Ah ah, il mio cane sembra un lupo |
La magia del lupo è un libro che occupa da sempre (oddio, da sempre... diciamo fin da quando lo abbiamo letto, eh) un posto speciale nei nostri cuori e nelle nostre vetrinette. Ne siamo entrati in possesso così: camminavamo in una libreria, come nostro solito (ci mancano le librerie... ci mancano da impazzire... quand'è che finisce la quarantena?), guardandoci in giro alla ricerca di qualcosa di nuovo da leggere. Era il compleanno di uno di noi, anche se non ricordiamo chi, perciò avevamo qualche soldino da spendere e una gran voglia di comprarci un regalino (perché sì, un regalino per uno di noi è un regalino per tutti noi, specie se è da leggere), ma non sembrava esserci niente di interessante o niente che non avessimo già letto.
"Qui dice LUPO!" ha urlato improvvisamente uno di noi.
Tutti abbiamo rizzato le orecchie, come se fossimo lupetti anche noi. Eravamo ossessionati da qualunque cosa di forma anche solo vagamente lupoide e leggevamo, di conseguenza, qualunque romanzo che presentasse creature anche solo vagamente lupoidi, che fossero mutaforma (avevamo letto tutta la saga di Twilight per questo, eh) o licantropi veri e propri. Avevamo persino dato chance a dei romanzi gialli che avevano la parola "lupo" nel titolo, ma neanche un lupo nella trama, e ora eravamo alla ricerca di qualcosa di meglio.
La scrittrice mostra che il suo cane è più figo del vostro cane. |
"CI SONO LE IMMAGINI!".
C'erano le immagini. Poche e piccole e in bianco e nero, ma di una bellezza mozzafiato. C'erano uccelli, oggetti da cacciatore e alcuni disegni che ritraevano proprio un cucciolo di lupo.
Ovviamente abbiamo comprato il libro e non ce ne siamo pentiti neanche per mezzo secondo.
1. La trama: C'era una volta, ma proprio una volta, e con "una volta" intendiamo circa seimila anni fa, un ragazzo di nome Torak.
Torak non è un giovane primitivo come tanti altri, perché non ha una tribù che si prenda cura di lui, ma se ne va a zonzo per la foresta solo con suo padre. "È pericoloso!" Diranno in tanti... nella foresta (anzi, la Foresta, con la F grande come è scritta nel libro) ci sono predatori di ogni sorta, tribù ostili, branchi di animali selvatici e un imprevisto può risultare nella morte immediata dello sventurato che non possa essere soccorso dalla propria tribù.
Ma Torak e suo padre (chiamato semplicemente Pa') sono scaltri, abili e abituati a questa vita: loro sono cacciatori e usano le loro mani e la loro intelligenza per costruire tutto ciò di cui hanno bisogno con i materiali che riescono ad ottenere dalle loro prede.
Chi ha pensato che stare soli in due nella Foresta sia pericoloso, però, aveva ragione: il libro si apre praticamente con la morte del povero Pa', ucciso da un orso e Torak che rimane da solo e cerca di sopravvivere come può.
L'orso che ha ucciso l'uomo, però, non è un orso normale: il suo corpo è stato posseduto da un demone potentissimo, che lo rende furioso e sempre più potente, facendolo anche crescere a dismisura.
Prima di morire (in una scena perfettamente sceneggiata, in cui il lettore può quasi palpare la febbricitante attesa, la pressione psicologica, il dolore fisico), il padre di Torak fa fare un giuramento a suo figlio: il ragazzo dovrà trovare la Montagna dello Spirito del Mondo, allo scopo di fermare l'ascesa dell'orso-demone.
Torak non è mai stato da solo prima d'ora (ovviamente!) e i suoi primi giorni sembrano essere un disastro che annuncia la sua dipartita. È, per dirla in breve, sfigatissimo. I suoi errori (che pure sarebbero potuti capitare a tutti, eh! Torak è un personaggio intelligentissimo, solo che è sfortunato) lo portano a prendere la febbre, a perdere delle prede, e a ritrovarsi disperatamente affamato, finché non sente un uggiolio lontano, vicino ad un fiume... è qui che incontra Lupo (eh, che fantasia! Che estro! Che nome originale! Abbiamo detto che Torak è intelligente, ma dobbiamo puntualizzare che forse non è troppo creativo), un cucciolo (di lupo, ovviamente) con un'insana passione per le bacche che ha perso anche la famiglia in un'inondazione e che si affeziona al protagonista, di cui pian piano diventa un inseparabile amico.
Un giorno, andando a caccia Torak uccide un capriolo e tutto felice inizia a costruire cose con i tendini (come ad esempio le cuciture dei vestiti) e le ossa (si possono fare i manici dei coltelli, con le ossa!), usa persino le corna come giocattolo mordicchioso per Lupo, ma l'animale abbattuto si trova nel territorio degli uomini della tribù del Corvo, che catturano Torak e lo accusano di aver rubato il loro animale.
Il cibo scarseggia per colpa dell'orso-demone, perciò le tribù hanno iniziato a dividersi i territori di caccia, che un tempo erano stati liberi per tutti. O almeno così noi abbiamo capito, ma vabbé, magari quelli della tribù del Corvo sono solo i primi capitalisti preistorici e vogliono fare pagare l'affitto ai cacciatori, che ne sappiamo noi?
Tra di loro (i capitalis... ehm, la tribù del Corvo) c'è Renn, una giovane cacciatrice super-badass, che-schifo-i-vanitosi, l'arco-è-mio-figlio e le-frecce-mie-figlie dall'ottima abilità di arciere che diventerà la migliore amica umana di Torak.
Torak apprende di una profezia dei Corvi racconta che Colui che Ascolta sconfiggerà l'Orso demone, e indovinate un po'? Esatto, non poteva essere altrimenti: Torak è proprio Colui che Ascolta e per portare a termine il suo compito deve trovare i tre pezzi più potenti del Nanuak, lo spirito del mondo.
Torak fugge dalla tribù dei Corvi (questi pazzi vogliono offrire il sangue del suo cuore alla Montagna dello Spirito del Mondo, mica invitarlo a bere un té) per cercare da solo la Montagna e Renn lo accompagna per accertarsi che compia il suo dovere.
Riuscirà Torak a non schioppare miseramente? (Spoiler non-spoiler: sì, ovviamente, perché è una serie di libri con lo stesso protagonista, e se muore nel primo non si può fare) Riuscirà Torak a distruggere il terrificante, enorme, apparentemente invincibile orso-demone? Questo non ve lo spoileriamo.
Il finale potrebbe sorprendervi. Oppure anche no: dipende da quanto siete bravi a predire l'andamento delle trame.
2. La copertina:
Questa è la copertina scannerizzata della nostra copia del libro. Come vedete è un po' consumata ai bordi, ma ovviamente queste condizioni sono dovute alle letture e riletture, all'amore che abbiamo dato a questo piccolo capolavoro.
Da piccoli non amavamo la copertina: per noi i libri dovevano avere grandi disegni, colori dai bei contrasti, e se parlavano di lupi dovevano per forza ritrarli. Ora che siamo più cresciutelli, questa semplice copertina d'impatto ha assunto per noi un valore sentimentale. E ammettiamolo, è immediatamente riconoscibile e ben fatta.
Quando poi vediamo l'intera serie di copertine della serie, quella originale, la ricorrenza del tratto grafico che esemplifica con efficacia le avventure e l'evoluzione del personaggio, non possiamo che provare brividi di piacere:
Esistono poi altre versioni della copertina...
Un lupo gigante? Un lupo gigante. |
C'è anche questa versione bellissima, piena d'atmosfera, con il titolo dorato, che avrebbe fatto felici sia i noi bambini che i noi adulti. E c'è anche una versione alternativa di questa versione, con il titolo un po' più bruttino (son gusti, che volete?) e con un orso spaventoso e furioso che spunta tra gli alberi (e se pensate che sia troppo grosso rispetto ai protagonisti, leggete il libro e scoprirete che è grosso al punto giusto e soprattutto è spaventoso al punto giusto):
3. Cosa ci è piaciuto: Torak ci è piaciuto. Torak è un personaggio estremamente pragmatico, ma anche fondamentalmente buono, con un carattere forte abbastanza da non impazzire quando suo padre, l'unica persona che ha al mondo, muore, ma mai freddo o distaccato, e capace di stringere autentici legami di amicizia.
Anche Lupo ci è piaciuto: siamo patiti, come forse saprete, delle belle rappresentazioni etologiche, e Lupo non fa mai cosa che un vero lupo non farebbe (a parte, ogni tanto, diventare una specie di bussola vivente per la Montagna dello Spirito del Mondo, ma quello è importante per la trama!) e la sua comunicazione con Torak è veramente bella e autentica. Insomma, potreste anche imparare cose sui lupi leggendo questo libro!
E ci è piaciuta anche la co-protagonista, Renn: forte senza essere tutta un tripudio di "girlpower, iononosonocomelealtre" (che diciamocela tutta, non dimostrano affatto di essere migliori, dimostrano di essere insicure e cercano di mettere in cattiva luce le altre donne... sì, stiamo guardando verso di te, Nihal della Terra del Vento), forte in sé e per sé, senza bisogno di comparazioni, fiera delle sue abilità, pronta a prendersi cura di Torak, ma anche pronta ad essere salvata da lui ed esprimere gratitudine per questo.
E ci sono piaciute anche le parti di puro "survival", quelle in cui vengono costruiti oggetti, preparati cibi, evitati animali, seguite tracce... è tutto bellissimo e terribilmente immersivo, è come tornare a seimila anni fa, come respirare in una foresta di conifera, come sentire il gorgogliare dei fiumi, l'ululato lontano dei lupi, il "click" delle giunture delle renne, il rumore degli zoccoli degli uri (a proposito, lo sapete cos'è un uro? Se non lo sapete questo libro può spiegarvelo!).
E ci piacciono le tribù, i misteri, la mitologia creata intorno a questi personaggi, e anche (soprattutto) l'orso-demone, un antagonista serio e spaventoso e grande abbastanza da giustificare il viaggio, da giustificare la storia. Potente, originale, unico.
Ehm... potremmo casualmente essere stati ispirati da lui (anche se fino ad ora non ce n'eravamo accorti! Dev'essere stato uno stimolo proveniente dal nostro subconscio!) per la creazione del quasi-invincibile orso-vampiro di Sunset, visto che ora vediamo più di una somiglianza fra le due creature... che dire, kudos a Michelle Paver per averlo creato!
4. Cosa non ci è piaciuto: ok. E ora come facciamo? Che cavolo vi dobbiamo dire? Non daremo un punteggio 100 a questo libro solo perché desideravamo che ci fossero più cose (scusaci, Michelle Paver, ma daremo un 100 pieno solo a un libro capace di cambiare la vita del lettore... in meglio, si spera), non perché volevamo cambiare anche solo una virgola di questo capolavoro. Non è uno di quei libri che ti ossessiona con i suoi personaggi, ma la sua atmosfera ti entra nel cuore e tanto basta.
Quindi... ci è piaciuto tutto. Normalmente cerchiamo il pelo nell'uovo, anche solo per scrivere una minuscola cosettina per il punto "cosa non ci è piaciuto", ma qui è impossibile, spiacenti. Non c'è niente che non ci piaccia de "La magia del... oh. OH. C'è una cosa! Una cosa piccola piccola piccola e che non è neanche colpa dell'autrice! AH, ma LA ABBIAMO TROVATA!
Il titolo italiano, ecco cosa non ci piace: la traduzione da "Brother wolf" (fratello lupo) a "La magia del lupo" è alquanto scadente, considerato che il tema centrale della storia è proprio il modo in cui la relazione di fratellanza che si instaura fra Lupo e Torak può cambiare le sorti del mondo. E Lupo non è un animale particolarmente magico... certo, ogni tanto sembra diventare una bussola spirituale, inspiegabilmente, ma a) non giustifica un titolo tutto incentrato su questa cosa e b) siamo certi che nei libri successivi ci verrà fornita una spiegazione.
Voto complessivo: 88 su 100. Applausi scroscianti per quest'ottimo libro!
È anche il secondo libro in quanto a punteggio fra quelli che abbiamo recensito, subito dopo La Nave dei Sogni, scalzando il posto in classifica di Il genio non esiste. Che dire, un successo! *suono di trombetta allegra*
A chi lo consigliamo: se vi piacciono i libri d'avventura e non vi aspettate relazioni romantiche, questo è per voi! Regalatelo ai bambini di casa (dai nove anni in su, ci sentiremmo di consigliare) per conquistare il loro cuore con una lettura non-melensa e al contempo educativa che li farà sentire come piccoli eroi preistorici ogni volta che passeggeranno in un boschetto.
Dove potete trovare il libro: in qualunque store online! Un po' più raramente nelle librerie, perché benché si tratti di una storia eccezionale, non ha avuto il successo che meritava... ma con un po' di fortuna, soprattutto se siete in una città grande, lo potreste trovare. Comunque andate sul sicuro usando Amazon, dove trovate anche la versione audiolibro.
Che cosa ne pensate del libro? Siete d'accordo con noi su tutto, siamo stati troppo cattivi (perché un po' cattivi lo siamo sempre, è normale nelle recensioni spinose) o siamo stati troppo indulgenti? Fateci sapere, e alla prossima recensione!
P.S.: Suggeriteci libri da recensire! (Meglio se sono gratis, che siamo senza soldi. Ma accettiamo di tutto). Nota: un sacco di gente si limita a dirci il titolo del libro da recensire, o addirittura a scrivere un sacco di titoli in fila, e non abbiamo davvero il tempo di andare a controllare una ad una tutte le trame per decidere se ci interessano o no, perciò per favore potete scrivere un piccolo abbozzo di cosa parla il libro? Così possiamo decidere se controllare la trama ed eventualmente leggerlo.
Per fare un esempio: "Hey, Cactus! Vi consiglio La Magia del Lupo di Michelle Paver perché è un fantasy diverso dal solito, ambientato nella preistoria, ed è molto avventuroso!" oppure "Ciao, vi consiglio Nina, La Bambina della Sesta Luna, perché è un libro per bambini davvero brutto e mi piacerebbe leggere una recensione scritta da voi per spanciarmi dalle risate".
Vi aspettiamo ;)
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