Ama le lingue, la musica, la fantasia e gli anime. Che altro sappiamo di A. C Cross? Niente. Ed è per questo che siamo pronti a sparare la nostra raffica di domande selvagge allo scopo di stordire la preda e catturare tutte le informazioni necessarie!
D. Ciao, A. C Cross! Come preferiresti che ti chiamassimo? Hai un nome, nomignolo, nometto, nome di gnometto, nome di battesimo che preferiresti che usassimo, oppure dobbiamo inventarci qualcosa noi?
D. Parliamo di quello che tutti snobbano! Diciamo, usiamo un punto di vista differente. Non tutti i rettili hanno la pelle particolarmente resistente, anzi ce ne sono di delicatissimi, e alcuni uccelli hanno ali corte e inadatte al volo... come sarebbe fatto, secondo te, un ibrido fra le specie "peggiori" (inteso come le più fragili, le più deboli, perché ovviamente tutte le creature sono a loro modo interessantissime) di rettili e uccelli? E visto che spesso gli ibridi fra le caratteristiche dei rettili e degli uccelli danno vita a sorta di "draghi", riesci ad immaginare un drago fragile?
D. "Jumanji! Un gioco che sa trasportar chi questo mondo vuol lasciar. Tira i dadi per muovere la pedina, i numeri doppi tirano due volte, e il primo che arriva alla fine vince". Ci giocheresti, a Jumanji?
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intervista vi è piaciuta? Vi va di incontrare altri scrittori messi in
difficoltà dalle nostre domande? Potete trovare l'indice di tutte le
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R. Una volta un mio amico mi chiese se ac fossero le mie iniziali o avessero a che fare con il figlio di Dio. Certo, Avanti Cristo Cross sarebbe potente da leggere, ma in questo caso andiamo di americano, EiSi.
D. EiSi! Che possiamo scrivere A. C., giusto? Sappiamo di te che ami le lingue, la musica, la fantasia e gli anime. Beh, son parecchi punti di contatto con quello che amiamo noi. Parliamo un secondo di musica: noi ti diremo una parola e tu ci dirai il primo brano che ti viene in mente. Prima parola: drago.
R. Fury of the storm dei DragonForce.
R. Loredana Bertè - l'Araba Fenice.
D. Le bretelle che indossi nell'avatar ci fanno pensare ad un cantante molto particolare... conosci Protto?
R. Mai sentito, mi vado a documentare.
D. Ti documenti spesso per le tue storie? Oppure fai ricerche solo lo stretto indispensabile, preferendo usare la fantasia per arricchire i mondi di cui scrivi?
R. Certo. È fondamentale avere una solida base per poter esporre chiaramente un concetto o una tematica. Da una saga fino a una banale ma non troppo OneShot, ci vuole sempre un minimo di preparazione.
D. Scrivi spesso OneShots?
R. Ne ho scritte solo durante contest. Non mi dispiacerebbe creare un libro di sole One shot.
D. Noi stiamo lavorando ad un libro di racconti auto-conclusivi che si chiamerà "Storie del Cactus" (volume 1), che prestissimo uscirà! Sarà anche un libro illustrato. Secondo te, con un titolo del genere, di cosa potrebbero parlare le storie presenti nella raccolta?
R. Così, di primo impatto, mi verrebbe da pronunciare il titolo in maniera esclamativa. Se però la pensi in modo serio, concluderei dicendo racconto frizzanti e fuori dal normale.
D. Qual'è la storia più frizzante e bizzarra che tu abbia mai scritto?
R. Una One shot su una ragazza con il disturbo dissociativo di identità, con la variante che la protagonista è cosciente delle sue due alter ego.
D. Scrivi più spesso storie con protagoniste femminili o con protagonisti maschili?
R. Mi piace variare, ho in ballo due progetti misti.
R. Generalmente alla sera.
D. Qual'è la tua opinione sui potoo (gli uccelli della famiglia Nyctibiidae)?
R. Lo trovo bellissimo.
D. Rettili o uccelli?
R. Uno per le ali, l'altro per la pelle resistente. Sceglierei entrambi.
Uno pteranodon. Così, a caso. |
D. Parliamo di quello che tutti snobbano! Diciamo, usiamo un punto di vista differente. Non tutti i rettili hanno la pelle particolarmente resistente, anzi ce ne sono di delicatissimi, e alcuni uccelli hanno ali corte e inadatte al volo... come sarebbe fatto, secondo te, un ibrido fra le specie "peggiori" (inteso come le più fragili, le più deboli, perché ovviamente tutte le creature sono a loro modo interessantissime) di rettili e uccelli? E visto che spesso gli ibridi fra le caratteristiche dei rettili e degli uccelli danno vita a sorta di "draghi", riesci ad immaginare un drago fragile?
R. Penso di sì. Senza rifermi ai draghi di DragonTrainer, lo immagino uno che ha la pelle traslucida, che esce di notte, in grado di correre veloce ma con le ali corte, che invece di volare siano utili per proteggere testa e collo, suoi punti sensibili.
D. Aspetta, hai detto DragonTrainer?! Ok, qual'è il tuo drago preferito della saga (ma le furiebuie NON valgono)?
R. Assurdo ma vero, sono a metà tra un bizippo (il due teste) e il cambia ala.
D. Hai mai scritto un personaggio bicefalo?
R. Un centauro bicefalo sì, ma era un semplice mostro.
D. Un centauro "classico", metà uomo e metà cavallo, o sei una persona a cui piace sperimentare e mescolare altre parti di animali? Magari un uomo-tigre (ma senza maschera, eh!) o un uomo-toro (ma fatto "a centauro", non come il minotauro)...
R. Il mainstream mai piaciuto. Abbondare anche con braccia, occhi e antenne, e dare colori inusuali. Perfino l'idea di un mezzo uomo e mezzo koala, o mezzo squalo perché no?
D. Hai mai visto un koala dal vivo?
R. Con i suoi due pollici opponibili? Sì, allo zoo.
D. Beh, sì certo, con i due pollici opponibili, non privato di essi. Un koala intero, insomma. E a questo punto la domanda sorge spontanea... hai mai visto un solo pezzo di koala, da qualche parte?
R. Dio no! Mi avete scambiato per il figlio di Van Pelt?
Van Pelt (da Jumanji, 1995) |
D. "Jumanji! Un gioco che sa trasportar chi questo mondo vuol lasciar. Tira i dadi per muovere la pedina, i numeri doppi tirano due volte, e il primo che arriva alla fine vince". Ci giocheresti, a Jumanji?
R. Sia il gioco da tavolo che quello a console.
D. Qual'è l'animale che ti spaventa di più al mondo?
R. Serpenti aspidi, per colpa di un'esperienza con un mio parente.
D. Che esperienza? Siamo curiosissimi, dicci di più!
R. Nonna che era al suo orto, l'ha morsa un'aspide appena nata, mia nonna ha preso un ramo e l'ha ammazzata, presa, messa in un barattolo e portata in farmacia per chiedere se vendevano l'antidoto. Quindi corsa di tre quarti d'ora per raggiungere l'ospedale più vicino, a settanta chilometri di distanza.
Con sta dannata serpe tra le mani.
D. La cosa positiva è che una viperetta appena nata difficilmente avrebbe abbastanza veleno per fare danni ad un essere umano adulto, a parte un dolore localizzato... una piccola curiosità: lo sai che l'uccisione di qualunque rettile endemico italiano è vietata dalla legge? Quindi hai una nonna fuorilegge! Le nonne lo sono spesso, comunque... come amiamo scrivere nei nostri racconti umoristici, i vecchi sono ormai sopra alla legge. Qual'è la cosa più illegale (e magari pericolosa) che hai mai visto fare ad un anziano?
R. Bisogna correggere il punto sulle vipere: non essendo in grado di gestire la produzione di veleno, le vipere appena nate iniettano più veleno di quello richiesto.
Per la questione rettili e legge, se questo fosse applicato dovremmo dare la caccia anche ai piromani e applicare molte norme che esistono ma non vengono mai applicate.
D.La gestione del veleno delle vipere neonate è in realtà dibattuta (ricordiamo che i rettili sono animali semplicissimi, con un sistema nervoso e in generale con un cervello che risultano già ottimamente sviluppati fin dalla nascita, privi del sistema parasimpatico ventro-vagale e in generale molto, molto istintivi), ma anche se fosse vero (e non lo escludiamo assolutamente! Anzi, ci informeremo, grazie per lo spunto!) che iniettino più veleno di quello richiesto, per via delle dimensioni esigue delle loro ghiandole velenifere la produzione di veleno da parte di un serpentello neonato è comunque bassissima... e neppure una vipera adulta è letale per un essere umano in buona salute e completamente cresciuto (anche se c'è un sacco di allarmismo e i siti sensazionalistici ci mangiano intorno al far credere che ogni bestia del creato sia un mostro). Bisogna poi calcolare il fatto che una grande maggioranza dei morsi delle vipere viene dato "a vuoto"... compresi, molto spesso, i morsi dei piccoli. Anyway! La caccia ai piromani che incendiano i boschi bisognerebbe darla eccome, SONO effettivamente dei criminali che disprezziamo dal profondo del cuore (e speriamo che né tu né qualcuno a cui vuoi bene lo sia), ma che ciò non venga fatto è una forte mancanza da parte delle forze dell'ordine italiane. Anche se, a onor del vero, ogni tanto un piromane o due vengono acciuffati! Ma passando ad alto... sei pronto a smettere questa intervista oppure ti piacerebbero altre due domande?
R. Prego pure.
Continuate pure.
D. Penultima domanda prima della chiusura! Ti piacciono i clown?
R. Ho una maschera da clown, Conta?
D. Ma Conta con la c grande perché è il nome di un clown in particolare? Un personaggio? Forse non lo sapremo mai... perché l'intervista si chiude qui! Sperando che sia stato un assaggio sufficiente ad incuriosire nuovi possibili lettori... e un'immersione, anche se minima, dentro il misterioso contenuto della tua scatola cranica.
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