I merfolk o marini (Maregens sp.), talvolta impropriamente conosciuti come "sirene", sono un genere di creature senzienti acquatiche capaci di respirare sia sulla terraferma che sott'acqua, diffuse nelle acque marine e in quelle dolci delle zone temperate e di quelle fredde, ma del tutto assenti nella fascia polare. Sono immediatamente distinguibili da tutte le altre creature per via del loro torso di forma umanoide, con due braccia dotate di mani prensili e sensibili, che contrasta con la parte inferiore del corpo estremamente simile alla porzione posteriore di un pesce osseo, ovvero squamato e con pinne sostenute da raggi.
Sebbene non vi sia alcuna vicinanza filogenetica e la fisiologia sia molto differente, alcuni tendono ad accorpare merfolk e stregoni del mare; in realtà, come anticipato, fra le due specie non esiste alcuna parentela ed è impossibile per le due ibridarsi.
Un tempo si credeva erroneamente che anche le sirene abissali fossero dei Maregens, ma gli studiosi li hanno in seguito classificate all'interno del genere Abyssugens.
Aspetto e fisiologia
I merfolk sono caratterizzati da un peculiare aspetto eterogeneo: metà "umano" e metà "pesce".
"Torso" (Parte superiore del corpo)
La parte superiore del corpo, dalla testa alla vita, è umanoide, generalmente privo di peli se non per i capelli o, molto raramente, la barba. Sul collo presentano solitamente tre paia di aperture branchiali (ma alcune specie ne esibiscono fino a sei paia) non protette da alcun opercolo. Presentano arti superiori, detti braccia, ben articolati, capaci di ampi movimenti, e mani dotate di pollice opponibile e versatili nella loro prensilità, non dissimili da quelle umane, le cui dita possono essere palmate o separate fra loro.
La tonalità dei peli e della pelle è determinata dalla presenza di pigmenti chiamati melanine. Le tonalità possono variare da un marrone molto scuro a un rosa molto chiaro, mentre il colore dei capelli varia dal bianco al nero, passando per il biondo, il rosso e il castano. Non è raro che la pelle della faccia, del torso e delle braccia sia maculata o striata, con disegni che variano a seconda della specie, della sottospecie e dell'individuo.
Occhi
Come gli umani, i merfolk presentano occhi ravvicinati e visione binoculare, con un campo visivo ad alta definizione davanti alla loro testa, tipico dei predatori.
A causa dell'adattamento alla vita acquatica, il loro cristallino è però più simile a quello dei pesci che a quello degli esseri umani, rendendoli "miopi" al di fuori dell'acqua, con una capacità di vedere gli oggetti fino ad un massimo di trenta-quaranta metri di distanza; quando si trovano in immersione, non possono vedere cosa c'è oltre la superficie dell’acqua, anche a causa della rifrazione della luce.
Gli occhi dei merfolk possiedono due palpebre e una membrana nittitante, ma le ghiandole lacrimali sono assenti. L'occhio di un merfolk è simile a quello degli altri vertebrati, ma adattato ad un ambiente marino più scuro: presenta una membrana chiamata tapetum lucidum, che si trova dietro la retina e vi riflette una seconda volta la luce, in modo da migliorare la percezione luminosa e la visibilità nelle acque più oscure. L'efficacia del tapetum lucidum varia a seconda della specie e della sottospecie, ed è ottimizzata in quelle spiccatamente notturne o in quelle che vivono a profondità maggiori.
Il colore delle iridi varia enormemente a seconda dell'esemplare, della località, della specie e sottospecie, e può essere di qualunque tonalità, dal blu più cupo al rosso più brillante, e persino bianca o totalmente trasparente.
Petto
Muscolarmente, l'area pettorale dei merfolk è simile a quella degli umani, divisa in grande muscolo pettorale e piccolo muscolo pettorale. Poiché non sono mammiferi e non allattano i piccoli, sia i maschi che le femmine sono privi di capezzoli, anche se in alcuni esemplari può esservene un abbozzo non funzionale, caratteristica comunque rarissima e legata alla loro discendenza dagli esseri umani. Sempre per via della loro "parentela" con gli antenati primati, alcune femmine mostrano una peculiare disposizione adiposa, con accumuli di tessuto nell'area pettorale, che sembrano mimare le mammelle umane, ma che non hanno alcuna utilità se non, appunto, quella di accumuli di grasso; in ogni caso, gli accumuli adiposi sul petto delle femmine di merfolk non sono particolarmente voluminosi e danno solo una forma più sinuosa alla loro silhouette generale, senza sporgere troppo.
Talvolta, l'area pettorale è "decorata" da scaglie variamente colorate, di tipo cicloide o ctenoide, in un motivo estremamente variabile per forma e per grandezza, ma che generalmente copre il centro del petto e le clavicole.
Le nixen, che possiedono scaglie placoidi (anche note come dentelli dermici), non presentano quasi mai i decori sul petto.
"Coda" (parte inferiore del corpo)
La parte inferiore del corpo, fusiforme e idrodinamica, presenta una linea laterale (un particolare sistema sensoriale che percepisce le vibrazioni a bassa frequenza e le onde di pressione generate dal moto di corpi solidi nell'acqua) e termina in una grande coda raggiata. Questi raggi (lepidotrichi) sono articolati a diversi elementi ossei o cartilaginei paralleli tra loro, detti radiali.
Altra caratteristica di questo genere è la presenza di una vescica natatoria, una grande sacca polmonare modificata contenente una miscela di gas, che consente una sofisticata regolazione dell'assetto idrodinamico, permettendo loro di emergere o di immergersi con disinvoltura, senza dover ricorrere alla forza muscolare, o all'uso di pesi esterni, come farebbero gli esseri umani.
Tutti i merfolk sono privi degli arti posteriori, di cui rimangono solo delle piccole ossa vestigiali all'interno del corpo che non sono collegate alla colonna vertebrale. Durante lo sviluppo embrionale, presentano però degli abbozzi di questi arti, che regrediscono spontaneamente con la crescita.
La parte inferiore del corpo degli esemplari mostra inoltre la presenza di un leggero e flessibile rivestimento di scaglie, costituite da sottili placche ossee variamente pigmentate. Oltre alla pinna caudale, necessaria per la propulsione e dunque lo spostamento, i merfolk possiedono altre quattro pinne fondamentali: una pinna dorsale, due pinne ventrali, una pinna anale.
Pinna dorsale
Quasi tutti i merfolk presentano sul dorso una pinna dorsale, la cui funzione è quella di dare stabilità al nuoto, evitando che l'esemplare possa capovolgersi durante gli spostamenti laterali veloci. Questa pinna è talvolta assente negli esemplari che vivono nelle regioni polari, poiché sarebbe d'intralcio nel nuotare sotto i ghiacci.
La pinna dorsale presenta forme e dimensioni differenti nelle varie specie e sottospecie di merfolk, una caratteristica utile per l'identificazione.
Pinna caudale
A differenza di quella dei pesci, nei merfolk questa pinna è disposta orizzontalmente e si muove dal basso verso l'alto. Questa caratteristica permette di riconoscere a prima vista la coda di un merfolk da quella di un pesce e la sua funzione è quella di agire da mezzo di propulsione tramite il suo movimento verticale.
Anche in questo caso forma e dimensione variano tra le diverse specie e quindi queste caratteristiche possono essere usate per l'identificazione, soprattutto delle specie di grandi dimensioni.
Pinna anale
Questa pinna, disposta non lontana dall'apertura cloacale, ha lo scopo di stabilizzare il nuoto, ma nei maschi di alcune sottospecie è grandemente sviluppata e colorata e viene dispiegata durante il corteggiamento per mostrare la salute dell'esemplare.
Pinne ventrali
Sono pinne accoppiate, cioè doppie, poste più in alto rispetto alla pinna anale, subito sotto la regione addominale. Hanno funzione stabilizzatrice e sono utilizzate per rallentare velocemente l'andatura tramite la loro flessione verso il basso.
Sistema muscolo-scheletrico
Poiché non sono deputate a sostenere il peso del corpo, le ossa dei merfolk sono leggere, se comparate con quelle di un essere umano, e spugnose. In esse è presente un'alta concentrazione di grassi, che li aiuta nel galleggiamento.
La gabbia toracica è costituita da un numero variabile di coste ed è molto flessibile, per permettere ai polmoni di collassare durante le immersioni profonde ed evitare l'accumulo di azoto nel sangue.
Il cinto pelvico (bacino) è assente.
I muscoli dei merfolk, per assicurarsi un buon rifornimento di ossigeno durante le immersioni, presentano concentrazioni di mioglobina da 3 a 10 volte superiori rispetto ai muscoli dei mammiferi terrestri.
Al di là di queste caratteristiche comuni, i merfolk si presentano con una ampia variabilità di forme e colori, ben distinti a seconda della sottospecie.
Comportamento
Socialità
Tutte le specie di merfolk sono gregarie e possono formare gruppi piccolissimi, da due a tre individui, chiamati shoal, oppure gruppi di media grandezza, da quattro a trenta, denominati plotoni, oppure banchi, che hanno un numero variabile da trentacinque a mille.
I banchi, che sono le più comuni aggregazioni di merfolk, possono essere stanziali e dare vita ai villaggi, oppure essere nomadi. Le nixen (Maregens pistrix) tendono per loro natura a rimanere solitarie o a formare piccoli gruppi nomadi, ma sono stati documentati casi in cui uno o più esemplari si sono fermati a vivere con banchi misti di diverse specie.
I villaggi di merfolk, costruiti sul fondo, sono sempre ben nascosti e curati per sembrare parte dell'ambiente circostante: le case, che spesso si estendono in grotte sotto le rocce, vengono ricoperte di spessi strati di alghe, di relitti, di pietre e di coralli, in modo da essere di difficile individuazione da parte degli esseri umani che potrebbero scandagliare la zona.
Politica
Alcune popolazioni di areali ristretti hanno sviluppato forme di governo, generalmente monarchiche.
Alimentazione
I merfolk sono onnivori a tendenza carnivora, adattati per essere formidabili cacciatori. Contrariamente a quanto narrato dalla maggior parte delle opere moderne, non sono in grado di parlare un linguaggio comune ai pesci e ai crostacei e non li considerano loro "fratelli", ma (al pari di come gli umani fanno con gli animali) bestiame, prede o più raramente compagni domestici o minacce.
Non hanno alcuna remora a nutrirsi della carne degli esseri umani, che reputano deliziosa, ma al fine di preservare i rapporti con questi e di non portare la guerra nei loro villaggi, molte comunità non cacciano attivamente gli umani, limitandosi a nutrirsene solo se ne trovano i corpi annegati.
Corteggiamento e riproduzione
I merfolk si riproducono durante uno specifico periodo dell'anno, conosciuto come "fregola". I maschi in fregola vanno incontro ad un cambiamento della loro livrea e corteggiano le femmine con danze, canti e mostrando i loro corpi variopinti con le pinne spiegate.
I ceasg o mersalmoni (Maregens salmo) vanno incontro ad una migrazione riproduttiva per accoppiarsi e deporre le loro uova in acqua dolce, risalendo i fiumi fino a raggiungere laghi adatti ad ospitarli.
Per i merfolk dalla forma più allungata e con maggiore flessibilità, l'accoppiamento prevede che il maschio arrotoli la parte interiore del suo corpo intorno al corpo della femmina, mentre nelle specie più grandi e meno flessibili, maschio e femmina nuotano paralleli uno all'altra finché il primo non inserisce uno dei due emipeni nell'ovidotto della femmina.
Gli emipeni sono normalmente coperti, all'interno del corpo, e sono scoperti per la riproduzione attraverso il tessuto erettile. Una particolarità dei merfolk è che l'erezione viene causata dal pompaggio dell'acqua dall'esterno all'interno del corpo, che un organo chiamato sifone introduce nei corpi cavernosi del tessuto erettile attraverso un orifizio apposito. Per un merfolk è perciò impossibile accoppiarsi fuori dall'acqua: non solo un'erezione sarebbe impossibile, ma anche l'espulsione dello sperma, dovuto all'inturgidimento di particolari strutture che lo pompano fuori, avviene grazie all'uso dell'acqua.
Ci sono numerevoli casi documentati di femmine di merfolk che hanno concepito prole senza accoppiarsi con un maschio, attraverso un processo noto come partenogenesi. Si tratta sempre tuttavia di partenogenesi telitoca, ovvero che dà origine esclusivamente ad altre femmine. Alcune piccole popolazioni stabili di merfolk oceanici sono composte esclusivamente da individui di sesso femminile che si riproducono per partenogenesi.
A seconda della specie, i merfolk possono essere vivipari, ovovivipari o ovipari. In quest'ultimo caso, il più raro, viene prodotto piccolo numero di uova di grandi dimensioni con molto tuorlo, per un massimo di otto. La nascita di otto gemelli sani da otto uova diverse viene considerata di ottimo auspicio e la madre che ha prodotto questa prole viene generalmente premiata dal dominante del suo banco.
Pesca
Le carni dei merfolk sono considerate deliziose e pregiate, ma raramente queste creature vengono pescate attivamente per il consumo umano.
Tuttavia vi sono testimonianze di come in passato i merfolk venissero braccati e uccisi da equipaggi specializzati, chiamati "cacciatori di sirene", che vendevano il preziosissimo bottino a cifre astronomiche in vari mercati del pesce e della carne, oppure direttamente a ricchi nobili che potevano permetterselo. Secondo le storie diffuse dai cacciatori di sirene, i merfolk erano creature malvagie, che cantando seducevano i marinai e facevano schiantare le loro navi contro le rocce, facendoli cadere in acqua ed annegare per poi divorarli, e dunque era più che giusto trattarle con lo stesso riguardo e cacciarle per mangiarle.
Anche se è vero che i merfolk consumano con piacere la carne umana, il loro canto non è in grado di ammaliare gli uomini tanto da far perdere loro il senno e farli suicidare contro gli scogli, si trattava perciò solo di scuse da parte dei cacciatori di sirene per soffocare i rimorsi della coscienza di chi acquistava da loro la carne dei merfolk. Queste dicerie sopravvivono ancora oggi.
La carne considerata più pregiata è quella dei ceasg, spesso paragonata per sapore a quella del temolo (Thymallus thymallus). Benché siano stati pescati più degli altri merfolk in passato, i ceasg rimangono comunque i più facili da avvistare nel loro genere, per via del loro peculiare rituale riproduttivo e delle loro personalità forti e temerarie, che li portano ad entrare facilmente in contatto con le altre specie.
Specie
- Ceasg o mersalmone (Maregens salmo)
- Merfolk comune (Maregens vulgaris)
- Nixen o squalene (Maregens pistrix)
Merfolk famosi
Curiosità
- Le "sirene delle Fiji" non sono una vera specie di sirene, ma ibridi artificiali e mostruosi creati nel corso dell'Ottocento (prima in Europa e poi in America) per soddisfare il gusto per il bizzarro ed il grottesco dell'epoca, allo scopo di provare l'esistenza delle sirene. Per realizzarle, si utilizzavano parti di animali mummificati (in particolar modo pesci) e altri materiali, come cartapesta, pietra pomice e legno. Questi curiosi collage divennero molto popolari all'interno dei sideshow americani e delle collezioni pubbliche e private del tempo. La "sirena delle Fiji" fu resa famosa da Phineas Taylor Barnum, che la mostrò all'interno dei propri spettacoli.
- I borsellini delle sirene (in inglese mermaids' purses) sono le sacche vuote delle uova schiuse di alcune specie di pesci cartilaginei (squali e razze) ritrovati arenate sulla battigia, così comunemente chiamate dagli esseri umani; i merfolk utilizzano realmente questi oggetti di origine organica come borse per trasportare piccoli oggetti.
- Nel 1891 Oscar Wilde pubblicò Il pescatore e la sua anima, una fiaba che racconta di un pescatore che si innamora della sirena che ha pescato.
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