che fa, perciò abbiamo pensato che, come minimo, si meritava di essere una capopalestra nel nostro fangame, insieme al suo bimbo. Lei adora i Pokémon di tipo fuoco :)



 

Oltre a Bianca, abbiamo iniziato ad inserire anche qualcosina di quella che noi chiamiamo la "sottotrama di Mondello"... ovvero i villain in spiaggia. Quelli del Team Rainbow Rocket, per intenderci: capitanati da Giovanni, questa volta non sono fra noi per combinare qualche guaio (forse), ma per vivere una vacanza rilassata fra la sabbia dorata, il cielo azzurro e il mare limpido (ma ci pensate a quanti pokémon pesce possiamo inventare? Ci PENSATE?!).

E questo significa che, come avete già visto nel piccolo video-esempio sopra, ci tocca fare tutti i villain in costume da bagno. Tuttavia la direzione artistica (inaspettata, dobbiamo dire: non l'abbiamo pianificato, è successo e ora abbiamo deciso di andare in quella direzione) sarà quella di creare una sorta di "quadretti" (inteso come piccoli quadri artistici, non come cubetti, ovviamente) per ogni personaggio al mare, invece di fare una cosa semplice e lineare come i personaggi in costume da bagno, visto che sono design veramente minimali... ed ecco che appariranno così negli sprite altri elementi esterni al NPC, come i loro pokémon preferiti, gli oggetti che usano in spiaggia, a volte parti dello sfondo che sono rilevanti, per creare piccole scene che abbiamo una certa personalità. Perché a noi piace complicarci le cose e non riuscire a finire i progetti perché puntiamo troppo in alto, oh yeah.

Il Chairman Rose con il suo Perrserker.
E il più glorioso castello di sabbia mai fatto sulle
spiagge di Alcamo Marina.

Hai disturbato Lysandre mentre coccolava il suo Pyroar.
Sarai bruciato/a vivo/a.

In ordine sparso, ecco altre cose di cui abbiamo discusso riguardo a Pokémon Trinacria:

- Le chiese e in generale i luoghi di culto. In Sicilia c'è una fortissima cultura del "santo patrono", ovvero (per chi non lo sapesse, ma lo sanno più o meno tutti, vero?) il protettore o la protettrice della città. Abbiamo così deciso che, oltre alle normali chiese in cui si venera e prega Arceus, ogni città avrà anche un suo patrono, un pokémon fortemente connesso ad Arceus, in alcuni casi un'emanazione stessa del grande creatore, che i cittadini credono essere un protettore della città. Evviva, possiamo fare i santi pokémon!

- Le spiegazioni scientifiche di certe cose, come ad esempio le pietre evolutive (per fare un esempio, la pietraidrica). Con un approccio squisitamente scientifico (o meglio, fantascientifico) puntiamo a colmare i vostri dubbi su ogni meccanismo del mondo pokémon! Perciò non solo alcune spiegazioni saranno disponibili in-game, all'interno delle biblioteche pubbliche, ma spiegazioni molto più in dettaglia saranno pubblicate in una sezione apposita del sito! Siamo già a buon punto per la pubblicazione del primo articolo, quindi aspettatevelo presto ;)

- I colori del tileset. Rispetto ad una "classica" avventura pokémon, vogliamo che sia tutto più colorato, non solo per via della tipica luce siciliana, che esalta e sottolinea i colori naturali delle cose, ma anche per richiamare i tipici colori delle piastrelle, delle ceramiche, dei carretti siciliani, dei teatri dei pupi... di tutte quelle cose, insomma, che rendono immediatamente riconoscibile lo "stile" siciliano. Ops, volevamo dire Trinacriano!

- Abbiamo iniziato a pensare ai crossover con altre delle nostre serie, a quali personaggi possono comparire all'interno della narrazione. 

- E subito dopo abbiamo iniziato a pensare a chi NON POSSIAMO fare comparire, perché iniziamo ad avere un po' troppi personaggi in una semplice hack rom.

- Infine, e questa cosa merita un punto a parte, abbiamo deciso che faremo I BALCONI. E che sui balconi ci saranno NPC. You're welcome.

Walking tiny lys

[Psst, qui trovate di più riguardo a Pokémon Trinacria. ]

 🌵🎨 Tutti i disegni di questa pagina (e probabilmente anche delle altre, se non è diversamente specificato) sono stati realizzati dalle nostre artiste, Furiarossa e Mimma! 🌵🎨

venerdì 23 maggio 2025

Sketch strambi di Pokémon

Hey! Volete dare un'occhiata dentro i nostri sketchbook, pieni di roba stupida fatta a penna? Normalmente non li posteremmo (non lo facciamo per gli altri fandom), ma abbiamo l'impressione che voi pokéfans abbiate il senso dell'umorismo ;)

1. Dedenne! Dedenne, un sacco di Dedenne! E anche pikachu e un wooper. 

2. Direttamente dalla nostra prima visione dell'anime di XY, un mucchio di rapidissimi sketch per "familiarizzare" con gli outfit dei personaggi (anche lo sketch precedente, quello con i dedenne, come questo è stato realizzato durante la visione dell'anime). Ovviamente corredati da nomi pesantemente distorti e che non hanno alcun senso (tranne alcuni, che però sono giochi di parole cretini con l'italiano).


 

3. Uno scambio di ouftit fra il nostro Monarca e Lysandre. Vladislav Korolkrovi è l'unico tizio capace di fare sembrare Lysandre piccolo... a parte AZ, ovviamente. Il Monarca e AZ sono alti più o meno uguali invece, ma c'è una netta differenza di... bodybuilding.


 

4. Non dobbiamo spiegarvi questa pagina, vero? VERO? Sono quelle cose che si fanno negli sketchbook senza motivo. Featuring: il Chairman Rose, Archie, Maxie (come si chiamano in italiano questi due? Boh), Diantha, il professor Platan, Lysandre, Lusamine, Litleo e Sudowodoo.


 

Mini bonus in digitale, che non vengono dai nostri sketchbook ma sono comunque sketch casuali:

1. I CEO (+ Perrsker) tutti insieme. Lysandre + Rose + Lusamine.

 

2. Chairman Rose. Così, senza motivo.

3. Rose fa un massaggio alle spalle di Lysandre. Essere alti e andarsene in giro tutto il giorno a piedi deve essere un po' massacrante per la schiena... per fortuna Rose ha le mani d'oro e sta aggiustando il suo collega. (Sì, non abbiamo mai headcanon normali. Grazie per essere venuti al nostro Ted Talk).




 

venerdì 16 maggio 2025

Feraligatr, Meganium ed Emboar... kalosiani? (Speculazioni sui possibili design/concept di Pokémon Leggende Z-A)

Tutti a bordo dell'hype train per Pokémon Legends Z-A! Abbiamo deciso di fare una cosina in pixel art, perché speculare è sempre bello, e anche quando non ci azzecchiamo finiamo comunque per esserci divertiti.

Ovviamente ecco come abbiamo immaginato le mega (oppure le varianti regionali? Che importanza ha, quello che conta è che sono le versioni kalosiane) di Meganium, Feraligatr e Emboar, gli stadi evolutivi finali dei tre starter del gioco!

Abbiamo deciso di usare un tema un po' particolare per accomunarli fra loro... quello della rivoluzione, della resistenza al potere, un tema che è molto caro alla Francia, e che speriamo abbia una certa importanza anche in ZA!

Feraligatr kalosiano

Feraligatr: le sue scaglie dorsali adesso sono più estese, tanto da formare un cappuccio, che copre la sua faccia... un po' come una persona che cerca di proteggere la sua identità mentre protesta. Ha due spine sul petto, che gli permettono di "speronare" chi ha di fronte (e somigliano anche al "fiocco" delle due estremità del cappuccio legato). Il cappuccio in questione ha anche la prima "punta" curva in avanti, in modo da ricordare un berretto frigio, un importante simbolo di libertà, avvenire e progesso. Un berretto simile era indossato dai galeotti di Marsiglia liberati nel 1792, e fu il simbolo dei giacobini nel corso della Rivoluzione francese. Se da un lato sembra cercare di nascondere la sua identità, con la testa coperta dalle scaglie, sembra anche cercare di attirare l'attenzione, grazie non solo al colore rosso intenso del suddetto cappuccio, ma anche alle sue squame catarifrangenti, che si estendono sul suo ventre in due righe... e che, chissà come mai, ricordano così tanto le strisce dei gilet gialli ;)

Questo Feraligatr è sempre pronto a fare rumore e ad attaccare gli altri per far rispettare il suo territorio. Sembrerebbe perciò essere molto territoriale, ma in realtà condivide pacificamente le sue terre con gli altri pokémon; l'unica cosa che non può sopportare sono quelli che si appropriano delle risorse che sono sue senza averne necessità, o che rubano cibo e acqua agli altri pokémon con cui condivide la casa.

A volte è possibile trovare folti gruppi di questi Feraligatr kalosiani che nuotano tutti insieme nel fiume che attraversa il centro della città, e allora bisogna stare molto attenti! Questi ragazzoni sembrano darsi coraggio gli uni con gli altri ed essere notevolmente più forti quando sono in branco. Hey, sembra che i Feraligatr kalosiani siano ideali da utilizzare nelle lotte in doppio!

 

Meganium kalosiano

Meganium: il suo fiore, che in altre regioni è rosa, qui è curiosamente... nero e rosso? Non vi ricorda qualcosa? Ah, sì... l'arma finale di AZ. Ma non è questo il solo riferimento che salta alla mente dei locali, quando osservano questo bestione camminare lentamente fra le strade di Lumiose city.

Meganium kalosiano sparge un profumo delizioso nell'aria, che ispira componimenti arditi ai poeti... ma attenzione a non inspirare troppo quel delizioso effluvio, perché sembra che possa provocare dipendenza! In un tempo passato, una categoria molto specifica di persone si accompagnava ai Meganium kalosiani: erano i cosidetti poeti maledetti, che sembrava consumassero un distillato dei petali che crescono sulla schiena di questo pokémon e ne traessero visioni.

Anche se Meganium kalosiano sembra non essere direttamente un rivoluzionario, in realtà spinge sottilmente gli umani all'azione, espandendo le loro coscienze... inoltre non può tollerare che la bellezza venga sciupata, che i fiori vengano distrutti, i parchi urbani cementificati, e per proteggere il mondo che ama può, in casi estremi, tirare fuori la sua personalissima "arma finale": il "cannone" ad energia solare che si trova sulla punta della sua coda, che normalmente riposa in forma di un fiore chiuso, ma che sboccia grazie alla rabbia di Meganium, bellissimo e letale. I locali lo chiamano "fleur du mal", ovvero fiore del male.

 

Emboar kalosiano
Emboar: ah, se i maiali potessero volare... come dite? Emboar kalosiano può? Sembra proprio di sì, grazie al suo doppio tipo, fuoco/volante, che lo trasforma in una specie di piccolo aeroplano vivente. Questo Emboar è un testardo, che pensa di poter realizzare anche l'impossibile, e crede che ogni essere vivente, umano o pokémon, può raggiungere il suo sogno con impegno; è un sognatore, un rivoluzionario, e nonostante abbia un carattere apparentemente più mite rispetto alla sua controparte di Unima, con la sua "testa dura" può sostenere sforzi prolungatissimi e realizzare cose che agli altri pokémon sembrano impossibili.

La sua sciarpa di fuoco ricorda quella di un aviatore, le sue ali e la sua coda sembrano ricalcate su quelle di un aereo, le placche cornee sui suoi occhi (simili a degli occhialoni di aviatore) proteggono i suoi delicati occhietti dal vento, ed Emboar kalosiano può incanalare la sua immensa potenza di fuoco attraverso i tubi che sporgono dai suoi gomiti e dalle sue caviglie, direziosandosi quando si trova in aria. Sebbene i suoi decolli possano sembrare goffi, in aria si libra con grande agilità, ed è velocissimo, tanto da essere soprannominato "freccia rossa".

Alcuni dicono anche che somiglia ad un certo porco, anche lui rosso, di un cartone animato di origine Giapponese... ma chissà se è vero. Quello che è certo, è che tutti e due questi "porci" hanno un odio sconfinato per chi vuole imporre agli altri come vivere la propria vita.


Ci sono ancora altre cose da dire riguardo a questo trio, ma per ora vi lasciamo così... magari sarete in grado voi stessi di fare i collegamenti che abbiamo fatto anche noi ;)

 

🌵🎨 Tutti i disegni di questa pagina (e probabilmente anche delle altre, se non è diversamente specificato) sono stati realizzati dalle nostre artiste, Furiarossa e Mimma! 🌵🎨


venerdì 9 ottobre 2015

ICV - Pikachu

Tempo fa, molto tempo fa, io e mia sorella scrivemmo per divertimento una serie di interviste condotte a personaggi immaginari in una sorta di programma che chiamammo "Intervista col Vampiro".
Ora ve le riproponiamo nella loro veste originaria, sperando che facciano sorridere anche voi. Potete trovare l'indice delle altre nella pagina dei racconti
----------------------------------------------
Intervista 3. Pikachu

Oggi, signore e signori, dopo un giorno di pausa intervisteremo qualcuno che i mass media danno come ormai non intervistabile ed introvabile, a causa dei suoi numerosissimi impegni nel mondo del cinema e dell'animazione. Ricchissimo, a causa dei proventi ricavati dal diritto d'autore, la sua faccia è presente praticamente ovunque … di chi stiamo parlando? Ebbene si, se nella prima puntata abbiamo avuto modo di ospitare una popolarissima gatta, ma oggi è la giornata del topo!
Stiamo parlando di Pikachu, colui che viene  unanimemente considerato come il signore assoluto dei Pokemon, non tanto per potenza quanto per la sua sfrenata popolarità.
Ma passiamo al dunque …
Onde evitare una fine precoce dell'intervista, come in effetti è già accaduto prima d'ora, abbiamo fornito un traduttore del pokemonese al nostro ospite.

Alucard: Buon giorno Pikachu
Pikachu: Buon giorno
A. Allora, perché ha deciso di farsi intervistare?
P. Perché sono stato legato, chiuso in un sacco e rapito da voi, banda di malvagi ladri! Cos'è, siete del Team Rocket? Non mi avrete mai, vi colpirò con il mio locomovolt!
A. Mi dispiace contraddirla, signor Pikachu, ma noi siamo lo staff del noto programma "Intervista col Vampiro"
P. Ohhh! Ciao mamma, mi sto facendo intervistare!
A. Innanzitutto, qual è il segreto della sua popolarità?
P. La mia bella faccia, immagino … beh, a parte gli scherzi, sono deciso e grintoso, inoltre sono fascinoso per la mia capacità, nonostante io sia così piccolo, di lanciare attacchi potenti
A. Quanto potenti, esattamente?
P. Nessuno mi resisterebbe
A. (indicandosi) Mi fa provare?
P. Certamente.

Pikachu si alza in piedi. Il suo piccolo corpo giallo viene percorso da centinaia di terribili scintille, dapprima tendenti all'azzurro, poi sempre più bianche, e sempre più forti. La fonte del potere sembra risiedere nelle sue guance rosse.
Finalmente il tuonoshock viene scagliato: è un fulmine di inaudita potenza che colpisce il vampiro e inizia a farlo fumare a causa del calore. Pikachu taglia il tuono con uno stiloso colpo di coda e sorrise

P. Abbastanza potente?
A. Senza dubbio! Meraviglioso!
P. Ma tu sei masochista …
A. Come hai indovinato? (stupito)
P. Intuito di pokemon …
A. Ma passiamo alle domande ghiotte, quelle che ogni fan ti farebbe se potesse parlare con te! Dunque, innanzitutto è vero che i cosiddetti pika, nome da cui poi deriverebbe il tuo nome, sono un genere di animali esistenti nel nostro universo senza Pokemon?
P. In realtà il mio nome deriva non solo da pika, inteso come genere animale, ma anche da "pika", onomatopea che indica il rumore emesso dalle scintille, o un tuono (N.d.r. Ad esempio la luminosità e il forte botto emesso dalla bomba atomica fu chiamato "Pikadon"), mentre "chu" indica lo squittio del topo. Ma per rispondere alla tua domanda, si, i pika sono un genere di animali apparentanti alla famiglia delle lepri …
A. E quindi non sei propriamente un topo …
P. Ti sembro un topo? (arrabbiato) Guarda queste orecchie, sono troppo lunghe per essere quelle di un topo!
A. In effetti … ma dicci piuttosto della relazione che ha appassionato milioni di fans, quella fra te ed Ash. Di voi si sa che non avete iniziato proprio bene
P. Lo odiavo, in effetti, perché aveva cercato di confinarmi in una sfera pokè!
A. Ah … ma tutti i Pokemon stanno nelle sfere pokè. Perché mai tu no?
P. Credi che sia facile? Non è bello rimanere confinati in una sfera sottoforma di energia, sapendo che prezioso tempo della tua vita sta scorrendo senza che tu te ne accorga … che si chiudano loro nelle sfere pokè, io non sono schiavo di nessuno!
A. In effetti, fra e te ed Ash, non sembra intercorrere un rapporto schiavo-padrone (N.d.r. Come invece intercorre fra Alucard e Integra), ma di assoluta amicizia e fiducia. Parlaci di Ash …
P. Bah, è un ragazzo strano … ostinato, molto ostinato, ed incapace in molti campi. Ma è forte, e sincero …
A. Di lui si sa che viene da Biancavilla, ma tu? Tu da dove vieni?
P. Io vengo da molto più lontano, per essere precisi … beh, non ne ho idea dal punto di vista della geografia umana, non ho mai letto le cartine. Ma il luogo da dove provengo io era una grande pianura selvaggia ed incontaminata, dove vivevo insieme alla mia famiglia, ai miei sessantotto fratelli e le mie ottantadue sorelle, con mio padre, mia madre e i miei cuccioli …
A. Tu hai dei cuccioli?
P. Si, ovviamente ho avuto una vita mia, prima che un orrendo essere dai capelli color pelliccia di ratto, un tale di nome Samuel Oak, non ha avuto la brillante idea di farmi stordire dal suo enorme e sproporzionatamente potente Raichu per poi rinchiudermi in una palla di plastica. E' stato in Ash Ketchum che ho trovato amore e comprensione, ma per il resto odio abbastanza gli allenatori di Pokemon ed i loro metodi barbari …
A. Si vocifera molto dei metodi barbari degli allenatori, ma nessuno ha mai avuto davvero il coraggio di parlarne pubblicamente. La nostra rubrica è una rubrica di approfondimento, ed è del tutto sincera, quindi, per chiudere questa intervista, parlaci pure della barbara pratica dell'allenamento dei Pokemon.
P. D'accordo, ma raccomandiamo ai più impressionabili e ai piccolissimi di non ascoltare quanto vi dirò. Si, in effetti potete dedurlo da soli, ma quando giocate ai Pokemon, nascondete la realtà dietro quella schermata colorata, apparentemente innocente … ma non è così che vanno le cose, signori! Andiamo, voi sosterreste le lotte clandestine con i cani? No? Beh, è esattamente la stessa cosa con i Pokemon, non ne avete notato la somiglianza? Anzi, è una pratica notevolmente più barbara … animali selvaggi e felici, in territori contaminati, vengono brutalmente catturati dopo essere stati percossi duramente e costretti ad allenarsi per poi combattere fra loro. Si, non sono neppure combattimenti puri, genuini, dove si testa la nostra abilità … noi non siamo granché coscienti, ci riempiono di droghe che nascondono sotto l'innocente nome di Pokèmelle, o anche Caramelle Pokemon, le quali aumentano a dismisura le nostre statistiche di potenza e velocità. Ovviamente Ash non me ne ha mai somministrate, ma tantissimi Pokemon non sono fortunati come me …
A. Ci racconti un episodio particolarmente cruento? Vogliamo essere incisivi …
P. Non so se ce la faccio (emozione), a volte ci sono scene veramente terribili. Ci proverò … un giorno fecero combattere un butterfly, intendo proprio uno di quei piccoli Pokemon farfalla, contro un immenso onix. Ovviamente entrambi si rifiutarono, sapevano che sarebbe stato un massacro. Gli allenatori li drogarono … poi li incitavano, li colpivano … non so, forse volevano davvero vedere il massacro … poi l'onix si è scagliato contro il butterfly … il butterfly ha tentato di spostarsi, ma l'allenatore non voleva, urlava "stai fermo, non muoverti, fino all'ultimo istante!". Poi, quando l'onix stava per abbattersi sul butterfly, l'allenatore ha urlato "azione!". Ma il butterfly non ce l'ha fatta, c'era troppo poco tempo e  … c'era sangue dappertutto … le ali staccate … no, scusatemi, non ce la faccio più …
A. (sorriso sadico che va da un orecchio all'altro) Comprendo perfettamente. Allora, forse è meglio concludere … vuoi salutare qualcuno?
P. Certo, voglio salutare Charizard, che questa mattina mi ha cotto un toast, e poi anche squirtle, bulbasaur, heracross e il piccolo Togepi. Infine un saluto grande ad Ash: non preoccuparti Ash, non è stato il Team Rocket a rapirmi, è stato un vampiro … ahh, un vampiro assetato di sangue.
A. Adesso è la tua fine, leprotto giallo!

-10 minuti dopo-

A. Non tenterò mai più di mangiare un topo elettrico … ufff … (fumando) alla prossima, amici, e continuate a seguir
ci!

Lettori fissi