giovedì 31 marzo 2022

RECENSIONE: Il profumo delle foglie di limone (Clara Sánchez)

Germoglietti carissimi, benritrovati! 
Mentre lavoriamo ad altre recensioni che ci avete richiesto, ne approfittiamo per fare quattro chiacchiere su "Il profumo delle foglie di limone"
Un libro pluripremiato che un decennio fa si trovava ovunque, in recensioni, scaffali e classifiche -- almeno qui in Italia -- ed è stato tradotto in almeno una ventina di lingue. Noi, curiosamente, non lo abbiamo letto nei suoi anni di maggiore fama, ma lo abbiamo riscoperto in tempi molto più recenti grazie ad una copia distrutta e masticata male trovata in biblioteca.  
"Il profumo delle foglie di limone" approdò in Italia nel 2011, cosa che non vi citeremmo nemmeno se non fosse che si tratta di uno dei periodi fiorenti delle ispiratissime Traduzioni Scrause™. Sì, le Traduzioni Scrause, quei titoli poetici e melensi che vengono appioppati ai romanzi in uscita, del tutto inadeguati per la trama ma che convincono il non-lettore-abituale ad acquistarlo comunque perché fa tanto acculturato (solo per poi riciclarlo come regalo, sentendosi già sazio di cultura al solo leggere questa poesia di titolo). Ovviamente questo romanzo non fa eccezione, dato che in Spagna, sua terra natia, ha nome di "Lo que esconde tu nombre", cioè "Quel che il tuo nome nasconde"... un titolo decisamente più coerente di quel che ha ricevuto nel Bel Paese, considerato che di foglie di limone, né profumate né puzzolenti, nel racconto non ne vedremo l'ombra. 
A questo punto abbiamo scorso la bibliografia della maestra Sánchez, scoprendola vittima ricorrente di Traduzioni Scrause tra cui: 
"Piedras Preciosas", il suo romanzo d'esordio. Noi lo avremmo tradotto come "Pietre Preziose", ma è evidente che noi non abbiamo il senso dell'avventura della traduttrice, tale Enrica Budetta (fenomenale a tradurre testi ma con questa avventura nel sangue per i titoli), che ha deciso di renderlo con un più filosofico "La forza imprevedibile delle parole"
• Il romanzo "Presentimientos". Cosa vorrà mai dire, presentimientos? Alla fine è una parola intuitiva per un italiano, si dice quasi uguale: esatto, significa proprio "La voce invisibile del vento"!
Non si è persa neanche una sfumatura di significato da una lingua all'altra. Incredibile. 
• Per ultimo citiamo "Últimas noticias del paraíso", che è approdato sulle italiche spiagge con l'evanescente titolo di "La meraviglia degli anni imperfetti"
Ma scopriamo insieme che cosa si cela oltre il titolo ispirato, quale storia ha invaso come gramigna gli scaffali dei primi anni del 2010, e qual è stata la cagione per cui la nostra impavida scrittrice ha dovuto affrontare vere minacce di morte...
 
1. La trama:
I nostri due protagonisti sono Sandra e Julian, una giovane donna e un vecchio uomo, e durante la narrazione salteremo da un POV all'altro abbastanza spesso da tenerci aggiornati sulle sensazioni di entrambi riguardo le avventure che stanno vivendo. 
Sandra è una ragazza in fuga, eppure nessuno la sta inseguendo. 
Insomma, è caruccia, ma è un'interdetta. È incinta di un uomo che non è sicura di amare, ed è arrivata ad un punto della propria vita in cui non è sicura di cosa vuole dal proprio futuro; per rimettere ordine nei propri pensieri si trasferisce momentaneamente in una cittadina di mare, in una casa da affittare prestatale dalla sorella. Così un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Sandra per caso... No, cioè, un giorno di sole, vomitando allegramente l'anima a mare, la nostra Sandra incontra in spiaggia due vecchietti norvegesi. I due anziani, di nome Karin e Fredrik Christensen, la soccorrono, le offrono da bere e da mangiare: nasce così un'adorabile amicizia intergenerazionale, che diventerà sempre più stretta finché Sandra non arriverà a spendere quasi tutto il suo tempo a Villa Sol, la dimora dei due vecchietti. 
Certo, in realtà la prima cosa a cui pensa Sandra, che è pura di cuore ed estremamente altruista, è di diventare vicina ai due anziani per prendersi l'eredità quando i due vecchi tireranno le cuoia; il problema più grosso però è un altro. Il problema è, germoglietti cari, che sotto la facciata di bravi anziani, i due vecchi sono dei nazistoni, ma proprio ex-nazisti militanti nella Seconda Guerra Mondiale, per nulla pentiti delle loro malefatte ed ancora in contatto con la loro società di amici nazisti pure loro, ormai tutti invecchiati a decrepite, maligne entità.
Qui entra in gioco Julian, un anziano ex-prigioniero del campo di concentramento di Mauthausen che, invece che guardare cantieri, come hobby da pensionato ha dare la caccia ai nazisti e consegnarli alla giustizia. Attirato dalle ricerche dell'amico Salva, altro ex-compagno di prigionia, arriva anche lui nei dintorni di Villa Sol alla ricerca dei due ricchissimi latitanti norvegesi. 
Quando Julian arriva, Sandra è già invischiata fino al collo con i due, ignara del pericolo in cui si trova, e percepisce addirittura un piccolo stipendio dai Christensen per prendersi cura di Karin. È coinvolta fino al punto di non ritorno?
Julian pensa di no e decide di contattarla, perché Sandra merita di sapere la verità... 
 
2. La copertina
Allora allora allora. Abbiamo già parlato del fatto che il titolo non è coerente con la trama, o almeno che per capirlo dovremmo forse fare un viaggio spirituale per intenderlo in cui alla fine scopriamo che la risposta era sempre stata dentro noi stessi. Può darsi. 
Resta il fatto che la copertina invece è coerente, ma con il titolo, non con il libro. Perciò abbiamo questa giovine di spalle su sfondo sfocato che sembra emergere dalle acque, mentre degli alberi di limone protendono i rami in frutto per incorniciarla perché sì, per photobombare lo scatto. Cosa c'entra con una ragazza mezza punk incinta e un vecchio reduce dall'Olocausto che se la vedono coi nazisti? Zaini in spalla, non ci resta che intraprendere il viaggio verso i nostri veri io e poi sapremo rispondervi. 
Stampo grafico ormai iconico, ma copertina bocciata. 
 
Guardami la schiena, sono l'eterea ninfa dei limoni che profumano (UᴗU✿)
 
Com'è andata invece negli altri paesi? Molto più inquietante è la copertina originale di "Lo que esconde tu nombre", in cui un primo piano su un volto pallido, colorato solo da un filo di trucco che lo fa assomigliare a quello di una bambola, guarda l'osservatore. È all'apparenza inespressivo, ma in corrispondenza della bocca la carta sembra essere stata strappata via lasciando in vista un "help" bianco su nero, richiesta di aiuto muta. Decisamente più suggestivo e meglio realizzato, solo all'apparenza semplice.
 
La frangetta minuscola e irregolare è il top

 
Neanche questa cattura perfettamente il mix di sole e spiagge e oppressione psicologica che è alla base di tutta l'atmosfera del libro, ma è bella e non ci sono agrumi.
Questa copertina passa il test!  
 
3. Cosa ci è piaciuto 
Ci è piaciuto che Sánchez abbia scelto di affidare la propria storia a dei protagonisti un po' inusuali: Sandra, con piercing e capelli tinti di rosso, una giovane donna incinta, e Juliàn, anziano col berretto e tutti gli acciacchi del caso ma dedito in tutto e per tutti alla lotta contro il male... Tra un pillola e una chiamata alla figlia preoccupata, ovviamente. 
Il tema della vecchiaia è abbastanza centrale, e neppure i vecchi nazisti sono al riparo da artriti e rughe, anzi; ed è affascinante seguire una storia le cui vicende avvengono nel dopo, quando la guerra è già finita, quando il nemico che sembrava invincibile sente il peso degli anni come un qualunque umano, rimanendo comunque un mostro dietro l'apparenza innocua. Le persone tossiche sono scritte benissimo, in questo stile scorrevole e leggero che ha Sánchez, chiunque abbia avuto a che fare con una persona narcisista può annuire stancamente nel leggere i comportamenti di Karin anche se il narcisismo patologico non è mai citato
Le interazioni tra i membri di questa specie di club di bocce nazista sono ben fatte, perché mostrano un'unità senza affetto, mettendo con leggerezza a nudo quanto tossico sia questo covo di ex-torturatori... E facendo ancora più contrasto con l'amicizia più importante del libro, in cui i due personaggi tengono veramente l'uno all'altra.
 
4. Cosa non ci è piaciuto 
La storia d'amore. 
La storia d'amore.
Una sottotrama improvvisa ed inutile che si aggrappa alla storia proprio sul più bello, ed è allora che infido sboccia il trash-amore tra due che non si sono mai piaciuti letteralmente finché non si baciano (il che ci fa chiedere perché si siano baciati in primo luogo) e inizia a infarcire la narratura di chissàsemipensa e maquantobelloé e machissàquantecornamifa. Un'innamoramento lampo che non ha altro scopo che rallentare la narrazione, farci lanciare improperi e farci sorbire il continuo tiramolla di questi due. Questa storia d'amore avrebbe potuto non esserci e il libro sarebbe finito uguale, anzi, il libro sarebbe stato migliore.
Un'altra nota che ci è piaciuta poco è che c'è un po' di tendenza a sentenziare sul fisico della gente. Niente di grave, ma succede spesso, forse senza neppure farlo apposta, di legare la bellezza alla magrezza anche eccessiva, come nel caso di Julian che è esplicitamente fragile e sottopeso, ed è preso ad esempio come bell'anziano; i segni del tempo come le rughe e i capelli bianchi sono un segno di sconfitta.
Ultima lamentela, indirizzata alla versione italica però: 'sti benedetti limoni con le foglie profumate non ci sono nel libro. Non ci sono, ve lo anticipiamo noi.
 

Noi che pretendiamo ciò che viene promesso dal titolo

Voto complessivo: 70 su 100. Hai passato il test! Bien hecho, libro bello!

A chi lo consigliamo: A dispetto dei temi pesanti che vengono toccati, è una lettura che in realtà consiglieremmo a chi ha voglia di evadere, di chi è in cerca di una lettura estiva un po' più impegnata che sfocia in un thriller anomalo. Potrebbe risultare noioso a persone sotto i sedici anni, specie l'inizio che è un po' più lento. Consiglio pre-lettura: sappiamo di diverse persone che a causa della popolarità di questo libro, hanno alzato troppo le aspettative prima di leggerlo, solo per poi rimanere deluse. Non fatelo. È una lettura molto piacevole se non si parte già con l'idea di avere tra le mani un capolavoro.

Dove potete comprare il libro? 
Basta che abbiate degli occhi e dei soldi per trovarlo da qualche parte, veramente, soprattutto sul web. C'è l'imbarazzo della scelta. Noi vi indirizziamo ai buoni prezzi e le spedizioni veloci di Amazon, con cui caso vuole abbiamo un’affiliazione. Perciò se vi salta il ghiribizzo di volere in casa un libro sulla cui copertina ci sono una schiena e dei limoni a caso (dejà-vu ripensando alla recensione di Un tè a Chaverton House), date un’occhiata all’inserzione dal link che vi lasciamo qui! 
Così, voi pagate proprio gnente in più e non vi cambia nulla (tranne che cliccare sul link che vi lasciamo è più comodo), mentre noi ci guadagniamo un paio di centesimi extra. Consideratelo. Ecco il link! 
Se volete leggerlo prima di comprarlo, invece di piratarlo, non dimenticate di provare a fare un salto in biblioteca! Date amore alle vostre biblioteche! 
 
Che cosa ne pensate del libro? Siete d'accordo con noi su tutto, siamo stati troppo cattivi (perché un po' cattivi lo siamo sempre, è normale nelle recensioni spinose) o siamo stati troppo indulgenti? Fateci sapere, e alla prossima recensione! 
P.S.: Suggeriteci libri da recensire! (Meglio se gratis, che siamo senza soldi. Ma accettiamo di tutto). 
Nota: un sacco di gente si limita a dirci il titolo del libro da recensire, o addirittura a scrivere un sacco di titoli in fila, e non abbiamo davvero il tempo di andare a controllare una ad una tutte le trame per decidere se ci interessano o no, perciò per favore potete scrivere un piccolo abbozzo di cosa parla il libro? Così possiamo decidere se controllare la trama ed eventualmente leggerlo. Per fare un esempio: "Ehi, Cactus! Vi consiglio La Magia del Lupo di Michelle Paver perché è un fantasy diverso dal solito, ambientato nella preistoria, ed è molto avventuroso!" oppure "Ciao, vi consiglio Nina, La Bambina della Sesta Luna, perché è un libro per bambini davvero brutto e mi piacerebbe leggere una recensione scritta da voi per spanciarmi dalle risate". 
 
Cercate i nostri segni, trovate l'ispirazione, e alla prossima recensione! 🌵🔥 
 
 

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