martedì 14 marzo 2017

Tarephen Dracasti - Draghi Guardiani dell'Enigma

Tarephen Dracasti


Origine
Questa specie antichissima, originaria dell'isola di Horn Blu, è immutata da milioni di anni. Sono la razza di draghi, ancora vivente, di cui si hanno i ritrovamenti fossili più vecchi, generalmente mescolati alle ossa degli ormai estinti protodraghi di Ur.

Aspetto

I Tarephen Dracasti sono draghi di taglia media, ricoperti da squame di colore verde, dorato, marrone e grigio, con picchi metallizzati e cangianti e artigli e corna scure. Il ventre, i palmi e l'interno di braccia e gambe sono di colore più chiaro. Le corna possono essere spiralate o anellate, generalmente dal profilo dritto o leggermente ricurvo, e seguono il profilo della testa prolungandosi verso la coda. L'intero dorso può essere ricoperto di spine grosse e affilate, così come la mascella inferiore e i gomiti, ma il grado di “spinosità” varia da esemplare a esemplare. Le narici sono sormontate da due corni ossei lisci e conici.
Forti e ben muscolosi, di ossatura asciutta e struttura solida, i Tarephen hanno il petto ampio e profondo, le zampe anteriori leggermente più alte di quelle posteriori, la coda lunga, ben bilanciata, potente e culminante in una freccia ossea con due o tre punte, i cui bordi sono seghettati e taglienti. Il loro aspetto viene definito spesso “nobile” da chi ha avuto modo di osservarli.
L'altezza al garrese è di sei metri, ma è possibile trovare esemplari più alti, e la loro apertura alare può raggiungere i venti metri. Una particolarità di questa specie fa sì che gli esemplari legati a un simbionte umano (dragoniere) possano raggiungere grandezze molto maggiori, mentre gli esemplari selvatici raramente superano i sei metri standard.
La testa è cuneiforme, proporzionata alla taglia, senza mai essere tozza o troppo allungata, asciutta nell'insieme e l'attaccatura delle corna è alta. Vista dall'alto, la testa si restringe regolarmente verso il muso, dalle corna alle narici, con salto naso-frontale non molto accentuato. Le narici sono piccole e hanno bordi generalmente chiari. Gli occhi sono di media grandezza, a mandorla, leggermente obliqui e non sporgenti, di un colore variabile dall'ambra al marrone scuro, con le pupille verticali. Le orecchie sono interne.
Le squame sono triangolari, spesse, opache nella parte inferiore del corpo e metalizzate sul dorso e sulla maschera intorno agli occhi, sul muso e sulla fronte. I maschi sono generalmente un po' più chiari delle femmine e con fianchi più asciutti.


Comportamento
Il Tarephen Dracasti é equilibrato, saldo di nervi, eccezionalmente sicuro di sé, disinvolto. Vigile, dotato di un'indole che lo rende ideale per la guardia e la difesa, possiede inoltre coraggio, combattività e tempra. Sono solitari e altezzosi e raramente incontrano altri draghi per attività ricreative, preferendo di gran lunga meditare e allenarsi da soli.
L'unica razza che considerano loro pari è la loro stessa e aiutano molto volentieri i giovani Tarephen in difficoltà o li guidano insegnando loro gli antichi segreti che qui non possiamo riportare in quanto, appunto, sconosciuti a chiunque eccetto che a loro. Talvolta stringono legami con draghi di razze e specie diverse, ma non sono mai molto profondi.
Non ospitano nei loro nidi animali o altri piccoli draghi e sono molto territoriali, arrivando talvolta ad uccidere gli altri draghi che incautamente cercano di rubar loro risorse.
Il loro nome, Tarephen Dracasti, significa “Guardiani dell'Enigma” ed è correlato alla loro principale occupazione: proteggere una particolare conoscenza, chiamata appunto “Engima”, di cui non ci è dato sapere altro.
Praticano la magia con abilità e spesso, talvolta piegando il mondo intorno a loro ad inspiegabili leggi della fisica; i più anziani possono creare un campo di forza che neutralizza completamente la gravità intorno ai loro corpi, volando così senza fatica e per distanze lunghissime. Sputano fuoco spesso ed esso rende momentaneamente rovente la loro saliva, che utilizzano talvolta per lavorare i metalli.
Amano scolpire e forgiare e non è raro che un Tarephen scenda in battaglia indossando formidabili armature; a differenza di molti altri draghi non sono dei grandi amanti dell'oro o delle gemme, preferendo i metalli argentei e il bronzo.
In tempi remotissimi, i Tarephen Dracasti crearono i centododici artefatti magici più potenti della terra, di cui venti andarono perduti e due distrutti.


Nascita e crescita

Le uova dei Tarephen sono verdi-gialle, chiazzate di grigio, grosse e generalmente deposte in un numero di due o tre, ricoperte da molte false spine, in realtà gommose come lattice, che confondono eventuali predatori facendogli pensare che l'uovo sia immangiabile.
La crescita dei cuccioli è veloce e già a due anni sono in grado di trasportare sul dorso un essere umano. Le corna sono presenti, perfettamente sviluppate, già alla nascita e le ali possenti possono sollevare in volo il cucciolo già ventiquattr'ore dopo la schiusa. Il loro polmone da fuoco inizia a svilupparsi quando il cucciolo è un embrione e permette al piccolo di sputare fiamme arancio-giallastre fin dalla nascita.
Una delle cose più interessanti riguardo questa specie è la loro capacità di iniziare ad imparare da quando si trovano dentro l'uovo, accumulando sapere e venendo al mondo con una personalità e un bagaglio culturale già ben formati.
Raggiungono la maturità sessuale a dieci anni di età, sia che siano maschi sia che siano femmine, essendo una delle specie di draghi dalla crescita più veloce.

Vita sociale e corteggiamento

I Tarephen Dracasti sono, come già specificato, generalmente solitari, ma si riuniscono in eventi speciali annuali per condividere la conoscenza che hanno ottenuto nei loro studi durante tutto il corso dell'anno. In occasione di questi eventi, che si svolgono sempre durante un periodo di plenilunio (comprendente il giorno precedente e quello successivo alla luna piena) i draghi si conoscono meglio fra loro e se sono abbastanza compatibili possono decidere di formare legami più lunghi, che porteranno loro a conoscersi meglio negli anni e spesso a formare una coppia stabile e capace di riprodursi.
Il corteggiamento avviene da ambo le parti ed è estremamente pacato, lungo e laborioso, comprendendo sfoggi di conoscenza, capacità predatorie e talvolta anche dimostrazioni della propria purezza di sangue: raramente infatti un Tarephen Dracasti che abbia un antenato di razza diversa viene visto di buon occhio da un potenziale partner.
Quando due draghi si sono reciprocamente conquistati, divengono l'uno fedelissimo all'altro e per il resto della loro esistenza si riprodurranno sempre e solo con lo stesso partner, sebbene ciò non significhi che vivranno insieme. I piccoli sono generalmente cresciuti da esseri umani, essendo i Tarephen adulti troppo occupati nelle loro misteriose ricerche per badare ai cuccioli, sebbene questi ultimi siano già da subito più intelligenti dei bambini (e di alcuni adulti) umani.

Habitat e dieta
I Tarephen sono cosmopoliti e viaggiatori, anche se possono stabilirsi per decine e decine di anni in un territorio in cui non lasciano entrare nessun altro drago. Quando hanno un simbionte umano, viaggiano e vivono con esso, senza mai allontanarsene, proteggendolo a costo della vita degli altri, ritenendo il proprio umano molto più importante di qualunque altro essere vivente sulla terra tranne sé stessi.
Amano i luoghi freddi e colonizzano i fianchi delle montagne più alte, allargando le grotte e scavandosi ampi antri in cui talvolta scolpiscono con gli artigli bassorilievi maestosi, nella quale immortalano i più svariati soggetti e scrivono enigmi, liste di ingredienti o semplicemente narrano storie che a loro parere sono meritevoli di essere tramandate.
Onnivori, ma a tendenza carnivora, amano cacciare quasi qualunque animale eccetto i più piccoli come insetti, lucertole e topi; non disdegnano neppure la carne umana, ma non mangerebbero mai una carcassa e molto difficilmente si nutrirebbero di qualcosa cacciato da qualcun altro.

Tarephen Dracasti famosi
Zenith

Curiosità
  • Sanno raggiungersi la punta del corno che hanno sul naso con la punta della lingua. Ma non lo fanno spesso.
  • Sono probabilmente i draghi che utilizzano più spesso degli avatar umani, ovvero dei “gusci” a forma di essere umano in cui il drago può momentaneamente far fluire la propria coscienza per ritrovarsi in un corpo più piccolo e maneggevole.
  • Le leggendarie Tre Pietre (la pietra dei flussi, la pietra degli abissi e la pietra delle fonti) sono state create proprio da un gruppo di Tarephen Dracasti.




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