Deserto di Atacama, 19 Marzo 2019
Cari lettori,qui le giornate scorrono veloci, e tra impegni, escursioni di piacere ed escursioni termiche è difficile fare tutto ciò che l'ispirazione ci detta. Eppure siamo eroicamente riusciti a destreggiarci e trovare il tempo di leggere qualcosa di nuovo, e a scrivere queste righe pensando a voi.
Senza ulteriore indugio, vi presentiamo dunque la recensione di una scrittrice che è già una nostra vecchia conoscenza dalla recensione del distopico Flawed, ma che qui si presenta con un tipo di romanzo ben diverso dal precedente: il romantico epistolare “Scrivimi ancora”. E via!
1. La trama
I protagonisti di Scrivimi ancora sono Alex e Rosie, due creature nate sotto il cielo d'Irlanda, che si conoscono da quando erano piccini picciò e non avevano idea di come mettere due lettere in fila. Eppure l'intero libro va avanti proprio così: a lettere, ma anche cartoline, e-mail, note sui post-it, messaggi virtuali e chat online di divorziati apparentemente felici ma in realtà piuttosto disperati.
Tutti gli eventi proposti al lettore vengono raccontati attraverso le interazioni scritte dai personaggi, senza alcun tipo di terza persona che racconti gli eventi da un punto di vista esterno (tranne per un paio di pagine, in una situazione particolare) e perciò iniziamo ad addentrarci nella storia, con delizioso realismo, con dei bigliettini scambiati durante le lezioni da due complici piccini di sette anni ciascuno.
Così, veniamo informati del fatto il cane Sandy puza.
Seguiamo la crescita dei due, che maturano pian piano ed imparano ad affrontare le tante, tantissime, più del normale, ebbasta dai, ma allora sei sadica Cecilia, difficoltà che la vita gli pone davanti.
Rosie è una ragazza incosciente, romantica ed ubriacona, amica inseparabile di Alex e ossessionata dagli alberghi, da cui ruba ogni cosa non sia saldata alle pareti (semicitazione) per portarla a casa in una sorta di idolatria invasata.
Alex è un ragazzo sarcastico ma simpatico, decisamente meno invasato di Rosie e suo migliore amico inseparabile, si diverte troppo a combinare marachelle con la sua amica e perciò non ha ancora avuto il buon senso di chiamarle un'esorcista, o quantomeno ad invitarla ad abbassarlo un po' quel gomito. In compenso, la accompagna a fare la lavanda gastrica: è un galantuomo.
I due inseguono i loro sogni con impegno arrivando a sfiorarli, ma dato che Rosie a quanto pare è figlia di un dio minore e dannatamente sadico (che potrebbe chiamarsi Cecilia Ahern, dicono fonti non confermate), più di un problema si metterà tra lei e la sua felicità, allontanandola dal suo sogno di lavorare in un albergo d'alta classe e anche dal suo migliore amico.
Alex e Rosie sono incapaci di accettare la distanza che li separa; riusciranno comunque a mantenersi in contatto proprio come facevano da bambini, scrivendosi le proprie giornate, mantenendo intatta un'amicizia salda e meravigliosa.
Avranno anche il coraggio di confessarsi i sentimenti complessi che li legano, oppure saranno separati ancora dalle diverse strade che imboccheranno nella loro vita, stavolta definitivamente?
Tra apparizioni fugaci di mirabolanti esemplari di “magho” alle feste dei più piccoli, sfortune che si susseguono carambolando e rovinando i piani di tutti i protagonisti, sorprese, equivoci e mogli e mariti davvero carogne, Scrivimi ancora fa interagire un microcosmo di personaggi tutti diversi, ed ogni messaggio spedito avrà le sue conseguenze...
Menzioni onorevoli ai seguenti personaggi:
- Ruby, irriverente migliore amica di Rosie. È l'amica che magari non tutti vorrebbero, ma di cui tutti avrebbero bisogno. Paragona la faccia del suo uomo ad un pomodoro e dice di volerla mordere.
- Gary, figlio di Ruby, brutto, apatico ed inutile per ammissione della madre, comunica a grugniti. Ritorna alla vita quando calza per la prima volta delle scarpe da ballo, svelando il genio che c'è in lui. Ora i suoi grugniti sono più ispirati e musicali.
- Il magho. Si arrabbia se i bambini svelano i suoi trucchi.
- Toby, piccolo futuro dentista. Ama osservare l'apparecchio della sua migliore amica per vedere cosa ha mangiato a pranzo e sfiora il nirvana quando osserva interventi odontoiatrici.
- Stephanie, sorella di Rosie. Quella che ha capito tutto sin dall'inizio. È l'unico personaggio che ha capito tutto della vita e quindi la vivrà dall'inizio alla fine del libro felicemente, senza drammi e a modo suo. Questo libro ha bisogno di Stephanie.
2. La copertina:
Come con tutti i libri della Ahern, anche Scrivimi ancora si presenta con una bella caterva di copertine diverse.
Dopo l'uscita del film (si, c'è un film. In inglese “Love, Rosie”, in italiano “#ScrivimiAncora”. Perché l'hashtag? Beh, il libro in inglese si chiamava “Where Rainbow Ends”, cioè “Dove finisce l'arcobaleno”. Ci è andata bene, i traduttori italiani sono capaci di cose molto peggiori) la copertina che va per la maggiore è quella di due tizi che non somigliano ai protagonisti descritti nel libro, che sorridono mentre un sole iper-luminoso appollaiato sul naso del ragazzo li illumina, idilliaco.
La copertine italiane più popolari prima dell'avvento della pellicola ispirata erano queste due, più semplici ma graziose:
È
anche quella usata nella versione inglese. Il pendente a cuore non ha
niente a che vedere con quello che c'è scritto nel libro, ma vabbé. |
Notarsi che anche i soffioni non appaiono mai in tutto il libro, ma vabbé. |
Dato che noi troviamo queste cose in una biblioteca semi-sconosciuta, che per entrarci devi parlare serpentese, ottenere il permesso d'accesso dai piccioni guardiani e poi aggirarti tra libri di autori locali o volumi di edizioni dubbie, ovviamente abbiamo letto questo libro con una copertina ancora diversa, edita dalla Mondolibri:
Qui possiamo ammirare una Rosie con le meche bionde ed un orecchino nel buco dell'orecchio (?) che annusa una lettera aromatica inviatale da Alex. Sa di accappatoio rubato, imbevuto di vodka. Il paradiso.
La parola “ancora” di “Scrivimi ancora” è sottolineata da uno sbaffo rosa e rabbioso. Devi scriverle ancora.
Tutto il resto è avvolto in un oblio blu.
E questa è la copertina più fedele al romanzo tra tutte.
3. Cosa ci è piaciuto:
Il cane che puza, il magho che si arrabbia e la signorina Nasona Alito Pesante Casey.
Ma parlando in modo più organico, la scrittrice ha saputo rendere una caratterizzazione distinta e interessante di ogni singolo personaggio, comprese le comparse ultra secondarie, solamente attraverso i dialoghi. Che non è facile!
Ha saputo scegliere e usare un modo diverso di “parlare” e scrivere per ognuno di loro, tanto che, dopo che si impara a conoscerli, sarebbero riconoscibili anche se non si firmassero.
Attraverso questa caratterizzazione ha saputo raccontarci una famiglia supportiva per la protagonista che l'ha sostenuta durante tutti questi momenti difficili, e le relazioni interpersonali che si instaurano tra le persone sanno di vero.
4. Cosa non ci è piaciuto:
Questo è uno di quei rari libri in cui non tutto è eccellente, ma nulla è insufficiente. Non ci sentiamo di puntare il dito verso nulla in particolare, non ci sono buchi di trama o errori di concetto, niente di particolarmente irritante o scorretto.
Comunque, proprio il suo non essere eccellente in diverse cose fa sì che non tutti i lettori se ne sentano presi: alcuni potrebbero trovare poco esaltante seguire la protagonista di disgrazia in disgrazia.
Voto complessivo: 71 su 100. Bravo libro bello, hai superato il test!
A chi lo consigliamo: A chi ama i libri realistici, ma molto realistici, perché non c'è alcun tipo di magia o spiritualità neanche accennata. A chi ama conoscere una gran varietà di personaggi diversi, con qualche spunto comico.
Non lo consigliamo agli amanti dell'avventura, perché nonostante i personaggi vivano diverse situazioni a volte anche movimentate, il fatto che si tratti di un romanzo epistolare nullifica le scene d'azione: come lettore puoi arrivare solo ad azione già conclusa.
Dove potete trovare il libro:
Nelle librerie, online e nelle biblioteche, anche quelle con i piccioni guardiani. Lo beccate QUI su Amazon e QUI in e-book su kobo books (vi ricordiamo che noi non ci guadagniamo niente a fare pubblicità a questi store, non abbiamo, almeno per ora, un programma di referral quindi potete comprarli da dove vi pare: questi link ci sono solo per comodità).
Se siete pigri e non volete leggere il libro, niente paura, vi ricordiamo che ci hanno fatto anche un film con un hashtag!
Che cosa ne pensate del libro? Siete d'accordo con noi su tutto o siamo stati troppo indulgenti? Troppo cattivi? Fateci sapere, e alla prossima recensione!
Con un abbraccio spinoso, ma delicato,
I Cactus di Fuoco.
P.S. Suggeriteci libri da recensire che vi piacciono! (Meglio se sono gratis, che siamo senza soldi. Ma accettiamo di tutto). Presto uscirà una recensione proprio di uno dei libri che siete stati voi a suggerirci!
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