Caro diario, sono ormai diversi giorni che non scrivo più nulla su
di te (non più nulla in generale, anzi, sto finendo un'altra storia
con mia sorella e un pochinino siamo andati avanti anche con il
Tomahawk del Wendigo) perchè questi sono stati giorni caldissimi e
intensi.
Fra la cancellazione di Hannibal (si, l'NBC non concederà una quarta
stagione a questo show, panico totale e scompiglio su twitter) e le
cose che abbiamo dovuto fare per tenere alti i Nielsen Rank della
serie, fra gli art trade, le storie da scrivere, le commission da
fare, andare al mare a rosolarsi come polletti arrosto, vedere film,
leggere libri, come potevo anche trovare il tempo di scrivere questo
diario? Ok, ok, lo ammetto: ho anche giocato un sacco alla Wii con
mia sorella e mio padre, ma dovevo svagarmi un po', giusto? E faceva
caldo, caldissimo, quindi ci siamo chiusi nella stanza, completamente
al buio, e abbiamo fatto le gare con Mario Kart.
Ah, e abbiamo visto anche Bolt, un film della Disney Pixar che mi è
piaciuto tantissimo, pieno di azione e soprattutto con protagonista
un cane, Bolt appunto, co-protagonistato dalla gatta nera Mittens,
l'unica micia che non mi ha ancora fatto venire voglia di mollarle
una scarpa sui denti, anche se effettivamente durante la prima parte
del film le avrei rifilato volentieri qualche bel calcetto dritto
dritto sul suo sedere scuro e peloso. Ad ogni modo, Bolt mi ha fatto
piangere più di Hachiko, un'altro film, questa volta non animato,
che ho visto in questi giorni e che è stato sicuramente molto bello
e ben girato, ma non mi ha fatto sentire lo “spirito del cane”:
era troppo distaccato, il protagonista avrebbe dovuto essere
esplorato di più nella sua pura caninità, nella sua capacità di
essere quell'animale perfetto da cui tutti dovremmo imparare, e
invece si è scelto di fare risaltare di più la sua parte eroica di
samurai solitario, una parte certamente importante ai fini della
trama, ma che non mi ha permesso di godere appieno proprio
dell'eroicità del cane, mentre Bolt mi ha fatto versare qualche
lacrimuccia; c'è pure da dire che non mi commuovo facilmente per i
film tristi (e Hachiko non è triste, è peggio), mentre i film belli
mi mettono le lacrime agli occhi già dalla scena di apertura e io
avevo già gli occhi lucidi alla scena di apertura di Bolt, che non
era commuovente nel senso classico del termine perchè era l'adozione
del cane protagonista subito seguita da una scena d'azione in cui si
combattono i criminali. Ecco, io piangevo per la bellezza di quelle
scene, mentre Hachiko mi ha davvero colpita solo alla fine (e un po'
all'inizio mi ha fatto fare “Awww!” perchè i cuccioli di Akita
sono qualcosa di super).
Comunque sono tutti e due film che vi consiglio, anche se Bolt di
più, perchè se amate i cani oppure li avete anche solo simpatici,
sono un must da vedere (e rivedere nel caso di Bolt, perchè mi venga
voglia di rivedere Hachiko mi ci vorrà un po' di tempo) per
commuoversi, esultare, sorridere e ammirare un po' di regia fatta
come si deve.
L'altroieri (o anche prima) LadyDarknessObscure mi ha detto che mi
verrà a trovare nel mio minuscolo, non troppo bello, ma anche
meraviglioso, ma anche decadente, ma anche il posto più bello del
mondo, paesino. Ora, sono felice, eccitata e in attesa anche se non
verrà quest'anno (almeno credo), ma l'Estate prossima (anche se gli
ho consigliato di venire a trovarmi a Settembre).
Oh, ho anche notato che quando scrivo il diario ci infilo un sacco di
parentesi tonde: vi posso giurare che nelle storie che scrivo non le
uso proprio, quindi tollerate lo stile iperparentesizzato con cui
scrivo delle mie giornate, per favore. Oppure, se proprio sono
intollerabili, ditemelo e cercherò (probabilmente senza riuscirci)
ad usarne di meno.
Chiusa parentesi.
Ma eccomi qui finalmente, promettendo di
rifarmi con una puntata di diario lunga un po' più del normale,
perchè devo anticipare qualcosa che succederà domani e che mi
renderà felice: avremo non UN gatto, ma DUE gatti.
Perchè? Perchè la signora Sgambetterra, la donna di buon cuore e
gran passione per gli animali che ci ha permesso di far sopravvivere
il gattino che avevamo trovato, non può tenere tutti i micini nati
dalla cucciolata e quindi li deve dare via. Mio padre, che è non
solo un sant'uomo, ma anche un amante degli animali con tanto tanto
tanto amore da dare, sapete che dice? Ma si, prendiamone due.
Perchè è vero che dove mangia uno possono mangiare due.
E allora pronti via, venerdì (cioè domani) andremo a prendere i
micini finalmente svezzati, così ne avremo una bianca pezzata ed uno
rosso. Ho sempre voluto un gatto rosso, anche se quelli grigi sono la
mia passione... cioè, se ho mai pensato di avere un gatto, perchè
sapete benissimo che i cani sono la mia passione.
Comunque non sto più nella pelle! È favoloso!
Oggi il mondo mi sorride: persino le opere d'arte su Deviantart mi
danno un brivido alla bocca dello stomaco per quanto sono belle.
E mio padre, svegliandomi questa mattina, mi ha annunciato con un
radioso sorriso che ha finito di costruire la cuccia per i micini,
tutta in legno, fatta con un pezzo di formica per tetto e cassette della frutta per i lati, ricoperta di telo di plastica per impermeabizzarla (provata, un secchio d'acqua rovesciato sopra e neanche una goccia dentro).
Oh, ma cosa è mio padre? Il re del fai-da-te,
sicuramente. Un cuoco sopraffino? Anche, anche quello. Coinnosseur di
piante e agricoltura? Direi, visto che è laureato in quello. Ah,
cos'altro? Si: il miglior padre del mondo. A volte penso di
ringraziarlo poco per tutto quello che fa per me, per la sua capacità
di farmi credere all'inizio che una cosa sia impossibile, come per
alzare la mia determinazione nel realizzare quella cosa, e poi,
improvvisamente, fare più di quanto gli è dovuto e lottare lì al
mio fianco, con determinazione dieci volte superiore alla mia, per
regalarmi tutto quello che voglio.
La vita è molto più bella con una padre così, uno che costruisce
cucce per gatti, che sta iniziando a valutare l'idea di prendere due
cani invece di uno soltanto, che mi guarda sorridendo ogni volta che
dico di voler comprare una tarantola, che mi invoglia a comprare le
migliori tavolette grafiche (anche se non mi servono e non gliela
darò vinta, ehm, forse... forse NON comprerò tavolette grafiche
costose).
Ma ritorniamo all'argomento gatti.
Gatti gatti gatti. Non è che amo immensamente i gatti, non è che è
mai stata la mia grande idea, avere un gatto, anche se ricordo un
periodo in cui da bambina ne volevo uno... però la possibilità di
avere un gatto mi piace seriamente perchp gli animali mi piacciono
tutti e un gatto sembra un
toccolino più collaborativo di una tarantola o di un ragno lupo o di
una mantide religiosa; anche se so come comportarmi con una
tarantola/ragno lupo/mantide religiosa e non con un gatto.
I gatti mi hanno sempre odiata,
scappano quando mi vedono e forse è questo il motivo alla base del
mio non immenso amore verso questi animali, che pure ammiro per le
loro forme flessuose, per le loro capacità fisiche (no, dico, ma
avete visto quanto riesce a saltare in alto un gatto?) e per il loro
fiero sguardo predatore. A proposito di fiero sguardo predatore: vi
siete mai soffermati a confrontare le confezioni di mangime per cani
e quelli per gatti? Sulle confezioni di mangime per cani vedete
sempre stampato il faccione di un cane sorridente oppure un cane che
corre, la faccia e il corpo che sprizzano felicità, e solo raramente
avrete sul saccone/lattina di cibo un cane in posa seria, insomma, di
solito basta guardare una confezione di mangime canino per mettersi a
sorridere felici del mondo in rimando all'immagine dell'amico peloso
stampato. Con le confezioni di cibo per gatti no, quasi mai (dico
quasi perchè l'ho cercata ed esiste, eh! Esiste la confezione con il
gatto sorridente) c'è un micio felice, nel 99,9% dei casi il gatto è
serissimo o con una fabbia che ispira rabbia, predazione,
distruzione, malignità. I gatti con le pupille dilatate sono
pucciosissimi? Si, bene, allora mettiamo in copertina un gattaccio a
pelo lungo con il muso piatto e le pupille ristrette a fessure, con
la faccia più arrabbiata che riusciamo a trovare. I micini piccoli
sono carini? Bene, sbattiamoci in copertina un predatore al massimo
del suo aspetto aggressivo.
Le confezioni per cani sono tutte
colorate con diecimila colori allegri e c'è il cane sorridente del
mezzo? Facciamo quelle per gatti blu o argento, con scritte cose tipo
“solo i migliori filetti di tonno più superselezionatissimi che
non li diamo neanche ai miliardari” e tu cosa capisci da queste
scatolette?
Che se compri un cane ti compri uno straccione, ma
almeno è sempre felice, e se ti compri un gatto fai prima a
comprarti una Ferrari.
Giusto per farvelo vedere con i vostri occhi, ecco una piccola comparazione montata in fretta e furia da schifo, però almeno rende l'idea:
Poi, nella realtà, il
mantenimento di un cane costa più di quello di un gatto, ma quelli
son dettagli: comunque l'antipatia per i gatti (beh, tranne che tu
non sia un'appassionato del genere) ti è già partita a mille.
E quindi iniziamo con questa
avventura miciosa anche noi, cercando di sfatare lo stereotipo che
noi stessi ci siamo fatti, ma soprattutto cercando il predatore vero
sotto la superficie pelosa: ci servono due ottimi piccoli cacciatori
che ammazzino i topi che danneggiano le nostre colture giù all'orto.
Funzionerà? Lo speriamo.
Avremo due gatti, un maschietto e
una femminuccia, uno rosso e una pezzata tricolore (e lo sapevate che
i gatti tricolore possono essere solo femmine?).
Dobbiamo comprare un collare
antipulci, ordunque! Dobbiamo... sigh... spendere del denaro per dei
vili gatti. Ugh. Agh.
Scusatemi, ma non sono ancora
abbastanza affezionata a queste bestie.
Lo so che succederà, però. Me
lo sento. Deve succedere.
Succederà e voi ne sarete
testimoni: io amerò i gatti.
A proposito! Ricordate una cosa
che scrissi un bel po' di tempo fa proprio su questo diario?
“Comunque: già abbiamo un
ragno e un pipistrello. In campagna cresciamo rospi fin da girini e
ci facciamo le selfie con gli adulti, fra cui alcune delle femmine
più grosse che abbia mai visto. Il serpente... ci abbiamo pensato e
prima o poi ne avremo uno. Aggiungiamoci un gatto nero e la frittata
sarà completa: oplà, siamo delle streghe!”
Ecco, i gatti non saranno neri,
ma conteranno pur qualcosa, no? E poi si sa che i gatti sono come le
ciliegie (no, in realta i Cavalier King Charles Spaniel sono come le
ciliegie, ma soprassediamo) e alla fine ci ritroveremo ad averne un
mucchio, fra cui uno nero si troverà.
E se non si troverà, vorrà dire
che saremo le uniche streghe al mondo con un gatto bianco e un gatto
rosso. Ecco.
Si, ci teniamo abbastanza ad
essere streghe: siamo già le atee strambe del paese, non sarebbe
fico aggiungere un pizzico di paura e mistero passando per streghe?
Me ne andrei volentieri in giro con un pitone attorno al collo se non
fosse che per allevare un pitone dovrei dargli da mangiare topolini e
per dargli da mangiare topolini dovrei comprarli e per comprarli
dovrei avere a disposizione un negozio di animali e non ci sono
negozi di animali a Oppido Mamertina e mi sembra poco o nulla pratico
aprire un allevamento di sorci per avere un serpente quando posso
avere un mucchio di altri animali più facili da allevare.
E avrò due gatti.
Annarita forse ne avrà un altro,
dobbiamo ancora vedere bene come si mette la situazione, sempre dalla
cucciolata di micetti tutti rossi della signora Sgambetterra (che per
qualche motivo mi vien sempre da chiamare “signorina” anche se ha
due figlie... bah).
Per ora sto leggendo Inheritance,
il libro scritto da Christopher Paolini, l'ultimo della saga di
Eragon... o meglio, lo sto ri-leggendo perchè l'ho già fatto, ma
troppo tempo fa, dunque è necessario dare una ripassata. I libri
sono sempre meglio, quando li rileggi, tranne quelle rare volte che
sono proprio libri schifosi e allora li rileggi e ti sembrano peggio.
Scrivere un libro, completarlo fino in fondo e pubblicarlo mi
renderebbe felice, ma è pure vero che se non mi ci metto d'impegno
non finisco un tubo e ora come ora non mi ci sto mettendo d'impegno
granchè.
Vabbuò.
Mi metterò d'impegno per
lavorare un po' su Exoterism, il mio fumetto, finirò un libro, avrò
due gatti e tutto nella vita andrà bene. Amirite?
Rait.
Ciao a tutti, ad una prossima
miciosa puntata, che se rimango troppo tempo a scrivere sul diario
non divento famosa!