sabato 7 maggio 2022

Recensione - Cemetery Boys (Aiden Thomas)

Hola, ¡pequeños brotes!
Bentornati alle Recensioni Spinose! Oggi vi parliamo di un libro urban fantasy che si è prepotentemente inserito nella nostra lista di lettura a prima occhiata.
Letteralmente, lo abbiamo visto in biblioteca e ce lo siamo portato a casa.
Anzitutto perché nel titolo c’è la parola “cemetery”, e se ormai conoscete un po’ i vostri cari Cactus, saprete che le storie che hanno a che fare con cimiteri, estetiche gotiche e/o il sovrannaturale di stampo oscuro ci garbano; però sia la trama che la copertina di questo “Cemetery Boys” hanno suscitato la nostra curiosità anche per motivi che, ovviamente, approfondiremo tra un attimo nelle sezioni della recensione a loro dedicate. Tranquilli, non siamo diventati superficiali e sbadatoni ;)
Possiamo sin da subito dirvi che si tratta di un romanzo Young Adult (cioè indirizzato in teoria ad un pubblico adolescente) figlio di una scuola di narratori e narratrici che si è fatta le ossa su Internet. Una generazione più “moderna”, per certi versi (primo fra tutti il fatto che sono effettivamente moderni, ovvero vivono contemporaneamente a noi). La cosa si intuisce subito dal titolo in inglese e i tags (#disastergays è una cosa che non immaginavamo di leggere in biblioteca, eppure eccoci qua) sulla quarta di copertina. 
È un libro che porta delle innovazioni anche sulla scrittura e grammatica vere e proprie, tentando una via inclusiva che rispecchi i temi del libro (che è pucciato nei temi di diversità e inclusione come un biscotto nel latte, sotto diversi aspetti), con l'uso di parole che rigettano il maschile sovraesteso accentate di schwa o "x" finali alla spagnola (come in "brujas", la parola spagnola per "streghe", che qui viene resa come "brujx" nei gruppi di generi misti).
Scopo nobile, incipit interessante, ma sarà stato fatto bene?
Prima di iniziare vi avvertiamo che, subiti dal protagonista, ci saranno transfobia e misgendering, conditi di accoltellamenti vari, anche se il libro non ne fa una fiera del dolore. Tuttavia, se siete sensibili a questi temi, preparatevi di conseguenza.
Iniziamo dando una scorsa a...

1. La trama:
In un cimitero nella parte est di Los Angeles iniziano i preparativi per l'arrivo del Dìa de Los Muertos: la comunità magica del posto, un meraviglioso miscuglio di etnie originatesi in Sud America, è in fermento.
Yadriel è un giovane brujo ('na strega maschio, in breve, ma in salsa sudamericana) la cui famiglia, che vive proprio nel cimitero, è centrale allo sviluppo di questa comunità, in quanto è proprio suo padre a fungere da loro capo spirituale.
Non che Yadriel possa godersela più di tanto, 'sta storia del "figlio del capo"; la sua comunità tradizionalista lo tratta un po' da matto e gli nega una partecipazione alla vita della comunità pari a quella di tutti gli altri coetanei... perché Yadriel è trans. E in aggiunta, gli garbano anche gli uomini.
Solo tre persone lo supportano davvero: la sua migliore amica Maritza, suo zio e sua madre. Ah, però sua mamma tira le cuoia prima ancora dell'inizio del libro. Mannaggetta.
Nonostante il carattere ansioso ed introverso, Yadriel è una persona determinata, e ha intenzione di dimostrare al mondo di essere un vero brujo: è per questo che di notte sgattaiola nel cimitero insieme a Maritza e compie da solo il rituale del quinces per collegarsi alla Signora Morte, dea da cui provengono tutti i loro poteri magici.
La dea glieli concede, ma siccome le cose gli stanno andando troppo di lusso, Yadriel avverte un dolore improvviso creato dai suoi poteri di brujo per comunicargli che gli è appena schioppato il cugino simpatico. E anche se tutti i brujos e le brujas riescono ad avvertire la scomparsa del povero cugino Miguel, collegati tra loro dalla magia, non hanno idea di dove sia il suo corpo o come sia morto il poveretto, neanche dopo giorni dall'accaduto.
È l'occasione perfetta per dimostrare a tutti che Yadriel è un vero brujo! Nella comunità, le donne sono guaritrici dei vivi, gli uomini guardiani dei morti: se Yadriel riuscisse ad evocare lo spirito di Miguel e poi dargli la pace eterna, potrebbe sia risolvere il mistero della sua morte che scoprire se la Dea gli ha concesso di diventare il brujo che ha sempre sentito di essere. 
Per evocare Miguel, però, gli serve un oggetto intimamente collegato al defunto. Lui e Maritza si mettono alla ricerca del suo portaje, un oggetto che, un po' come una bacchetta magica, consente al suo portatore di usare la magia. Nel caso di Miguel si tratta di un pugnale, come per praticamente tutti i brujos.
Il piano logico è 1) trovare il portaje 2) evocare Miguel 3) interrogarlo 4) farlo riposare in pace con dei testimoni che vedano che Yadriel lo ha fatto riposare in pace 5) godersi le faccette sbalordite dei miscredenti. Vittoria!
Il problema è che questi due sbandati falliscono già al primo passo, perché, dopo essersi intrufolati di notte in una cappella fredda e abbandonata, dove i due sono pieni di brividi e brutti presentimenti (c'è anche uno scheletro polveroso vestito da Signora Morte messo lì per gradire, evidentemente per chi arredò al tempo it sparked joy) e trovano una medaglietta dalle vibrazioni maligne. E decidono che, vabbé, sembra giusto provare ad evocare qualcosa con questa catenina brividosa. Magari salta fuori che è di Miguel, boh, coincidenza, noi nel dubbio vediamo che fare poi.
 
 
Così Yadriel richiama lo spirito legato alla catenina, ma l'errore gli diventa chiaro quando quello ad apparire di fronte a lui non è il cugino, ma Julian Diaz, il bel bad boy sparito dalla sua scuola!
Julian non ha idea di come sia morto, e Yadriel sembra incapace di metterne a riposo lo spirito. Lui e Maritza hanno adesso un bel problema tra le mani: come faranno a procedere con la loro missione... dovendo impegnarsi nel frattempo a nascondere al resto della comunità un fantasma iperattivo e aiutandolo pure con l'enigma della propria morte?

2. La copertina

Al momento della recensione sono passati neanche due anni dalla pubblicazione di Cemetery Boys, avvenuta il primo settembre del 2020, ma abbiamo già tre variant della copertina. Questa è quella standard sia qui che all'estero, la più comune in assoluto, va bene anche ricordare solo questa:
 
 
Yadriel guarda ostinatamente di fronte a sé come tutti i valorosi eroi, anche se l'esplosione alle sue spalle è di petali e Julian lo sta guardando con occhi che lo disprezzano e bocca che sorride, misterioso come la Gioconda. Yeah. Epicità.

A dirla tutta, la copertina è stata una delle cose che ha attirato la nostra attenzione per prime! 
Sembra uno di quei disegni fatti con tanto amore per illustrare i propri personaggi originali, che si possono trovare su posti come Tumblr... e questo già dona personalità alla storia! Molto bello il design della Signora Morte e, anche se la povera Maritza rimane fuori dal trittico in copertina, questa riesce a presentare comuque con efficacia la storia e l'atmosfera del libro, con i petali di calendula, le candele e le tombe, Yadriel e Julian schiena a schiena e la dea posta in alto.
Ah, e i colori sono bellissimi! Quell'oro e rosso-magenta scuro vellutato si sposano a meraviglia! In conclusione, forse la composizione fa sì che la parte inferiore della copertina risulti forse un po' sbilanciata e pesante rispetto a quella superiore, ma niente di grave che possa compromettere il giudizio che questa, sì, è una gran bella copertina!

Una delle tre è invece una variant esclusiva alla Barnes and Noble (il più grande venditore di libri al dettaglio degli USA) con la Signora Morte e diversi dettagli dorati su sfondo rosso, che riprende abbastanza quella classica ma senza i protagonisti. Se provate la curiosità di vederla, potete farlo in questo post su Tumblr (non avevamo voglia di appropriarci di foto private e ripostarle, preferiamo darvi la possibilità di approfondire ma con il post originale).

La terza è ultima è quella dell'edizione tedesca, che un po' ce lo strappa un "aawwwww":

Yadriel&Julian 2gether 4ever
 
In realtà è una sorta di anteprima, perché questa edizione della Dragonfly per veri shipperz sarà disponibile solo il 28 giugno e questa recensione è scritta durante la prima metà di maggio, perciò è una copertina dal futuro. Ma noi Cactus possiamo questo ed altro.
I richiami al Dìa de Los Muertos sono abbastanza chiari, la scelta dei colori saturati e pieni su sfondo scuro è una scelta che o si ama o si odia, in genere.
Per quel che ci riguarda, questa copertina, comunque, è adorabile. Sembra il lavoro di una bimba con colori a spirito, colla e forbicine che fa un lavoretto artistico, ma elevato a livello professionale. Poi il fatto che abbiano sentito il bisogno di aggiungere a spaglio tutti quei cuoricini gialli e rosa e il Yadriel & Julian, che nel titolo originale non c'è, è francamente adorabile.
 
3. Cosa ci è piaciuto
Tante, tante cose! È da tanto che non ci capitava un libro per ragazzi fantasy così carino. Il bello di questo libro è che è molto fresco sotto diversi punti di vista, perché non ha timore di svicolare dai generi commerciali dell'editoria e incorporare elementi fantasy, romantici, horror, d'avventura.
Il sistema magico è proprio carino, con regole chiare senza perdere di misticismo. In generale, tutto il worldbuilding che viene tirato in ballo merita!
I personaggi sono tutti scritti bene e ben differenziati, tanto che non è difficile ricordarsi nomi e caratteristiche anche dei secondari con cui avremo poco a che fare durante la narrazione. C'è rappresentazione per tantissime categorie di persone, rappresentazione che non risulta per nulla forzata: persone queer, come il protagonista Yadriel, ma anche persone con capelli di colori strani, di etnie diverse, con diverse scelte alimentari, estroversi o introversi, con diverse visioni della vita, con trascorsi più o meno difficili, con caratteri e abilità fisiche differenti.
Sono rappresentati per una volta in luce positiva anche i pitbull! Maritza ne ha due, adorabili, il che ci ha fatto davvero piacere, e sono anche coinvolti nella trama.
Oh, spendiamo due parole sulla questione bad boy. Julian si qualifica come bad boy in un certo senso, ma contemporaneamente non è per nulla il tipaccio stereotipico da buttare nell'organica che figura in troppi libri "romantici". 
Che sollievo. Al contrario, è scritto come un personaggio a cui ci si può davvero affezionar col tempo, pieno di energia e passioni, con un carattere complementare a quello di Yadriel, che è più riflessivo e ansioso.
L'estetica di certe scene è facile da immaginare e molto bella; quando un libro riesce a legarsi ad un'estetica o ad un'atmosfera in particolare vuol dire che è ben scritto. Aiden Thomas ha chiaramente attinto alle proprie stesse radici sudamericane per costruirci su Cemetery Boys, e secondo nostro parere, ha fatto proprio bene.
Per i nostri germoglietti indagatori: facendo caso ai vari indizi si riesce anche ad indovinare il finale prima di arrivarci; noi l'abbiamo fatto, ma è stato così soddisfacente vedere come i tasselli si incastravano che, a nostro avviso, non è un demerito.
 
4. Cosa non ci è piaciuto
Ci dispiace un po' dirlo, ma la gestione italiana della traduzione rende il tutto poco scorrevole, soprattutto all'inizio.
La lettrice o lettore dovrà destreggiarsi con parole spagnole (spesso non spiegate) durante il corso di tutta la lettura, sparse sia nei dialoghi che nelle descrizioni, ma questo non è il problema... a meno che non siate negati per le lingue, caso nel cui dovreste rimanere dizionario o traduttore alla mano.
Va però considerato che questo spagnolo improvviso è unito anche ad un mix di neologismi neutri presi da due linguaggi diversi, lo scevà (o schwa che dir si voglia) italiano e la "x" latina: la locuzione "lə brujx" comparirà spessissimo.
La frase "Il quinces è una cerimonia importante per brujx" non è scorrevole, quindi è poco immersiva, il che è un peccato per una storia così ben strutturata. Un po' di omogeneità avrebbe aiutato; purtroppo sia spagnolo che italiano sono due lingue che per il neutro hanno poco spazio, e al momento abbiamo quasi solo soluzioni più o meno brutte.
Completiamo quest'angolino di rubrica con due osservazioni sulla medaglietta di Julian. La prima è che, come abbiamo scherzosamente sottolineato nel riassunto della trama, l'evocazione di Julian è portata con un pretesto molto debole: non era possibile che davvero credessero di portare così indietro il cugino, si saranno autoipnotizzati, boh.
San Giuda, il cugino di Gesù. Veramente, eh.
La seconda è che, della medaglietta (spoiler non spoiler) ci verrà sottolineato per tutto il libro che è in onore di San Giuda. Ci diranno che Julian tiene a San Giuda, che la sua famiglia tiene a San Giuda, Julian si firma St.J. -- probabilmente Saint Jude -- quando fa i graffiti, Yadriel deciderà di cambiare il nome in Giuda per far piacere a Julian (no, quest'ultima non è vera, però ci siamo intesi)... tutta questa sotto trama però non porta a niente. Nada.
Almeno vi diciamo noi (visto che nel libro non c'è) a cosa probabilmente fa riferimento: il Giuda in questione non è Iscariota, ma Taddeo, un altro, meno popolare apostolo di Cristo, che è considerato il santo dei casi disperati.
Adesso, sapete a quale santo accendere una candela per le cause perse della vostra vita. You're welcome.
È un dettaglio carinissimo! Nella storia ci sta da favola! Però sembra che l'autore lo abbia scritto come elemento portante e poi non abbia proprio pensato a trovare lo spazio per chiudere questa porta aperta. Peccato.

Voto complessivo: 85 su 100. ¡Así se hace, libro bonito!
 
A chi lo consigliamo: Ci sono davvero tante persone che potrebbero essere felici di aver tra le mani questo volume! Per esempio, consigliamo di dargli un'occhiata a chi divora storie "boy love" su piattaforme come Wattpad, EFP o AO3, perché i personaggi di Yadriel e Julian e la loro dinamica sono adorabili. 
Lo segnaliamo anche a chi è alla ricerca di nuove letture fantasy, a chi come noi non può resistere a libri con titoli cimiteriali, a chi ama la cultura sudamericana e forse ha provato a trattenere due lacrimucce guardando film come Il Libro della Vita o Coco, o, last but not least, a chi cerca storie con tematiche LGBTQ+ ben scritte.
Questo è uno di quei libri che, al momento giusto, per la persona giusta, può diventare una piccola, gradita fissazione. Là fuori Cemetery Boys può vantare un fandom non enorme, ma attivo e che gode di ottima salute, completo di chiacchiere, fanart, forse persino fanfiction; se vi capita di innamorarvi di questo libro, sappiate che c'è un'intera community là fuori con cui potrete chiacchierare della vostra nuova passione.
 
Dove potete comprare il libro?
È un libro che ha riscosso un discreto successo soprattutto all'estero, ma in realtà dopo il primo sbarco in Italia non ci è più capitato di vederlo in libreria. La migliore possibilità di ottenerne una copia velocemente è su internet: noi vi indirizziamo ai buoni prezzi e le spedizioni veloci di Amazon, con cui caso vuole abbiamo un’affiliazione. 
Perciò se vi salta il ghiribizzo di volere in casa un libro sulla cui copertina ci sono due giovini dalle sopracciglia intense e una signora scheletrica ma fascinosa, date un’occhiata all’inserzione da link che vi lasciamo qui!
Così, voi pagate proprio gnente in più e non vi cambia nulla (tranne che cliccare sull'indirizzo che vi lasciamo è più comodo), mentre noi ci guadagniamo un paio di centesimi extra. Consideratelo. Ecco il link!
Se volete leggerlo prima di comprarlo, invece di piratarlo, non dimenticate di provare a fare un salto in biblioteca! Date amore alle vostre biblioteche! 
 
Che cosa ne pensate del libro? Siete d'accordo con noi su tutto, siamo stati troppo cattivi (perché un po' cattivi lo siamo sempre, è normale nelle recensioni spinose) o siamo stati troppo indulgenti? Fateci sapere, e alla prossima recensione! 
P.S.: Suggeriteci libri da recensire! (Meglio se gratis, che siamo senza soldi. Ma accettiamo di tutto). 
 
Nota: in tanti si limitano a dirci il titolo del libro da recensire, o addirittura a scrivere un sacco di titoli in fila, e non abbiamo davvero il tempo di andare a controllare una ad una tutte le trame per decidere se ci interessano o no, perciò per favore potete scrivere un piccolo abbozzo di cosa parla il libro? Così possiamo decidere se controllare la trama ed eventualmente leggerlo. Per fare un esempio: "Ehi, Cactus! Vi consiglio La Magia del Lupo di Michelle Paver perché è un fantasy diverso dal solito, ambientato nella preistoria, ed è molto avventuroso!" oppure "Ciao, vi consiglio Nina, La Bambina della Sesta Luna, perché è un libro per bambini davvero brutto e mi piacerebbe leggere una recensione scritta da voi per spanciarmi dalle risate". 
 
Cercate i nostri segni, trovate l'ispirazione, e alla prossima recensione! 🌵🔥

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