giovedì 6 dicembre 2018

Sunset 79 - La vita sessuale dei vampiri brillarelli





Io, Seth ed Edward uscimmo sul portico.
«Queste sanguisughe» Borbottò fra sé quando uscimmo il giovane licantropo, a voce abbastanza alta perché Edward lo potesse udire agevolmente, anche fosse stato umano. Aggiunse uno sbuffo melodrammatico: «Si credono tanto superiori».
Rimasi stranita dal suo comportamento: non era da Seth dileggiare i vampiri, e qualcosa nella sua mimica non mi convinceva. Sembrava che stesse imitando qualcuno, ma qualcuno di familiare.
«Ci rimarranno di sasso quando gli infanti salveranno le loro esistenze di esseri superiori, no?» Disse Edward.
Seth sorrise e gli diede un pugnetto sulla spalla. «Ci puoi scommettere!».
Oh. Stavano scherzando insieme.
Era strano come vedere un labrador ammazzagatti giocare con un morbido persiano dal mio punto di vista, ma loro sembravano perfettamente a loro agio.
«Che ore sono?» Chiesi, passandomi le mani sulle braccia più volte per riscaldarle. La temperatura si stava abbassando un po', non mi piaceva rimanere ferma con quel clima «Abbiamo tempo per un giretto a La Push? Mi sembra un'infinità da che non vedo tutti voi ragazzoni-lupo. E poi adesso dobbiamo raccontare ai capibranco gli sviluppi, giusto?»
«Giusto
«Non è una buona idea» Disse all'improvviso Edward «Tua madre non sarà felice»
«Ah, sta' zitto» brontolò Seth in risposta. Capii che Capelli-pazzi non si riferiva alla nostra conversazione attuale, ma a qualcosa che aveva letto nella mente del mio amico.
«Dico davvero. Lo dico per te»
«Si, per te. Non sei tanto male, per essere un cane. Volevo essere d'aiuto»
«Certo, certo. Divertente. Tu invece sei pessimo come tutti i succhiasangue» Ringhiò con un sorrisetto sarcastico Seth.
In quel momento capii chi mi ricordava il mio amico: aveva lo stesso atteggiamento acido e sarcastico di Jacob quando parlava con i vampiri, tranne per un filo di giocosità in più. Con tanto di “certo certo”, una cosa che spuntava sempre in tutte le conversazioni con Jake.
Mi chiesi se fosse una sorta di imitazione inconscia perché lo ammirava o perché era, coscientemente o meno, il suo punto di riferimento quando doveva impersonare un licantropo che odiava i vampiri.
«Allora... La Push?» Incalzai, quasi timidamente
«Ah si» Seth sorrise «Mi accompagni in macchina o corro di nuovo?»
«Sei corso fin qui? No, prendiamo il mio pick-up, se per te va bene»
«È okay. Saluta tutti i succhiasangue da parte mia, Edward»
«Lo farò, Seth» assicurò il vampiro dai capelli bronzei, con il suo solito sorrisetto sghembo «Arrivederci Belarda. Fai buon viaggio».
La mia mente vagò alla ricerca di una risposta impertinente, ma stavolta non mi aveva dato spunti. Cercando di non vederla come una sconfitta, salutai a mia volta ed io e Seth partimmo.
«Sai, ho già visto questo pick-up, da qualche parte» Disse Seth, quando si fu accomodato sul sedile passeggero «Ma non ricordo dove. Intendo, prima di conoscerti...»
«Era di Jacob» spiegai «Probabilmente lo hai visto a La Push»
«Ah. Ecco. Jacob ti ha venduto il suo vecchio pick-up scassato?» rise «Non hai fatto un buon affare!»
«Non è vero» replicai, facendo ruggire il motore «Sono molto, molto felice del mio Chevy. E poi l'ha venduto a mio padre, non a me. E mio padre poi me l'ha regalato»
«Ingannare così il capo della polizia...»
«Non l'ha ingannato. E la macchina funziona benissimo».
Per un po', Seth guardò fuori dal finestrino gli alberi che scorrevano. Sorrideva e di quando in quando batteva le palpebre molto lentamente.
«Vado più veloce quando corro da lupo» Disse dopo un po'
«La smetti di insultare la mia macchina?» sbuffai
«No, non volevo insultare la tua macchina» aggiunse in fretta «Intendo, vado più veloce di tutti i pick up, specie sullo sterrato. E posso saltare. E i terreni accidentati sono i migliori per me. Essere un lupo ti fa davvero considerare le macchine ridicole. Probabilmente anche i vampiri lo pensano»
«Bah, e allora perché comprano auto di lusso?»
«Per sembrare fighi» lui si strinse nelle spalle «Anch'io lo farei, se avessi i soldi».
Rimanemmo in silenzio per altri minuti, ma fu un silenzio tranquillo.
«Senti» Mormorai «E se usassimo le auto nella battaglia finale?»
«Cosa?»
«Non hai capito perché te l'ho detto piano o...»
«No, no, ho capito. Voglio solo sapere... come?»
«Eh. Non lo so. Proviamo a investire i Volturi?»
«Sono troppo veloci per le auto e sono troppo resistenti. Distruggeresti pure la macchina»
«Lo so. Era tanto per dire».
Dio, quanto avrei voluto mettere sotto le ruote quei maledetti succhiasangue. Ma sapevo anche che era impossibile.
«Che vi sta insegnando Undertaker?» Domandai
«Oh, roba tosta!» lui si illuminò «Roba tostissima! Lo sapevi che i vampiri che conosciamo noi non sono gli unici tipi di vampiri?»
«COME?!» quasi sbandai con la macchina, ma riuscii a controllare il brivido improvviso che mi aveva percorso le braccia «In che senso non sono gli unici tipi?»
«Già! Ci sono tantissimi tipi di vampiri e anche di licantropi! Ci sono persino vampiri che possono trasformarsi e vampiri in grado di volare! Ma la maggior parte di loro muoiono, alla luce del giorno»
«E proprio a noi dovevano capitare quelli che non si squagliano?»
«I vampiri non si squagliano, alla luce» spiegò lui, con aria molto soddisfatta «Generalmente prendono fuoco e si bruciano o comunque si ustionano gravemente o addirittura cadono al suolo, bam, come morti»
«E perché i Cullen no?»
«Perché... tieniti forte per la rivelazione... ti stai tenendo forte?»
«Si»
«Non sono veri vampiri»
«In... in che senso?»
«Non sono veri vampiri! Sono derivati da una specie di dhampir tropicale e fanno parte di un... ehm... ciclo riproduttivo molto particolare. Sono tipo delle formiche operaie, anche se non lo sanno, e i maschi sono in grado di concepire dhampir»
«Aspetta, mi stai dicendo che sono un modo per fare riprodurre un'altra specie?»
«Esatto! L'hai colto subito! A me l'hanno dovuto spiegare tre volte. Allora, funziona così: i dhampir maschi, che sono viventi e hanno il cuore che batte, possono riprodursi sia nel modo “tradizionale”, con le femmine della loro specie, sia con il morso. Se mordono una persona normale, un umano, allora quello si trasforma in un vampiro come i Cullen. Li chiamano “brillarelli”, perché brillano alla luce».
Ridacchiai e lui allargò le braccia come a dire “assurdo, vero?”, poi continuò
«I brillarelli, a loro volta, sono fatti per riuscire a raffreddare continuamente il loro corpo e per questo sono più freddi rispetto alla temperatura ambiente e non semplicemente incapaci di produrre calore come i veri vampiri. E lo sai perché?»
«Perchè?»
«Perché i maschi devono essere capaci di, ehm, congelare i propri spermatozoi. O conservarli. O qualcosa del genere. Quando il loro corredo genetico originale viene cambiato dal morso di un dhampir, anche gli spermatozoi che producono poco prima di diventare non-morti cambiano corredo genetico, ma diventano uguali a quelli di un dhampir! E quindi i maschi di brillarello diventano capaci di produrre figli dhampir! In questo modo i dhampir, che sono creature intelligenti e non vogliono esporsi, inviano per il mondo tanti vampiri brillarelli, che a loro volta producono con il morso vampiri brillarelli, che a loro volta producono altri vampiri, e tutti i maschi sono capaci di riprodursi con gli esseri umani e quindi di generare altri dhampir molto lontani dal territorio originale e in questo modo evitano la sovrappopolazione e si spargono per il mondo»
«Oh» scossi la testa «E quindi, le femmine di vampiro brillarello a che servono? Tipo, Rosalie, a che serve a parte che a fare danni?»
«Si, l'abbiamo domandato pure noi! Allora, i brillarelli hanno un comportamento particolare: le femmine sono sterili, ovviamente, anche se anche loro possono creare altri brillarelli col morso, ma tendono a fare sempre coppia con un maschio e a proteggerlo a costo della propria stessa vita. Sono come formiche soldato! Ecco perché sembra che i vampiri si mettano tutti in coppia e vivono insieme per sempre. Le femmine proteggono il potenziale riproduttivo dei maschi e comunque in due è più facile sopravvivere»
«Pazzesco» scossi la testa «Assolutamente pazzesco»
«Vero?»
«E ho un'altra domanda... ma i maschi non hanno circolazione sanguigna, come fanno a... ehm... a...» a bassa voce completai «Accoppiarsi?»
«Ehm» lui ridacchiò, imbarazzato «Abbiamo visto delle tavole anatomiche dei brillarelli. Sul serio, una schifezza assurda, sono tutti pieni di acidi e altra robaccia per evitare che i batteri se li divorino, visto che sono morti, ehm. Non avevamo il coraggio di fare, sai, questa domanda... o almeno io non ce l'avevo... ma nelle tavole anatomiche c'erano tutte le risposte! Devi vederle pure tu!»
«Insomma, come fanno?»
«Fanno che hanno... dei muscoli speciali per fare questa cosa. Dei muscoli che gli umani non hanno»
«Quindi è volontario?»
«Si. Credo di si».
Entrambi sospirammo e guardammo avanti. Non avrei mai pensato che un giorno io e Seth Clearwater ci saremmo ritrovati a discutere della vita sessuale dei vampiri (che, adesso lo sapevo, non erano veri vampiri).
«Comunque» Disse all'improvviso Seth «Lo schifo più schifo viene dopo! Sai cosa succede alla donna umana che si è accoppiata con un vampiro?»
«No, non lo so» dissi, vagamente inquietata
«Succede che diventa incinta di un dhampir»
«Ehm, questo lo avevo capito»
«Aspetta! I dhampir, quando sono piccoli piccoli dentro la pancia...»
«Quando sono feti?»
«Si, quello. Allora, vengono avvolti da una placenta durissima e difficile da bucare e la gravidanza è velocissima, mooolto più veloce di quella umana, tipo che in un mese e mezzo il bambino è pronto per nascere, e quindi succhia via tutti i nutrienti dalla madre e la fa dimagrire tipo tantissimo, peggio di una sanguisuga»
«Occheschifo»
«Aspetta, aspetta! E poi, quando devono uscire, non possono nascere come i bambini normali»
«In che senso?»
«Che non si possono partorire, proprio perché sono avvolti da questa placenta che è tutta piena di calcio, come una specie di grosso pallone rotondo e duro. E allora il bambino, per nascere, usa i denti. Si fa strada tagliando la placenta e la pancia della madre ed esce fuori uccidendola. A volte le spezza la spina dorsale nell'operazione, perché è molto forte oppure anche perché non sa da che lato uscire»
«È disgustoso! Come le larve delle vespe che parassitizzano i bruchi!»
«Le larve delle vespe fanno queste cose?» parve sorpreso
«Solo alcune» lo rassicurai «La maggior parte sono accudite dalla loro famiglia»
«Ugh. A volte la natura è proprio schifosa» si abbracciò da solo, come se avesse freddo «Ma secondo me i dhampir sono i peggiori di tutti, a mettere in giro minacce come i vampiri»
«Nauseante» replicai «Ci pensi che Edward ha una cotta per me? Brrr, brividi»
«Già. Ma stiamo tutti più tranquilli, a La Push, sapendo che non lo ricambi. Meno possibilità di fare nascere una dhampir vicino alla riserva, eh?» scherzò lui, facendomi l'occhiolino.
Io sorrisi, ma dentro ero un po' spaventata. I miei stessi pensieri mi mettevano ansia. Che razza di ragazza potrebbe accettare il corteggiamento di un vampiro? Magari qualcuna che si sente molto sola o che non conosce l'amore o che pensa che essere guardati dormire di notte e stalkerati da un tizio freddo che sembra molto malato sia romantico.
Per il resto del viaggio pensai ad un'altra possibile me che corrispondesse a questa descrizione.
Un'altra ragazza che dalla soleggiata Phoenix, in Arizona, si trasferisce con suo padre in una cittadina piovosa, Forks. Immaginai che questa ragazza avesse un nome simile al mio... Isabella Swan, come il nome finto che avevo dato durante la mia “latitanza”. Probabilmente a lei, al contrario che a me, sarebbe piaciuto essere chiamata “Bella”.
Immaginai che Isabella Swan si innamorasse di Edward e poi che scoprisse il suo segreto (era facile scoprire il segreto di Edward, troppo palese per rimanere nascosto agli occhi di un attento osservatore) e che desiderasse persino di diventare un vampiro.
Ma Edward non le avrebbe concesso questo desiderio... dopotutto il suo ruolo, lo scopo stesso della sua esistenza, è quello di un frigorifero per lo sperma che cammina, inconsciamente spinto ad inseminare esseri umani, e se Isabella Swan fosse diventata un vampiro lui non avrebbe potuto riprodursi.
E poi si sarebbero sposati, il vampiro e l'umana, e sarebbero andati in viaggio di nozze. Lei non avrebbe neppure finito gli studi, appena maggiorenne si sarebbe lasciata sedurre dal fascino pallido dello stalker e dai suoi soldi. I Cullen sono (immeritatamente) ricchi da far schifo, quindi i piccioncini interspecie sarebbero andati in qualche posto lontano, esotico e costoso, magari su un isola. La mia mente mi suggerì “Isola Esme”. E poi Bella Swan sarebbe rimasta incinta di Edward, avrebbe portato nel suo grembo un cucciolo di dhampir.
Nei giorni successivi il suo corpo avrebbe iniziato a cambiare. Improvvise nausee mattutine. Perdita di peso rapidissima. L'avrebbero ricoverata d'urgenza, ma visto che sono vampiri e che hanno un medico in casa, col cavolo che l'avrebbero portata in ospedale, dove le avrebbero fatto invece una radiografia, avrebbero notato che ha una pietra di calcio al posto dell'utero e glielo avrebbero rimosso, salvandole la vita. No! L'avrebbero portata a casa Cullen, nella loro grande villa bianca, e lì sarebbe morta in un'agonia orrida finché il cucciolo di dhampir non l'avesse uccisa in un mare di sangue spaccandole la schiena e tagliandole la pancia.
Repressi un conato di vomito ed ebbi pietà per questa ragazza che neanche esisteva, che avevo inventato solo per qualche istante nella mia mente. La cosa peggiore era che, nel mondo, dovevano essere esistite in passato e magari ancora esistevano ragazze la cui storia era simile a questa, che si innamoravano di un vampiro brillarello e morivano orribilmente dando alla luce piccoli maledetti succhiasangue.
«A che pensi?» Mi chiese Seth
«A quanto schifo fanno i vampiri» risposi
«Mi dispiace di avertelo raccontato»
«No, hai fatto bene» mi assicurai a spiegare, seria «Adesso sarò più concentrata nel compito di distruggerli tutti ed epurare il mondo da una tale disgustosa specie»
«Ma... veramente...» lui parve insicuro «I Cullen non hanno mai fatto niente del genere! Non uccidono neanche gli esseri umani! Sono buoni!».
Non lo avrei ascoltato. Fuoco ai brillarelli, pian piano li avrei sterminati tutti.


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Nota degli autori: Chi di voi ha letto l'intera saga di Twilight, fino a Breaking Dawn, oppure ha visto tutti i film, sa che Stephenie Meyer ha fatto riprodurre Edward con Bella (facendo nascere "Renesmee", una specie di Mary Sue fin dalla nascita) senza spiegare assolutamente come questo fosse possibile. Insomma, i vampiri hanno il cuore immobile e sono morti, non possono neanche produrre spermatozoi e se li producessero non avrebbe il benché minimo senso! Ma per fortuna arrivano in vostro soccorso i Cactus di Fuoco: abbiamo raccolto tutte le informazioni che la Meyer ha lasciato qui e lì per la storia, le abbiamo cucite fra loro e con poche strategiche aggiunte abbiamo reso possibile la riproduzione di Isabella Swan con un cadavere (ugh, necrofila). Tanto per dimostrarvi che la nostra fanfiction rispetta il mondo canon (quasi) al 100%
*Inchino*




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