mercoledì 27 ottobre 2021

Recensione: L'Estate dei Fantasmi (Saundra Mitchell)

Ooooh, spooky! Il libro che recensiamo oggi non ce l'ha chiesto nessuno: eravamo in biblioteca a scegliere qualche Piccoli Brividi da leggere (è il periodo giusto, e quei librottini sono adorabili e fanno tanta nostalgia...) quando abbiamo visto qualcosa che ha attirato la nostra attenzione... si trattava di una copertina grigia, con un cielo plumbeo e nuvoloso, e questo corvo che campeggiava in primo piano, appollaiato su quello che sembrava il cancello di un cimitero.
“Ma cos'è?!” Ci siamo detti, sbavando come cagnolini su un osso: dovete infatti sapere che abbiamo un debole veramente forte (ah, un ossimoro!) per le storie dall'aria gotica e così ci siamo fiondati sul volume e l'abbiamo chiesto in prestito. Ovviamente ci siamo portati a casa anche un Piccoli Brividi, sia mai lasciare indietro L'Urlo del Gatto (di questo qui la volete la recensione? Fatecelo sapere), ma eravamo tutti gasati per questo libro con il corvo in copertina.
Di cosa stiamo parlando? Probabilmente non l'avete mai sentito nominare, perché (purtroppo, visto che per noi è una piccola gemma) non è un libro famoso. E vabbé, sgranchiamoci le dita a proviamo a renderlo un po' più popolare condividendo la nostra recensione spinosa!
Il titolo di questo libro è “L'Estate dei Fantasmi”, l'autrice “Saundra Mitchell”. Non sapevamo neanche che esistesse il nome Saundra, pensate un po' quante cose si imparano leggendo!
Comunque, siete pronti a scoprire se questo libro parla davvero di corvi e cimiteri? Ecco, la risposta è: di corvi proprio no, ma di cimiteri sì. O almeno di un cimitero. E di un fantasma, quindi l'Estate dovrebbe essere di un fantasma solo, non di fantomatici fantasmi multipli, e infatti questo titolo è un'invenzione italiana, nella versione originale è Shadowed Summer, “l'estate ombreggiata”, che è molto più appropriato per il mood della narrazione.
Ma andiamo con ordine e partiamo da...

1. La trama
Protagonista delle nostre tetre avventure è Iris, una ragazzina di quattordici anni con l'amore per i boschi, la natura, l'occulto e l'andarsene in giro a far finta di essere streghe con Colette (che nell'originale inglese aveva due L, “Collette”), la sua migliore amica che ha la fissa dei ragazzi e riesce ad arrabbiarsi continuamente per qualsiasi cosa.
Iris e Colette vivono in un sonnacchioso paesino della Louisiana, Ondine, che per come è descritto potrebbe essere un qualsiasi sonnacchioso paesino di qualunque parte del mondo e noi, che per anni abbiamo vissuto in da un posto simile (anche se persino più piccolo), ci siamo sentiti immediatamente rappresentati.
A Ondine non succede mai niente: tutto è apparentemente immutabile nel tempo, l'unica cosa interessante che si può fare è andare a messa, dove c'è una matta strana che offre caramelle ai bimbi in cambio di preghiere per l'anima del suo figliolo defunto... e il suo figliolo defunto rappresenta, pensate un po', proprio l'unico fatto degno di nota del paese.
Il figlio della matta-che-offre-le-caramelle si chiamava Elijah Landry ed è misteriosamente scomparso dopo aver lasciato solo poche gocce di sangue sul cuscino. In un posticino minuscolo come Ondine, dove tutti si conoscono, ovviamente tutti sapevano chi era Elijah (e fra questi tutti si annovera anche il papà della protagonista), ma nonostante questo la scomparsa del ragazzo sembra essere ancora un mistero.
Ci sono diverse teorie: c'è chi dice che sia affogato nel fiume, chi sostiene che sia scappato dall'ala protettiva di una madre soffocante (e la descrizione del comportamento della matta-che-offre-le-caramelle ci ha messo i brividi, perché abbiamo vissuto troppo a lungo vicino ad una pazza simile per riuscire a rimanere impassibili...) e chi che sia stato ucciso per colpa di una ragazza.
Iris e Colette, però, sono troppo giovani per essere invischiate in questo mistero... che c'entrano loro? Eh, ve l'abbiamo detto che queste due fanno finta di essere streghe: così, improvvisandosi medium al cimitero, richiamano l'attenzione di un fantasma. E in un paese tranquillo e sonnacchioso come Ondine, chi può mai essere il fantasma se non l'unica persona misteriosamente scomparsa?
Da quel momento, per Iris ha inizio il suo piccolo inferno personale, la persecuzione da parte di Elijah Landry, il fantasma del ragazzo misteriosamente scomparso. Ma cosa vuole da lei? Riuscirà Iris a svelare la verità sulla fine di Elijah? E se sì, a quale prezzo?
Coinvolgendo anche Ben, il ragazzo/cotta della sua amica Colette, nell'avventura (eh, volete mettere: lui ha una tavoletta Ouija!), le nostre eroine dovranno cercare di A) Non rovinare la loro amicizia (e ci mettete pure in mezzo i ragazzi? Oh no...), B) Sopravvivere e C) Smetterla di allertare la polizia. Ci riusciranno? Eh, dovrete leggere per scoprirlo ;)


2. La copertina 

Quella che abbiamo noi:

Oscura, intensa, gotica. Molto più gotica della storia vera e propria, ma comunque in grado di catturare l'occhio... meno male che è così bella, altrimenti non avremmo letto il romanzo! Poi, oh, i puristi delle opere "raffinate" obietteranno che è semplice, che i decori sono schiaffati solo in cima, che ricordano atmosfere che nel libro semplicemente non sono presenti, ma che ci volete fare? L'occhio lo cattura. Per noi è promossa!

Che carino! Ti chiameremo Craculo! Craculo il corvo che non c'entra con la trama.

Quella che c'è per ora su Amazon:

Sempre abbastanza figa, dobbiamo dire. E stavolta c'azzecca pure con la narrazione, con lo spirito del nostro bimbolone Elijah che appare sfocato, quasi solo un'impressione, in questo cimitero con le lapidi un po' storte. Non il miglior lavoro di fotomanipolazione di sempre, ma l'atmosfera ci sta, quindi anche questa è promossa. Bbbbravi.

"Che cosa fai, Iris?"

3. Cosa ci è piaciuto
Questo libro ha un particolare pregio, che per noi è qualcosa di prezioso. Badate bene, di ciò potrebbe non fregarvene assolutamente nulla, potrebbe essere irrilevante per voi, non essere fra le cose che vi interessano nella lettura, ma per noi è qualcosa di importantissimo: è ambientato in un paesino piccolo, abbastanza arretrato e scritto bene. In molti libri che abbiamo letto (compresi, ahinoi, alcuni che abbiamo scritto noi stessi... ma c'è un motivo per questo) i piccoli paesi sono deliziose comunità rurali, posti dove la gente si aiuta a far tutto e il massimo disturbo che ci si becca è quello di un prete un po' invadente o di una vicina un po' pettegola.
Ecco, i piccoli paesi non sono fatti così. Ovvio che possono esistere, che certamente ci saranno le piccole e adorabili comunità rurali (se ne conoscete una invitateci, perché sarebbe un sogno), ma la maggior parte di noi poveri sfigati che sono nati in un paesino piccolo sa bene come ci si sente: continuamente giudicati, pressati dalle regole della religione, costretti a nascondere chi siamo davvero. I matti vengono tollerati, mai spinti verso una possibile cura, mai aiutati né denigrati ma semplicemente lasciati esistere, e i vecchi devono essere rispettati a tutti i costi, anche se sono delle persone orribili. Boys will be boys. Borghesi. E guai a te, guai a te se sei diverso.
Ecco, Ondine è così. Senza sforzo, senza mai sottolineare attivamente quanto Ondine sia diversa dagli altri posti, la scrittrice tratteggia una comunità chiusa, asfissiante... ed è proprio questo che è incredibile, come basti sorvolare su alcune frasi, su alcuni atteggiamenti, per non notare in che razza di posto si svolga l'intera vicenda. Ma il posto è fondamentale per comprendere la storia, per sbrogliare i fili della matassa e capire davvero il finale, che altrimenti sembrerebbe un pochino, beh... esagerato.
E invece è perfetto così com'è, ambientato in questo posticino dove tutto è uguale da sempre.
La risoluzione finale, poi, è qualcosa di davvero ben fatto: è come se la scrittrice avesse costruito la storia partendo proprio da lì, avendo ben chiaro cosa fosse successo, per poi disseminare decine di indizi per tutta la narrazione, di quelli che dopo aver finito la lettura ti fanno di dire “Ah, ecco perché Tizio ha detto questo!”.
Un altro pregio fondamentale è che le due protagoniste sono credibilissime! Quattordicenni ancora acerbe, immature ma non stupide, quasi opposte fra loro: pragmatica e temeraria Iris, smorfiosa e complicata Colette, ci si chiede come possano essere amiche, ma tutto viene ben riassunto da questo pezzo:

“Vedevamo la magia dappertutto, negli alberi, nel vento, nelle tazze di té e nei temporali. Ondine ci stava stretta. Eravamo migliori di tutta quella gente che andava e veniva senza mai chiedersi quale forza oscura si nascondesse nel colore rosso sangue dei gigli davanti alla chiesa.
Nessun altro sembrava farsi delle domande o prendersi il disturbo di riflettere su qualcosa. E ci deprimeva sapere che eravamo le uniche a farlo. Quando avevamo dodici anni, Colette si era punta un dito facendo una promessa: una volta presa la patente sarebbe scappata da Ondine, portandomi con sé”.


E tanto basta: la promessa di una fuga. La promessa di una fuga che è tanto allettante da unire due persone quasi opposte fra loro: per andare via dall'Inferno bisogna sempre tenersi per mano. (Oh, bella questa qui... la useremo per qualcosa di nostro, tipo un romanzo. *cough* Accademonia *cough*.

Molti temi vengono sfiorati: l'omofobia, la violenza domestica, la religione. Sfiorati soltanto, per non appesantire la lettura, sono lì, a fare da cornice al tutto, senza intromettersi nella narrazione in maniera prepotente, ma dandoti i brividi molto di più delle azioni del fantasma.
Vogliamo anche fare un piccolo plauso al ritmo del libro: se all'inizio è lento e si prende il suo tempo per farci entrare nell'atmosfera, via via diventa un crescendo di tensione e ci si ritrova a voler girare pagina sempre più velocemente per capire che caspita sia successo ad Elijah. E anche se è solo uno young adult, scritto per i più piccoli, un paio di brividini te li da... soprattutto dopo la fine, quando tutto è concluso e ti chiedi perché, perché, ad Elijah sia successo questo.

Ed è allora che ti rendi conto che i cattivi, in una storia di mostri, non sono mai quelli che sembrano.

4. Cosa non ci è piaciuto
Il finale lo avremmo voluto un po' più lungo. Sì, più esaustivo... la risoluzione del mistero è effettivamente soddisfacente (e fa riflettere, che non è roba da poco), ma quello che succede dopo non è approfondito quasi per niente. Avremmo voluto un po' più di approfondimento, una chiusura migliore soprattutto sulla storia personale di Iris.
Anche se... le frasi di chiusura assolute sono belle, dài. Sono bellissime. Un po' amare, ma bellissime. Ecco, però avremmo voluto un po' di più prima di quelle frasi.
E poi in un paio di punti non era chiarissimo da dove venissero certe deduzioni di Iris, perciò si doveva tornare indietro a rileggere le frasi precedenti... ma forse è solo che noi siamo un po' tontoloni, chissà. Certo che uno young adult dovrebbe essere chiaro a tutti, tontoloni compresi, non credete?
Ma a parte questo, fila tutto piuttosto liscio.
Solo che... avete presente la copertina? Esatto, c'è un corvo. Noi volevamo il corvo. E lo sappiamo che non è colpa dell'autrice se hanno scelto questa cover, ma ormai avevamo voglia di corvi, quindi dov'è il nostro corvo, eh?


Voto complessivo: 80 su 100. Complimenti, hai passato il test libro bello!

A chi lo consigliamo: A chiunque ami la saga dei Piccoli Brividi! Solo un piccolo avvertimento: anche se non è proprio apertamente horror, l'Estate dei Fantasmi ha in sé alcune scene che potrebbero turbare la vostra sensibilità... ma insomma, se leggete storie con i morti dovreste essere abituati a queste cose, no? Niente di terribile. Andate e leggetene tutti, figliuoli!

Dove potete comprare il libro?
Se avete interesse nell’acquistare quest’opera online, potete trovarlo su quasi qualunque sito che venda libri.
Caso vuole che abbiamo anche un’affiliazione con Amazon, perciò se vi salta il ghiribizzo di volere in casa un libro da leggere per Halloween (oppure in un'afosa estate da tingere di tinte brividose), potreste dare un’occhiata all’inserzione dal link che vi lasciamo qui! Voi pagate proprio gnente in più, quindi a voi non cambia nulla tranne che è più comodo perché vi basta far click dal link che vi lasciamo, mentre noi ci guadagniamo un paio di centesimi. Consideratelo. Ecco il link!

Se volete leggerlo prima di comprarlo, invece di piratarlo, non dimenticate di provare a fare un salto in biblioteca! Date amore alle vostre biblioteche!


Che cosa ne pensate del libro? Siete d'accordo con noi su tutto, siamo stati troppo cattivi (perché un po' cattivi lo siamo sempre, è normale nelle recensioni spinose) o siamo stati troppo indulgenti? Fateci sapere, e alla prossima recensione!



P.S.: Suggeriteci libri da recensire! (Meglio se sono gratis, che siamo senza soldi. Ma accettiamo di tutto). Nota: un sacco di gente si limita a dirci il titolo del libro da recensire, o addirittura a scrivere un sacco di titoli in fila, e non abbiamo davvero il tempo di andare a controllare una ad una tutte le trame per decidere se ci interessano o no, perciò per favore potete scrivere un piccolo abbozzo di cosa parla il libro? Così possiamo decidere se controllare la trama ed eventualmente leggerlo.


Per fare un esempio: "Ehi, Cactus! Vi consiglio La Magia del Lupo di Michelle Paver perché è un fantasy diverso dal solito, ambientato nella preistoria, ed è molto avventuroso!" oppure "Ciao, vi consiglio Nina, La Bambina della Sesta Luna, perché è un libro perché è un libro per bambini davvero brutto e mi piacerebbe leggere una recensione scritta da voi per spanciarmi dalle risate".
Vi aspettiamo ;) 

 

 

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