Tutti ne scrivono... e nessuno sa
farlo. Tutte lo amano... e lui non ama nessuno. Forse. Di cosa stiamo
parlando? Ma ovviamente del materiale dei sogni della scrittrice media
di fanfiction, il “bad boy”.
Il bad boy ha ormai
stancato tutti i lettori, li ha sfibrati nel profondo dell'anima,
nessuno vuole vederlo più, eppure un buon 80% di letteratura per
teenager (e buona parte delle fanfiction online) continuano a
propinarglielo ancora e ancora e ancora. Ora vi vediamo già tutti in
piedi sulle sedie, a urlarci contro “ma che cavolo fate, Cactus di
Fuoco? Voi siete scrittori fichi! Voi siete quelli che fanno le storie
bbelle (si, proprio così, con due b), perché mai ci propinate un
capitolo dove impariamo a scrivere i bad boy?”.
Calmatevi, bambini. Sedetevi sulle vostre sedioline e distendete le gambine, perché stiamo per dirvi un segreto magico.
I bad boy sono divertentissimi da scrivere e anche da leggere se sono
scritti bene! È che purtroppo siete abituati a leggere di questi ragazzi
irrealistici (quasi sempre nelle sinossi vengono descritti come i
ragazzi più belli, più ricchi e più temuti della scuola, ugh, che
schifo) che fanno cose irrealistiche e che sono bastardi fin dentro al
midollo, ma che poi capitombolano alla prima faccina carina della nuova
arrivata a scuola e questi ragazzi irrealistici e stupidi (si, perché
sono stupidi, non ci importa cosa ne dicono le autrici di loro, se ci
dicono che prendono 10 a scuola senza studiare e scemenze simili)
sembrano fatti solo per irritarci a bestia e fare diventare noi bad boys e bad girls con la voglia di dare fuoco allo sventurato protagonista.
Prima di proseguire, vogliamo raccontarvi una breve storia che vi farà
capire come mai abbiamo deciso di scrivere un capitolo sui bad boys (e
magari in futuro ne faremo anche uno sulle “bad girls”, ma più tardi).
C'era una volta un ragazzo che chiameremo con un nome fittizio:
Osvaldone. Questo ragazzo, molti e molti anni fa, era fidanzato con una
donna che scriveva libri e questa donna ha scritto un libro che si
intitolava “Ma lui amava Madonna”. Il librettino in questione era la
classica teen fiction, con lei una ragazza semplice e carina che andava
in giro con la sua migliore amica e lui bellissimo, biondo con gli occhi
azzurri, lontano, irraggiungibile e innamorato di una superstar della
musica, Madonna. Un bad boy così bad che ascoltava la musica (di
Madonna, ovviamente) in classe e se ne fregava di tutti ('nsomma,
proprio come i protagonisti maschili delle fanfiction su Wattpad).
Solitario e bellissimo, alla fine il ragazzo si innamora della ragazza,
come in tutte le teen fiction, e il libro finisce così,
prevedibilissimo.
Perché vi abbiamo raccontato questa storia breve e melensa e senza pathos?
Perché il ragazzo di nome Osvaldone, fidanzato con la scrittrice, era
il padre di uno di noi. E indovinate come si chiamava il ragazzo nel
libro? Esatto, Osvaldone. (Che poi noi usiamo un nome fittizio, ma se
malauguratamente qualcuno di voi dovesse leggere il libro in questione
troverebbe il suo nome vero, ma vabbé, contiamo che non accada mai).
Il padre di uno di noi Cactus di Fuoco è stato un bad boy, protagonista
di un libro per teenager. Capite, papà ha ispirato un libro per
teenager!
Inspirate a fondo e rileggete la frase sul rigo di sopra.
Prima di Twilight, prima di After, prima di tutte queste robe moderne,
c'era il papà di uno di noi (ci teniamo a sottolineare che è davvero
biondo e con gli occhi azzurri e intelligente e affascinante e tutte
quelle cose lì) a spopolare fra le ragazze. E no, la scrittrice non è la
madre di nessuno di noi... segno del fatto che non sempre il “vissero
per sempre felici e contenti” alla fine dei libri per teenager sia vero.
Quindi sapete cosa? Noi siamo i veri esperti mondiali di bad boys.
Abbiamo un bad boy (ormai diventato adulto, nonché best dad ever) che ci
prepara gli spuntini quando scriviamo tutti insieme e ci racconta le
storie della sua infanzia (delle storie veramente super toste, sul
serio), quindi sappiamo meglio di chiunque altro come scriverne uno che
diventi interessante e che sembri davvero tosto e non un deficientino
qualunque che usa e getta le ragazze e dice le parolacce: un vero uomo
non ha bisogno di queste cose per sembrare fichissimo.
Ma bando alle ciance e iniziamo subito a capire come creare un
personaggio tosto che faccia sospirare tutte le ragazze (e i ragazzi,
oh, ci sono pure ragazzi a cui piacciono i bad boys) o che ci faccia
sentire potenti attraverso l'immedesimazione in lui.
Prima di capire cosa inserire nel nostro personaggio, è ancora più importante, in questo caso più che negli altri, capire cosa non fare
mai. Siete pronti? Ecco le cose da evitare nel vostro ragazzotto cool,
con tanto di relative “controproposte” che descrivono tratti
caratteriali (attenuati) che invece andrebbero bene:
1. Trattare male le ragazze:
La maggior parte dei “bad boys” nelle storie hanno in comune questo
tratto estremamente odioso, ovvero quello di essere ostili verso le
donne in generale e verso la protagonista in particolare. Ma uno così,
cavolo, chi se lo filerebbe? A voi piace mica il ragazzo della vostra
classe che vi dice “le donne devono stare in cucina a farmi il caffe” e
vi tira le chewingum nei capelli? No, vero? Ecco, brave. Col cavolo che
le ragazze cadrebbero ai suoi piedi, se questo deficiente non facesse
altro che trattarle male. Magari una o due ci cascherebbero (voi, donne
da casa, non cascateci: i bastardi devono 'sta a bocca asciutta), ma non
tutta la scuola. Non è che sono tutti decerebrati! Controproposta fattibile:
il bad boy ignora le ragazze. Un ragazzo bello che ignora completamente
le donne, oltre a non essere odioso come quello che invece le piglia a
parolacce e pizze in faccia, può, se correttamente gestito, generare
intorno a sé un alone di mistero. “Perché non parla con le ragazze?” Si
chiederebbe il lettore “Ha avuto una storia sbagliata in passato e ora
non vuole soffrire ancora? Ha per qualche motivo paura delle donne anche
se è così fico? Si crede superiore a loro?”. La ricerca di una risposta
a questo comportamento spingerebbe il lettore avanti, pagina dopo
pagina.
2. Essere un assassino o uno spacciatore:
Questa cosa non è scusabile. No, non è scusabile. Abbiamo letto di
fanfiction (o di teen fiction) in cui il ragazzo è un vero e proprio
criminale, che dovrebbe stare chiuso in carcere perché ha ammazzato
gente, capito? Gente, gente umana che è morta per colpa sua. Non è
scusabile, ripetiamo, se non avete capito, la protagonista non può
scusare il comportamento di un ragazzo così e innamorarsene tranne che
non sia anche lei stessa una pazza psicopatica che assassinerebbe a
sangue freddo una persona. E poi perché mai le scrittrici (ci sono anche
scrittori maschi di questa roba? Non lo sappiamo) pensano che sia fico
spacciare droga? La droga non è una cosa bella, bambini. La droga rovina
la vita delle persone, voi la sniffate/ve la iniettate e diventate
scemi, oh! Essere scemi non è sexy. Essere scemi non è fico. Essere
dipendenti da una sostanza costosissima che per giunta vi fa cretini è
brutto brutto brutto. Controproposta fattibile: Il bad boy fa
alcune piccole azioni illegali, in barba al sistema, soprattutto quello
scolastico. Ancora meglio se c'è un motivo vero nascosto dietro queste
azioni. Per esempio se il suo migliore amico era un writer (quelli che
fanno i graffiti) ed è morto durante una gita scolastica e lui ha ancora
l'amaro in bocca per questa cosa, magari farà graffiti dappertutto,
compresa sulla faccia della statua del preside (o direttamente sulla
faccia del preside).
Per proporre un'alternativa,
potrebbe essere interessante anche seguire le vicende di un bad boy che
non è necessariamente un vandalo\criminale per mostrarsi ribellino, ma
che segue semplicemente un proprio codice morale che non sempre coincide
con quello legale, almeno nelle piccole azioni. Per fare un esempio
banale, potrebbe ritenere in qualunque situazione valida la legge del
taglione (occhio per occhio, dente per dente) oppure avere una
concezione piuttosto vaga della proprietà.
3. Essere fisicamente uguale a tutti gli altri “Bad Boy” del mondo:
Qui ve lo possiamo dire chiaro e diretto: non tutti i ragazzi cattivi
sono uguali a Harry Styles. E Harry Styles molto probabilmente non è
tosto o ribelle la metà di uno di noi. Inoltre non è proprio necessario
al 100% che un ragazzaccio debba anche avere gli addominali scolpiti: si
può essere tosti e persino belli e desiderabili anche con un po' di
pancetta. Date un po' di diversità a questi tizi, per l'amor del cielo,
oppure si comincerà a pensare che tutti i giovinotti con gli addominali
scolpiti, gli occhi verdi e i capelli ribelli debbano essere tenuti a
distanza di sicurezza perché sono problematici e vi possiamo assicurare
che non è così. Controproposta fattibile: Il Bad boy ha un
aspetto quanto più possibile insolito. Spicca nella folla come un
girasole in un campo di margherite. Magari ha i capelli blu, magari dei
tatuaggi strani, oppure sembra un adorabile ragazzino biondo e magro, ma
il suo cuore non trema di fronte a nulla ed è così spietato da essere
temuto anche dai giganti. Non sarebbe interessante, vedere una storia
d'amore fra una ragazza normale e uno così?
4. Avere gli addominali fichissimi senza meritarseli: Capiamo che siete tentati di scrivere “addominali perfetti, muscoli pelvici da urlo, pettorali su cui ci si potrebbe rimbalzare”, ma tenete un attimo a posto le dita prima di scrivere e chiedetevi: il mio bad boy ha l'età giusta per possedere questi muscoli? I ragazzini non ce li hanno, per ottenere questa definizione e grossezza c'è bisogno del testosterone e devono crescere prima di ottenerne un livello decente. E anche i ragazzoni (quelli più grandi, non quelli più alti) devono lavorare sodo per ottenerli, perché i muscoli non saltano fuori dal nulla, quindi ricordatevi che il vostro bad boy è scolpito come una statua deve anche perdere un sacco di tempo in palestra. E soprattutto il bad boy varietà “modello dei cataloghi di costumi” non mangia schifezze, si cura molto della sua alimentazione e con molta probabilità beve pure frullati proteici, cosa che nessuno dei bad boy di cui abbiamo letto su internet fa mai. Niente, questi delle fanfiction hanno gli addominali granitici così, per dono divino. Ma per piacere. Controproposta fattibile: il bad boy una una forza insospettabile. Magari non mostra alcun segno di muscoli perfetti e disidratati per sembrare finti, però compie azioni che richiedono una forza notevole. Come avrà ottenuto questa potenza? Magari lavora sodo in campagna per aiutare suo nonno oppure trasporta casse di qualcosa di misterioso per un altrettanto misterioso commercio illecito... molto più interessante del solito ragazzino con la tartaruga immeritata, eh?
5. Essere uno stalker. No. Nonononono. No. Uno stalker non è sexy, uno che ti sta sempre con il fiato sul collo, che ti guarda dalla finestra, che ti installa le cimici in casa, che vuole sapere tutti i tuoi spostamenti, non è sexy. Ancora una volta, questo non è un bad boy, è un criminale: evitatelo. O almeno, se volete scrivere di uno stalker nella vostra storia, fate si che gli finisca male e, per favore, non permettete mai alla vostra protagonista femminile (tranne che non sia dichiaratamente pazza e incapace di intendere e di volere) di innamorarsi di un simile pezzo di spazzatura con la mania del controllo. Controproposta fattibile: Il bad boy è irritabile quando si trova lontano dalla donna che ama perché vorrebbe vederla sempre, perciò “strapazza” i suoi amici quando lei non c'è, ma capisce perfettamente che sarebbe stupido e maniacale stalkerarla. Ecco, questo è un bravo cattivo ragazzo!
6. Essere uno di quelli che chiede troppo dalla propria partner. Qualunque ragazzo non si deve permettere a cercare di controllare ogni aspetto della vita di una donna e farla franca. Nessun uomo può decidere come una donna debba tagliarsi i capelli, quali amiche debba vedere, quanto tempo ci debba mettere per fare un lavoro, quanto veloce debba camminare, come si debba vestire in ogni situazione o costringerla ad abbandonare un animale domestico. Non scrivete un Christian Gray (per chi non lo sapesse, il protagonista maniaco del controllo di “Fifty Shades of Grey”), perché sono solo persone orribili e non sono per niente tosti: tutti i maniaci del controllo sono persone deboli e incapaci di imporsi davvero sul mondo intorno a loro, con personalità molli come acqua, ed è per questo che per loro è così appagante controllare qualcuno. Insomma, queste persone sono il contrario dei bad boys, sono schifezzine da schiacciare con il tacco della vostra scarpa o da evitare del tutto, perché la vostra scarpa è comunque più importante di loro. Controproposta fattibile: Il bad boy ha un tale charme e una tale personalità che gli basta suggerire alle donne quello che gli piace per vederlo realizzato. Questa sera gli piacerebbe mangiare acciughe? Gli basta dire “hmm, ho voglia di acciughe, chissà perché...” ed ecco che la donna, per fare felice il suo sexyssimo bellissimo uomo tira fuori il portafoglio e lo invita a mangiare pizza con le acciughe nel locale più chic della città. Non sentite già la differenza fra uno che chiede sempre di fare le cose alle ragazze e uno per cui le ragazze fanno le cose di loro spontanea volontà? Come diceva quella pubblicità dei rasoi? “Per l'uomo che non deve chiedere... mai”.
Ora che sapete cosa NON fare, vediamo subito cosa invece può
caratterizzare il vostro personaggio e farlo additare immediatamente
come il bad boy della scuola (o della gilda, dell'accademia, della
famiglia, di quello che è)!
1. Il Bad boy è misterioso e complesso:
Se potete inquadrare immediatamente un personaggio come “il bullo della
scuola”, semianalfabeta, caprone e violento, quello non è il bad boy,
quello è semplicemente il bullo della scuola, semianalfabeta, caprone e
violento. Un bad boy rimane spesso in silenzio, oppure si rifiuta di
parlare a determinate categorie di persone, o ancora è ostile (spesso
per oscuri motivi che non devono essere rivelati immediatamente al
lettore) verso qualcuno. Da personaggio complesso, la sua backstory
dev'esserlo altrettanto: non si diventa manipolatori e violenti così,
per caso, qualcosa deve esserti successo. Questo qualcosa non dev'essere
per forza un evento grande e scioccante, perciò non è necessario che il
bad boy sia stato picchiato/violentato da bambino o che abbia perso una
sorellina o che gli sia stato spezzato il cuore. Cosa lo ha portato ad
essere quello che è? Provate a giocare su una serie di piccoli dettagli
che, concatenati, hanno reso il vostro personaggio disilluso e oscuro.
Magari voleva essere un pittore e ha iniziato la sua carriera d'artista,
ma ha scoperto che era difficilissima e che le persone a lui care non
lo incoraggiavano, così la sua arte è diventata giorno dopo giorno
sempre più cupa, sempre più semplice e graffiante, riflettendo il suo
stato d'animo e amplificandolo, finché magari non è diventato un writer,
un teppista che di notte esce con il volto coperto dalla pittura
facciale che rappresenta un teschio (uno dei suoi amati teschi, che lui
rappresenta dappertutto) per imbrattare i monumenti della città e in
questo modo espandendo il proprio stato d'animo alla città, come se
l'arte e i sentimenti fossero una cosa sola. Poi, magari, pian piano
inizia ad amare la vita di strada notturna, conosce della gente,
minaccia qualcuno... e, ta-dan, avete un background convincente e
darkissimo per il vostro bad boy, un artista fallito con una passione
dei teschi. È facilissimo, anche su due piedi, inventare background
strani e misteriosi per i personaggi, quindi esercitatevi anche voi a
farlo!
2. Un bad boy è desiderabile e spesso irraggiungibile. Il vostro ragazzaccio non può essere Cosimo il bullo asino, perché questo tipo di persone (oltre a non essere né complicate né misteriose) non sono desiderabili dalle donne. Perciò non deve essere una persona rozza, sempre puzzolente di fumo, ubriaco il 90% del tempo e con i capelli sporchi da trenta giorni. Descrivete come le donne (o gli uomini gay) hanno piccole reazioni di ammirazione al suo passaggio (ma senza esagerare: non fate come quelli che ci buttano dentro svenimenti, fischi d'apprezzamento, rossori diffusi tra tutta la popolazione, sbavamenti e urletti, ok? Siate discreti), perché un ottimo modo per mostrare che qualcuno è apprezzato è proprio... mostrare che è apprezzato. Semplice, basilare. Ma ora vi chiederete “e perché mai una ragazza dovrebbe volere un bad boy? A me non piacciono affatto!”. È una bella domanda (ma siate empatici, un attimo, abbiamo tutti gusti diversi!), a cui vogliamo rispondere con una piccola serie di possibili motivazioni:
- Una donna potrebbe desiderare un cattivo ragazzo come una sorta di
“sfida”, per vedere se è capace di redimerlo o anche solo di
conquistarlo, visto che è un “premio” così ambito dalle altre sue
congeneri. Riuscire a redimere un cattivo è fra l'altro una fantasia di
potere per molte donne.
- Una donna, anche una
forte, potrebbe volere un uomo capace di dominarla (sempre nei limiti
prestabiliti) perché trova attraenti gli uomini “dominanti”.
- Una donna potrebbe essere attirata dal potere che il bad boy sembra
emanare e vuole mettersi con lui per essere percepita anche lei come una
sorta di femmina alpha, cercando perciò il potere.
-
Una donna potrebbe essere curiosa riguardo a uomini che sono così
differenti da lei, potrebbe desiderare di conoscere un mondo che non
conosce (magari è cresciuta fino ad ora in un ambiente molto protetto e
il bad boy, con il suo sprezzo delle regole, per lei significa libertà).
- Una donna potrebbe semplicemente desiderare di essere protetta e un
bad boy, con la sua forza sia fisica che mentale, le sembra capacissimo
di tenerla al sicuro da tutti i mali.
- Una donna potrebbe voler sentire “il brivido” di uscire con un ragazzo pericoloso.
- O magari, se ci pensate bene, la tizia in questione è solo attratta
sessualmente dal bad boy. Che facciamo, ci mettiamo a farle la predica?
No, lasciatela fare. Shhh, lasciatela fare.
Ci
sono tantissimi altri motivi possibili, la psiche umana è così complessa
e imprevedibile che potete semplicemente lasciar galoppare la fantasia.
In ogni caso, ripetiamo, dovete rendere il vostro bad boy desiderabile e
mostrare che si tratta di un uomo desiderato.
3. Il bad boy essuda confidenza. Il vostro ragazzaccio conosce bene le proprie armi, dal fascino ai pugni, e non ha paura di usarli. Un bad boy è molto difficilmente timido (anche se leggere di un'eccezione simile sarebbe interessante! Però è scrittura sperimentale, perciò per ora lasciate perdere), anzi è assertivo, decisivo, dominante. Per lui deve quasi riuscire difficile l'ammissione di uno sbaglio e quando può prende in mano le redini della situazione. Fategli fare un po' il galletto, re del pollaio!
4. Il bad boy non ha paura. Deve andare dal dentista? Non ha paura. Deve affrontare un rottweiler guercio pazzo che potrebbe mangiargli una gamba? Non ha paura. Deve fare un'interrogazione e non è preparato manco per niente perché ha passato la giornata di ieri a spacciare cover con le orecchie di coniglio in piazzetta? Non ha comunque paura. Il vostro bad boy è uno tosto, tanto tosto che se ne frega, perciò che gliene importa di un voto basso, di un po' di dolore ai denti o di una gamba staccata che tanto si può far riattaccare in ospedale? Esatto, niente. O almeno molto poco, non è che dovete scrivere questo povero ragazzo come una specie di automa apatico completamente senza preoccupazioni. È possibile tuttavia che per una particolare categorie di cose, il bad boy provi paura come le persone normali, magari perché in passato ha dovuto sperimentare il dolore che ne derivava. Per esempio potrebbe non aver paura di niente, tranne dell'eventualità di essere abbandonato da solo in un centro commerciale. Oppure potrebbe aver paura di innamorarsi perché non vuole che gli si spezzi il cuore di nuovo (che cosa cliché! Oh mamma, perché abbiamo scritto una cosa del genere?).
5. Il bad boy ha carattere. Ma un carattere proprio forte, che sprizza da tutti i pori, che si vede dal modo in cui veste, da quello che legge, da come arreda la casa, dai tatuaggi, persino dal suo tono di voce. Questo significa che, al contrario di quanto leggete nelle più note fanfiction, il bad boy deve avere forti interessi personali, magari una serie tv preferita, un wrestler preferito, un animale preferito, e non essere disposto ad essere criticato per queste cose. La sua personalità si impone sul gruppo al punto tale che spesso questi cominciano a somigliare a lui. Il bad boy non segue mai le mode: il suo carattere fortissimo gli impedisce di ispirarsi agli altri, devono essere gli altri ad ispirarsi a lui.
6. Il bad boy ha un elemento “di pericolo”. Magari è un lottatore di incredibile bravura, oppure si arrabbia molto facilmente riguardo a qualcosa (tipo se gli insulti la sua razza di cavalli preferiti, boh, una cosa del genere) e cerca di strapparti la faccia, o magari ha delle conoscenze che sono a loro volta pericolosi. Magari è solo apparenza, tutto tatuato e con i piercing, oppure è davvero un po' psicopatico, ma oltre ad avere una forte personalità, il bad boy deve fare paura.
E ora i trucchetti finali!
Avete imparato a grandi linee cos'è un bad boy e come gestirlo, cosa si
può fare quando si scrive di uno di loro e cosa invece è assolutamente
vietato. Se volete dare un pizzico di brio in più alla narrazione, e al
suo personaggio, dovete però tenere conto di altre cose, oltre alla sua
costruzione, ovvero dell'impressione del lettore. Dopo aver approntato
backstory, aspetto fisico e storia generale del personaggio, vi state
apprestando dunque a scrivere la vostra storia (probabilmente un teen
romance, o comunque una storia romantica, perché per qualche motivo
tutti i bad boy vengono sprecati lì), perciò vi vogliamo dare un dritta
dicendovi quali sono le domande che il lettore dovrebbe farsi durante la
lettura (soprattutto durante la prima parte della storia) per sapere se
avete scritto il vostro ragazzaccio da veri maestri!
1. Ma è buono o è cattivo? All'inizio del libro deve essere impossibile saperlo.
2. Ma perché fa così? Le sue motivazioni devono essere difficilmente individuabili.
3. Chi è davvero?
Anche se la sua identità magari è nota a tutti dalle prime quattro
parole del libro, deve essere così misterioso che il lettore dovrà
dubitare che quella sia la verità.
4. Ma si innamoreranno? Non rendere palese che la protagonista e il protagonista finiranno insieme. Sposta le carte in tavola!
Piccola bibliografia utile
Per non farci mancare niente, ecco alcune opere che trattano di ragazzi
cattivi da cui potete ispirarvi oppure no. A volte li trovate nei posti
più impensabili!
Romeo e Giulietta (William Shakespeare)
Non siate sorpresi di vedere quest'opera nella bibliografia dei bad
boys! Il Romeo Shakespeariano era chiaramente un teppistello che andava
in giro con una banda di suoi pari e sfidava il volere dei suoi
genitori, ignorando le faide familiari e mandando a quel paese “il
sistema”. Lui è l'archetipo del cattivo ragazzo, che proprio come i
moderni bad boys delle fanfiction a un certo punto si innamora
perdutamente e fa cose stupide (tipo ammazzarsi) per la sua donna che
ama senza riserve. Romeo e Giulietta è divertente da leggere e vi farà
ridere come matti quando vi accorgerete che anche Shakespeare è caduto
vittima del cliché del bad boy.
Iliade (Omero)
Siete sorpresi per questo secondo posto che è, di nuovo, un classico?
Ve lo stiamo dimostrando, no, che i bad boys possono essere divertenti
da scrivere/leggere e non solo brutto materiale da fanfiction?
Nell'Iliade c'è più di un bad boy (e per forza, in un libro che parla di
guerra), ma il re coronato di tutti i belli e dannati è proprio lui, il
Pelide, il solo e l'unico Achille. Andiamo, è bello, intelligente,
imponente, quasi un dio, rapitore di donzelle, spietato, brutale... ma
anche lui ha il suo “tallone d'achille”, come tutti i bad boys. E no,
non ci riferiamo al suo tallone (che comunque è il suo punto debole
fisico. Perdonateci la battuta squallidissima sul tallone d'achille di
Achille). Parliamo del suo amore, si... ma non per una bella donzella,
quanto per il cuginetto Patroclo. Toccategli il cugino e vedrete
scatenarsi l'ira di un ferocissimo e assolutamente stereotipico bad boy!
Ahhhh!
Hunger Games (Suzanne Collins)
Anche in questo splendido romanzo distopico per ragazzi c'è un “bad
boy”, ma uno di quelli che non ricadono nei cliché fastidiosi. Parliamo
di Gale Hawtorne, migliore amico della protagonista, autentico
visionario, ottimo cacciatore, intelligente, spietato e con quel look da
oscuro e tormentato che lo rende quasi magnetico per il lettore (e in
particolar modo per la lettrice). Vi consigliamo caldamente di studiare
il personaggio di Gale, perché ha in sé le caratteristiche base del
ragazzaccio senza essere una persona orribile e queste sono
magistralmente giustificate dalla sua vita durissima. Insomma, un bad
boy fuori, un buono sotto pressione dentro. Splendido.
After (Anna Todd)
Il motivo per cui i bad boy ci hanno rotto le scatole è probabilmente
questo libro, che ha lanciato sul mercato un trend orribile, quello dei
ragazzi belli che in realtà sono degli energumeni che menano le mani e
strattonano le ragazze. Non stiamo dicendo che After sia tutto da
buttare... ma solo perché siamo politically correct e non vogliamo
offendere chi si è divertito a leggerlo. Sappiamo che ogni libro ha il
potenziale di divertire qualcuno, ma ci rendiamo conto (e speriamo che
anche molti di voi l'abbiano fatto) che qui si romanticizza questo tizio
di nome Hardin, uno che è un mezzo criminale, uno scimmione incline a
scatti d'ira completamente insensati che ogni tre per due afferra la
protagonista (come si chiamava la protagonista? Tessa?) e la strattona
in giro, la umilia, la fa piangere di fronte a tutti. Oh, cattivo è
cattivo! Ma interessante? Ma amabile? Sicuramente no. Quindi, ragazzi,
ragazze e tutto quel che c'è nel mezzo, state attenti: la lettura di
questo libro (e della relativa saga) dovrebbe ispirarvi solo come non scrivere mai un love interest, ok?
Bloodhound – L'uomo senza silenzio (Cactus di Fuoco)
Primo libro di quella che è destinata ad essere una saga, il
protagonista de “L'Uomo senza Silenzio” è Sheldon La Poer, un piacente
ragazzo pallido capace di leggere nel pensiero. Si, esatto, come Edward
Cullen di Twilight, ma con una differenza... Sheldon sfrutta al massimo
il suo potere per ottenere ciò che vuole. Il cane che ha sempre sognato?
Il lavoro perfetto? Ottimi voti a scuola? Tutte le donne che desidera?
Sheldon non è malvagio di per sé, ma ha una moralità grigia, grigissima,
e non ha paura di usare il suo potere. Ovviamente, però, ogni bad boy
ha il suo tallone d'achille... ci sarà qualcuno capace di fargli mettere
la testa a posto? O qualcuno che lo trascinerà sulla via opposta, nel
tunnel della criminalità? Bloodhound è un ottimo punto di inizio per
studiare i ragazzi tosti (considerati che non ce n'è solo uno, anche se
il più caratteristico è proprio il protagonista).
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