lunedì 21 luglio 2025

Personaggi: Sol Seki

Nome completo: Sol Seki
Specie: Essere umano (Homo sapiens sapiens)
Pronomi preferiti: Lei/Ella
Occupazione: Scrittrice televisiva, illustratrice, fumettista.
Orientamento sessuale: Eterosessuale.
Nazionalità: Giapponese.
Peso: 58 kg
Altezza: 168 cm
Struttura fisica: Magra, quasi infantile.
Odora di: inchiostro, lana calda, succo d'arancia.
Appare in: Gli Dei in Catene.

Sol Seki è una scrittrice televisiva, storyboarder, cartoonista, illustratrice, regista indipendente e scrittrice di racconti. È spesso vista in compagnia di Leo Delys, suo collega scrittore e migliore amico con cui convive, e a cui si ispira per il suo personaggio più celebre, il gattino Leone del fumetto online "Solleone".

Aspetto

Sol è una donna dai tratti somatici asiatici, ma con nessun lineamento particolarmente pronunciato, ed una faccia che in molti definiscono "anonima". La cosa che più spicca di lei sono invece i capelli, tagliati corti e spettinati, che generalmente porta tutti verso l'alto, come gli aculei di un riccio, e tinti, molto frequentemente di colore azzurro chiaro o grigio ferro.

Indossa abiti generalmente comodi, sobri e di colori freddi o neutri, con l'unica eccezione delle sgargianti magliette (che talvolta porta sopra le camicie) con illustrazioni tratte dalle sue opere preferite o realizzate da lei stessa.

All'aperto, porta quasi sempre gli occhiali da sole, anche quando il cielo è nuvoloso.

Carattere

Sol è neurodivergente, con comportamenti che ricadono nei disturbi dello spettro autistico: mal sopporta i luoghi troppo affollati e rumorosi, con stimoli sensoriali (e in particolar modo, nel suo caso, auditivi) troppo intensi e in frequenza ravvicinata, ha alcune difficoltà di comunicazione e comprensione (in particolar modo con gli estranei) e detesta vestire abiti scomodi. Non mostra in maniera vistosa le sue emozioni, preferendo spiegarle a parole, piuttosto che usare la sua faccia o il suo linguaggia corporeo, anche se chi le è più vicino (come Leo) è in grado di riconoscere quando si trova in una situazione di disagio. Non le piace quando le viene detto che dovrebbe sorridere di più, anche se purtroppo per lei, questa cosa accade molto spesso.

Ha una personalità spiccatamente artistica e riesce a raccontare storie con quasi qualunque media. La sua rapidità di disegno è considerata da molti sorprendente, ma lei ritiene di potere e dovere migliorare sotto quel punto di vista.

Come amica, Sol è ferocemente leale, al punto da arrivare a commettere crimini per supportare chi considera meritevole, ma al contempo non si affeziona facilmente agli altri, e ha pochissimi amici, di cui forse solo uno che lei considera come tale.

Ama i begli uomini, sia nelle storie (dove lei li definisce, indipendentemente dalla lingua in cui sta parlando in quel momento, come "bidanshi") che nella realtà (dove talvolta, giocosamente, si riferisce a loro come "ikemen"), ma purtroppo per lei ha non poche difficolta a trovare un partner romantico o sessuale nella vita reale, sia per il suo aspetto poco appariscente che per la sua difficoltà a comunicare.

Ama le armi bianche, in particolar modo le katane, e si risente se qualcuno le dice che è un tratto stereotipico: per lei la passione per la forgiatura viene dalla sua infanzia, quando guardava lavorare suo padre, un forgiatore tradizionale, lavorare. Anche se lei non è una maestra dell'arte della forgiatura, ama comunque costruire coltelli artigianali, tagliando e sagomando lastre di metallo pre-esistenti invece che forgiandoli.

Curiosità

  • Sol ha un'altissima tolleranza al dolore.
  • Il suo uomo ideale (o meglio, il suo ikemen ideale) come da lei descritto, è abbronzato e ha il corpo e la faccia rasati, ma folti capelli scuri corti o medio-corti, penetranti e "cristallini" occhi chiari, un corpo scolpito, grandi pettorali rotondi, ma un generale senso di giovinezza, freschezza e giocosità, uniti a una buona cura della pelle. Curiosamente il suo migliore amico, Leo, ha un aspetto quasi completamente contrario, condividendo con questa descrizione solo gli occhi chiari.
  • Ha sempre nella sua camera almeno un poster di Hugh Everett III, fisico statunitense divenuto celebre per aver formulato nel 1957 l'interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica.
  • Se le viene chiesto chi è l'uomo nel poster, Sol affermerà sempre e senza esitazione che si tratta di suo padre.
  • La città in cui è nata, Seki, è famosa per le sue katane (e in generale per le lame, anche quelle dei coltelli da cucina) di altissime qualità. Curiosamente, Seki è anche il suo cognome.

 


🌵🎨 Tutti i disegni di questa pagina (e probabilmente anche delle altre, se non è diversamente specificato) sono stati realizzati dalle nostre artiste, Furiarossa e Mimma.
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La Fanart del Giorno 1. Sara Barker di AlexandraDimitrescu

Benvenuti in questa rubrica in cui vi mostriamo le fanart dei nostri personaggi, disegnati da artisti talentuosi da tutto il mondo, e le commentiamo! Perché, insomma, un po' di fierezza ci vuole, no? Siamo fieri che le persone scelgano di disegnarli, e per dimostrarlo mettiamo i loro lavori sotto lo spotlight! 

Il personaggio presente nel disegno di oggi è Sara Barker, uno dei più amati della nostra produzione letteraria: fiera, indipendente, un po' (tanto) matta, con un carattere dominante e, nonostante tutto, un grande, grande cuori (è o non è conosciuta per la sua controversa, ma tenera, storia d'amore con il Ministro Oscuro, Mark McWoodland?).

L'ha disegnata AlexandraDimitrescu (perciò, se il suo stile vi piace, andate a guardare altro nella sua gallery!): 

 

In questo disegno digitale Sara è possente (come dovrebbe essere), con una grande enfasi sulla pelliccia lunga e spettinata (Sara non è il tipo di persona che si pettina, in effetti, come la maggior parte dei licantropi della sua specie) un po' ispida specie sulla coda, dove è stata splendidamente resa con corti ciuffi che danno proprio la corretta impressione del suo tipo di pelo, le grandi mani dalle dita forti, munite di artigli affilati, ricurvi, e gli occhi che brillano, sembra quasi per il desiderio di fare a pezzi qualcuno.

Insomma, è stata ritratta con cura per sottolineare tutti gli aspetti che rendono il suo design unico, memorabile, e che ce lo fa amare. Un lavoro eccellente!

  

Personaggi: Leo Delys

Nome completo: Leandre "Leo" Christian Delys
Specie: Essere umano (Homo sapiens sapiens)
Pronomi preferiti: Lui/Egli. Tuttavia ha fatto una sua missione personale del non offendersi per qualunque pronomi usino riferendosi a lui.
Occupazione: Scrittore televisivo (in particolar modo per i cartoni animati).
Orientamento sessuale: Non crede che gli orientamenti sessuali esistano, si ritiene in grado di innamorarsi/essere attrato da persone di qualunque genere, ma non si definisce né bi né pansessuale.
Nazionalità: Francese.
Peso: 95 kg
Altezza: 197 cm
Struttura fisica: Asciutta, slanciata.
Odora di: inchiostro, sapone neutro.
Appare in: Gli Dei in Catene.

Leandre "Leo" Christian Delys è uno scrittore televisivo e pittore. È spesso visto in compagnia di Sol Seki, sua collega e migliore amica, con cui convive.

Aspetto

Leo è un uomo eccezionalmente alto, con la pelle chiara e i capelli rossicci. Ha gli occhi azzurri. Porta sempre la barba, mentre invece i baffi sono rasati; la lunghezza della barba è variabile, ma i peli in essa sono particolarmente fitti e spessi, nascondendo del tutto la pelle del mento e della mascella.

Il suo fisico è asciutto e slanciato, anche se in certi periodi tende a mettere un po' di peso, specie nell'area addominale. È abbondantemente ricoperto di peli, in particolar modo sul petto, sui polpacci e sugli avambracci. Ha una notevole forza fisica e la sua muscolatura è ben definita, anche se non particolarmente "gonfia".

Nella vita di tutti i giorni, Leo porta vestiti di colori neutri (marrone, bianco, beige, grigio) più o meno scuri, ma il suo guardaroba è più variegato di quanto ci si possa aspettare, e ha una collezione di magliette con i personaggi dei cartoni animati o dei fumetti, ed in particolar modo di Solleone, una serie di strisce e illustrazione online sulla vita di due gattini antropomorfi. Indossa quasi sempre una coppola (o "flat cap"), tanto che sono in molti a pensare che serva a nascondere una calvizie incipiente.

Carattere

Leo ha una personalità abrasiva e non teme di scontrarsi con gli altri, dichiarando a gran voce le sue convinzioni. È un idealista con ferree convinzioni di sinistra, ma egli stesso non saprebbe se definirsi un anarchico, un comunista o qualcosa di completamente diverso.

Dipendente dalla caffeina, ma molto puntiglioso riguardo al modo in cui il suo caffè viene preparato, ama scoprire nuovi locali di cui in seguito scrive le recensioni sul suo diario personale, il quale è per sua ammissione composto al 90% da recensioni di caffetterie e solo al 10% di pensieri profondi e personali.

È una persona che da enorme peso all'intelligenza, alla comunicazione e all'arte, e ritiene che la cultura statunitense stia cercando di distruggere tutte e tre queste cose nel mondo, motivo per cui è particolarmente critico dei media americani.

Anche se sembra deciso a nasconderlo ferocemente agli occhi dei suoi colleghi ed interlocutori, soffre di ansia e insonnia; l'unica persona in grado di aiutarlo, non solo perché sa dell'esistenza di questi disturbi, ma perché lo conosce abbastanza bene da riuscire a gestirne i sintomi, è la sua migliore amica e convivente Sol.

Curiosità

  • Ha una bassissima tolleranza al dolore, ma in uno scontro fisico non si fermerà anche se ferito, preferendo urlare, sibilare e persino piangere mentre combatte.


Galleria di immagini (Clicca per ingrandire!)
 
Con la sua amica Sol
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🌵🎨 Tutti i disegni di questa pagina (e probabilmente anche delle altre, se non è diversamente specificato) sono stati realizzati dalle nostre artiste, Furiarossa e Mimma.
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giovedì 17 luglio 2025

Ci sbagliavamo sui premi Wattys, oh oh...

 

Allora, vi ricordate cosa abbiamo detto qui, riguardo ai premi Wattys? Bene, abbiamo appena scoperto di esserci sbagliati: chi di noi ha letto il regolamento, l'ha fatto in modo superficiale, con il risultato che ha scambiato la data di inizio delle iscrizioni al concorso con la deadline, o data finale.

E invece, su Wattpad, ci è arrivato il messaggio per cui le iscrizioni ai Wattys si erano appena aperte, una notifica all'account ufficiale:


"The Watty Awards are officially open for submissions!This is your moment. The Wattys are Wattpad’s biggest celebration of storytelling—bold, imaginative, emotional, chaotic (in the best way)—and now it’s your turn to join the legacy. 

For 16 years, the Wattys have spotlighted writers who poured their hearts onto the page and captivated millions. This isn’t just about awards. It’s about the stories that make us feel everything. The ones only you could write. 

So if you’ve been waiting for a sign? This is it. ✨ 

Submit your story today".

 

Okay. Okay. Quindi abbiamo ancora la possibilità, se corriamo come il vento, e riusciamo a tradurre uno dei nostri romanzi, di partecipare?

Quindi tutta la cosa filosofica sul "cogliere le possibilità" e "questo è il momento di autopubblicare", che ne facciamo di loro?

Vabbé, non è detto che vinciamo i Wattys, solo perché l'abbiamo fatto tutte le altre volte in cui abbiamo partecipato... dopotutto, adesso il "pool" da cui pescare, la quantità ee diversità dei nostri rivali in letteratura, è molto più grande e variegato e, insomma, non siamo più nel nostro piccolo laghetto italiano.

Parteciperemo. Oh, nell'annuncio dice "stavi aspettando un segno? È questo qui", e francamente stavamo proprio aspettando un segno, quindi...

Per un periodo di quattro giorni, ci "ritireremo" dalla vita online, per tradurre quanto più possiamo dei nostri libri. Sì, nostri, plurale. Meglio buttare più di un amo in questo stagno!

E se non vinceremo... beh, vorrà dire che è il segno di auto-pubblicare, e allora ritorneremo al nostro piano "dell'altra volta". Ma a proposito di auto pubblicazione... anche Amazon ha un concorso aperto, per ora! Il premio letterario Kindle Storyteller ricompensa le opere di qualità ed è dotato di un primo premio di 10.000 euro. Le iscrizioni sono aperte dal 1° maggio al 31 agosto 2025. 

Il premio è aperto a tutti gli autori che pubblicano in italiano tramite Kindle Direct Publishing in tutti i generi.

Quindi... beh... che facciamo, partecipiamo anche a questo? ;) (Diecimila euro ci farebbero davvero comodo...)

Partecipate anche voi! Su! Più siamo, più ci divertiamo. E il mondo ho BISOGNO di più storie, più creatività, più libri, perché di discordia, distruzione e guerre ne abbiamo anche abbastanza, è tempo di fare qualcosa di bello.

 

martedì 15 luglio 2025

Media Misteriosi: Le Serpent Rouge

Avete mai sentito parlare del Serpente Rosso? No, non intendiamo un serpente di colore rosso (quelli li avete sicuramente almeno visti, da qualche parte), ma... un libro.

Noi, appassionati di libri (e storie) strani ci siamo ritrovati a leggere di questo cosino, un libretto da nulla, di tredici pagine, che porta con sé un mistero: i suoi tre autori (che secondo alcune fonti non si conoscevano nemmeno tra loro) sono morti suicidi il giorno dopo la pubblicazione del libro, il 17 gennaio 1967, a Pontoise.

Sì, il libro è francese. Sì, il suo titolo originale è Le Serpent Rouge.

La prima pagina del
libriccino

Le Serpent Rouge è una specie di... oroscopo. Sì, dentro ci sono i segni zodiacali, ognuno con un testo, una piccola descrizione, che potrebbe essere però, invece che un'oroscopo, una misteriosa caccia al tesoro, oppure la rivelazione di alcune importanti informazioni sul priorato di Sion, oppure una di quelle tante altre cose che i complottisti amano vedere in libretti come questo. Sapete no? Per crearsi in testa una storia convoluta di massoni e di Sacri Graal (sì, al plurale), come se fosse uscita direttamente da un romanzo di Dan Brown. Ammettiamo che un po' queste cose ci affascinano... ma noi siamo interessati ad una cosa un po' diversa, riguardo a questo specifico libro: esiste davvero? E se sì, davvero i suoi tre autori si sono suicidati dopo la pubblicazione? E perché? Ma soprattutto, perché c'è stato bisogno di tre uomini diversi per scrivere sole tredici pagine?

Cominciamo dalla prima domanda: Sì, Il Serpent Rouge esisteva (cioè, esiste ancora), è stato depositato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi il 17 marzo 1967; per acquistarlo, nel suo anno di pubblicazione, bisognava spendere tre franchi. Tre franchi per tredici misere pagine con dentro un oroscopo scemo e criptico, direte? Ebbene sì. 

Salta fuori che il nostro primo pensiero, quello che Le Serpent Rouge sembra qualcosa di venuto fuori da un libro di Dan Brown, non è così distante dalla realtà; meglio ancora, che non è il libriccino ad essere stato inventato da Dan Brown, ma che lo abbia ispirato, e che addirittura compaia in una delle sue storie, quello sì! A comparire con prominenza è il sigillo in calce al suo frontespizio, che reca le lettere P ed S... e indovinate un po' in che libro di Dan Brown compare? Proprio in quello più celebre (che evidentemente non leggiamo da troppo tempo, perché non ci ricordavamo questa cosa, e che francamente non abbiamo voglia di ri-leggere), ovvero Il Codice Da Vinci, dove PS viene, durante la narrazione, erroneamente letto Post Scriptum, e che indica invece "l'oscura" ingerenza del Priorato di Sion.

Diverse fonti, diversi blog, e persino il sito ufficiale del CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze), parlano del Serpent Rouge, e sono in molti a dire una cosa interessante: che in relazione ai fatti di Rennes-Le-Chateau, la narrazione di questo libriccino inizia ad acquisire senso. Ma che diavolo sono, i fatti di Rennes-Le-Chateau? Per scoprirlo, abbiamo fatto quello che qualunque complottista pigro farebbe: abbiamo cercato "Rennes-Le-Chateau" su un motore di ricerca (non Google però, l'abbiamo cercato su Ecosia, tanto per essere chiari). 

"Rennes-le-Château (Rènnas del Castèl in occitano) è un comune francese di 87 abitanti situato nel dipartimento dell' Aude nella regione Occitania."

Ah. Ah, okay, è un paese piccolissimo. Okay okay... bene. Vediamo quali sono i suoi "fatti misteriosi".

"Rennes-le-Château fatti misteriosi". Invio.

Ma... ma parla di Maria Maddalena! Ma è la trama del Codice da Vinci, che evidentemente c'entra proprio tanto tanto con Le Serpent Rouge! 

Alcuni di voi non hanno mai letto il Codice da Vinci, probabilmente (cose che capitano, nella vita, nè?), altri magari non se ne ricorderanno la trama (noi ci ricordiamo la trama, ma non i minuti dettagli, purtroppo), perciò la riassumiamo per voi: [INIZIO SPOILER] Il curatore del Louvre (ce l'avete presente, il museone gigante di Parigi? Certo che sì) viene ucciso da un monaco albino gigantesco (Silas, il cui nome ci ricordiamo solo perché avevamo una strana fascinazione con i giganti albini, sì, eravamo bimbi strani), appartenente all'Opus Dei (È una prelatura della chiesa cattolica, non fatevi troppe domande). Il leggendario professor Robert Langdon (che ci romperà le scatole per tutti i libri successivi, ma questo non fa parte della trama, in teoria potevamo anche tenercelo per noi), studioso di simbologia che dice cose per il 99% scontate e un poco mitomane (anche questo è un giudizio personale, regà, non uccideteci, lo sappiamo che è un libro un sacco intrattenitivo, e non abbiamo niente contro chi lo ha amato, perché al tempo lo abbiamo amato pure noi), viene a sapere dell'omicidio (e ti pare che non veniva a saperlo), ma viene anche ritenuto (falsamente) colpevole della morte del curatore, perciò viene condotto al Louvre e interrogato. 

Il nostro Indiana Jones-wannabe viene affiancato da Sophie Neveu, nipote del curatore ucciso, e anche da un altro tipo, uno studioso locale, il cui nome non cerchiamo adesso perché siamo troppo pigri, e grazie all'aiuto di questi esperti, Robert Langdon dovrà mettersi sulle tracce del misteriosissimo Santo Graal, il calice che ha contenuto il sangue di Cristo (o almeno, così si dice...), quello che manco i cavalieri di Re Artù riuscivano a trovare, ma che il grandissimo, bravissimo, incredibilissimo Robert Langdon può effettivamente rintracciare... ma a quale prezzo? Infatti, la realtà sul Sacro Graal (o Santo Graal, sono intercambiabili come termini, non vi preoccupate) è diversa da quella che la chiesa tramanda da migliaia di anni, e se venisse rivelata, potrebbe rivelarsi assolutamente catastrofico. Ah, e c'è questa società che abbiamo menzionato anche prima, il Priorato di Sion (ogni volta che leggiamo o sentiamo "Priorato di Sion", sobbalziamo, perché da piccoli eravamo così in fissa con il trovare 'ste cose segrete e massoniche che le cercavamo ovunque, e ci siamo auto-suggestionati nell'essere sempre attenti a certe parole) che nasconde suddetto mistero misteriosissimo.

E ora (ve lo diciamo ancora una volta, anche se ve l'abbiamo già detti prima), spoilerone, nel finale si scopre che in realtà il Santo Graal è il corpo della Maddalena.

[FINE SPOILER]

Sì, tutte 'ste cose vengono citate anche nel romanzo "Il Pendolo di Focault", di Umberto Eco. No, in tutta onestà non abbiamo ancora letto Il Pendolo di Focault. Sì, vogliamo farlo. Adesso torniamo alla materia di cui stavamo disquisendo.

Pare che tutta 'sta storia del Graal e della Maddalena sia stata popolarizzata da un libro precedente al grandissimo successo del Codice da Vinci (che ha un pochino plagiato l'idea? Si può dire? Anche il Pendolo di Focault è uscito prima), ovvero "Il santo Graal" di Baigent, Leigh e Lincoln, che ha fatto diventare famosa la chiesa di Santa Maria Maddalena di Rennes-le-Château nella regione dell'Aude. Ah, eccoli qui, i "fatti" di  Rennes-le-Château! 

Ecco quindi di cosa parla Le Serpent Rouge! Di una caccia al tesoro. Forse della ricerca del Sacro Graal, o comunque di qualcosa di simile (tipo, per dire, il corpo di Maria Maddalena), o comunque di qualcosa che qualche stramba associazione religiosa deve aver nascosto dalle parti di Rennes-le-Château. 

Yveltal, "Le Serpent Rouge".  

Che poi, la Francia ha una relazione particolare con Maria Maddalena, una cosa che abbiamo scoperto in maniera completamente scorrelata dalle ricerche connesse a Le Serpent Rouge, mentre cercavamo di capire meglio la trama di Pokémon X/Y, ma questi sono dettagli... o forse no. Perché in primisi, il motivo per cui ci ha colpiti il titolo "Le Serpent Rouge" è... Yveltal, ovvero il box legendary (o "pokémon di copertina", per chi non mastica nerdese) del gioco Pokémon Y.

Il nome di Yveltal potrebbe derivare da un'interessante combinazione dell'inglese evil, male, con Quetzacoatl, il serpente piumato della mitologia atzeca. Ecco perché sembra un uccello, perché ha le ali: è piumato. Ma è un serpente. E fa parte di un trio di pokémon leggendari che ha qualcosa a che vedere con la mitologia norrena (oltre che con gli assi cartesiani, ma stiamo divagando). Yveltal è, davvero, un Serpent Rouge. Oh, perché facciamo questa specifica connessione, con un libro scritto in francese?
Perché anche Yveltal è francese, ovviamente!

Vi spieghiamo meglio: Yveltal è uno dei due pokémon leggendari di Kalos, una regione Pokémon che, malgrado il nome greco, è basata sulla Francia. Ha la cartina della Francia, si vede pure un pezzettino di Italia oltre le alpi (chissà quando avremo finalmente una regione Pokémon italiana) e i personaggi hanno nomi francesi. Uno dei Pokémon è letteralmente un leone araldico, nel senso che è un leone la cui criniera è fatta a forma di scudo araldico (se è maschio. Perché se è femmina invece ha una criniera che sembra una bandiera lunga, una di quelle che si mettono sui bastioni dei castelli, e che garriscono fiere nel vento e che... beh, avete capito l'idea).

Quindi, qual'è la connessione fra uno dei due (tre, in realtà, ma il povero Zygarde non se lo sono filati) pokémon leggendari francesi e uno dei miti francesi, quelli della Maddalena, che è viene reso più "popolare" da un libriccino-enigma conosciuto proprio come Le Serpent Rouge?

Pokémon è un franchise che trova ispirazione dalla cose più disparate, a volte nascoste, delle culture a cui si rifà. Certo, è un franchise "per bambini" (oppure anche no) e certo, anche noi all'inizio pensavamo che non ci fosse alcuna connessione fra il culto di Maria Maddalena (lo sapevate che, secondo il mito, visse in Francia? E che stava tutta nuda, coperta solo dai suoi capelli lunghissimi, e che gli angeli ogni giorno la portavano in estasi in paradiso? Non vorreste anche voi vivere così?) e, insomma, Pokémon... solo che poi la nostra corkboard matta ha iniziato a riempirsi di cose che, boh, magari non c'entrano niente, ma sembrano troppo connesse per non esserlo.

Brava Maddalena, brava...
 

Per capire meglio questa cosa, ci sono un sacco di cose che dovreste sapere, riguardo al cattivo del gioco Pokémon X/Y, Lysandre, della sua connessione specifica con il disegno di Yveltal, della storia dell'araldica francese, di come certi simboli siano connessi specificamente a Gesù Cristo, e di come questo si connetta a... l'avete capito... Maria Maddalena.

Ma andremmo troppo fuori tema, scordandoci Le Serpent Rouge per scrivere un tema di venti pagine su un cattivo dei Pokémon che ha i capelli che sembrano un'esplosione (e tutte le sue connessioni alla storia rivoluzionaria francese), perciò per ora torniamo al nostro libriccino. C'è un tempo per tutto. (Ma voi la volete o no un'analisi sulla mitologia di Pokémon X/Y analizzata da noi che ci mettiamo nei panni di complottisti fradici? Fatecelo sapere, perché potrebbe essere interessante). 

 

Ma gli autori? 

Rispondiamo ora ad un'altra delle domande che ci siamo fatti da soli: i tre autori si sono davvero uccisi dopo aver pubblicato il libro? O si tratta solo di un mito?

Allora, questa è un po' complicatina da rispondere. Dalle poche e sparse informazioni che possiamo trovare a riguardo (che peccato che per ora ci riesca così difficile fare una VERA caccia al tesoro, che non possiamo realmente volare in Francia e iniziare a ricercare quale sia stato il vero fato degli scrittori misteriosi), è pienamente possibile che in realtà i tre non fossero i reali creatori dell'opera, visto che: A) Pare che non si conoscessero affatti gli uni con gli altri e B) Pare che in realtà l'opera fosse stata depositata dopo la loro morte, non prima, come se qualcuno stesse provando d utilizzare il loro nome per dare un "boost" di popolarità alla sua misteriosa opera.

Ma purtroppo non c'è molta documentazione a riguardo.

Un'altra teoria suggerisce che non si siano affatto uccisi... ma che comunque siano morti, rei di aver violato la regola del "silentium" e perciò giustiziati da un tribunale iniziatico (magari dal Priorato di Sion? Dall'Opus Dei?).

Insomma, le possibilità sono che: a) i tre poveretti siano morti effettivamente suicidi, ma che i loro nomi siano stati utilizzati da qualcuno per farsi pubblicità nella creazione di questo libriccino, b) i tre non esistono affatto, ma sono nomi di penna di altri personaggi, noti per aver scritto opere simili, ma che per un motivo o per un altro non volevano essere dirretamente connessi a Le Serpent Rouge, c) i tre poveretti sono effettivamente morti, ma non suicidi, bensì giustiziati per aver parlato troppo, rivelando la location di chissà quale incredibile tesoro.

 

Il contenuto (poco) del libro

Andiamo a vedere un attimo nel dettaglio che cosa c'è DENTRO al libro, shall we

Abbiamo un protagonista (che alla fine di tutta la narrazione si rivela essere una figura sognata, non reale, come nelle peggiori iterazioni di film e romanzi poco creativi, ma in questo caso la cosa è interessante), che nella narrazione viene chiamato semplicemente Cet Ami, o Questo Amico, che intraprende un viaggio attorno a uno zodiaco (e dà proprio l'impressione di starci facendo l'oroscopo, per quanto sia un oroscopo poco sensato), che però ha alcune caratteristiche che potremmo definire... insolite. 

Questo zodiaco ha in sé tredici segni, ovvero i soliti dodici con l'aggiunta di Ofiuco, o Serpentario (avete mai letto da qualche parte che dovrebbe esserci un "nuovo" segno zodiacale? Ecco, è questo qui. E non è nuovo). Lo zodiaco del Serpent Rouge inizia in Acquario e termina in Capricorno, anziché in Ariete e Pesci come da tradizione. 

Il viaggio non avviene però fra le stelle, come qualcuno potrebbe pensare, bensì in delle regioni fisiche, con colline, montagne e boschi. Interessante. Interessante davvero...  

Un indizio importante per svelare dove ci troviamo, visto che a quanto pare non siamo in cielo, è presentato sulla seconda pagina dell'opuscolo originale. 

Questa pagina è presentata come una sorta di frontespizio. Raffigura una donna appoggiata a una colonna che fissa quattro cubi sul pavimento davanti a lei. Sotto l'immagine compaiono le parole: ... DECOUVRIR UNE A UNE LES SIOXANTE QUATRE PIERRES... (traduzione: ...trova, una per una, le sessantaquattro pietre...)

Sessantaquattro? Sessantaquattro?? Aspettate un attimo... ma la scacchiera ha sessantaquattro caselle! E lo sappiamo perché l'intera saga del Cammino delle Leggende, la nostra opera più estesa, è basata sulla Profezia della Scacchiera, che a sua volta è basata su... 

No. Non può essere. Sessantaquattro pietre/caselle? Tutti i segni dello zodiaco?

Ma è la mappa a griglia descritta dal professor Livio Stecchini, quella che gli antichi Egizi usavano per "cartografare" e misurare il mondo! Una mappa a griglia di otto caselle per otto, che racchiude sia l'Egitto che, guess what, l'Europa! Con una veloce ricerca abbiamo trovato persino una mappa a griglia (una "grande scacchiera") che si riferisce specificamente all'Europa di cui si parla nel Serpent Rouge (quindi purtroppo non abbiamo scoperto niente di rivoluzionario... ma almeno abbiamo capito di essere sulla strada giusta, hey! Abbiamo collegato delle cose che sono effettivamente collegate!).


All'interno del resto del testo del Serpent Rouge ci sono pure dei riferimenti alle caselle bianche e alle caselle nere, che sembrano proprio riferirsi al fatto che dobbiamo seguire una scacchiera, hey! 

Però lo zodiaco/mappa del tesoro occupa solo cinque pagine, mentre in totale dovrebbero essere tredici pagine... cosa c'è nelle altre?

Immagini: della Chiesa di Saint-Germain de Prés, delle tombe di re merovingi presenti nella stessa chiesa, della copertina di un opuscolo pubblicato nel 1861 "Gnomon Astronomique", la genealogia merovingia, la Gallia del 511, la Gallia del 632 circa, della Chiesa di Saint Sulpice e della sua pianta.

E a questo punto è chiaro, che questo libretto misterioso è quello che ripetiamo che sia fin dall'inizio: un'enigma. Non si tratta di un mero zodiaco da rivistina da sala d'aspetto quindi, ma di una sorta di mappa, di caccia al tesoro, di chiave per trovare qualcosa. Ovviamente, non essendo noi francesi in cerca di un tesoro massonico, siamo al momento poco capaci di scioglierne l'enigma oscuro, ma in futuro, chissà... nel frattempo cominciamo a mettere i nostri puntini sulle I, o meglio ancora, le nostre puntine da disegno sulla nostra tavole di sughero, come maniaci del mistero.

E poi, a dire il vero, sembra che online possiate trovare facilmente delle soluzioni al mistero, quindi perché dobbiamo scioglierle noi?

 

Ecco un sunto di quello che abbiamo imparato oggi:

  1. "Le Serpent Rouge" è una canzone nella colonna sonora di Tomb Raider: Angel of Darkness. Non ve l'abbiamo detto prima, ve lo diciamo adesso.
  2. Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, gli scrittori de "Le Serpent Rouge", probabilmente non esistono (e perciò non possono essersi mai suicidati, come la leggende vuole che sia accaduto, ma ad onor del vero, è un'intrigante "kickstarter" per una conversazione. Rimorchiate qualcuno al bar parlando di loro!). Se sono esistiti, rivolgiamogli un pensierino affettuoso, visto che il loro "enigma", oggi, ci sta dando un po' di distrazione in questi tempi bui.
  3. La nostra profezia della scacchiera, che in realtà è un concetto completamente originale ma basato sull'idea della "scacchiera dello zodiaco", è una roba che possiamo collegare alla grande caccia al tesoro de "Le Serpent Rouge". Insomma, non è una grande cosa da sapere per voi... ma per noi? Per noi è fico. Per noi è oro.
  4. Maria Maddalena non ce la conta giusta. Torneremo a parlare di lei a tempo debito.
  5. Dan Brown è (un pochino ino ino, ma chi non lo è?) uno di quelli che "copia i compiti" degli altri.

Quanto conosceremo del mondo, scavandone nelle profondità più insondate? Cercando i libri più rari? Leggendo nei messaggi più oscuri di serie televisive misteriosamente cancellate, nei disegni di artisti ritiratisi dopo pochi quadri, nelle frasi di NPC nei giochi Pokémon, nei racconti di autori che hanno sempre preferito rimanere anonimi? È con questo libro, il Serpent Rouge, che inauguriamo la nostra rubrica dedicata al mistero dei "media misteriosi". Questo ne è stato il primo episodio.

Che dite, vi piace? Fateci sapere se c'è qualche media misterioso di cui vi piacerebbe che parlassimo, e lo faremo con gioia, appuntando il vostro media misterioso sulla nostra corkboard... chissà se riusciremo a scoprire una verità più profonda che li connette tutti. (No, non ci crediamo davvero. Ma a volte è bello provare a fare i detective. E quante cose impareremo! Dopotutto, ogni cosa è connessa).  

Ecco come si presenta al momento la nostra fichissima corkboard da complottisti.

 

Rimanete sintonizzati! 

domenica 13 luglio 2025

Riguardo ai premi Wattys 2025 (che lo sapete che si chiudono domani?)...

 

Ma voi lo sapevate che l'iscrizione ai premi Wattys è aperta? E lo sapevate che finisce DOMANI?

Noi no. Cioè, ora lo sappiamo, ma ieri non lo sapevamo. L'avessimo saputo, avremmo partecipato... purtroppo, ancora una volta, non possiamo partecipare con storie in lingua italiana (pure il francese è stato escluso, cioè, 'nsomma... ma perché?), ma stiamo traducendo diversi libri, e l'avessimo saputo in anticipo, avremmo avuto modo di finire qualcosa e partecipare!

Purtroppo, però, ora è tardi. Forse i Wattys hanno bisogno di una spintarella in più di pubblicità, perché tutti partecipino, voi che ne dite? 

Che peccato. Sentiamo che si tratta di un'occasione sprecata... quest'anno avevamo tante, tantissime storie in via di traduzione che avrebbero potuto vincere, e sembra che in qualche modo questi Wattys "internazionali" siano un po' più seri della controparte italiana del passato, quella a cui abbiamo diverse volte partecipato (e che abbiamo, modestamente, diverse volte vinto), ma che non dava mai nessun "vero" premio: non abbiamo ottenuto traffico extra sulle nostre storie, quindi Wattpad non si è mai davvero impegnato per fare pubblciità ai libri vincitori, e soprattutto non ci è mai stata offerta una possibilità di pubblicare... quest'anno, sarebbe stato fico partecipare alla versione in inglese e provare ad avere qualcosa di più.

Ma la colpa, dobbiamo ammetterlo, è anche un po' nostra. Avremmo dovuto farci trovare pronti. Avremmo dovuto avere qualcosa di già completamente tradotto che... ah, come dite? Qualcosa ce l'abbiamo? Ma è una fanfiction, e quest'anno le fanfiction non possono partecipare?

E vabbé. Sarà per l'anno prossimo, diciamo, mentre sentiamo il tempo che scorre via fra le dita, il riconoscimento, la pubblicazione dei nostri lavori, sempre più lontani, sempre più irraggiungibili. Eccolo lì, sospeso sopra le nostre teste il nostro contratto, che per un motivo o un altro non riusciamo mai, mai, ad afferrare.

Forse dovremmo davvero darci (seriamente, non come abbiamo fatto in passato) al self-publishing, con edizioni curate e immediatamente riconoscibili, con tanti post pubblicitari, con lavori fatti apposta per attirare nuovi lettori, più schede dei personaggi che linkano direttamente ai nostri libri su Amazon... magari, aver "perso il treno" dell'ufficialità ancora una volta, significa una sola cosa: che i canali ufficiali non fanno per noi.

Dopotutto, sebbene una casa editrice faccia il nobilissimo lavoro di promuovere e distribuire i lavori di uno scrittore (che noi, povere creature in burnout perenne, accoglieremmo a braccia aperte), ha anche la notevole limitazione di dover seguire delle "linee guida", doversi costruire certi personaggi, stare attenti a quel che si scrive, ed essere soggetti alle LORO regole e ai loro contratti... e se conoscete, per esempio, la storia di Emilio Salgari, sapete che mettersi sotto contratto con una casa editrice è una cosa che può rovinarti la vita, se non si sta attenti.

Quindi forse è tempo di rimboccarsi le maniche. Di fare, come al solito, tutto da soli.

Tempo di creare nuove vesti grafiche per le collane, di auto-tradursi tutto per espandersi nel mercato inglese (che poi, ancora manco su quello italiano siamo approdati, e già pensiamo a quello inglese? Ma sì, meglio puntare alle stelle), di essere la nostra stessa casa editrice.

E al diavolo tutti i premi Wattys del mondo!

venerdì 11 luglio 2025

Update per i progetti Trinacria(cambia nome?!) e Regis Irae.

Fa di nuovo caldo. Un caldo tale da costringere la gente (noi, noi siamo la gente) a rimanere boccheggiante a letto per tutto il giorno, senza fare niente. Fronti sudate, boccheggianti, ci trasciniamo come zombie quando dobbiamo alzarci, non abbiamo neanche voglia di cucinare, neanche voglia di mangiare. C'è chi di noi sopporta meglio il caldo rispetto agli altri (ma come fanno? Come fanno a mettersi sotto con penne, matite colorate, con i fogli di carta senza che le loro mani si appiccichino ai fogli? Come fanno ad avere la forza di alzarsi presto al mattino, di preparare il cibo? Alcune persone sono supereroi), ma in linea generale siamo molto poco produttivi, e non abbiamo fatto niente per i ue progetti di cui vi teniamo maggiormente aggiornati (Ovvero il progetto Regis Irae e il progetto Trinacria).

Quindi perché facciamo un update? Perché avevamo promesso di tenervi aggiornati. E anche la vergogna (quella di non aver fatto quasi niente) può essere un motore per la creatività (non fatelo a casa, bambini! La vergogna non dovrebbe essere un motivo per creare qualcosa... forse... ma noi siamo pro e facciamo questo e altro ancora ;)).

Allora, innanzitutto NON è vero che non abbiamo fatto niente. 

Guardate che carino Opurino:


 

E poi abbiamo un altro update piuttosto importante: la regione non si chiama più "Trinacria", ma "Trinacris". In realtà avrebbe dovuto chiamarsi Trinacris fin dall'inizio, ma poi è successo qualcosa e, inconsciamente, abbiamo finito per scrivere Trinacria ovunque, invece del vero nome che avevamo scelto... abbiamo dunque fatto spallucce e lasciato "Trinacria", pensando che sì, comunque era un nome carino, ci poteva stare, dopotutto anche Kalos ha come nome una parola non-modificata che esiste veramente.

E poi, qualche settimana dopo, abbiamo riletto tutto e, storcendo le bocche, ci siamo detti che no, Trinacris è molto meglio di Trinacria, come nome per una regione Pokémon, sorry not sorry.

Hey, siamo ancora nella "fase beta", possiamo cambiare quello che cambiamo! E speriamo che anche voi preferiate Trinacris a Trinacria. Ha un suono più epico, vero? Sembra una cosa fighissima da esplorare, mentre Trinacria è solo il nome del simbolo della Sicilia. Oh beh... "solo"... la Trinacria è una cosa importantissima, ovviamente. Ma non è il nome di una regione Pokémon.

Ma non vi informiamo mai riguardo al progetto Regis Irae, abbiamo notato! E quello è in una fase relativamente molto più avanzata rispetto alla regione Pokémon (ed è pure marketizzabile, mentre l'altro è un fan-work e basta).

Vi abbiamo mai parlato delle carte da gioco su cui stiamo lavorando? Probabilmente no. Ne abbiamo accennato in passato, ma mai niente di serio.

Che cos'è che ci ha trattenuti dal parlarne, una specie di vergogna? Perché tendiamo a parlare di più dei progetti non-marketizzabili? Ve lo ricordate Sunset? Prima che Wattpad ci cancellasse la storia, era il nostro libro più letto in assoluto... ed era una fanfiction di Twilight! Non potevamo farci un centesimo! Eppure la spammavamo ovunque, vi tenevamo aggiornati, ne abbiamo parlato con le persone, e questo ha portato ovviamente ad una maggiore visibilità del progetto. Tutti volevamo leggere quella buffa reinterpretazione della saga di Twilight, con una protagonista italo-americana (ah, la nostra amata Belarda Cigna!), pragmatica e appassionata di pro-wrestling, invece dell'originale Bella Swan.

Dovremmo smettere di mettere in secondo piano i nostri progetti originali, perché sono altrettanto, se non più belli rispetto ai fan-projects.

E nel caso del Progetto Regis Irae, è veramente una roba grande.

Il cuore del progetto sono gli spiriti. Non solo fantasmi, ma anche antiche creature che abitano i boschi, elementali nascosti, creature antiche che permeavano l'anima del mondo nel tempo del sogno, prima che la materia fosse tale, quando tutto fluiva nel tutto e cambiava continuamente (vi abbiamo mai parlato di una delle più importanti leggende creazioniste del Cammino delle Leggende? NO!? Questo è perché, vedete un po', facciamo le cose e non ne parliamo a nessuno). 

Stiamo creando tutta una lore incredibile per il Progetto Regis Irae (e un sacco è già visibile e leggibile sulla wiki ufficiale del Cactiverse, ma sarà ovviamente espansa nelle storie), un'esplorazione degli spiriti fantascientifica, con connessioni profonde alla vera chimica e alla vera fisica del nostro mondo, ma che al contempo non dimentica la magia dei riti e dei miti dei cinque continenti, e che esplorerà creature provenienti da ciascuno di essi (oltre a, ovviamente, tutta una schiera di specie originali, ma create con cura per sembrare parte del "sistema" che abitano).

Non sappiamo da cosa cominciare... cosa vi mostriamo? Abbiamo fatto un sacco di lavoro, non solo dei piccoli update... c'è un intero sito dedicato... e un blog dedicato... 

Danny Runner! Perché abbiamo due siti su questa cosa? Perché raddoppiamo i nostri
sforzi per una cosa che neanche sapete che esiste?

E questo è il blog.
Sì, sembra uguale al sito. No, non lo è. Clicca clicca clicca!

 

Ma adesso rischiamo che questo piccolo update diventi... troppo lungo. Dopotutto, vi stiamo introducendo ad un progetto di cui vi abbiamo parlato ancora poco... vi stiamo facendo assaggiare l'aria, come fanno i serpenti con la lingua, per introdurvi al peculiare sapore della narrazione.

Fantasmi e macchine, ecco cosa. Cavi ed ectoplasma. Scienziati pazzi.

Che sapore delizioso, non è vero? Aggiungiamo una bella spolverata abbandonate di mitologia, un ragazzo che fugge dal suo passato, dalla sua famiglia, e sembra proprio che un brodino delizioso stia sobollendo in pentola!

Iniziate a sentirla, l'acquolina in bocca? Iniziate a vedere, socchiudendo gli occhi nella vostra stanza semibuia, tutte le possibilità di un viaggio aldilà del velo che nasconde meraviglie che avrebbero fatto tremare H.P. Lovecraft, ma che noi esploreremo tutti insieme, per tenere per mano quelle antiche divinità, quegli spiriti semi-corporei e arcani, come amici di vecchia data? (Beh, mani, tentacoli... fa lo stesso, l'importante sono i nuovi amici che guadagneremo strada facendo).

Fino alla prossima, ciao ciao, germoglietti!



 

martedì 1 luglio 2025

Giugno 2025 - Cosa abbiamo creato?

Giugno 2025 è finito: Ecco cosa abbiamo postato online questo mese, grazie anche al supporto dei nostri beneamati patrons!


+++DISEGNO++++
 
Il Cammino delle Leggende (The Way Of Legends) / Nuovo mondo oscuro (New Dark World) OCs|
 
Schede dei personaggi, specie, luoghi e varie (Blog) 
 
 
Dalle finestre dell'Hotel Z puoi vedere la fine del mondo
13. Uomini e donne d'affari | 14. Detective | 15. Quel rumore di... |
  
 
Blog posts 
Benvenuti a Trinacria, una nuova regione Pokémon | I bagli, la Sicilia, il modo in cui vivevano i nostri nonni | Update su Regis Irae e Pokemon Trinacria: idee per gli starter, concept per Opurino | Update per il progetto Trinacria - di allenatori e sprite e altre cose così |
 
Totale dei lavori pubblicati: 31
 
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