sabato 14 settembre 2019
ICDL illustrazioni - Draghi parte 4
Proseguiamo ancora con la carrellata di draghini, draghetti, dragoni e drago-simili, avvicinandoci gradualmente a disegni sempre più moderni (e meno screusi).
1. Questo drago non è un drago. "Ma come" direte voi "Ma sembra un drago ed è fico per giunta!". Eh no, non è un drago.
Illustrato nel 2012, interamente con la penna a sfera nera, rappresenta la forma demoniaca di Mihnea, un personaggio che ancora non conoscete e che, chissà, forse non comparirà nemmeno mai... almeno non nel Cammino delle Leggende. O nelle saghe classiche. Lo vedrete forse spuntare altrove, quando meno ve lo aspettate, e strabuzzerete gli occhi con sorpresa, chiedendovi "Ma questo non lo avevano già illustrato quelli là dei Cactus di Fuoco?".
E niente, per ora vi lasciamo con il dubbio.
Mihnea, in forma demoniaca. Enjoy!
2. Marc Voratten e la sua dragonessa argentata Wolfaren, in un'illustrazione interamente realizzata a penna biro nel 2011. Questi due non compaiono mai nelle saghe di Horn Blu, né quelle antiche né quelle moderno (e quindi non li vedrete in "Io sono il Drago" o nel più moderno "L'ultimo drago bianco") perché sono entrambi... europei! Infatti Wolfaren, sebbene sia un drago, è nata in Germania, proprio come il suo dragoniere, nei territori che gli horniani definiscono selvaggi.
La prima volta che compaiono insieme avviene nel sesto capitolo della seconda parte di Scontramondi (6. Draghi?).
Una piccola curiosità: questo disegno è stato realizzato in una sola mattinata di scuola!
3. Ancora un tarephen dracasti, un drago guardiano dell'enigma. Questo vecchio disegno del 2011 è stato realizzato per... noia, durante le ore scolastiche, sull'interno (la parte lucida bianca, ce l'avete presente?) della copertina di un quaderno di matematica, interamente disegnato con una penna a sfera rossa.
4. Questo vecchio lavoro del 2014, realizzato con la penna a sfera, sembra un po' un tatuaggio perché... dovrebbe esserlo. I dragonieri fedeli a re Orotagon e all'Antica Dragoneria, durante la progettazione delle prime storie, avrebbero dovuto tatuarsi questo simbolo, ma in seguito abbiamo deciso che i seguaci della luce non avrebbero dovuto essere obbligati a modificare in alcun modo il proprio corpo e quindi abbiamo scartato l'idea.
5. E guardate qui che pasticcio! Un drago bianco disegnato su un foglio a quadretti, ma con lo sfondo colorato ad acrilici! E come se non bastasse è fatto contemporaneamente con la penna a sfera blu, quella nera, un pennarello a penta sottile e un colore a matita... ah, che pasticcio!
In questo vecchio disegno del 2007 di Orotagon, il vecchio re drago di Horn, potete notare che (oltre ad essere bruttissimo), il design mostrava ancora le orecchie esterne (quelle brutte, che sembravano pinnette strane) e i baffetti (alcuni draghi bianchi li hanno ancora!)
6. Fino ad ora i draghi orientali sono comparsi molto poco (diciamo pure per nulla) nel Cammino delle Leggende, eppure... dovrebbero esserci! Ci siamo concentrati completamente sui draghi occidentali perché è fra loro che si svolge la storia di Ermes, il drago che sterminò tutti gli altri, ma abbiamo già in mente avventure strabilianti dall'altra parte del mondo ;)
In questo vecchio disegno del 2012, interamente realizzato con la penna biro blu, potete vedere uno dei nostri personaggi orientali, un misterioso drago blu che... no, non vi spoileriamo niente ;)
7. Potete ammirare in questo disegno del 2012, realizzato con la penna a sfera nera, uno tzacros.
Gli tzacros sono degli animali di grandi dimensioni che vivono su un paio di pianeti (Coorre e Tambur) della Tredicesima Galassia.
Vengono chiamati Gigadraghi (sebbene non siano poi troppo più grandi di questi) o Draghi Galattici, a causa della somiglianza fisica con i loro cugini terrestri, benché fra essi non intercorra alcuna parentela evolutiva.
Possiedono nove arti: una coda, due ali e sei paia di zampe.
A dispetto del loro aspetto un po' "da predatori", gli tzacros sono erbivori e pacifici e vengono usati come mezzi di trasporto dai minuscoli cuarog, la popolazione antropomorfa presente su alcuni pianeti della Tredicesima Galassia.
A causa della forte gravità presente nei loro pianeti d'origine, le gigantesche ali di questi animali non servono a volare, ma li aiutano a compiere grandi balzi.
Sulla Terra, invece, essi sarebbero teoricamente in grado di sollevarsi dal suolo, sebbene non per troppo tempo.
8. In questa vecchia illustrazione del 2014 presentiamo uno studio dell'anatomia dei draghi d'argento. Ad oggi questi draghi sono praticamente invariati!
Il primo dei draghi d'argento mai comparso nel Cammino delle Leggende è apparso in un libro... non canonico! Era una femmina di nome Wolfaren (potete anche vedere un rapido sketch del suo profilo anche nelle illustrazioni dello studio) che combatteva contro Shadow and Mark in "Scontramondi - 1. La Pietra delle Fonti".
Una piccola curiosità: i draghi d'argento sono l'unica specie di draghi moderni, nel Cammino delle Leggende, in cui le femmine sono leggermente più piccole dei maschi. Tutti gli altri tipi di draghi hanno femmine notevolmente più massicce dei maschi o, più raramente, grandi almeno quanto loro.
Probabilmente adesso ne avrete abbastanza dei draghi, quindi non temete: ci prendiamo una pausa e la prossima parte di questa "rubrica" mostrerà creature completamente diverse...
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